giovedì 1 maggio 2025

VIAGGIO USA : VIAGGIO AL MONTE RUSHMORE CON TAPPA A PHILADELPHIA, MINNEAPOLIS , RAPID CITY e LONDRA

Marzo 2025.

Primo giorno a Philadelphia. 

Il viaggio ha come obiettivo la visita al Monte Rushmore. Studio un po' l'itinerario con le varie tappe del percorso. L'organizzazione del viaggio è stata stimolante ed eccitante , certo con il senno di poi avrei cambiato alcune scelte ( comprare subito tutti i viaggi in aereo, senza aspettare che si abbassassero i costi dei voli all'interno degli Stati Uniti, soprattutto perché non è avvenuto;  aggiungere altre città da visitare). 


Viaggio è stato così strutturato. Volo da Roma a Minneapolis ( con scalo di una notte a Philadelphia , questo non è stato scelto, ma contento quando si è presentato). Da Philadelphia a Minneapolis , dove pernotterò 4 giorni. Da Minneapolis a Rapid City, per 3 giorni, Ritorno a Minneapolis con pernottamento. Ritorno a Roma ( con scalo a Charlotte e Londra, quest'ultima con visita perché con tempo di attesa lungo).
Da Roma volo con American Airlines. Si parte con 25 minuti di ritardo. Avevo pagato per avere il sedile sul corridoio, in modo di poter allungare le gambe. Purtroppo il mio display sul sedile non funzionava, quindi nessuna possibilità di vedere film. Ho letto e dormito. 

Turbolenza trovata sopra Boston. Abbiamo ballato un pochino. 

Ingresso Stati Uniti ok. Solite domande di rito. Vado verso la fermata del treno per arrivare in centro città. Prezzo Biglietto (Amtrak) solo andata 7,50 €. Sembrava di essere tornati agli anni 40. Treni in vecchio stile, non perfettamente puliti.  

Arrivo alla mia fermata  Suburban in 30 minuti circa. Mi servono 10 minuti a piedi per raggiungere il mio albergo (Club Quarters). 

Hotel carino e in pieno centro. Check-in veloce ( reception al primo piano)  con cauzione di prassi nel Nord America ( 100 €). 

Dopo una doccia di ristoro, parto per quella che è una metà che ho sognato e ambito dal momento che sapevo di fare scalo nella città : Scalinata di Rocky.

Rocky Steps è forse il "monumento" più iconico di Philadelphia. Per arrivarci percorro tutto il viale Benjamin Franklin e me lo trovo dinanzi. Un sogno che diventa realtà.
La Scalinata di Rocky”, altro non è che la scala d’accesso al Philadelphia Museum of Art, il museo d’arte della città. La vetta si raggiunge correndo i celebri 72 gradini.

Essendo appena passato San Patrizio, al centro della scalinata è stata posta la bandiera Irlandese. 

Due sono le statue , una sotto a dx , con la possibilità di fotografare anche il museo. Uno all'arrivo della scalinata. 

Comunque la vista della città , soprattutto di sera, dall'alto della scalinata è meravigliosa. Le luci la rendono quasi magica. Non perdetevela.
Devo dire con onestà che mi aspettavo i scalini più ripidi. Sono arrivato in cima senza fiatone (!). 

E' ormai sera e stranamente è quasi tutto chiuso ( aperti solo ristoranti) compresa la fermata metro. Vicino c'è un supermercato (Whole Foods) dove c'è anche la possibilità di prendere da asporto del cibo preparato. Compro e vado in albergo per mangiare.

Domani si parte per Minneapolis.



2° giorno 
Primo giorno a Minneapolis

“Se prendessimo tutto il denaro che c'è nel mondo e lo dividessimo in parti uguali tra tutti gli abitanti della terra, tornerebbe presto nelle stesse tasche in cui era prima.”
JEAN PAUL GETTY (Imprenditore e Filantropo).

La prendo comoda , dopo aver fatto colazione cerco di raggiungere l'aeroporto. Treno come quello del giorno precedente. Da Philadelphia si arriva a Minneapolis. L'aereo è il Bombardier CRJ 900, mai visti in Italia. Poco spazio centrale tra una fila e l'altra, l'altezza è bassa. La compagnia aerea è la American Eagle, per American Airlines.

La metro , che passa in superficie, collega l'aeroporto al centro città. Purtroppo non è sicura al 100%. Nei giorni che ho visitato la città, preso quasi sempre la metro, ho visto spesso homeless ,che dormivano o chiedevano soldi, uomini o donne che urlavano e litigavano, uomini che bevevano alcool. 

Il prezzo del viaggio è buono. 2 € per 2h e mezzo, o 4€ per tutto il giorno. Il biglietto si compra o alle macchinette in alcune fermate principali o sull'App della compagnia (Transit). 

Il nome della città Minneapolis deriva dall'unione dei termini mni, che significa acqua in Lingua dakota e polis, città in greco

La città è anche nota con il nomignolo di "Città dei laghi" oppure "Mill City", in passato infatti l'attività economica principale era la molitura del grano. 

Nel 1856 la Minnesota Territorial Legislature autorizzò la costruzione di un villaggio sulla riva occidentale del Mississippi, questo divenne una città nel 1867, anno in cui venne attivata la ferrovia tra Minneapolis e Chicago, al 1872 risale invece la fusione con la confinante città di St. Anthony situata sulla riva orientale del fiume.

Dopo aver girovagato prendo il bus 9 che mi porta all'albergo Ramada Golden Valley (Hotel)


3° Giorno - Minneapolis

“Le giornate dovrebbero iniziare con un abbraccio, un bacio, una carezza e un caffè. Perché la colazione deve essere abbondante.”

CHARLES M. SCHULZ (Fumettista)

Colazione in albergo. Caffè americano con possibilità di aggiungere qualche ingrediente in capsula: caramello, latte , panna etc etc. Pane con burro e marmellata. Prosciutto e uova strapazzate.

Vado alla fermata del bus 9 , prima mi informo in rete sui vari orari di passaggio ( devo dire che sono molto precisi).

Raggiungo Nicolet Mall, dove vado verso lo Skyway, il modo di percorrere Minneapolis al chiuso, attraversando 150 palazzi collegati attraverso ponti climatizzati. 

Inaugurato nel 1963, il Minneapolis Skyway System ha una lunghezza complessiva di oltre 16 km, è il sistema pedonale a due piani più esteso al mondo.


A Piedi raggiungo la Basilica di St.Mary. La prima chiesa cattolica di Minneapolis, a ovest del fiume Mississippi, fu costruita tra Third Street e Third Avenue North. Chiamata "Shed Church" per la sua
semplicità, era un'estensione costruita dietro la scuola per bambini cattolici che vivevano sulla riva occidentale del fiume. La nuova parrocchia fu chiamata Immaculate Conception. 
Questo sito storico, la prima basilica degli Stati Uniti, è un pilastro della fede cattolica a Minneapolis fin dal 1914.

Riconosciuta come uno dei migliori esempi di architettura Beaux Arts del Paese, la Basilica di Santa Maria fu costruita tra il 1907 e il 1915. Fu elevata al rango di basilica minore da Papa Pio XI nel 1926 e inserita nel Registro nazionale dei luoghi storici nel 1975.

La basilica è a tre livelli. Ground, Lower and Upper. Da vedere. 

Attraversando la superstrada si raggiunge il Walker Art Center, dove all'esterno c'è il famoso Guardino delle sculture. Dalla sua inaugurazione nel 1988, il giardino è diventato una delle maggiori attrazioni della città.  40  opere d'arte sono permanenti, ma se ne aggiungono regolarmente altre che fanno parte di mostre temporanee. Il

pezzo forte del giardino è lo "Spoonbridge and Cherry", un gigantesco cucchiaio con una ciliegia. Questa scultura è stata realizzata per il parco dai maestri della pop art Claes Oldenburg e Coosje van Bruggen ed è diventato un'icona della città.

Ripercorro la superstrada e raggiungo un laghetto. Bello da vedere anche grazie ai grattacieli sullo sfondo. Passeggio intorno a tutto lo specchio d'acqua. 

Torno verso il centro. Da Nicolet Mall salgo sulla metro Blue Line per raggiungere le Cascate Minnehaha, all'interno dell'omonimo Parco. Una suggestiva cascata selvaggia in un contesto urbano. Affacciato sul fiume Mississippi, il Minnehaha Park è uno dei parchi più antichi e popolari di Minneapolis

Situato all'incrocio tra Hiawatha Avenue e Minnehaha Parkway, il parco di 78 ettari vanta una cascata di 16 metri, scogliere calcaree e punti panoramici sul fiume. Il parco ospita querce, olmi, aceri argentati, tigli, bagolari e pioppi, oltre a fiori selvatici autoctoni e di prateria.

L'accesso di alcune scale e cancelli sono chiusi a causa delle nevicate recenti. Possibilità di scivolare. 

Il suo nome significa acqua arricciata (curling water), il nome è di origine Lakota: mni significa acqua e haha, cascata. Da vedere e molto bello passeggiare nel parco.

Tutto completamente gratis. Arrivo fino al ponte sul fiume Mississippi per poi tornare alla cascata. Vicino c'è un Burger King , dove decido di mangiare. 

Torno verso il centro e scendo con la metro allo stadio dei Minnesota Vikings, squadra di Football americano. 

All'esterno è presente una nave vichinga fuori sul piazzale. Gironzolo verso il centro. Visito il City Hall, un edificio storico con campanile con intorno grattacieli.


Percorro ancora le strade di Minneapolis. Mi faccio accompagnare dall'atmosfera della città. 

Bella e interessante. 

Ormai sera ,con i piedi stanchi e fumanti, decido di tornare in albergo. Prendo l'autobus e chiudo la serata.






4° giorno - Minneapolis

“Sono costantemente impegnato con e per la musica. E' parte del mio DNA.”

PRINCE - Cantante

Dopo aver espletato la pratica colazione esco dall'hotel per prendere il bus che mi porterà in centro. Stavolta prendo il 645. Si ferma nella 2and Street vicino al posto che andrò a visitare. 

Raggiungo il Mill Museum. 



Gli orari d'ingresso sono un po' particolari. Chiuso da lunedì a mercoledì. Il giovedì e venerdì dalle 10 alle 16, il sabato e la domenica dalle 10 alle 17. Il biglietto per adulti costa 15 €. 

Il viaggio all'interno del mulino è tra le rovine di quello che un tempo era il più grande mulino del mondo.



L'industria molitoria di Minneapolis era fiorente tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento. Il grano arrivava tramite la ferrovia e le cascate di St. Anthony venivano utilizzate per generare energia idrica. Il mulino Washburn A consentiva la produzione di quasi 12 milioni di pagnotte al giorno. Grazie alle sue capacità di macinazione all'avanguardia e alla sua produzione imbattibile, Minneapolis divenne nota come la "Capitale mondiale della macinazione della farina" e fu chiamata "Città dei mulini" per quasi 50 anni.


L'edificio fu chiuso nel 1965, lasciandolo vuoto e inutilizzato. Nel 1992, un incendio lo rase al suolo, lasciando solo un rudere della struttura storica. Nel 2003, il Mill City Museum aprì in una struttura ricavata dalle rovine dell'edificio A Mill.


La visita comprende una visita alla terrazza, mediante ascensore , dove godervi una vista mozzafiato sulle St. Anthony Falls e sullo Stone Arch Bridge.


L'ingresso è al 3° piano. Per vedere il museo dovrai scendere scale o prendere ascensore. La visita itinerante racconta anche la storia di Minneapolis. 

Esco soddisfatto. Vado verso il ponte che attraversa il Mississippi per vedere da vicino le St.Anthony Falls. Circa 10.000 anni fa, le grandi cascate del fiume Warren , con la loro enorme forza erosiva, risalirono il corso del fiume fino a raggiungere la confluenza del Mississippi e del Minnesota. Lì si divisero in due cascate separate, e quella che seguiva il corso del Mississippi divenne le cascate di St. Anthony (per i Dakota era chiamata mnirara (acque arricciate) o owahmenah (acque cadenti). Padre Hennepin diede alle cascate il loro nome attuale nel 1680, essendo il primo europeo ad ammirarle.




Durante il XVIII e il XIX secolo, esploratori e coloni visitarono la regione per ammirare il grandioso spettacolo offerto dalle cascate. Le cascate divennero la principale fonte di energia per i numerosi mulini per legname e farina che furono costruiti nella zona in quel periodo.


Le cascate di St. Anthony subirono gravi danni dal 1860 al 1887 a causa dell'eccessivo sfruttamento e della scarsa progettazione dei sistemi idraulici. Il Corpo degli Ingegneri dell'Esercito degli Stati Uniti apportò dei miglioramenti alle cascate nel 1937 per contribuire a stabilizzarle.

Viste da tutte e due le sponde del ponte. Da vedere anche il ponte Arc Stone Bridge,
il secondo ponte più antico sul fiume dopo l' Eads Bridge.
Lo Stone Arch Bridge fu costruito nel 1883 dal magnate delle ferrovie James J. Hill per la sua Great Northern Railway e collegava l'ex stazione passeggeri situata circa un miglio a ovest, sulla riva occidentale del fiume. La struttura è ora utilizzata come ponte pedonale e ciclabile. È stata aggiunta al Registro Nazionale dei Luoghi Storici nel 1971.

A fianco del ponte c'è il famigerato Guthrie Theatre.
Mangio per poi cercare di arrivare al Minnesota Institute Art (Mia). Passo di nuovo davanti al City Hall, dove nel parco di fronte mi accorgo che ci sono delle particolari statue. 

Molto carine e simpatiche.


Il museo d'arte è gratis e i suoi orari d'ingresso sono Lunedì: Chiuso
Martedì e Mercoledì dalle 10:00 – 17:00, Giovedì: 10:00 – 21:00,
Da Venerdì a Domenica dalle  10:00 alle  17:00. 

Il Museo che spazia dalla scultura antica alla fotografia contemporanea è classificato tra i 10 migliori musei d'arte degli Stati Uniti. La struttura ospita più di 80000 opere che ha un arco  di tempo di 5000 anni di storia. 

La collezione Comprende opere di Rembrandt, Poussin, Van Gogh. C'è anche una parte dedicata alla pittura italiana da Tintoretto a Guercino, oltre a teche di Vasari.

Ci sono rifacimenti di stanze, rispetto al periodo e alla collocazione geografica, che sono stupende. Bellissima parte dedicata ai nativi americani.

Uscito dal museo ormai sera. Torno verso Nicolet mall dove giro con le luci notturne. Prendo bus e torno in albergo.

5° giorno - Da Minneapolis a Rapid City

“Ognuno di noi ha bisogno di qualcuno che baci via le nostre lacrime. ”
Da Peanuts

Lascio l'albergo perché oggi si raggiunge Rapid City, tappa per poi vedere Monte Rushmore. 

Prima , però, visto che l'aereo parte nel primo pomeriggio, vado a visitare il centro commerciale più grande degli Stati Uniti. Al Mall Of America ci si arriva con la Metro Blue Line, che fa capolinea direttamente nel parcheggio al chiuso.

Il MOA ha 520 negozi tra cui Michael Kors e  Burberry, il pagamento prevede zero tasse sulle vendite di abbigliamento e calzature..
Il Centro Commerciale dispone anche di oltre 50 punti ristoro , ma soprattutto molte attrazioni per il divertimento in famiglia, tra cui Nickelodeon Universe, il più grande parco giochi a tema indoor degli Stati Uniti, con 27 diverse giostre ( tra cui Montagne Russe). All'interno del Centro Commerciale c'è perfino un Acquario. 

Mirabolante. 

Presente anche un negozio Lego e dei negozi Souvenir, per chi non avesse comprato qualcosa per ricordo. 

Girato e gustato, torno verso la fermata della metro per spostarmi verso l'aeroporto. 

Curiosità durante controlli di sicurezza e gate. Le scarpe vanno sempre cavate, sia per uomini che per donne. Alla sicurezza si controllano solo i documenti , mentre al gate solo il biglietto. Capisco perché in alcuni film americani ,anche senza biglietto ,i protagonisti entrano in aeroporto per salutare l'amore o la persona cara.

Essendo l'aereo in ritardo, decido di mangiare qualcosa in aeroporto. 

Per Rapid City ho comprato un biglietto dalla compagnia aerea Delta. L'aereo è sempre lo stesso preso a Philadelphia. 

La città , nello stato del South Dakota, fu fondata nel 1876 prendendo il nome dal Rapid Creek, un affluente del fiume Cheyenne che scorre attraverso il territorio.

Per raggiungere il centro bisogna prenotare uno shuttle,   perché non è a passaggio fisso, questo visti i pochi aerei che transitano. Se no potreste prenotare un Uber che , con circa 33,93€ ( quanto ho pagato io all'andata), ti trasporta per i 7 Km che distanziano dalla città. 

Per l'albergo ho avuto un po' di problemi, sia di check-in , la ragazza si è presentata dopo 1 ora dopo svariate telefonate a  vuoto, sia riguardo la pulizia ( completamente sporco).


Rapid City è Conosciuta anche come la "città dei presidenti", per le statue di bronzo a grandezza naturale dei presidenti che si trovano nel centro.

Le statue si trovano ad ogni incrocio di St Joseph Street e a Main Street, sono come un loop. Ogni posa dovrebbe ricordare un momento della loro vita politica o familiare. 

Ogni statua è lì grazie a donazioni private, i vertici della municipalità comunicano che la collocazione di ogni ritratto segue criteri di coerenza ed è studiata per stare alla larga da ogni favoritismo o vantaggio politico. 

Obama, Clinton, Kennedy tutti pronti per essere selfati. 



Alcuni presidenti indossano cappelli o sciarpe colorate, all'incrocio con la 7th Street. Scopro che sono  stati sistemati , da alcuni volontari, per i senza tetto che ne necessitano durante il periodo invernale. 

Tira un vento che rende la temperatura non mite. 

E' sera prima che finisco di vedere e leggere tutte le statue dei presidenti, dove mi ha accompagnato le note di Ring Of Fire. In quasi tutti i negozi era presente la canzone. 

Dall'altra parte del fiume c'è un supermercato "green". Compro qualcosa per la sera e per la mattina dopo ( non è presente la colazione).

Si va a dormire con la visione in Tv di telefilm anni 70 ( famosi anche in Italia) . Domani è il grande giorno.

6° giorno - Monte Rushmore
« È duro non riuscire, ma non aver mai tentato è peggio. »
Theodore Roosevelt


Ho prenotato un tour da (Tour) da MountRushmoretour. Costato 120€. Ho effettuato il confronto tra noleggio macchina e tour, essendo un viaggio da singolo il tour mi è risultato economico. 

Qualche problema di comunicazione telefonica , ma tutto. Inizio alle 9 direttamente al mio Hotel ( mi sono venuti a prendere). Forse il periodo non è migliore per le visite ( siamo a fine marzo), infatti eravamo solo in 2 , più la guida/autista sul pulmino. Devo dire meglio così.

L'autista è molto simpatico. Classico americano con cappello con piuma, spille sul gilet , e parlata americana ( diversa dall'inglese).

Partiti. Si arriva alla prima tappa, il famoso monumento del 4 presidenti, dopo quasi 45 minuti di strada. Bellissimo il paesaggio durante il tragitto. 

Il percorso a piedi per arrivare alla terrazza per vedere i 4 presidenti è circondato da bandiere dei vari stati Usa, presente, al di sotto di ogni vessillo, una targa con insignito l'anno che sono diventati Stati appartenenti alla nazione. 

Originariamente nota alla tribù pellerossa dei Lakota Sioux come “I Sei Nonni”, la montagna fu ribattezzata Rushmore, in onore di un importante avvocato e uomo d’affari di New York, durante una spedizione nel 1885.

In un primo momento, il progetto di intagliare Rushmore fu intrapreso per aumentare il turismo nella regione Black Hills del South Dakota.

L’idea iniziale era di scolpire delle colonne di granito eroso, torri e guglie che si trovano all’interno del Custer State Park, tuttavia lo scultore incaricato dell’opera Gutzon Borglum non approvò questa scelta, in quanto le colonne di granito eroso erano a suo avviso troppo sottili per sopportare la scultura. Così si optò per Monte Rushmore.


All'inizio si voleva che il monumento rappresentasse  eroi dell’America occidentale come Lewis e Clark e Buffalo Bill, ma Borglum decise che la scultura doveva avere un appeal più ampio e quindi scelse di raffigurare i quattro presidenti.

Dopo lunghe trattative che coinvolsero una delegazione del Congresso e il presidente Calvin Coolidge, il progetto ricevette l’approvazione e i lavori così iniziarono nel 1927.


Gutzon Borglum e 400 operai scolpirono le colossali incisioni, alte 18 metri, raffiguranti quattro famosi presidenti degli Stati Uniti, cioè George Washington, Thomas Jefferson, Theodore Roosevelt e Abraham Lincoln in modo tale da rappresentare i primi 150 anni di storia americana.

I 4 presidenti americani sono stati scelti per rappresentare rispettivamente la nascita, la crescita, lo sviluppo e la conservazione degli Stati Uniti.

Dopo la morte di Borglum avvenuta nel marzo del 1941, suo figlio Lincoln Borglum, continuò il progetto e lo portò a termine nello stesso anno.

Originariamente, era previsto che le figure sarebbero state scolpite dalla testa alla vita, ma per mancanza di fondi si decise di realizzare solo i volti.

Sotto la terrazza c'è Il museo Lincoln Borglum Visitor Center. Dove è presente la storia del monumento e dell'Usa , come nazione. 

Seguendo il percorso President Trial si ha una magnifica vista del monumento dal di sotto. 

E' veramente spettacolare.
Il percorso è breve. 

Torno indietro per fare la tappa nel negozio dei souvenir. Ci sono tantissime ninnoli, tshirt , magneti e tazze da comprare. I prezzi non sono dei più economici, ma qualcosa si riporta in Italia.

Per chi vuole c'è un audioguida da scaricare su smartphone sul sito originale del monumento. 

Finito il tempo della visita, l'autista ci recupera all'ingresso per continuare la visita. 

Viaggio verso il 5° volto delle Black Hills, Crazy Horse (Cavallo Pazzo). Il trionfatore della battaglia di Little Big Horn contro il “generale” Custer.



Prima di arrivare al Memoriale dei Lakota , tribù indiana, si effettuano due fermate. 
Una dove si può vedere e selfare con il Profilo di Washington. 

Interessante.

L'altra è un lago interno al parco delle Badlands. 

Si arriva al Crazy Horse. Si passa dall'Information Center dove sono presenti oggetti che rappresentano la storia della tribù indiana. C'è anche negozio souvenir , dove si può comprare biglietto del bus che ti porta quasi al di sotto del Memoriale ( Prezzo 5 Dollari). 

Alla tribù dei Lakota il fatto che le montagne sacre delle Black Hills fossero state usate per scolpire i volti dei presidenti americani sul Monte Rushmore non è mai andato tanto a genio. Per questo, nonostante alcune resistenze interne, decisero di “sfidare” l’iconografia a stelle e strisce per scolpire un monumento che raffigurasse il loro famoso capo Cavallo Pazzo. Il Crazy Horse Memorial, iniziato nel lontano 1948, è tutt’ora un work in progress, ma si possono comunque vedere distintamente la testa e il contorno del braccio teso di Cavallo Pazzo. Una volta ultimata, diventerà la statua scolpita in una montagna più grande al mondo. All'interno del museo si può partecipare alla costruzione mediante donazioni vere e proprie o partecipare ad eventi.

Terza tappa è il Custer Park , si tratta di uno dei parchi statali più grandi degli USA. 

Si può ammirare la natura selvaggia, soprattutto i famosi Tatanka ( bisonti). 

Infatti prima di arrivare al Parco incontriamo sulla strada Bisonti e Ariete selvatici (Bighorn Sheep).

L'information Center del Custer è piccolo, ma i volontari sono molto espletativi. Il museo ha un cinema dove si può vedere un documentario sul parco. 

Fuori dal parco c'imbattiamo in tre bisonti che pascolano. Stupendo. 

Ho cercato di avvicinarmi più possibile. Non notavo che erano preoccupati. Naturalmente con pulmino ci siamo arrivati vicinissimi. 


Si torna verso Rapid City. Ultima tappa è il set Cinematografico di Balla con i lupi, rimasto ancora in piedi, ora come attrattiva turistica. Set usati per il film, caffè e giostre , dove con fucili finti puoi colpire dei bisonti di cartapesta.
Ho scoperto che In Usa ogni attrattiva turistica diventa un circo, come è successo nelle Cascate di Niagara. 
Giostre, Musei, Rettilario, Parco Dinosauri, Camping, Base per Giri in elicottero. 
Arrivo in albergo, dopo una bellissima giornata. Ad un centro punto mi arriva un allarme incendio nello smartphone con la comunicazione di evacuare. Scopro che la contea per pubblica sicurezza invia messaggi wireless , l'incendio comunque era a 25 Km. 

7° giorno - Da Rapid City a Minneapolis. 

“Se pensi ad una cosa alle tre del mattino e poi ci ripensi l'indomani a mezzogiorno, arrivi a conclusioni diverse.”
CHARLES M. SCHULZ

Lascio albergo in tarda mattinata. Dopo aver visto qualche puntata di telefilm anni 70. ( Sì ne sono innamorato).

Raggiungo Art Alley , situata tra la 6th e la 7th Street, e tra Main Street e Saint Joseph Street , nata nel 2003. All'inizio gli artisti appendevano alle pareti opere d'arte prevalentemente su tela, e col tempo si è evoluta, dipingendo direttamente sulle pareti.


Nel 2016, Art Alley è passato a un sistema di permessi ed è ora gestito dal Rapid City Arts Council.

Nel 2023, Black Hills Energy ha completato un progetto di costruzione trasformativo che ha interrato l'infrastruttura e ampliato l'accesso a muri in mattoni a vista e a una vista a cielo aperto. Oggi i muri cambiano costantemente, a volte più volte al giorno, rendendo Art Alley una destinazione popolare per artisti, residenti e visitatori.

Raggiungo il Parco della città, Memorial Park. Passo attraverso la piazza della città, dove è presente un grande parcheggio. 

In primis visito il memoriale che  rende omaggio ai veterani delle Black Hills della Prima e Seconda Guerra Mondiale, della Guerra di Corea, del Vietnam e della Guerra del Golfo/Prima Guerra in Iraq.

Quello che più mi affascina , il bello dei viaggio è questo che si scoprono cose mai viste, è il pezzo del Muro di Berlino. Presente la storia Americana nel Memoriale del Muro.

 Il muro è autentico ed è un segmento di quello che c'era tra la Porta di Brandeburgo e il Checkpoint Charlie. Donato ai Cappellani militari americani, che hanno supportato i soldati dopo la guerra mondiale, The sorelle della città di Sioux Falls, le sorelle della città di Vermillion ( tutte e due del South Dakota, all'Air Force Personal di Elisworth e tutto il personale militare dello stato. 

All'interno c'è un bellissimo laghetto con oche e anatre. 

All'interno c'è la fontana, Memorial Pond. E' un tributo all'interno del parco dedicato alle vittime, ai sopravvissuti e agli eroi dell'alluvione del 1972 a Rapid City . Questo tragico evento causò 238 vittime, oltre 3.000 feriti e danni per oltre 160 milioni di dollari. La fontana simboleggia la resilienza della città e mostra l'altezza delle acque dell'alluvione, insieme ai nomi incisi delle vittime.

Gironzolo ancora nel parco e nella città Alcuni residenti mi salutano come fossi uno di loro. Bellissimo.

Prenoto di nuovo Uber per andare in Aeroporto. Si parte per tornare a Minneapolis. Aeroporto piccolo con un solo Ristorante/Bar per mangiare. 


Arrivo a Minneapolis dove Prendo la Metro Blue Line e il Bus D. Ho scelto albergo a Bloomington, visto che la mattina dopo parto in mattinata. Autobus non proprio rassicuranti, ma tutto quasi ok. Di fronte c'è un supermercato Walmart

8° e 9° giorno - Da Usa a Londra

“L'anima fortunatamente ha un interprete, spesso inconsapevole, ma fedele: lo sguardo.”
CHARLOTTE BRONTË, scrittrice 

Un giorno di connessione. Si parte da Minneapolis per Charlotte. Tempo di attesa 4 ore e si torna in Europa : a Londra. 

A Londra devo attendere 11 ore per volo per Roma. Vado a scoprire la città, dato che l'ho vista già tantissime volte cerco di scoprire posti segreti e affascinanti ancora non visitati. 

Prima tappa scelta è Il St Dunstan in east Church Garden. Prendo la metro e scendo a Monument. 
La Chiesa fu originariamente costruita intorno al 1100 . Una nuova navata sud fu aggiunta nel 1391 e riparata nel 1631. Fu gravemente danneggiata nel 1666 dal Grande Incendio di Londra. 

La chiesa fu nuovamente gravemente danneggiata durante il Blitz del 1941. La torre e il campanile sopravvissero ai bombardamenti. Durante la riorganizzazione della Chiesa anglicana , dopo la Seconda guerra mondiale, si decise di non ricostruire St Dunstan. Nel 1967 la City di Londra decise di trasformare i resti in un giardino pubblico, inaugurato nel 1970.

Il giardino è ben curato. Ci sono un bel po' di turisti, anche loro affascinati dal posto. Gli scoiattoli la fanno da padroni.

Un altro posto da vedere è Brick lane, famosa strada ad East di Londra, dove sono presenti molti mercati e negozi Vintage, la street art.

Per raggiungere la strada passo attraverso Aldgate Square, dove sono bellissimi gli alberi in fiore.

Percorro tutta la strada. Buonissimi i dolci nelle varie pasticcerie. 

Entro e gironzolo nel mercato Old Spitalfield. Dove c'è tutto. Souvenir, dipienti, qaudretti, cover, ristoranti, caffè. Oggetti handmade e prodotti artigianali. 

Bello.

Mangio e poi decido di tornare in Aeroporto, mi aspetta volo per Roma. 

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