mercoledì 21 dicembre 2016

VOLI ECONOMICI PER NATALE

Non ne puoi più di appuntamenti sotto l'albero con la famiglia, amici o parenti ?  Vorresti prendere un aereo ne vedere un posto nuovo e , perché no, economico?
Sono andato a vedere e verificare le tratte più economiche dal 24 al 27 dicembre per proporlo a voi


Il più economico partendo da Milano è quello da Linate per Bruxelles ( della Brussels Airlines) a solo 76 a/r. Bruxelles è una città bellissima , secondo me anche sottovalutata, e sotto Natale ancora più magica. Da Venezia sempre con la Brussels Airlines costa solo 66 euro a/r.
Da Malpensa invece possiamo trovare un bel viaggio per Düsseldorf per 100 a/r con la Eurowings. Vicino a Düsseldorf ci sono , sia raggiungibili a battello che in treno in pochi minuti, Colonia e Bonn.

Da Torino un buon viaggio è per Berlino, anche se ora ci sono brutte notizie da quella città, ma il loro terrore non possono distruggere i nostri sogni. Andata/Ritorno con la Blue Air da 110 euro.

Da Bergamo possiamo andare a Norimberga con la Ryanair con 83 euro. Per chi vuole andare a vedere la magica Praga può spendere 92 euro con la Wizz Air.

Da Pisa c'è un bellissimo volo per Amsterdam per 114 euro a/r con la Transavia.

Da Roma invece il miglior volo economico è per Budapest a 89 euro a/r con la Wizz Air.

Ok siamo arrivati alla fine. Posso solo augurarvi un buon Natale e un buon Viaggio

mercoledì 23 novembre 2016

VIAGGIO A SOFIA - QUATTRO GIORNI

Comprato volo low-cost per Sofia  a 37 euro a/r. Si parte da Malpensa. Dopo aver lasciato la macchina in un parcheggio  , prendo la navetta , compresa nel prezzo, e arrivo in aeroporto. Trolley , smartphone e la mia voglia di viaggiare.
Mi sono sempre chiesto ma perché pagare un sovrapprezzo per un biglietto saltacode se poi in pullman, che ti porta all'aereo, sali insieme a quelli che hanno pagato un biglietto normale. A Malpensa , forse una novità nuova, i "priority passenger" hanno un posto dedicato sull'autobus e scendono per primi.
Si sale in aereo posto sul finestrino, ma dormo per tutto il viaggio.
Si arriva a Sofia ed è un viaggio anche con la mente. I bus che ti portano al terminal  , anche se reclamizzati dalla Swiss Air, sembrano usciti dagli anni 80. Il terminal ha un vecchio ricordo dei tempi comunisti.
Si entra nel terminal e ....prima fila. Si controllano i documenti, ma non siamo in Europa? Libero transitare?
La ragazza  da dentro la   guardiola mi chiede se ho il passaporto (io giro solo con carta d'identità), gli dico di no e lei un po' scontenta guarda il computer e digitando sulla tastiera mi registra.
Esco dalla parte di imbarco/sbarco e già i tassisti mi sono addosso chiedendo se ho bisogno di un passaggio. Faccio un prelievo al bancomat ed esco dal terminal. Piove.
Ricordo che devo mettere le lancette un ora dopo per il fuso orario.
Google Maps anche questa volta tradisce, o forse Sofia non l'hanno registrata  perché non c'è mai un mezzo pubblico per tutti i percorsi da fare.
Prendo l'84 che fa capolinea nel piazzale antistante l'aeroporto. L'autista non parla inglese e risponde in maniera scocciata a tutti i turisti che vogliono pagare il biglietto ( 1 lev + 1 lev per il bagaglio). Decido di rischiare e supero la parte autista , anche perché la fila per pagare e ricevere informazioni è sempre più lunga.
Mentre cerco di capire dove porta l'84 , a Roma lo saprei, e vedo cartelli con scritto "Centrum" in strade laterali a quelle che fa l'autobus. Sono per l'idea di scendere. La spinta a scendere viene cmq dal "controllore" che sale sull'autobus. Il rischio non è andato a buon fine.
Mi trovo in una zona di Sofia con un centro commerciale nelle vicinanze. Continua a piovere. Cerco nel centro commerciale il wi-fi e capire come arrivare in albergo. Ma niente non riesco a connettermi. Le pensiline degli autobus hanno scritte in cirillico. Cosa fare?
Vedo dei Taxi fermi in un parcheggio. Decido di prenderne uno. Tre mi rispondono no al mio "Free?". Il quarto , un Taxi Green,  mi dice ok. Gli consegno il foglio di prenotazione di Booking .  Il tassista  con una lente d'ingrandimento e un Tuttocittà mi dice ok. Sbuffa per tutto il viaggio che dura 21 minuti.
All'arrivo mi consegna ricevuta di 11 lev ( 6 euro circa) , gli consegno 20 lev e non prendo il resto.
Finalmente in albergo: Diter Hotel.
Personale cordiale e con un ottima padronanza dell'inglese (meglio del Mio).
La chiave magnetica non apre la porta , dopo un po' de prove avviene il clic. Mentre il telefono si connette all'wi-fi (obbligatorio nelle mie prenotazioni) , mi faccio la doccia.
Esco e mi godo la prima sera di Sofia. Prendo possesso della città. In centro ogni negozio ha la doppia scritta , sia in inglese che in cirillico. Girando tra parchi e viali arrivo al monumento dello Zar liberatore (http://www.visitsofia.bg/it/cityinfrastructure/cosa-visitare/monumenti/monumento-dello-zar-liberatore) dove sta avvenendo una protesta.
Non può mancare foto alla Cattedrale di Sofia  con le luci della notte, si trova dietro il Parlamento nella piazza della statua dello Zar. Mi accorgo che in strada ci sono dei mattoni gialli e scopro Si chiamano zhaltite paveta e vennero realizzati durante il matrimonio dello zar Ferdinando, agli inizi del '900. Dopo i festeggiamenti non furono più rimossi e costituiscono una delle caratteristiche più tipiche e simpatiche di Sofia.
Decido di andare a mangiare. Un slow-food al Texas Chicken vicino all'albergo e poi si va a dormire.











Secondo giorno

Sveglia presto. Dalle 7.30 si può fare colazione. Non amo mangiare in albergo, ma era compreso nel prezzo vantaggiosissimo. Scendo nel locale. No la Macchina del caffè è in cirillico, qual'è il cappuccino? vado a tentativi? Sento una ragazza,  che si trova nella stanza , che parla in italiano al telefono, anche se con  accento straniero. Finita la telefonata gli chiedo se può aiutarmi. Mi spiega i vari pulsanti e ringrazio. Il reparto dolciumi è un po' scarno. Mangio un panino con burro e marmellata.
Risolto il problema colazione si parte alla visita della città.
Mi avvio verso la cattedrale Aleksandr Nevskij, ma come mi succede spesso mi faccio distrarre dalla città. Quindi ogni cosa che mi crea un particolare interesse io lo seguo. E vivo d'istinto. Non ho una grande padronanza dell'orientamento, ma nei viaggi divento una bussola vivente. Non so perché.
Il viaggio non deve essere schematico o con percorsi rigidi. Bisogna improvvisare , la città va goduta non chiusa in reticoli viali per turisti.
Arrivo nella grande piazza dove giganteggia,  oltre ad un famosissimo  Hotel,  anche il Teatro Ivan Vazov (https://es.wikipedia.org/wiki/Teatro_Nacional_Ivan_Vazov)
Mi giro e passeggio il giardino di fronte al teatro.
Fuori dal giardino c'è il Viale Tsar Osvoboditel e nella parte opposta dove mi trovo c'è  il Museo Etnografico , dove mi catturano delle statue presenti nel piccolo parco accanto. Mi inoltro.
Faccio selfie a go-go e fotografo ogni statua. Il parco è pieno di cani al guinzaglio e bulgari di passo veloce che vanno a lavorare. Mi fa sorridere il fatto che lentamente io mi godo la città.
Finito il tour statue mi avvio verso il Complesso romano di Serdica.





Per attraversare la strada ci sono dei sottopassaggi che ti portano dall'
altro lato. E sotto trovo il vecchio Anfiteatro di Serdica. Rovine romane sotto la parte politica della città bulgara. Gratis e alla vista per tutti. Forse un po' troppo per tutti , i turisti per una foto ricordo , inconsapevolmente o consapevolmente , rovinano i ricordi della storia.
Nel sotterraneo ci sono molti chioschi per turisti e io ne vengo catturato. Compro i vari magneti, tazza, bicchierini. Sofia è una città molto economica per noi occidentali e i prezzi sono molto vantaggiosi.
Salgo la scalinata per uscire dal sottopassaggio e trovo lei. La statua di Santa Sofia o Statua della Santa Saggezza posta a 24 metri che protegge la città.
Bellissima e imponente.
Fatto foto e selfie.
Prendo Bulevard Maria Luiza , anche perché il centro commerciale di fronte alla statua è appena aperto. Sulla strada c'è il famoso mercato  ma ho deciso di vederlo nel giro pomeridiano, con altri colori e luci.
La moschea di Banya Bashi , che si trova sul viale, era in ristrutturazione quindi oltrepasso oltre.
Giro verso il giardino, o parco, ( sono affascinato dal verde) e passo davanti Sofia History Museum.
Mi incammino nella strada parallela a quella intrapresa nell'andata . Si mescolano il negozietto in scritture cirilliche con quello con scritte in inglese. Piccolo negozio con grande negozio .
Dopo un po' vedo in lontananza la cattedrale e prendo una via laterale del viale per raggiungerla.
E' imponente (https://it.wikipedia.org/wiki/Cattedrale_di_Aleksandr_Nevskij_(Sofia)). Sono catturato anche dalla luce del giorno che si alza da dietro la Cattedrale. Bus turistici sono davanti al piazzale. Entro e dappertutto ci sono cartelli di immagini di macchina fotografica e il prezzo di 10 lev. Non capisco, o cerco di non capire. I dipinti su tutta la cattedrale sono bellissimi. Rimango veramente affascinato. Cerco di scattare foto. Subito arriva una persona a dirmi 10 lev. Per fare foto all'interno della cattedrale con i tuoi dispositivi devi pagare. Fatte già alcune foto quindi chiudo macchina fotografica. Prendo il cellulare. Catturo altre immagini. Esco.
A fianco dell'ingresso principale c'è una porta con scritto cripta. Penso che  ci sia sepolto  qualche zar, nobile o importante religioso. No è un museo. Ma ormai ho quattro persone che mi guardano e osservano. Dire non mi interessa mi sembra brutto e scortese. Pago 3 lev ( 1,5 euro) ed entro. Il museo è pieno di Icone ortodosse , molto belle e interessanti. Niente foto anche qui. Ma cos'hanno in Bulgaria contro le foto? Dopo un po' esco.
Vado verso la piazza. Ci sono tante bancarelle che vendono souvenir del tempo comunista o souvenir puri e semplici. Sono interessanti e sono tentato dal colbacco con la stella rossa. Passo e vado oltre.
E' quasi ora di pranzo.
Decido di entrare in un ristorante , che è sempre pieno,  nella strada che mi porta verso Vitosha Street ( la strada occidentale e di shopping di Sofia). Si chiama Happy,ma  io lo sono già :  sono in vacanza.
Mangio del pesce al parmigiano con patate e salsa barbecue. E una birra grande. Pago solamente 12 lev ( 6 euro circa).
Pomeriggio dedicato alla visione di Vitosha Street e i suoi negozi.
Non ci sono molti negozi affabili , tranne qualche negozio souvenir e i prezzi del Rolex in Bulgaria.
Arrivo fino al grande parco dove si trova il Palazzo della Cultura. Mi siedo e mi rilasso. Molti giovani ci sono a Sofia , è una città molto giovanile.
Riattraverso Vitosha Street e mi dirigo verso il mercato . Nella strada mi fermo a vedere Sveta Nedelya (https://it.wikipedia.org/wiki/Cattedrale_di_Santa_Domenica_(Sofia)). Qui le foto si possono fare . Bellissima.
Mi giro e vado verso il palazzo presidenziale. Due militari fermi immobili fanno da guardia. Scattano le foto. Degli italiani si avvicinano troppo per le foto, scatta il comandante di turno che arrabbiato li fa allontanare. Dietro il palazzo c'è la area archeologica, ancora Romani che  hanno lasciato la loro impronta.
Vado oltre e vado al mercato.
Pieni di colori e cibo. Faccio un giro. Adoro i mercati, adoro vedere la gente che si affolla a comprare , adoro vedere i cibi di altri paesi. Tra un chiosco di souvenir e rose bulgare, c'è un chiosco che vende quisquilie natalizie. Ne rimango affascinato , vorrei comprare tutto. Ma mi ricordo che sono con il trolley a mano. Amareggiato esco dal mercato.
E' ormai tardo pomeriggio mi accingo a vedere la Chiesa di S.Nicola. Il fuori è molto carino e ben curato. Pieno di turisti che cercano di entrare. Le foto all'interno si possono fare. Finalmente.

Faccio spintoni con i turisti che escono. Ma me la godo. Gli affreschi mi colpiscono di nuovo. Vale la pena fare il giro tra le varie chiese.
Mi fermo a prendere una birra in un bar nella strada tra Chiesa e il monumento di Santa Sofia.
C'è la Superluna e  giganteggia all'incrocio di strade di fronte a Santa Sofia : una sola parola  affascinante.
Faccio qualche selfie e decido di andare a mangiare.
Mi faccio sopraffare dalla voglia di questi chioschi con pizze a taglio. La pizza è erta. Una fetta di pizza , vari gusti, e una birra in lattina a soli 3 lev. La pizza non è  italiana,  ma non è malvagia. Mentre torno in albergo sono tentato di comprare in queste vetrine con un piccolo foro dove pagare , dove sono presenti cioccolate , sigarette e alcolici. Lascio perdere , ma mi fermo ad un Lidl vicino all'albergo. Compro qualche cornetto e biscotto per implementare la colazione del giorno dopo. Torno in stanza

Terzo giorno
Sveglia presto. Mangio un cornetto e scendo nella stanza delle colazioni. Cappuccino, ormai so quale pulsante premere, e una piccola torta ( non molto buona). 
Si parte per Bus Station west. Ho intenzione di andare al Monastero di Rila. Alla stazione parte un pullman che arriva al Monastero, scarico da Google maps l'itinerario per arrivare. 2,5 km a piedi. Amo camminare quindi farlo a piedi non mi crea nessun problema o disagio. L'autobus per Rila ha un unica partenza alle 10.20 . Quindi Parto , ma Google maps mi tradisce di nuovo. Mi perdo non trovo la strada per raggiungere la stazione. I  pochi bulgari che si incontrano per strada , quasi zero, parlano inglese e sanno darmi indicazioni. Niente gira e rigira non riesco a raccapezzarmi. Per errore arrivo alla stazione dei treni . Tutto all'interno, comprese le partenze e gli arrivi sono scritti in cirillico. Desisto di prendere un treno e l'ora per il pullman è stata abbondantemente superata
Decido di andare allora A Boyana Church. Una chiesa patrimonio dell'umanità 
Sono altri 7,5 per arrivare ( per chi non è come me c'è il tram da Boulevard Bulgaria o Vitosha e poi prendere il 64 che fa capolinea direttamente sul sito della Chiesa).
Il percorso è pieno di sottopassaggi (Boulevard Bulgaria) , servono per attraversare gli incroci, e casermoni, sembrano case popolari. Nei sottopassaggi ci sono dei negozi o persone improvvisate che vendono libri o ninnoli usati. Passo davanti ad un centro commerciale e vado oltre.
Arrivo alla Boyana Church, le indicazioni per arrivarci sono in inglese. Il parco dove si arriva c'è un chiosco dove compro dell'acqua. Il ristorante, o pub,  ha  menù cirillico. Il dentro è completamente vuoto. Non mi fido. Vado verso la chiesa. Degli uomini fuori da un cancello che vendono quadri religiosi, e non, mi fa presagire che sono arrivato. Entro nel cancello e trovo il parco, un po' scarno e non ben curato. Vedo in lontananza un piccolo monumento mi avvicino. E' la chiesa. Fuori non è molto bella e non sembra neanche una chiesa. Una di quelle strutture come ce ne sono tante in giro. (https://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_di_Bojana)
Un cartello di fronte alla porticina d'ingresso della chiesa fa presente che possono entrare solo 8 persone per volta, e per pochi minuti di visita,  pagando un biglietto alla cassa.
Sono qui e ballo. Pago 10 lev per entrare nella chiesa. Mi metto in fila e Aspetto il mio momento . Intanto mi guardo intorno. Non riesce a sorprendermi ed affascinarmi niente,  spero che il dentro valga il viaggio, anche se dentro di me ne dubitavo.
Dentro c'è un signore che ti chiede in bulgaro delle cose, gli rispondi che parli inglese. Lui non capisce. La guida , una signora del luogo, comincia a spiegare , in tedesco,  a chi è davanti a me  la storia della chiesa. Prima di entrare nella chiesa vera e propria c'è un ingresso dove è presente una televisione e delle sedie. 
Il signore mi spiega che prima di entrare devo vedere il video in "Dutch" della storia di Boyana Church. Le spiego di nuovo che parlo inglese, ma lui forse non capisce la differenza e mi indica di sedermi. Parte il dvd, e naturalmente non capisco niente. Non voglio essere maleducato ma neanche perdere del tempo a vedere un qualcosa che francamente non capisco. Mi alzo e indico che voglio entrare nella chiesa vera e propria. Lui con una faccia avvilita mi dice Ok. Ho un senso di colpa ma entro. Una piccolissima chiesa medievale con dei bellissimi affreschi. Niente foto come al solito. Patrimonio dell'Umanità? Non lo so....Rimango dubbioso. Ringrazio tutti ed esco dalla porticina principale. 
Torno al parco niente da mangiare. Torno verso casa.
Mi fermo al centro commerciale. Nel reparto gastronomia ci sono vari ristoranti. Solo Subway e un kebbabaro hanno  il menù in inglese. Mangio da Subway. Un big panino e una Coca.
Poi vedo Dunkin Donuts e mi sembro Homer Simpson. Scelgo una  ciambella con Nutella e una con il Cocco , e prendo un Espresso. Chiamarlo Espresso è esagerato , ma non è la solita brodaglia di caffè che bevi all'estero. Saziato torno nella lunga strada che mi porta verso Vitosha Street. 
Arrivato al Palazzo della Cultura completamente sfatto ,  mi siedo su una panchina per recuperare energia. Una birra in un bar e un piccolo souvenir comprato  mi portano la giornata alla fine.
Sono stanco quindi decido di continuare la giornata con lo Slow-food. Vicino all'albergo passo da McDonald e mangio un panino , dei Nugget e una Coca. 
Torno in stanza con le gambe che mi dolono. Devo riuscire a camminare di più.

Quarto giorno

Stesse azioni mattina prima. Cornetto in stanza e poi cappuccino giù. Parto ma stavolta sono più attento alle strade che percorro per raggiungere la stazione dei Bus. Particolare interessante , le vie a Sofia sono sempre scritte solo da una parte della strada (  in cirillico con sotto la sua traduzione). Se ti trovi dalla parte sbagliata hai due soluzioni o vai a fiducia o attraversi la strada per leggerlo. E quando parlo di strade , intendo vialoni lunghi non viuzze piccole. 
Stavolta non sbaglio e arrivo alla stazione ( per arrivare alla stazione basta prendere il tram 4 o 5). 
Chiedo indicazioni alla persona seduta nel chiosco della stazione e mi dice di aspettare alle 10.20. Si paga sul pullman. Bene la stazione è semivuota. 
Leggo il mio libro mentre sono in attesa. Ad un certo punto quasi  tutte le persone all'interno e moltissime all'esterno si accalcano davanti ad un piccolo Daily a 10-12 posti. Esco anche io. Il pullman , per così dire, è quello per Rila. Mi metto in fila un pò sfiduciato per poter entrare , davanti a me ci sono moltissime persone. Uno spagnolo aveva fatto la fila per altri spagnoli che erano a far colazione. Arriva una masnada. Nel pullman non entrano neanche loro. L'autista chiama al telefono e arriva un altro piccolo Daily, sembra che parte anche questo per Rila. Il viaggio è Male organizzato o forse non si pensava un afflusso di tutti questi turisti in bassa stagione. Intanto io entro nel primo pullman, erano rimasti 2 posti liberi, e pago i miei 11 lev. 
Organizzato il tutto si parte. 
Per strada si recupera un orientale che sta piedi per tutto il viaggio e dei turisti che in una stazione ferroviaria , durante il tragitto, sono saliti. 
Arriviamo in un punto d'incontro e ci fanno scendere dal pulmino e fatti salire "tutti" in un pullman più grande. Bene. Comodi e caldi. Ci accompagna durante il viaggio  un cd di musica italiana anni 80 (Ricchi e Poveri, Albano , Toto Cotugno). 
Si arriva a Rila. Il posto già quando si scende  è bellissimo. Suggestivo. 
( https://it.wikipedia.org/wiki/Monastero_di_Rila)
Il monastero è veramente bello. Fuori sembra una fortezza. Ma i vari affreschi sono meravigliosi , niente da dire con la Boyana Church. Il viaggio merita , quindi se andate a Sofia mettetela come posto da vedere.
All'interno ci sono anche i bagni e negozi di souvenir.
Unica cosa era il freddo . Chi mi conosce sa che non soffro il freddo e sono uno che gira in camicia anche in inverno, ma faceva molto freddo. Naturalmente i 1140 metri d'altezza hanno aiutato al clima.


Dall'altra parte del monastero c'è un ponte levatoio che ti porta all'esterno. Qui si trova un chiosco che vende una specie di frittelle , dei chioschi di souvenir e un ristorante.
Mangiato qualche frittella e una bottiglia d'acqua. Il pullman riparte dopo due ore . Altri 11 lev e si torna a Sofia.
E'ormai sera.
Si va a mangiare da Happy. Carne di maiale con le patatine e la birra. Si spende poco e poi in albergo. Organizzo con la persona in reception il viaggio in taxi per arrivare in  aeroporto . Parto alle 6.30 del mattino e non c'è mezzo pubblico.

Ormai è domani. Il tassista è giovane. Mi lascia in aeroporto è ora di tornare.

Sofia mi ha lasciato una freschezza giovanile. E' una città ancora indietro che sta cercando di occidentalizzarsi e modernizzarsi. Ma i giovani e la loro voglia secondo me potranno cambiarla in meglio. C'è l'amarezza di un viaggio finito , ma anche che presto molto presto si riparte.

giovedì 3 novembre 2016

I VIAGGI ECONOMICI DI NOVEMBRE

In questo post vorrei segnalarvi i viaggi più economici del mese appena iniziato, augurandomi di spingere a consigliarvi a invogliarvi a viaggiare.
Tante proposte trovate e a poco prezzo.



Si inizia con Bruxelles , città bellissima anche di inverno, dove si possono trovare voli da 16 euro andata e ritorno.
- Partendo da Bergamo dal 15 al 30 novembre , con Ryanair, si trovano biglietti da 8 euro sola andata (escluse partenze  sabato e domenica). Lo stesso è per il viaggio di ritorno da Bruxelles.
- Da Verona l'offerta è meno ampia. Le partenze il 17-19-22-24-26 (da Verona) vi costa la modesta somma di 8 euro. Da Bruxelles invece basta ritornare dal  12 per trovare il biglietto a soli 8 euro. Per un we economico consiglierei quello dal 19 al 22 (16 euro totali). Sempre con Ryanair, ma affrettatevi.


Parigi è  sempre Parigi  , forse un po' freddina a novembre, ma ha un suo fascino tutto l'anno. Per chi parte da Bergamo
-  Possono esserci  due possibilità per un volo economico (16 euro totali) : Durante la settimana (dal 22 al 25 novembre) o in un weekend  lungo (dal 26 al 30 novembre). Con Ryanair
     Venezia (Treviso)
-  La  migliore combinazione economica è il weekend lungo dal 18 al 21 novembre : 16 euro. Ryanair
    

Serchando (o cercando) tra le varie compagnie aeree si possono trovare anche mete non sempre molto conosciute , ma con prezzi modestissimi.
Ad esempio Ostrava (Rep.Ceca), che è rappresentata come una città uscita da un romanzo di Verne.

Combinando la partenza da Bergamo ogni  giovedì del mese (10-17-24) con rientro di domenica ( 13-20-27) si paga 16 euro totali .








Buon viaggio a tutti


mercoledì 26 ottobre 2016

NUOVE REGOLE CHECK IN RYANAIR - 1 NOVEMBRE 2016



Tutti i passeggeri devono effettuare il check-in online sul sito Web https://www.ryanair.com/ e stampare le carte d'imbarco a meno che non utilizzino una carta d'imbarco per dispositivi mobile (è necessario rispettare i criteri di utilizzo della carta d'imbarco per dispositivi mobile


Per i clienti che desiderano acquistare un posto a sedere, il check-in online è disponibile a partire da 30 giorni prima della data prevista per il volo. Per i posti assegnati gratuitamente dal 1 Novembre 2016saranno disponibili a partire da 4 giorni fino a 2 ore prima della partenza per ciascun volo prenotato ( non più da 7 giorni).
Se viaggiate con bambini piccoli e scegliete di non acquistare e selezionare un posto a sedere, e siete stati assegnati a dei posti non vicini tra di loro, per favore contattate il  call center in modo da provare ad assistervi. Dato lo spazio limitato, in cabina è possibile portare  bagagli a mano grandi (55 x 40 x 20 cm); in caso di mancanza di spazio  i rimanenti saranno trasportati a titolo gratuito nella stiva dell'aereo. Ai clienti che hanno acquistato un  Imbarco Prioritario non sara’ richiesto di porre il bagaglio a mano nella stiva, a meno che cio’ non sia necessario per ragioni operative.
Ogni carta d'imbarco deve essere stampata e presentata su un singolo foglio A4. In alternativa, è possibile accedervi tramite l'app Ryanair installata sul proprio telefono cellulare. Ai clienti che non effettuano il check-in online entro le scadenze indicate, verrà addebitata una tassa per il check-in in aeroporto, pari all'importo indicato nella nostra Tabella unificata dei costi. Ai clienti che non presentano una carta d'imbarco (cartacea o sul proprio dispositivo mobile) presso l'aeroporto verrà addebitata la tassa di ristampa della carta d'imbarco, pari all'importo indicato nella nostra Tabella unificata dei costi.

 Le carte d'imbarco per dispositivi mobile sono accettate per la maggior parte dei voli Ryanair , tuttavia alcuni aeroporti non accettano carte d'imbarco mobile.
I clienti che viaggiano da questi aeroporti devono effettuare il check-in online e stampare una carta d'imbarco cartacea per i propri voli.

Agadir
Essaouira
Fez
Nador
Oujda
Marrakech
Rabat
Tangeri
Cefalonia
Volos

martedì 27 settembre 2016

VOLARE A PARIGI CON SOLO 5 EURO AD OTTOBRE? SI PUò

Vorresti uscire dalla routine ? Riposarti un attimo dal frenetico lavoro? O  Hai bisogno solo di vedere una romantica città e coccolarti?
Ad ottobre con solo 10 euro a/r puoi volare a Parigi e vedere una delle città più belle del mondo.
Ho verificato per voi e ci sono molte possibilità :
- Da Venezia con Ryanair partenza il 5, 6 e 7 tutto a 4,89 €. Anche per il 12 ci sono ancora possibilità. La settimana prima del lungo we di Halloween (dal 18 al 22) si può partire con meno di un panino a McDonalds ! Per il ritorno il 12 e 13 si offrono ancora biglietti a 4,89 € ma sbrigatevi.


 
Buona fortuna !!






martedì 20 settembre 2016

I VOLI ECONOMICI DI OTTOBRE

In questo post, visto l'approssimarsi di ottobre, vi segnalo i voli più economici del prossimo mese. Chissà se tra le proposte qualcuno decide di prendere il...volo.

Il volo più economico è per Debrecen ( Ungheria) da Bergamo il 23 ottobre con ritorno il 26, tutto a 17 euro a persona senza extra ( valigia in stiva, imbarco prioritario etc) con Wizz Air.





Invece , sempre in Ungheria, volete andare a Budapest , è preferibile da Venezia- Treviso che dal 12 al 19 cosa solo 20 euro a persona.


Per Bruxelles : 20 euro solamente  Da Bologna con Ryanair dal 25 al 26 , da Milano Bergamo se parti e rientra durante la settimana ( cioè escluso sabato - domenica)  quasi tutti i giorni con Rayanir  , Da Perugia tornando in giornata il 4 ottobre se no con ritorno dopo 2 settimane (parti il 4 torni il 18) con Ryanair , Da Pisa quasi tutte le settimane partendo lunedì (o martedì) e tornando il mercoledì con Ryanair , Da Torino Dal 17 al 23 con Ryanair , Da Venezia Treviso seconda settimana molto buona ( un esempio partendo il venerdì 14 e tornando il 17 o 18 o 19) con Ryanair, Da Verona molto buono il week end  lungo con Ryanair  partendo l'8 e tornando il 12 o partendo il 14 tornando il 17.

Per chi volesse andare a città rinomate e principali
Per Parigi  il buon prezzo è da Bergamo a Beauvais da 29 euro (es dal 14 al 18 un buon week) con Ryanair
Per Londra è da
  1. Genova partendo dal 12 al 13 o dal 18 al 26 da 28 euro a Stansted con Ryanair
  2.  oppure da Torino da 33 euro dal 25 al 28 sempre a Stansted con Blue Air andata e    Ryanair rit
Per Barcellona :
  1. Pisa dal 10 al 14 per Girona da 20 euro con Ryanair
  2. Torino dal 18 al 21 (o 22) per Barcellona da 34 euro con Ryanair
  3. Bologna dal 24 al 27 per Barcellona da 37 euro con Ryanair
  4. Bergamo dal 24 al 28 per Barcellona da 30 euro con Ryanair
Buon viaggio
                        

martedì 13 settembre 2016

SARAGOZZA - 3 GIORNI

- Primo giorno

Una scelta fatta in primavera per un viaggio poi effettuato a settembre. Volevo tornare in Spagna (Andalusia e Alicante , viaggi recenti, rimasti nel cuore). Apro Skyscanner opziono Italia ( abitando a Bologna e lavorando a Milano posso scegliere vari aeroporti di partenza) e destinazione ovunque.
Dopo aver elaborato scelgo la Spagna e mi trovo Saragozza a 47 euro a/r. Presa.
Parto Venerdì pomeriggio da Bergamo con il mio viaggio low cost ( senza imbarco prioritario, senza posto preferito, e trolley con me), e  ormai con il Qr - code sul telefonino senza carta inutile da stampare.
Dopo due ore di viaggio arrivo a Saragozza , non so se ci avete fatto caso ma in Spagna tutte le piste sono lunghissime e a volte , come a Madrid,  il tragitto dopo atterraggio e terminal per scendere è più tra Italia-Spagna in volo.
Saragozza ha un aeroporto piccolissimo quindi non rimandate  regali o souvenir da prendere in aeroporto nel viaggio di ritorno rimarrete delusi , non c'è neanche il duty-free.
Il Wi-fi free in aeroporto c'è e io al ritorno ho fatto anche una telefonata "whatsapp" sentendo perfettamente l'altra persona.
Sceso aereo esco dall'aeroporto seguendo direzione bus. Faccio una premessa non prendete oro colato quello che dice "Google Maps" sui trasporti e la logistica, ci prende il giusto (70 su 100). Non trovando il bus che mi aveva segnalato Maps prendo l'unico bus che si trova all'esterno del terminal "501" e che porta a Saragozza città. Non lo so se faccio bene ma a  volte nella vita si deve rischiare.
Il ticket si può fare all'interno del bus , pago 1,85€ . Chi ha viaggiato sa che è un prezzo irrisorio rispetto a viaggi da aeroporto a città anche nelle medie non solo nelle grandi.
Il bus passa ogni mezz'ora , quindi il tempo di caricare i viaggiatori/turisti e si parte.
All'inizio tutti ci guardiamo un po' increduli , il bus fa un giro , con fermate , in una zona industriale piena di capannoni. Poi fa un giro su un centro commerciale. Mah...
Ad un certo punto si legge Saragozza e qualche dubbio scompare. Alla fine si vede la città.
Io da buon turista chiedo all'autista per il mio albergo , lui mi guarda un po' stupito ( oddio è vicino alla piazza principale di Saragozza). Alla fine mi guardo e mi riprende "Non si dice Plaza"  (come è scritto)  ma "Plata" ( sarebbe come pronunciarlo).
Alla fine scendo al capolinea Paseo Maria  Augustin  (Bus Saragozza)
Sotto un caldo da 40 gradi , ma per fortuna ventilato , con il mio trolley mi propinquo verso Plata Pilar. In Calle Contamina , una traversa Calle Alfonso I ( la via principale che porta alla Plata Pilar), trovo il mio albergo:  Hotel Rio Arga. Un bell'albergo con personale gentilissimo e disponibile, soprattutto , per chi viaggia in low cost, economicissimo vista anche la posizione.
Stanza ok, wi-fi funzionante ( ogni mio viaggio prenoto hotel   con il wi-fi gratis in camera),  acceso il condizionatore, mi faccio una doccia. Rinfrescato parto per la scoperta della città.
Il mio primo passo è verso Plata Pilar . Prima mi fermo  in un supermercato vicino Mercado Central a comprare dell'acqua ( Fronte  Mercado Central ce ne sono due uno a fianco all'altro).
Da Mercado Central verso Pilar mi imbatto nella statua di Giulio Cesare e nelle rovine romane. Non sono aperte , ma un selfie con Cesare perché no?

Fuente de Hispanidad
La Plaza Pilar è immensa . All'Inizio c'è la "fontana" Fuente de Hispanidad . Il gioco d'acqua è molto suggestivo e la foto non può mancare. Nella fontana di fronte trovi di tutto : Bambini che si fanno il bagno in costume, turisti con i piedi a mollo per refrigerarsi.









Si va verso Nuestra Signora del Pilar , la basilica che comanda tutta la piazza.
Prima però un altro selfie con la palla della Terra al centro della piazza


Arriviamo alla Basilica (Nostra Signora del Pilar). E' veramente bella . Attenti alle varie messe che potete trovare. Attenti anche a farvi scoprire mentre fotografate. Non si potrebbe fare, e ripeto non si potrebbe.

 
 
Arrivo a fine piazza con la statua del Goya . Altri selfie e foto e si va. Mi viene un languorino e mentre decido dove andare a mangiare vedo i negozi di souvenir. Sono un collezionista, si lo devo ammettere , di tazze , bicchierini, oggetti da appendere. E naturalmente c'è da portare qualche regalo a chi te lo chiede. Mi fermo in un souvenir appena vicino alla statua del Goya. Ci sono tre ragazzine all'interno , tutte carine, ma non parlano una parola d'inglese o italiano. Per le calamite nessun problem le scelgo io e quindi solo pagare. Per la tazza lo stesso. Per il bicchierino un po' di problemi perché non sono a prelievo del turista , quindi devo indicarlo. Little glass non viene capito, il segno con le dita o le mani neanche, alla fine una delle tre esclama "Chapito" e mi indicano i bicchierini. Preso. Pagato e via. Souvenir a buon punto e già al primo giorno.
Torniamo a bomba sul languorino. Cerco qualcosa di veloce e di economico da mangiare. Il Taco Bell, su Calle Alfonso I,  con menù interessanti e Cerveza da bere fa al caso mio. Mangiato e inviato qualche whatsapp con il wi-fi del Taco si riparte.
Decido di andare verso il ponte dei Leoni ( Puente de Piedra) e lo spettacolo che si apre ai miei occhi è meraviglioso. La Nostra Signora del Pilar riflessa nell'Ebro è spettacolare, vale la pena di arrivare a sera per ammirarla. Le luci rendono tutto così bello e suggestivo che rimani lì un po'. Molti sono i turisti a fare le foto.
Supero il ponte e faccio un giro dall'altra parte. Poco di interessante e dopo un po' decido di tornare in albergo. Domani è un altro giorno.
 
- Secondo giorno
 
Mi sveglio abbastanza di buon ora . Ore 8.30 con una fame da lupi. Non ho preso la colazione nell'albergo, preferisco guardarmi intorno o trovare bar/caffetterie con dolci particolari. Esco dall'albergo dopo aver salutato la receptionist ( la ragazza al banco) e mi immergo in Saragozza. All'incrocio con Calle Alfonso I trovo una caffetteria dove molte persone stanno prendendo un caffè e mangiano. Mi butto anche io , anche perché la fame comincia ad invadermi. Prendo un caffè con leche  ( latte macchiato o cappuccino) e un croissant gigante. Tutto veramente buono ( il croissant era ripieno di glassa) , ma nel tavolo non sono previsti tovaglioli .Quindi dopo aver pagato cerco  una fontanella nel pulirmi le mani.
La giornata è organizzata come prima cosa  nell'andare a vedere  Palazzo Alafjeria (Palazzo Aljaferia). Dopo il brutto ricordo dell'Alhambra di Granada che ad un certo orario non facevano più entrare,  anche se non era orario di chiusura, per troppe visite. Orari di apertura e chiusura un po' spagnoli (10-14 16.30-18). Il biglietto è modico : 5 euro  Il posto è molto bello , le guide sono solo in spagnolo e inglese, quindi mi addentro. Ogni punto di vista all'interno , comunque, hanno il dépliant in varie lingue, compreso italiano, che spiega il tutto. Si può perdere , come me, anche 2 ore e 1/2 mezza  nella visita.
Finita la visita è ora di mangiare.
Mi muovo a piedi e decido di vedere intorno cosa trovo. Dopo un po' di camminata e attraversato dei parchi, o giardini, arrivo alla Stazione Delicias. Mangio un panino al volo. Faccio un giro dentro Alè Hop , negozio tipo Tiger, e compro due tazze che mi conquistano. Sono di amore facile.
Ripendo il cammino e girovago nei ponti e mi indirizzo di nuovo verso Pilar. Mi fermo anche a vedere la Plaza de Toros , naturalmente è chiusa quindi si può vedere solo l'esterno.  Tra selfie e foto arrivo di nuovo nella basilica , dove vado a vedere Ascensor del Pilar, che si trova nella parte della basilica verso il fiume. E' la torre che è possibile visitare , c'è un ascensore trasparente che ti porta in alto, mentre ultimo piano si fa a piedi mediante scale.
La vista della città è molto bella e vale la pena salire (il prezzo è di 2,50 €).
Ormai sta arrivando sera e quindi mi godo una buona Cerveza nella piazza. A cena vado da un ristorante a buffet vicino dove si può mangiare tutto ad un prezzo modico . Non si mangia male e si spendo poco, considerando che sei in pieno centro della città.
Girovago ancora tra i vicoli e i portici di Calle Coso tra negozi di abbigliamento e Corte Ingles.
Ormai esausto ad un certo punto chiudo la serata
 
- Terzo giorno
 
Vista ormai tutta Saragozza. E non avendo voglia di buttarmi in qualche museo decido di andare verso Delicias e trovare qualche treno in una città vicina.
Prima mi fermo nella solita caffetteria all'angolo , ma questa volta caffè con leche e churros, con salviette umidificate integrate per non avere problemi di pulizia.
Mi incammino e arrivati in stazione decido , visto che il viaggio più economico e il primo che partiva, di andare a Lerida , o Lleida,   (25 € circa a/r). Il viaggio dura 2 h circa e il treno , anche se è regionale ( ha tre vagoni) , non è male. E' pulito e aria condizionata funzionante. Tra una pagina del libro letta e un sonnellino arrivo a Lerida.
Il problema è che essendo domenica è tutto chiuso.
Mi incammino verso l'unico monumento aperto, il Turo seu Vella. I viali principali per arrivarci hanno solo ristoranti aperti , tutto il resto è chiuso. Mi trovo a camminare con qualche turista e qualche extracomunitario per la città.
Per andare al Castello di Turo bisogna salire una scalinata. Gli orari di apertura sono molto spagnoli , 10-15 essendo domenica. Vista l'ora mi dovrò anche sbrigare!
Decido di comprare il biglietto , 7 euro per vedere la vecchia cattedrale e il castello. La hostess mi consegna il biglietto e la guida in italiano. Iniziamo bene. (Toru seu vella). La vecchia cattedrale è bellissima , ha qualcosa di film . Me la godo tutto , sono pochi i turisti come me che hanno deciso di fare il tour. All'esterno della vecchia cattedrale, ma all'interno del sito,  c'è il Campanile, sono più di 250 scalini a chiocciola, ma la vista dall'alto merita il fiatone a fine corsa.
Inutile e delusione completa è la visita al castello, che ho saputo ormai quasi tutto distrutto quando avevo già comprato il biglietto. Non vale la pena non andate . Oppure fate la foto all'esterno.
Girovago un po' tra il parco, il sito, e deciso di tornare verso la città.
Nella città è completamente tutto chiuso, non c'è speranza di vedere niente neanche la cattedrale. Mi fermo in un bar dove vendono panini, manditos, e pizza.
Torno alla stazione dove prendo il treno e torno a Saragozza.
Mi fermo al centro di Saragozza a bere una buona Cerveza d dopo un po' di girovagare torno in albergo. Il giorno dopo si riparte per Bergamo. Ciao Saragozza
 
 
 
 

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