mercoledì 4 dicembre 2019

VIAGGIO A MARSIGLIA

Novembre 2019



Si parte per la Francia. Da Bologna a Marsiglia. Viaggio di appena 1h e 15 minuti.
Viaggio tranquillo e comodo , nei sedili accanto non c'era nessuno.
Ho immortalato , per la gioia dei miei occhi avidi di sorpresa, le foto piene di luci della città . Meraviglioso.
 Sceso dall'aereo e recuperata la valigia mi muovo verso i pullman che mi porteranno alla stazione di St Charles. L'aeroporto di Marsiglia è fuori città , con 45 minuti - 1 ora di strada. Spesso è trafficata.
Il pullman è appena fuori dall'aeroporto. Passano ogni 10 minuti circa. Il primo parte alle 4.50 e l'ultimo parte 0.10.
Il biglietto costa 10 euro solo andata , 16 euro andata e ritorno. Dopo un viaggio nel traffico con i marsigliesi che rientrano a casa , arrivo alla stazione di St Charles. In 5 minuti arrivo al mio albergo Toyoko-inn (Hotel). Una catena di alberghi giapponese.
Una doccia e decido di gironzolare un po' nei dintorni della stazione e dell'albergo.
Marsiglia non è una città pericolosa, questo posso dirlo anche per quello che ho vissuto durante il soggiorno.
Bisogna avere un po' gli occhi aperti, ma questo è una cosa per tutte le città.
Arrivo fino all'Arc de Triomphe o Porte d'Aix,  dove le luci della sera lo rendono particolare.  La Porte d'Aix fu inizialmente concepita nel 1784 per onorare Luigi XIV e per commemorare la Pace di Parigi (1783) che pose fine alla guerra d'indipendenza americana . Il progetto fu ripreso nel 1823,  per commemorare le vittorie francesi nella spedizione spagnola  31 agosto 1823. Alla fine fu completato nel 1839, con un tema più generale della vittoria.

Vado verso la stazione, essendo sera è quasi tutto chiuso. Dei poliziotti stanno facendo un controllo anti droga. Unico aperto è Mc Donald's. Mangio. Devo dire che non mi sono mai sentito in pericolo, anche di sera, nella stazione. Torno in albergo.

Marsiglia
"Parigi è un’attrazione, Marsiglia è un passaporto”.
Jean Claude Izzo artista marsigliese

Buona la colazione in albergo. Croissant in abbondanza, purtroppo non freschi di giornata. Esco dall'albergo e mi incammino verso il vecchio porto. A piedi sono 12 minuti.
Il vecchio porto , Vieux Port nella madrelingua,
 è il più grande della Francia e  vanta più di 2.000 anni di storia. E' stato approdo di fenici, greci e romani.

La città e il porto ha subito una totale riqualificazione nel 2013 per quando è stata Capitale della cultura del 2013.

All'orizzonte, inconfondibile e maestosa, compare la ruota panoramica. Scopri , camminando, che trovi una Marsiglia differente in giro : Più frizzante, più attiva.

Al vecchio porto , come di consuetudine , si sono pescatori che vendono il pesce appena pescato.
Sfato la leggenda che urlano per attirare clienti, non succede. Almeno nei giorni che ho visitato il porto non è mai successo.
Ci sono vicino, chiuse in recinti  di ferro, anche le bancarelle di Natale , ma essendo mattina non sono aperte.
Nelle vicinanze , di fronte al porto, la Chiesa di St Ferreol. Una chiesa carina. Agostiniana (Sant'Agostino). La prima idea sulla costruzione dell’edificio risale al  1369, in forme gotiche, ma è stata completata alla fine del ‘500, mentre la facciata, in stile neo-barocco, è del 1874.
Una signora in costume ci riceve all'ingresso e saluta.
Molto Bello il battistero con un angelo in rilievo.
Esco e passeggio recuperando la strada del porto.

Molto bello e suggestivo. Da non farvi mancare.
Arrivo fino alla fine per poi salire delle scale verso una chiesa romanica: St Laurent. Fuori sul piazzale ci sono uno e qualche Vespista, che ha parcheggiato la moto appena prima del portone d'ingresso.


È stata nel suo passato un luogo di pellegrinaggio frequentato dai Cavalieri crociati poiché situato a due passi dal Fort St. Jean (Forte di San Giovanni) in cui, dal XII al XVII secolo, aveva sede la Commanderia dei Cavalieri . Probabilmente era anche tappa verso Santiago de Compostela, come testimonierebbe una grossa conchiglia scolpita su un arco dell’interno. Nel 1668 Durante lo scavo di un fossato che separasse il Forte  dal resto della città la collina venne tagliata e in tal modo la chiesa venne privata di una delle sue sei campate. La facciata della chiesa venne amputata e privata del suo ingresso originario; la porta principale, che si trovava originariamente ad ovest  , venne trasportata a sud. Entrando oggi, quindi, il visitatore non si trova di fronte l’abside ma la navata (l’abside con l’altare li si vede a destra, sul lato est).
Il panorama che si vede all'esterno è fantastico. Il Notre Dame giganteggia sul vecchio Porto. Non ve lasciate sfuggire.

Il forte verrà visitato il giorno dopo. Quindi seguo la strada per arrivare alla famosa Cathedral Major (o Cattedrale di Marsiglia). La parte frontale è in fase di restauro, quindi purtroppo è offuscata dalle impalcature.



La cattedrale apre alle 10 in punto. Aperta fino alle 17.30 da ottobre a marzo, alle 18.30 nei restanti mesi.
Bellissima da vedere. Maestosa.

Le sue dimensioni spettacolari sono simili a quelle della Basilica di San Pietro a Roma, che consente di ricevere fino a 3.000 persone! Questa cattedrale voleva ostentare ( ancora oggi)  tutto il potere della città , visibile dal mare.
Fu costruita per oltre 40 anni, tra il 1852 e il 1893, quando Marsiglia fu il primo porto in Francia e fu il punto di sosta per le navi di tutto il mondo.
La Cattedrale di La Major è in realtà composta da due chiese che sono state in qualche modo sovrapposte: la vecchia e la nuova Major.
La vecchia  è la chiesa più antica di Marsiglia. Fu costruita nel IV secolo prima di essere ricostruito nell'XI e XII secolo dopo gli attacchi dei Saraceni.  È una cattedrale di architettura romanica costruita con pietre rosa provenienti dalle cave di La Couronne. Il campanile fu successivamente aggiunto nel XIV secolo.
La costruzione della nuova Cattedrale  iniziò il 26 settembre 1852. La
prima pietra fu posta dallo stesso Napoleone III. La costruzione impiegò più di 40 anni per essere completata nel 1893.


Una parte della cattedrale è dedicata a Eugene de Mazenod , vescovo di Marsiglia che decise di riedificare la Cattedrale della città. Eugene fu proclamato santo da Papa Giovanni Paolo II nel 1995.
Un altra parte della cattedrale è dedicata a St Lazare (San Lazzaro). Vista la rinascita della Cattedrale, il nome del santo non fu scelta più azzeccata.
E' presente l'altare di Saint Lazare con una statua del santo ritratto su una sedia pontificia.
Finito il giro turistico ed interessante della cattedrale.
Mi soffermo sulla vista panoramica del porto dal piazzale della cattedrale.Niente da eccepire. Non si sogna , si vive

Vado oltre e visito i due centri commerciali (uno fronte all'altro) presenti sul cammino.

Mangio un panino in uno dei locali presenti e vado verso il famoso Quartiere La Panier. Una volta era il posto più malfamato della città.

Il quartiere è un insieme di vicoli pieni di piante tutte ordinate con vasi. Panni stesi. Nelle mura delle case sono presenti graffiti bellissimi. Tutti da vedere e ammirare.
Nel quartiere ci sono per lo più botteghe artigianali, ceramisti e “atelier des Santons” (Presepisti).
Ho comprato un po' di souvenir in una delle botteghe. Sono molte caratteristiche e carine. 
Girando e fotografando tra i vari vicoli arrivo a la Vieille Charité. opera sublime di Pierre Puget (artista nato proprio qui, nel Panier, nel 1620). Fu costruita in seguito ad un Editto (1640) del Comune di Marsiglia per dare un tetto ai poveri originari della città.  Dopo secoli di sorti varie, la Vieille Charité era stata abbandonata a se stessa, ma fu LeCorbusier negli anni ’40 che ne riprese l'uso. Adesso è un Centro Culturale.
Per entrare bisogna superare un posto di sicurezza.

Si passa da un cortile che in maniera rettangolare prende tutto l'edificio. Se si vuole entrare nelle varie mostre permanenti e temporanee si deve pagare un biglietto all'ingresso.


Da Vielle scendo verso Rue de Petit Puits , dove , a fine strada , si trova la Fisherman Street. Ci sono dipinti appesi sul muro delle case. Tutto per finire in un negozio d'arte.
Giro ancora per vicoli , dove per terra regna la pulizia. Un luogo che mi affascina e mi lascia sempre più sorpreso e incantato.


Esco e punto dall'altra parte del vecchio porto. Passo attraverso le bancarelle di Natale. Anche qui c'è da superare un cordone di sicurezza, con controlli degli zaini e metal detector.

Carine le bancarelle. Stupendi  i rifacimenti di quartieri o piccoli borghi venduti per  essere inseriti nel presepe. Non trovo palle di Natele. Ci sono bancarelle anche per il cibo e bere.

Esco e vado verso la padrona che sorveglia su Marsiglia dalla collina : Notre Dame du Garde (Nostra Signora della Guardia).
Per arrivare al Santuario secondo Google maps ci vogliono 35minuti , ma tagliando per i parchi si guadagna un quarto d'ora. Se non avete voglia di camminare c'è la possibilità di prendere l'autobus 60 dal porto vecchio.
Per arrivare fino al santuario bisogna salire una lunga scalinata.

"La Bonne Mère", protegge i marinai e tutti i marsigliesi.
La  collina della Garde ha conservato dall'antico una tripla vocazione: posto di vedetta, fortificazione militare, e luogo di culto e pellegrinaggio.
A metà de XIX° secolo, il santuario si rivela troppo piccolo per i numerosi pellegrini che lo visitano e Monsignor Mazenod ( il vescovo) decide di costruire una grande basilica Notre-Dame de la Garde. La prima pietra viene posata l’11 settembre 1853 e  la consacrazione ha luogo il 5 giugno 1864.
L’edificio si compone di due parti: una chiesa bassa, a cripta, con volta, e una chiesa alta, il santuario, consacrato alla Vergine. Molte sono le insigne esposte sui muri.

Il santuario è veramente stupendo dove è presente in maniera massiccia lo sfondo d'oro sui mosaici.
Dall'esterno si ammira l’imponente statua della Vergine col Bambino, opera del francese Eugène-Louis Lequesne.
La visita è completamente gratuita.

Il paesaggio che si gode dall'alto  è mozzafiato, si vede tutta la città e le isole Friuol.



Scendo verso la città. Per fortuna si scende , le mie gambe saltellano dalla felicità.  Mi fermo presso l'Abbaye Saint-Victor.
L'abbazia risiede su una tomba del Santo Victor. Una abbazia colma di atmosfera misteriosa. Questa  è una gigantesca cripta costituita da 5 ambienti di epoche diverse, il cui nucleo originario furono delle catacombe cristiane risalenti all’epoca romana.

All'interno elle varie parti c'è un reliquiario  (Ossa sanctorum) con le ossa dei vari Santi.  
Famosa è la Vergine nera che ogni 2 febbraio , vestita di verde , viene portata al vecchio porto.

Narra una leggenda
".... che una ragazza orfana e povera, di nome Martha, offriva alla Madonna Nera della Cripta tutti i fiori che raccoglieva sulle colline, insieme ad erbe aromatiche come timo, salvia, lavanda,

rosmarino, aveva dunque una particolare venerazione per quel simulacro e andava ad ascoltare la Messa ogni mattina. Una notte (era la vigilia della Candelora) venne svegliata da una voce misteriosa che la invitava ad andare nel chiostro dell’abbazia per seguire la Messa; Martha credette di essere in ritardo per l’ufficio liturgico, e di aver dormito più del solito. Scese in fretta dal letto, dimenticò anche di coprirsi e non badò a che ora fosse; raggiunta rapidamente la soglia del monastero, la porta di aprì e trovò un chierico. Lo pregò di dire una Messa a suo nome ma la ragazza non aveva soldi, quindi diede in offerta nel candeliere l’unica ricchezza che possedeva, un anello d’oro. Appena la Messa cominciò, Martha vide che la cera delle candele da bianca diventava verde, verde-celeste, di un verde sconosciuto, diafano e luminoso da competere con i più bei smeraldi o la malachite! Lo stupore era immenso: la ragazza era in estasi e solo quando la funzione terminò scoprì che il campanile di St. Victor suonavala prima ora del giorno, perciò non era in ritardo affatto! Tornò a casa domandandosi che strano fenomeno le fosse accaduto e quando, di mattina, tornò all’abbazia, vi trovò una moltitudine di persone alle quali Martha chiese della Messa di quella notte ma le fu detto che nessuna funzione era stata eseguita dal giorno precedente! Ansiosa, in stato confusionale, la ragazza raccontò in dettaglio ciò che le era successo e del miracolo dei ceri diventati verdi e, per dimostrarlo, si diresse nella cripta della Vergine Nera, seguita dal popolo. Qui trovarono l’anello che Martha aveva offerto e videro le candele brillare di un incomparabile bagliore verde"





Dopo l'abbazia è presente Fort Nicholas, che però è chiusa al pubblico. Attraverso la strada e salgo per arrivare al Palais du Pharo. Il panorama è stupendo. Mi accorgo che in qualsiasi punto vedo la città , questa mi rimarrà impressa meravigliosamente nella mente.

Di ritorno verso l'ingresso, sull'albero presente ci sono dei bellissimi pappagallini verdi che fanno un gran rumore. Anche questa fa di Marsiglia una città unica.

Vado verso il porto. Mi fermo su un limbo di spiaggia dove ci sono delle panchine improvvisate. Lì insieme ad altre persone/turisti mi lascio travolgere dal tramonto marsigliese. Non fatevelo sfuggire. Vi incanterà e vi abbraccerà con i suoi colori e il suo calore.

Spettacolo meraviglioso.

Nel buio , ma contento torno verso albergo





3° giorno
"Di fronte al mare la felicità è un'idea semplice"
 Jean-Claude Izzo. Il cuore di Marsiglia

Dopo aver fatto colazione vado a scoprire quel che resta della città.

Dopo l'arco di Trionfo prendo la strada che porta al Vecchio Porto. C'è molto dell'Africa. Ad un certo punto m'imbatto in Rue des Arts dove c'è il Memoriale della Marsigliese. Nelle tre stanze c'è la storia della Francia e il ruolo dei Marsigliesi.
Da vedere.
  
Scendo verso il vecchio porto , purtroppo il Castello If è chiuso il lunedì. Quindi opto Per Parc Borely e Seaside Park Prado. Nella banchina della stazione della metro c'è un acquario con dentro pesci veri. Sicuramente per l'assonanza con il porto. Viaggio in metro costa 1,80 € a corsa. Le spiegazioni alla macchinetta dei biglietti è anche in italiano.

Scendo ad Avenue do Prado. Passo all'interno di un mercato.
Moltissime aziende famose hanno scelto di insediarsi da queste parti. Molti palazzi con le  effigi  più famose si illuminano. Giro dentro Parc Borely, un parco gratuito pieno di runner o ciclisti.

Il parco è grandissimo dove ci sono fontane , un palazzo usato come museo , e moltissime statue. Da passeggiata.




Vado verso la spiaggia. Il mare è sempre qualcosa di fantastico. Mare d'inverno come cantava la Bertè.

Me lo giro tutto. Cammino sulla sabbia. Una troupe cinematografica sta girando una scena d'amore. La vita lavorativa è lontanissima.

Immortalo ogni momento. Un cane si tuffa in mare e la padrona cerca di richiamarlo. Una
coppia di anziani passeggia abbracciata. Il vento che fa rumore e copre i pensieri.  Bel posto.


Mi incammino verso La Corniche. La Porta d’Oriente. Si tratta del Monumento ai Caduti dell’Arma in Oriente. Simboleggia anche  il legame di 3 secoli di colonizzazione con l’Indocina da cui nel 1956 I francesi ritirarono definitivamente le truppe.


Panchine colorate prima del monumento ai caduti della guardia Coloniale. Particolare passeggiata con il rumore del mare in sottofondo, e anche di un trombettista che sotto il ponte intona qualche nota.


Nella strada ci sono io, qualche turista e qualche runner. Da sottofondo l'oceano da una parte e Marsiglia dall'altra.




Gironzolo tra vicoli e stradine.
Quando ero presente a Marsiglia ,la Corniche era chiusa per restauro.
Arrivo al vecchio porto a pranzo inoltrato. La fame si fa sentire. Sazio lo stomaco.

Mi fermo in un negozio di souvenir per portarmi qualche ricordo in Italia. Vado verso Museo del Mediterraneo (Mucem).
Dalla basilica si entra nel Museo mediante un ponte  , bisogna superare una massima sicurezza. La parte comune , come il bellissimo Fort Jean , è gratis. Si pagano i vari padiglioni all'interno dell'edificio nuovo.
Dal museo a Fort Jean c'è un altro ponte.

Faccio un giro intorno alla base di Fort Jean che è sul mare. Il Forte  è un’imponente fortezza costruita nel diciassettesimo secolo da re Luigi XIV all’ingresso del vecchio porto della città. Ristrutturata su progetto dell’architetto Roland Carta.

Il prezzo per il museo è di 9,50 €. Diventano 13 € con audioguida. 14 € con visita guidata.
Fotografo la statua di Bruno catalano : L'uomo con la valigia. Torno al vecchio porto e mi godo un altro bellissimo tramonto










4° giorno

Si parte per tornare a casa







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