domenica 9 luglio 2023

VIAGGIO A SPALATO ( CON TAPPA A PLITVICE E TROGIR)

 Giugno 2023

Si vola da Roma verso la Croazia. A Spalato. Andata con Vueling e ritorno con Ryanair. E' capoluogo della regione spalatino-dalmata. Fu fondata come colonia greca di Issa,on il nome di Aspálathos (Aσπάλαθος) oppure Spálathos (Σπάλαθος), intorno al III-II secolo a.C.

Il volo d'andata parte ritardato a causa dei problemi dell'azienda di trasporto bagagli. 


Si gira un po' sopra l'Adriatico prima di atterrare. L'aeroporto è un po' fuori città nella località di Castelli , a 25 Km. 

Lo shuttle bus è appena fuori dall'aeroporto. Il biglietto costa 8 euro e si può pagare prima di salire. 

La fermata a Spalato è la stazione di bus, fronte porto. E' pomeriggio ma il caldo si fa molto sentire. 

Sceso chiamo la proprietaria dell'appartamento che ho pagato per tutto il soggiorno. 

Mi fido molto di Google maps, Mi perdo. Solo con la condivisione della posizione riesco a trovare l'alloggio.


Appartamento carino a 5 minuti a piedi dal centro. Ante Apartment. (3 notti a 165,75).

Doccia e poi a fare la spesa, supermercato vicino. 

Organizzato il tutto esco per vedere nei dintorni del lungomare. Pieno di locali e ristoranti. 

Percorro il grande viale di palme e arrivo sulla scritta di Benvenuto a Split (Spalato). Molti sono i turisti ad immortalarsi. Vicino c'è un mercato pieno di chioschi di souvenir. Lo attraverso. Magliette, magneti, tazze e braccialetti e molte cose che piacciono ai turisti.


Giro un po' per Spalato e poi torno a casa.

Dal 1420 al 1797 Spalato è sotto ai domini della Repubblica di Venezia lasciando in eredità numerose vestigia, sia culturali che architettoniche.





2° giorno

Tko pleše kako drugi svira, takt mu je uvijek – korak naprijed, dva nazad.

Chi danza al ritmo degli altri, è così che rimane sempre – un passo avanti, due passi indietro.

Mladen Vuković, scrittore croato

Colazione in appartamento.

Parto per Lungomare. La città si sveglia molto presto, i viali sono già pregni di turisti e gente locale che prepara i negozi e le visite.

Sul viale entro nel mercato principale dove si trovano banchi di pesce (Ribarnica). 

Decido di percorrere la parte storica. Vicoli e vicoletti pieni di negozi e storia. Arrivo alla Piazza principale dove è presente la Cattedrale e Palazzo Diocleziano.

Fu costruito come sintesi di una sfarzosa villa imperiale e di un accampamento militare romano (castrum), diviso in quattro parti da due strade principali. La metà meridionale del palazzo era destinata all'imperatore, al suo appartamento e al corrispettivo cerimoniale ufficiale e religioso, mentre la parte settentrionale era prevista per guardia imperiale, soldati, servitù, magazzini ecc.


Nel 295 Diocleziano diede inizio alla costruzione della sua residenza, che terminò in dieci anni. All'inizio del IV secolo (305) decise di rinunciare al proprio titolo, abdicare (unico caso nella storia imperiale romana) e ritirarsi dalla vita politica, prendendo residenza stabile nel proprio palazzo, che aveva un accesso diretto al mare, immerso in una lussureggiante vegetazione, tra le sue terme di acqua calda e i suoi fedeli seguaci.

Nel 1979 il Palazzo è diventato Patrimonio DELL'UNESCO. La pianta del palazzo ricalca quella di un castrum romano ed il materiale usato per la sua costruzione venne fatto arrivare dall'isola di Brac e dall'Egitto, così come dalla Grecia e dall’Italia. Nel complesso per la sua costruzione furono necessari dieci anni. Il rifornimento idrico del palazzo era notevole, alimentato da un acquedotto a partire dalla sorgente di Jadro.


Il palatium aveva la pianta tipica degli accampamenti militari romani: due strade perpendicolari, il cardo ed il decumanus, che si intersecano e da cui si dipartono numerose vie trasversali perpendicolari a scacchiera, però con una forma leggermente trapezoidale (il lato sud era leggermente irregolare per il declivio del terreno verso il mare), con un lato affacciato direttamente (all'epoca) sul mare e quattro poderose torri quadrate agli angoli.
lI Decumanus separava la residenza imperiale dalla zona a nord, dove erano situate la servitù ed i militari.


In origine, la sua cinta muraria in opus quadratum, alta 18 m e spessa 2 m, misurava 215,50 m per 175-181 m. In queste mura si aprono tuttora vari torrioni quadrati e quattro porte, affincate da torri a base ottagonale: la Porta Aurea (a nord), la Porta Argentea (ad est), la Porta Ferrea (ad ovest) e la Porta Aenea o bronzea, sul mare a sud. Le poderose mura furono una sorta di novità rispetto alle ville romane dei secoli precedenti e si resero necessarie per via dei tempi cambiati in cui l'impero romano non era più inattaccabile come un tempo.


Al Ticket office compro il biglietto Yellow ( ogni colore un prezzo e una vista differente) che consisteva nella visita del museo Spalato , Cattedrale, Tempio di Giove e Bell Tower. Tutto per 13 euro.


Dopo aver visto il museo passo al pazzo di fronte, Cattedrale San Doimo.

Nella metà del VII secolo il mausoleo dell'imperatore, persecutore dei cristiani, divenne cattedrale nella quale i posti d'onore furono riservati per gli altari con le reliquie di San Doimo e Sant'Anastasio, martiri giustiziati nella vicina Salona.

L'ottagono esterno del mausoleo era circondato da un portico (periptero) a 24 colonne. Il suo interno è a pianta circolare con quattro nicchie semicircolari e quattro rettangolari. Al centro fu sistemato il sarcofago di Diocleziano che più tardi venne distrutto. Il rilievo del fregio che corre tutt'intorno raffigura degli Eroti a caccia, maschere e teste umane. Destano particolare interesse due medaglioni con nastri nei quali gli archeologi e la tradizione spalatina riconoscono ritratti di Diocleziano e sua moglie Prisca. È interessante la costruzione della cupola, realizzata con mattoni

posati a ventaglio nella sua parte inferiore e a posa circolare nella parte superiore. La cupola splendeva grazie ad un luccicante mosaico, come quella del Vestibolo.




Il campanile della cattedrale (57m) è la più originale costruzione dalmata medievale, iniziata nel XIII secolo. A cavallo tra il XIX ed il XX secolo il campanile fu completamente restaurato e alquanto modificato. I scalini sono alti e stretti. La visita non è separata tra chi sale e scende (tranne ultimo pezzo). 
La vista dal campanile verso il porticciolo è veramente particolare e stupenda. 
Non perdetela.



Ultimo vedo il Tempio di Giove. E' in restauro.
Continuo a passeggiare tra i vicoli. 
Torno al mercato souvenir fuori la porta Aurea.  Stavolta non compro niente.

Alle 12, per i turisti, c'è uno spettacolo folcloristico con un attore che impersona Diocleziano e la sua consorte. 
Si affaccia dal terrazzo e parla al popolo ( turisti in questo frangente). Ci sono anche attori che impersonano soldati. 




Camminando arrivo a Piazza della Frutta. Tra gli spalatini è più nota per il suo nome non ufficiale che per quell’ufficiale – Piazza dei Fratelli Radić. Il suo nome popolare lo deve al fatto che nel passato vi si trovava un rumoroso e pittoresco mercato dove le contadine dei paesi vicini vendevano la frutta. Il suo nome popolare lo deve al fatto che nel passato vi si trovava un rumoroso e pittoresco mercato dove le contadine dei paesi vicini vendevano la frutta,  la Piazza della Frutta è sempra traboccante di vita nei suoi bar, ristoranti o negozi esclusivi ed è posto ideale per diverse piccole fiere. Vi si trovano monumenti di gran importanza per la storia della città. 





Nell’angolo sud occidentale sorge una grande torre a pianta ottagonale di origine veneziana, rimasta delle fortificazioni costruite nel XV secolo per la difesa dell’allora piccola città. Di fronte ad essa, il bellissimo Palazzo Milesi risalente al XVII secolo, la cui facciata è uno dei capolavori dell’architettura barocca in Dalmazia. In centro della piazza è situata la statua di Marko Marulić, padre
della letteratura croata, uno dei più eminenti umanisti e intellettuali del ‘400.  


Passo dietro Spalato e arrivo fino alla spiaggia per bagnanti. Acqua bassa. Mi fermo un pochino e ammiro i croati e i turisti in vacanza. 
Mi rilasso.

Torno verso il porticciolo e compro un panino. Percorro il lungomare. 
Dalle parti del palazzo rovinato è presente un lastricato con le targhe degli sportivi croati che hanno vinto le medaglie alle Olimpiadi. Fino a Tokyo 2020 (2021)

Arrivo fino alla spiaggia e poi torno indietro. 
Decido di salire verso il Parco Marjan. Parco grande e silenzioso. Era un'antica residenza dei monaci. 
Il modo più semplice per accedere al parco forestale è utilizzare le scale (chiamate Le scale di Marjan) situate presso di Riva, accanto al monastero e alla chiesa di San Francesco.


L'altro ingresso si chiama Porta Spinut (Spinutska Vrata), e si trova sulla strada Šetalište Marina Tartaglie.
La terza opzione è Šetalište Ivana Meštrovića, una strada che può essere raggiunta camminando a ovest della Riva.

Si salirà sempre ( ma non vi preoccupate ci sono molte fontanelle nel sentiero). Bellissimo panorama dall'alto. 
Ci sono 314 scalini per arrivare sulla vetta, dove c'è una croce e una bandiera croata che sovrasta Spalato.
la croce è stata eretta nel 1900 ma rimossa durante la Prima guerra Mondiale per non essere avvistata da bombe aeree.

La nuova croce fu installata nel 2013 insieme alla bandiera croata. 
Godetevi il momento. 
Si torna verso Spalato. 


Birra, panorama e poi verso casa.













3° giorno

Tko pleše kako drugi svira, takt mu je uvijek – korak naprijed, dva nazad.

Chi danza al ritmo degli altri, è così che rimane sempre – un passo avanti, due passi indietro.

Mladen Vuković, scrittore croato

Oggi si va al Plitvice Park.
Il Parco è formato da 16 laghi alimentati dai fiumi Bijela Rijeka e Crna Rijeka (Fiume Bianco e Fiume Nero) e da sorgenti sotterranee, collegati tra loro da una serie di cascate, che si riversano nel fiume Korana.
Nel 1979 sono stati proclamati Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO e sono visitabili grazie a una rete ben segnata di sentieri e da 18 km di passerelle di legno che danno al tragitto a pelo d'acqua un fascino unico.

Si parte prestissimo presto per arrivare alla Stazione Bus. Flixbus al prezzo di 48 euro totali si viaggia in giornata per il parco.
Partenza alle 7 e ritorno alle 17 per raggiungere il parco ci vogliono circa 3 h e mezza, con alcune tappe intermedie

Biglietto d'ingresso è 39,80 per gli adulti. Per i bambini fino ai 18 anni si paga 15 euro. Studenti 25 euro. Se vorresti vedere il parco in due giorni devi spendere quasi 60 euro.

All'interno del parco ci sono vari percorsi che si possono percorrere, dipende quando tempo hai da trascorrere.
Si cammina molto, ma lo spettacolo è veramente suggestivo e meraviglioso.

Per percorsi principali ci vogliono tra le 3 e le 4 ore. Portatevi un cappello o qualcosa per coprire la testa non ci sono pensiline, solo qualche albero durante il tragitto. 




Considerate che la prima cascata ha qualche minuto (eufemismo..) da fare.

La camminata all'interno del parco avviene mediante sentieri o ponti di legno dove si passeggia anche sopra il lago.

E' tutto veramente bello.

Al P3 si può fare una sosta cibo. Ci sono ristoranti e bar, oltre a bagni pubblici.
Sono presenti tavoli con sedie per mangiare. O solo fare una fermata.
Si può anche prendere il battello per visitare il lago in tranquillità.





Si torna a camminare. Si incrociano molti turisti. Alcuni si bagnano la testa, visto il molto caldo, con l'acqua del fiume. 

Dopo aver goduto del parco e di tutti i colori dei laghi si torna alla fermata del bus.
Prima mi fermo al negozio di souvenir per comprare qualche bugigattolo da portare a casa. 

Torno a Spalato e poi a casa. 












4° giorno


Od svih vjetrova najbolja je bura smijeha.

Di tutte le tempeste la migliore è la tempesta di risate.

Mladen Vuković, scrittore croato


Ultimo giorno in Croazia.
Si lascia appartamento e con Flixbus ( ancora una volta) e si raggiunge Trogir (conosciuta anche come Trau'): Una città con oltre duemila anni di storia che per il numero impressionante di edifici barocchi e rinascimentali è stata dichiarata patrimonio dell’umanità Unesco. Il centro storico è davvero particolare, racchiuso in una piccola isola protetta da una cinta muraria, collegata da due ponti alla terraferma e a un’altra isola a sud, l’isola di Čiovo.

11,80€ si raggiunge la città.

Una bellissima scoperta, un borgo sul mare.


Il principale punto di accesso alla città vecchia è la Porta Nord risalente all’epoca rinascimentale, che reca una statua del beato Giovanni Orsini, patrono della città. Dalla porta potete accedere alla via principale, Ulica Kohl-Genscher, il cui nome è un tributo al cancelliere e al ministro degli Esteri tedeschi che per primi sollecitarono il riconoscimento internazionale della Croazia indipendente.

La città è un concentrato di vicoli con negozi e souvenir. 
Qualcosa di magico ti attrae. 

Al centro dei vicoli c'è la Cattedrale di San Lorenzo (ingresso 5 euro). 




La Cattedrale è considerata uno tra i più raffinati gioielli architettonici di tutta la Croazia. Eretta tra il XIII e il XV secolo, presenta un portale romanico (1240) opera del maestro Radovan. Ai lati del portale campeggiano le statue di due leoni (simbolo di Venezia) e, sopra di esse, le figure di Adamo ed Eva, primo esempio di nudo nella scultura dalmata. 

Entrate nell’edificio attraverso la porticina laterale per ammirare la Cappella di San Giovanni, riccamente decorata in stile rinascimentale dai maestri Nikola Firentinac e Ivan Duknović dal 1461 al 1497. Da non perdere è anche il tesoro della cattedrale. È inoltre possibile salire sul campanile alto 47 m da cui si gode una vista stupenda.



La città è un labirinto , dove ad ogni angolo si scopre una sorpresa: tanti posti da vedere e da fotografare.

Accanto alla Cattedrale sorge la Torre dell’orologio, simbolo di Trogir per eccellenza, che scandisce l’ora per tutta l’isola. Una volta arrivato/a qui il mio consiglio è quello di sederti e osservare ogni piccolo dettaglio degli edifici di piazza della Loggia.

Appena fuori delle mura sorge il Castello (fortezza) di Camerlengo
Eretto intorno al XV secolo, un tempo questo castello era collegato alla cinta muraria della città. A un’estremità della fortezza noterete un elegante balcone panoramico, costruito per volere del maresciallo francese Marmont durante l’occupazione napoleonica della Dalmazia.
La vista dal castello, vicino alla bandiera croata, è da vedere.

Dall'altro lato del ponte ci sono ristoranti , bar e tantissimi chioschi di sovenir.

Dopo aver mangiato un buonissimo Risotto di mare ( l'espresso è da lasciar perdere) in un ristorante all'interno delle mura, mi riposo un po' nel parco cittadino con la vista mare.

Raggiungo la stazione, dove purtroppo il bus è in ritardo. A Spalato si prende lo shuttle bus e si va in aeroporto.

Un altro bel viaggio compiuto


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