mercoledì 5 febbraio 2025

VIAGGIO DA BARCELLONA AD ANDORRA CON TAPPE A FIGUERES, MANRESA, GIRONA

 Gennaio 2025

Si parte da Roma per arrivare a Barcellona (el Prat). Punto di partenza di questo viaggio di 3 giorni. Dalla Spagna andremo a La Valletta , in Andorra, per poi tornare a Barcellona. 

Andorra sarà il mio 35° paese visitato. 

Viaggio tranquillo con Ryanair. Raggiungo il chiosco check in della Budget , dove ho prenotato un'automobile a noleggio. Risolte le pratiche burocratiche, mi sposto da Barcellona per raggiungere la rima tappa del mio viaggio : Manresa.

Distanza circa 25 Km. Parcheggio vicino al centro e percorro le stradine a piedi. 

Prima visito il Mercato centrale. Bello, un po' piccolo anche viste le proporzioni della città. Da lì cammino verso la Cava di Sant'Ignazio. (Cova de Sant Ignasi)


La visita è gratis. Ero da solo, visto anche il mese, quindi ho goduto al massimo della sua beltà. La grotta dove si ritirava in meditazione S. Ignazio di Loyola, fondatore della compagnia di Gesù.

Inigo, così il suo vero nome. Dopo il ferimento nella difesa di Pamplona nel 1521, cominciò la sua conversione religiosa. Sognava di partire pellegrino per Gerusalemme e per realizzare tale desiderio, una volta ristabilito, si decise di partire per i santuari mariani della Spagna, con una particolare sosta presso il celebre santuario di Montserrat dove, durante una vera e propria veglia militare dedicata alla Madonna, come un antico cavaliere appese i suoi paramenti militari davanti a un'immagine della Vergine Maria e da lì, il 25 marzo 1522, entrò nel monastero di Manresa, in Catalogna. Qui il Santo si convinse della necessità di fondare un nuovo ordine religioso e ottenne l’approvazione dei suoi Esercizi Spirituali, uno delle più grandi composizioni di ascetica dell’età moderna.



Dopo la "veglia d'armi" assunse il nuovo nome di Ignazio, probabilmente per la sua speciale devozione verso sant'Ignazio di Antiochia

Il complesso è molto bello, e  , soprattutto, spirituale. Vale assolutamente fare una sosta. 

Risalendo verso il centro possiamo vedere il Ponte Vecchio di Manresa , o Ponte Vell, con la sua tipica forma a schiena d’asino dei ponti medievali di tradizione romana, con l’arco centrale più slanciato mentre gli altri 7, con armoniosa simmetria, piano piano si assottigliano. Il ponte assunse la sua forma attuale tra il XII e il XIV secolo, durante una riforma generale che ebbe luogo nel periodo di massima espansione economica e demografica.


Sebbene sopravvissuto alle numerose guerre che devastarono il territorio tra il XV e il XIX secolo, fu distrutto nel 1939, in concomitanza con il ritiro delle truppe repubblicane verso i Pirenei. La sua ricostruzione avvenne tra il 1960 e il 1962, conservandone il profilo e le forme precedenti. 

Dall'alto la Basilica di Santa Maria de Manresa ( chiamata La Seu) sovrasta il circondario

Costruita sotto la direzione di Berenguer de Montagut, architetto di Santa Maria del Mar a Barcellona e della Cattedrale di Palma di Maiorca, la Cattedrale di Manresa è un gioiello del gotico catalano.




Ingresso è a donazione libera ( minimo 5 euro). S'inizia dai sotterranei dove si trovano le fondamenta della vecchia chiesa romanica.  Per poi visitare il chiostro ed entrare nella Basilica. 

Bellissime sono le quattro pale d'altare. San Marco, di Arnau Bassa (1346) ,Spirito Santo, di Pere Serra (1394), San Michele e San Nicola, di Jaume Cabrera (1406),Santissima Trinità, opera tarda di Gabriel Guàrdia (1501).

Scendiamo da una strada parallela e torniamo verso la macchina.

La città è carina e da inserire in qualche itinerario. 

La seconda tappa del nostro viaggio purtroppo è chiusa ( apre a tempo ridotto solo di sabato e domenica) i giardini di Artigas.

 I giardini sono il frutto della creatività di Antoni Gaudí che decise di onorare l’ospitalità della famiglia Artigas con la realizzazione di un’opera che ha il potere di trasportare il visitatore in un mondo fantastico, fatto di simboli e di eccentriche architetture.

Quindi decido di salire nella vetta , così arrivo a Castellar de n'Hug. Ha appena nevicato.

Bambini giocano a palle di neve. Anche qualche adulto.


Il centro storico conserva splendidi esempi di stile romanico catalano. Castellar de N’Hug dispone di un ottimo tracciato di vie in pavé, che mostra esempi di architettura rurale caratterizzata dalle tipiche case in pietra.

Ci sono caratteristici negozi che vendono prodotti locali. Buonissimi i biscotti.

Compro e mangio un panino con salume locale. Compro anche dei souvenir. 

Dopo aver girovagato un po' si sale in macchina e si parte per l'ultima sosta della giornata.

Supero la dogana ed entro in Andorra. Parcheggio vicino al mio albergo Mercure Andorra (Hotel). 

In pieno centro. Albergo carino e confortevole. 

Doccia e poi giriamo. 



Nella piazza principale c'è il monumento di Dalì (Noblesa del temps). Una scultura dell'artista catalano he è stata donata allo stato di Andorra nel 1999, sebbene non sia stata installata nella sua posizione attuale in Piazza della Rotonda di Andorra la Vella fino al 2010. Questa scultura composta da

un orologio con una corona su un tronco mentre si scioglie rappresenta lo scorrere del tempo e di conseguenza l'artista la regola di tempo sulle persone.

Se si guarda da vicino possiamo vedere 2 personaggi, uno su ciascun lato dell'orologio. Una di queste è


una donna che rappresenta il corpo, la carne e la materia, mentre l'angelo simboleggia lo spirito, la memoria e l'immateriale. 

Percorro la via principale. Ci sono soprattutto negozi e duty free ( sono negozi che vendono specialmente alcolici e tabacchi con prezzi di favore dovuti al pagamento di minor tasse). Siamo a gennaio, ma la via è piena di turisti. 

Dopo aver comprato qualcosa in un supermercato, si torna in albergo. Non prima di apprezzare la scritta Andorra La Vella illuminata. 


2° giorno 

Vivieron felices y comieron perdices

Traduzione: Vissero felici e mangiarono pernici.

Proverbio Spagnolo. Significato / equivalente in italiano: E vissero felici e contenti.

Da Andorra si parte dopo un abbondante colazione in albergo. Percorro strade montuose. Panorama innevato. 

Arrivo a Figueres , la mia tappa odierna, per ora di pranzo. 

La scelta è dovuta perché la città è famosa per un rinomato e splendido museo di Salvador Dalì, il più eccentrico e geniale artista spagnolo.

Il museo , vecchio teatro, è un progetto surrealista completamente progettato dall'artista che ha voluto così darsi un tributo alla sua carriera artistica.

Il teatro era distrutto dopo la Guerra civile spagnola, così l'artista decise di ristrutturarlo e di rendere infinita la sua arte. 

Dalí dedicò anima e corpo alla concezione del museo, partecipando a tutte le fasi della costruzione. Fu inaugurato il 28 settembre 1974 ed iniziammo da lì ad immergersi nell'universo di Dalí. Il prezzo del biglietto intero è di 20 euro

La sua grande cupola trasparente è diventata l'elemento identificativo del museo. Particolari sono la  Cadillac nera parcheggiata nel cortile e la particolare facciata rossa coronata da sculture di uova. 




La Cadillac , opera il Taxi Piovoso, è quella appartenuta all’artista: all'interno si possono trovare dei manichini ricoperti di lumache, sui quali gocciola una pioggia costante.


Nel piano che circonda il chiostro sono tanti i disegni e le sculture dell'artista. Si possono ammirare e godere. 


Salendo al piano di sopra, uno degli ambienti più suggestivi è quello dedicato alla diva hollywoodiana Mae West, realizzato apposta per il Teatro-Museo.





Salendo sulla scala, posta affianco alla parete opposta,  il salottino sembra ricreare i tratti del viso dell’attrice. 

Dalí stesso lo chiamava l'opera con ironia il “Saliva-sofa”! 

Le opere di Dalí tracciano l'evoluzione della sua arte nel tempo, in modo che il pubblico possa conoscere anche le sue prime pratiche artistiche. Se visiti il museo potrai ammirare molte opere sue come Port Alguer (1924), Gli atleti cosmici (1943) e Leda Atomica (1949) o quelle di  Evarist Vallès e Antoni Pitxot, che l'artista decise di collocarle in questo spazio. Dalí decise anche che, alla sua morte, sarebbe stato sepolto in quel luogo. Per questo motivo il museo accoglie anche la sua tomba.

Nella piazza dietro il museo ci sono alcuni ristoranti. Io decido di mangiare a Xiroi. Vado in albergo, che è in pieno centro. Dormo un po' per poi ripartire prima di cena. 

Il Castel San Ferran fino al 29 marzo chiude alle 14. Quindi è declinata la visita. 

La Chiesa di Sant Pere è in pieno centro. Sebbene sia stato edificato su un'antica costruzione romanica, il tempio attuale è in stile gotico. Ingresso gratis.

La prima menzione risale al 1020 e attorno ad essa fu costruita la città medievale di Figueres. Probabilmente fu edificato su una primitiva chiesa paleocristiana. Resti del primo tempio romanico (sec. X-XI) sono i resti della cinta muraria esposta a nord con feritoia a sinistra della navata, ai piedi del campanile. Nel 14° secolo, il tempio gotico fu costruito sopra l'edificio romanico. 

Nel 1941, fu creato il progetto per il restauro del tempio dovuto alla distruzione , di buona parte della chiesa,  dei bombardamenti della guerra civile.. Tra il 1941 e il 1948 fu ricostruito con conci in pietra, il transetto coronato dalla cupola ottagonale, seguendo lo stile gotico dell'antica navata, ottenendo così un insieme unitario, sobrio e monumentale. Dell'originario tempio gotico si conserva la nave con le volte di crociera e i contrafforti. La curiosità è che Salvador Dalí fu battezzato in questa chiesa.

Cammino per le vie e vicoli del centro cittadino. Arrivo nella piazza principale , dove è presente un mercatino dell'antiquario. La Rambla. 

Ormai sera buia. Compro qualcosa per la sera e torno in albergo. Hotel Plaza Inn (hotel)


3° giorno 

A falta de pan, buenas son tortas.

Traduzione: Se non c'è pane, andranno bene le torte.

Proverbio spagnolo

Dopo aver espletato la colazione, parto per Girona. 

Città vicino a Barvcellona, borgo medievale con resti dell'Impero Romano. Tipiche e carine le case colorate che si affacciano sul fiume Onyar, che attraversa la cittadina. 


Parcheggio un po' fuori città. Una piazza con parcheggio gratuito prima della entrare in città. A piedi sono 15-20 minuti.

Supero il ponte del fiume e mi trovo davanti la Chiesa di Sant Feliu ( Felice). Questa costruzione venne iniziata agli inizi del dodicesimo secolo, in onore di San Felice l’africano,  per poi essere conclusa secoli dopo e con stili architettonici innovativi.

La costruzione ha un impianto architettonico decisamente romanico. Con il passare degli anni, però, e con i nuovi influssi artistici, gli interni diventarono decorati in gotico e la facciata barocca.

Il tratto caratteristico unico della Chiesa di San Feliu, è Lleona. Apparentemente soltanto una statua raffigurante una femmina di leone che si tiene aggrappata con le quattro zampe a un palo, è la protagonista di un rito popolare. Molti visitatori, ancora prima di un viaggio, si recano a baciare la parte posteriore della leonessa, con l’auspicio di ritornare presto a Girona. 


Gotico, infine, è il campanile che sovrasta la Chiesa di San Feliu. Le spoglie del santo, che hanno dato origine alla costruzione sono tuttora conservate nell’interna Cappella di San Narciso.

L'ingresso e la visita è completamente gratuita, come per la Cattedrale prossima visita. 

Percorro vicoli e viuzze. Essendo domenica qualche negozio è chiuso, ma la maggior parte , essendo una città turistica e ormai rinomata, hanno la saracinesca aperta. 

E' ora della Cattedrale. 

La Cattedrale di Santa Maria, edificata sul punto più alto della città di Girona, possiede la navata gotica più larga della Cristianità.

Iniziata nel XI secolo, la Cattedrale fu ultimata sono nel XVII secolo. Dello stile romanico conserva solo il frontone mentre la Torre


Campanaria risale al '600.

Per Entrare e visitarla ci sono da salire moltissimi scalini. La visione dal basso della Cattedrale dà un apparenza , poi reale, di maestosità. 

Dall'alto si può scorgere una parte della città. 

Spettacolare la vista all'interno. La pala d’altare maggiore, decorata con argento, smalti e pietre preziose, è una delle massime espressioni dell’oreficeria spagnola. I capitelli del chiostro raffigurano scene dell’Antico e Nuovo Testamento. 

L’arazzo della Creazione è uno dei più importanti pezzi dell’arazzeria romanica.




Ci sono i modelli della Cattedrale cambiata nel tempo. Da vedere.




Esco e salgo verso le mura che circondano la città. Si possono percorrere e hanno una bellissima vista sulla città.



Ci sono alcune torri , dove è presente una scala a chioccola di ferro cui puoi salire ed ammirare il panorama. 

Purtroppo in una delle torri credo ci viva un senzatetto. 

Scendo dalle mura da un ponte di legno. 


Cammino per il Barri Cell ( centro cittadino). Attraverso ponti e passeggio sui due lati del fiume. Alla fine del centro a Pllaca Catalunya ci sono bancarelle che vendono Vinili, dvd, libri e monete.

Splendida la cornice di ponte e case colorate che si affacciano sul fiume. 

All'interno di un palazzo a Palaca VI c'è un maestoso e bellissimo presepe. 

Torno verso Cattedrale, trovo qualche negozio di souvenir per portarmi qualche ricordo a casa. 

Di fronte ai Bagni Arabi ( declinato perché non accettavano carte di credito/bancomat) c'è un bravissimo cantante spagnolo che intona Volare ( tutti i turisti stranieri conoscevano il ritornello). Bellissima sensazione, ed un po' d'Italia esportata con piacere. Canta anche una versione di My Way di Sinatra con voce baritonale. 


E' ora di tornare a Barcellona e raggiungere aeroporto. Si torna a casa purtroppo. 











martedì 10 dicembre 2024

VIAGGIO IN LETTONIA: RIGA CON TAPPA A CASTELLI DI SIGULDA E TURAIDA

 Novembre 2024

Da Roma si parte per Riga , Capitale della Lettonia. Sembra che "Il nome Riga deriva dalla grande quantità che si trovava lungo le rive della Duna di edifici o granai che i Livoni ( antico popolo finnico/lettone) nella loro lingua chiamano Rias"

Viaggio tranquillo. Cambio l'ora, in Lettonia il fuso orario è 1 ora avanti rispetto all'Italia. Dall'aeroporto prendo Autobus 22 che mi porterà in centro. Prezzo del biglietto, che si può comprare sia alle macchinette fuori dall'aeroporto che inquadrando Qr code presente sul bus, è di 1,50 €.



In 20 minuti raggiungo Hotel Hanza (Hotel), dove soggiornerò per tutto il tempo della visita alla città. Si parte dopo una doccia. Si cammina verso il centro cittadino. Inizio a vedere il grande mercato 
(Centraltirgus),  ospitato all’interno di un pezzo di storia dell’aviazione tedesca: gli hangar usati per la costruzione dei dirigibili Zeppelin, lasciati a Riga dopo la Prima Guerra MondialeCinque hangar, cinque aree tematiche espositive: verdura, carne, prodotti da forno, pesce e prodotti caseari. Sono presenti anche chioschi che vendono souvenir. 

Il mercato si estende all'esterno, dove ci sono moltissimi banchi di frutta ( melograno con chicchi rossi in evidenza) e abbigliamento. 

Vedo tutto e poi punto alla piazza centrale. Però prima mi soffermo alla statua nazionale, fronte fiume Daugava. Fiume che è parte integrante della storia del


monumento , infatti è dedicato alla memoria di coloro che furono fucilati, feriti e annegati nel Daugava durante la manifestazione del 13 gennaio 1905. La rivoluzione del 1905 fu un insieme completo di proteste nell'impero russo contro il regime esistente, Zar Nicola. Tutto iniziò da San Pietroburgo.La rivoluzione del 1905 in Lettonia , che era aparte del territorio russo, iniziò dopo il 13 gennaio, quando le truppe dispersero con la forza i partecipanti ad una protesta pacifica a Daugavmala : 56 persone furono uccise e circa 70 ferite.

Piemineklis 1905 (Monumento ai rivoluzionari). 

Passo per Piazza Grecinieku. Entro e compro souvenir nella piazza, ci sono 2 negozi molto carini. La famosa Casa delle teste nere è parzialmente chiusa, preferibile visitarla tra sabato e domenica. Tornerò. 

Giro per le stradine fino ad arrivare al Monumento della Libertà. In cima alla colonna, con le braccia levate al cielo si erge una figura femminile che rappresenta la libertà ed è chiamata Milda. Sopra il capo solleva tre stelle d’oro che simboleggiano le tre regioni: Curlandia, Livonia e Latgalia. Alto 42 metri è stato eretto dallo scultore lettone Kârlis Zâle.

Rappresenta il monumento dei caduti ai soldati nella Guerra d'indipendenza Lettone tra il 1918 - 1920. E' diventato nel tempo il più grande simbolo dell'indipendenza del popolo lituano. 

Il parco attorno è bellissimo , tutto da percorrere e vedere.

Attraverso per poi arrivare all'edificio dei Three Brothers a Maza Pils.Le tre case storiche nella Città Vecchia di Riga, costruite una vicina all'altra, sono state chiamate per secoli i Tre Fratelli: la leggenda narra che siano state costruite da tre uomini della stessa famiglia.



I Three Brothers sono le più antiche abitazioni medievali di Riga. Nel Medioevo, Maza Pils Street si trovava alla periferia di Riga e lì vivevano gli artigiani. Oggi, gli edifici che hanno diversi secoli ospitano il Museo lettone di architettura e l'Ispettorato statale per la protezione del patrimonio.

La produzione e il commercio venivano svolti nella più antica delle case dei Three Brothers. Il fratello di mezzo è il più ricco dei tre, costruito nel 1646. È una delle case più tipiche, ma anche più moderne del XVII secolo. C'è un'iscrizione "Soli deo gloria!" ("Gloria a Dio solo!") sopra l'ingresso, e la facciata presenta lo stile del manierismo olandese.

L'edificio più giovane è il più stretto e il più piccolo dei tre fratelli. Ha un elemento di facciata molto interessante: una maschera che, secondo i proprietari dell'edificio, proteggeva i suoi abitanti dagli spiriti maligni.

Il centro con le sue luci mi ammalia. Gironzolo un po' per poi tornare in albergo.





2° giorno


Nel parco vicino all'Hotel m'imbatto su un memoriale. Sull'Emilijas Benjaminas dedicato alla deportazione e m orte degli ebrei durante la seconda guerra mondiale. 70000 ebrei lettoni e 20000 ebrei di altre nazionalità , che vivevano in Lettonia, sono stati uccisi. Il sito è la vecchia sinagoga costruita nel 1871.La sinagoga fu data alle fiamme e 400 anime rimasero imprigionate. Il memoriale è stato costruito nel 1988. Ora rimangono le poche mura.

Arrivo in centro. Prima visito il centro commerciale Origo. Punto al castello. Da vedere il parco vicino. Assisto al cambio della guardia , molto semplice. Per prenotare una visita bisogna andare sul sito ufficiale e verificare le date. Tutto dipende dagli impegni del Presidente della Repubblica, visto che ora il castello è il Palazzo presidenziale. Dietro , nella Douvgas Gate, c'è il museo della Storia. 

Il sotterraneo è molto bello. Il problema del museo è che è tutto ristrutturato e che ha poco "profumo di storia". Poche anche le vetrine per vedere oggetti antichi. Il prezzo del biglietto è 5 euro. 

Vicino c'è Cattedrale di San Giacomo. Abbastanza semplice. 

Nel 1522, durante la riforma protestante, l'edificio divenne la chiesa luterana. A seguito di un referendum, nel 1923 l'edificio è stato restituito ai cattolici come cattedrale. All'interno è presente un'ossario , i cui resti risalgono a persone sepolte nel Medioevo. Era usuale seppellire i morti vicino chiese e dintorni campagne, quindi con i vari restauri sono venute a galla. 


Vicino c'è la Cattedrale , vera e propria, di Riga. Il biglietto costa 5 euro. La chiesa protestante è famosissima per il bellissimo organo. Ora ha 6.700 tubi, 124 arresti e quattro manuali. E' uno dei più grandi del mondo dove organisti di fama internazionale vi hanno trovato il loro palcoscenico.

Da vedere anche il Chiostro, dove sono presenti varie lapidi e cannoni d'epoca. La Cattedrale è dedicata ad Alberto da Riga , santo cattolico, che fondò nel 1201 la città e dopo lottò per l'indipendenza dalla Arcidiocesi di Brema.

Il vescovo Alberto di Riga iniziò i lavori di costruzione della chiesa nel luglio del 1211 all'esterno della primitiva cinta muraria che delimitava il perimetro della città.

Uscito punto alla Casa del gatto, ma prima mi fermo in uno dei locali durante il tragitto per mangiare. Diciamo che i prezzi non sono vantaggiosi, come lo è tutto il resto. 

La casa del gatto che secondo la la storia  fu fatto costruire da un ricco commerciante, che aveva chiesto di poter entrare a per parte della Camera di Commercio Maggiore della città. Vistosi negare il consenso, fece porre sul tetto della casa due gatti … con il posteriore rivolto


proprio in direzione della sede della stessa!

Entro in un parco vicino Varmanes, dove è presente un mercatino con bancarelle di prodotti tipici. Musica ad alto volume. 

Si gira per poi andare verso la Chiesa di S.Pietro dove è presente la torre in cui hai una vista bellissima della Capitale lettone. 

La chiesa di San Pietro fu costruita nel 1209 come una grande basilica a tre navate in stile gotico in mattoni. Ha vissuto molte vicissitudini con ricostruzioni e restauri nel tempo. 



Il costo del biglietto per salire sulla torre è di 9 euro. Dal 3° piano al 12° piano , la fine della salita, c'è un'ascensore. Curiosità della chiesa è che le campane suonano 5 volte al giorno nella melodia di una canzone popolare lettone.

Scendo e vado sul lungofiume. C'è una statua chiusa in un vetro che rappresenta una leggenda della città. Big Christopher è il leggendario fondatore di Riga, ampiamente riconosciuto come il protettore della città dalle inondazioni e da altre calamità naturali. Marinai e pescatori chiedevano abitualmente aiuto a Big Christopher ogni volta che si avventuravano in mare.



La leggenda narra che Big Christopher fosse un traghettatore che trasportava le persone attraverso il fiume Daugava. Una notte sentì un bambino piangere sulla sponda opposta del fiume e si precipitò a salvarlo. Mentre raccoglieva il bambino dall'acqua e lo portava sulla riva, più si avvicinava alla riva, più il bambino diventava pesante. Infine, quando raggiunse la terraferma e mise giù il bambino, si addormentò quasi immediatamente a causa dell'estrema stanchezza. La mattina dopo, quando si svegliò, con sua sorpresa Christopher scoprì, al posto del bambino, un grosso mucchio di soldi.


Secondo la leggenda, quei soldi furono usati per costruire la città di Riga. Alcuni sostengono che il bambino non fosse altri che Gesù stesso, sebbene le autorità preferiscano tenerlo lontano dal contesto religioso in modo che tutti possano amare il Grande Cristoforo indipendentemente dalla loro fede e riconoscerlo come il benefattore della città.

Attraverso il ponte. Foto bellissime con l'arrivo delle luci del tramonto. Ammiro. 

Stupende.

Vado verso il centro e mi godo anche le sue luci notturne. 

Torno in albergo.


3° giorno

Dall'hotel vado fino alla stazione centrale per prendere il treno per Sigulda. Ultima fermata del mio treno.

Biglietto andata e ritorno 5 euro. Orari comodi, ogni ora c'è il passaggio. Trano piccolo, ma sedie comode. Tragitto in 1h e 10 minuti. Dalla stazione al castello ci vogliono 15 minuti a piedi. 




Il prezzo del biglietto, per visitare parte vecchia e nuova, è di 4,50 €. 
Il Castello di Sigulda è datato 1878 ed è la residenza della famiglia Kropotkin. Maestoso giardino che permette di ammirare uno scorcio imperdibile sulla valle del Gauja. Da qui si scoprono anche le rovine del castello di Turaida, se non c'è nebbia o brutto tempo.

Ci sono ancora pochi edifici rimasti XVIII e XIX secolo costruito durante la proprietà del Von Borghs e Kropotkin.Questi sono il Castello Estate, il New Castle, il Castello Bianco, (supervisore di servi della gleba) casa del Vagar, la casa della servitù, un fienile, una casa di lavanderia e una verdura e frutta seminterrato. Il centro maniero è racchiuso da mura masso scheggiato con una splendida struttura del cancello.

A me è piaciuta di più la parte vecchia. Nelle rovine a destra , appena entrati nella parte vecchia, c'è un mezzopiano, che si arriva mediante scala. Da vedere.

Vista dall'alto dalla torretta, ancora in piedi, sul fiume. Il tempo comincia a guastarsi e comincia una fine pioggerellina.


Ad 1h a piedi c'è il castello di Turaida. Si parte. Superato il ponte sul fiume Gauja, mi incammino per sentieri in mezzo al bosco. 

Un silenzio totale.

Salite e discese per raggiungere la meta. Turaida In lingua livoniana significa "giardino divino". Castello (Turaida Pils) fu edificato nel 1214 dal vescovo di Riga, Albrecht von Buxthoeven. La fortezza fu eretta sulle rovine di un antico forte livone, e in seguito fu ribattezzato in tedesco: Burg Treyden. L'edificio rimase abitato fino al 1776, quando un incendio lo distrusse completamente risparmiando la torre che si vede ancora oggi.

Il castello è famoso soprattutto per una leggenda che vi è ambientata: la Rosa di Turaida. Secondo il mito nel 1601 avvenne una battaglia ai piedi della fortezza. Al termine dello scontro lo scrivano del castello


trovò una neonata tra le braccia della madre deceduta, e decise di portarla con sé. Allevò la bambina come se fosse figlia sua e le diede il nome di Maja; tutti  però iniziarono a soprannominarla Rosa di Turaida per via della sua bellezza innaturale. La giovane Maja si innamorò del giardiniere del castello, Viktor. Il loro amore però non ebbe vita facile: il perfido Adam Jakubowsky, un nobile polacco, aveva messo gli occhi sulla Rosa di Turaida. Ingannò la giovane recapitandole una lettera falsa da parte di Viktor, in modo da incontrarla. Maja cercò di sottrarsi dalle avances del nobile offrendo in cambio il suo scialle magico che le garantiva l'invulnerabilità: sfidò così Jakubowsky a mettere alla prova i poteri dello scialle; egli estrasse la spada e decapitò la ragazza, così che ella ebbe salvo l'onore. Quando Viktor seppe della tragedia seppellì l'amata e piantò un tiglio sulla sua tomba, partendosene per sempre dal paese. Perpetuando la leggenda, ancora oggi i giovani sposi si recano a Turaida a posare fiori sulla tomba della giovane bella.

Oltre il memoriale con tomba e albero, c'è la Chiesa. La più vecchia chiesa lettone in legno. Costruita nel 1750. Preservata nel suo originale sito. L'altare e il pulpito costruito nel 1751.

Il prezzo del biglietto è di 6 euro. 


Alcuni palazzi erano chiusi alla visita. La torre ha 5 piani di scale , la vista del castello e dei dintorni. 

Interessante una parte del castello dove c'è rappresentata la storia. 

Si torna verso Sigulda. Stavolta niente bosco, percorro una stradina che costeggia la strada principale. Creata per le passeggiate. Per chi volesse c'è anche una funivia che da Sigulda porta a Krimulda. 

Si torna a Riga.


4° giorno

Tempo di salutare Riga, rimane meno di una mezza giornata.

Torno verso il mercato centrale e lo attraverso. Cercando ispirazione per qualche souvenir od oggetto da portare a casa. 

Vado verso il centro e finalmente visito il palazzo più caratteristico di Riga: La casa delle Teste nere.  7 euro il biglietto d'ingresso, 1 euro in più ti consegnano una tazza di caffè. 3 euro audioguida, ma non presente italiano.


Fu costruita nel 1334 come sede di riunioni e banchetti tenuti da varie organizzazioni pubbliche di Riga. L’edificio è stato distrutto dalle bombe durante la seconda guerra mondiale, ma è stato completamente ricostruito nel 1999.

Storicamente, la funzione dell’edificio era quella di promuovere le attività commerciali nella città: è stato un luogo di incontro tra commercianti e spedizionieri per molti secoli.

Stupenda Celebration Hall, la prima sala acustica per concerti della Lettonia, e la Lubeck (Lubecca) Hall. 

Avendo portato prosperità alla città di Riga, i Black Heads (Teste nere) godevano di molta fama e prestigio nella società. I membri della confraternita facevano parte dell’élite patrizia della capitale, diventando consiglieri, membri della Grande Corporazione e membri rispettati della comunità della città.

Le Teste Nere devono il loro nome al loro santo , San Maurizio, patrono anche dei giovani e dei soldati. Nel Medioevo era un santo molto conosciuto. Maurizio era nato in Egitto nel 3° secolo ed è considerato il primo cristiano di pelle scura. Era un comandante e aveva sotto di lui 6000 soldati cristiani. Il simbolo del santo diventa una testa nera su un drappo rosso. Rifiuta di rinnegare la religione per questo rifiuta l'offerta dell'imperatore Massimiliano. Dopo tanti anni il suo coraggio è celebrato e onorato dai suoi fratelli di sangue.


Esco e percorro le strade del centro. Attraverso il ponte. Vista del centro della città dall'altra parte del fiume. Da vedere. 

Passo davanti alla Biblioteca. Monumento di fronte dove è presente un uomo seduto in prospettiva. Prima piccolo e poi grande. Nel centro commerciale vicino al Burger King all'ultimo piano ci sono molti ristoranti. Alcuni a buffet. Recupero la valigia in albergo. Per aeroporto prendo lo Shuttle della Lux express. Costo biglietto 4 euro. 










VIAGGIO DA BARCELLONA AD ANDORRA CON TAPPE A FIGUERES, MANRESA, GIRONA

 Gennaio 2025 Si parte da Roma per arrivare a Barcellona (el Prat). Punto di partenza di questo viaggio di 3 giorni. Dalla Spagna andremo a ...