Si parte per Berlino. Una città già visitata 5 anni fa. Non mi era piaciuta in quel viaggio, quindi decido di dare una seconda chance, inserendo nell'itinerario i dintorni.
Si parte di sabato mattina presto da Bergamo. Dormo tutto il tempo. All'aeroporto seguo indicazioni per tram. Compro il biglietto , dalla macchina presente prima di arrivare al binario. Decido di prendere un biglietto singolo per poi decidere con calma quale sia , tra le varie scelte di abbonamento, quello che più mi aggrada per il mio viaggio. Scendo a Hermannstraße. Dalla fermata percorro un km su Silbersteinstraße e raggiungo il mio albergo (Motel Plus Berlin).
In albergo , visto l'orario, non mi lasciano la stanza. Riesco a lasciare la valigia e decido di andare a vedere la città. Oggi dedico la mia visita alla città. Ripercorro alcuni posti della città.
Prendo la metro U8 da Hermannstraße e arrivo ad Alexanderplatz, una delle piazze più famose di Berlino. Il nome le venne dato dopo che lo zar Alessandro I nel 1805 visitò l’allora capitale del Regno di Prussia.
La piazza è completamente moderna, dopo gli anni '80 è stato tutto demolito e ricostruito. Negozi brandizzati e gallerie commerciali ormai rendono questa piazza assolutamente moderna, perdendo il fascino degli anni della "DDR".
Nella piazza oltre i soliti artisti di strada c'è una festa africana, con bancarelle che vendono prodotti e cibo tipico. Giro un po' e poi mi incammino verso la Torre della televisione. Nel 1969, anno della sua ultimazione, era la seconda torre della televisione più alta al mondo e, vanta oltre un milione di visitatori l'anno. L’ascensore raggiunge l’altezza di 200 m in 40 secondi. A 203 m si trova invece la piattaforma panoramica e a 207 il ristorante.
Dall'alto della torre si vede un bellissimo panorama della città.
MI trasferisco verso la piazza dove c'è la bellissima fontana di Nettuno (Neptunbrunnen). Costruita da Reinhold Begas nel 1888, questa fontana è un inno alla vita con i suoi animali marini: aragoste, granchi, pesci, tartarughe d'acqua, foche, coccodrilli, serpenti e bambini che giocano in Guscio d'acqua. Quattro donne siedono accanto al bacino e personificano quattro fiumi: il Reno con una rete di pescatori e uva, il Weichsel con tronchi di legno, l'Oder con una capra e una pelle, e l'Elba con spikes e frutti. Nettuno, d'altra parte, sembra tranquillo in mezzo a questo turbine.
Foto a iosa.
Foto a iosa.
Mi sposto su Spandau Straße e mi incammino verso il Duomo (Berliner Dom). Conclusa nel 1905 è il luogo di sepoltura della famiglia reale prussiana degli Hohenzollern. IL Duomo è stato già visto nella visita precedente , quindi passo per il parco , e dopo svariate foto, passo dall'altra parte della sponda.
Bellissimo il Fiume con il duomo sullo sfondo. Consiglio di fare una passeggiata.
C'è un piccolo mercato dell'arte, dove piccole bancarelle vendono oggetti e quadri. Berlin Art Markt.
Bellissimo il Fiume con il duomo sullo sfondo. Consiglio di fare una passeggiata.
C'è un piccolo mercato dell'arte, dove piccole bancarelle vendono oggetti e quadri. Berlin Art Markt.
Supero il Neue Museum e il Bode Museum. Mi fermo nel mercato dell'usato su Am Weidendamm.
Supero FredrichStraße e percorro Reichstagufer per raggiungere Palazzo Reichstag. Per la visita all'interno del Palazzo bisogna prenotare online i biglietti con largo anticipo. Fu inaugurato nel 1894 e tornò ad essere la sede del parlamento tedesco nel 1999.
Vicino al Palazzo c'è l'emblema di Berlino: La porta di Brandeburgo. Prima della sua costruzione qui era presente il confine della città.
Era considerato solo un monumento di nessun attrattiva , solo come riempitivo. Infatti non fu accompagnata da nessun festeggiamento e da nessuna presenza istituzionale.
La statua sulla sua cima, una quadriga, rappresenta Nike, la dea alata della vittoria. Fu costruita due anni dopo averla eretta. Un evento importante avvenne presso la porta nel lontano
il 22 dicembre 1989. Dopo 28 anni dalla costruzione del muro di Berlino più di centomila persone si radunarono qui per festeggiare la riapertura della porta e la caduta del muro avvenuta soltanto un mese prima, e da allora è diventa il simbolo dell’Unità tedesca. Oggi dalla parte che si affaccia sulla ex Berlino Ovest si trova una striscia rossa che sta significare e forse a ricordare il percorso originario il muro che ha generato così tanto dolore per gli abitanti della città.
Prima della porta attraverso una manifestazione contro la tirannia in Iran. Superata la porta c'è qualcuno che chiede la libertà del Venezuela. Tra questi qualche personaggio caratteristico.
Torno verso Alexanderplatz. Nel parco di fronte a Berliner Dom mi immortalo in un selfie con Marx e Engels.
Prima della famosa piazza mi fermo da Nordsee , un ristorante di pesce famoso nel Nord Europa. Mangio del salmone con patate accompagnata ad una birra. Vago per la piazza e le bancarelle "africane". Ai primi segni di pioggia torno in albergo.
2° giorno
Berlino, la sorella indisciplinata delle altre città tedesche.
(Anonimo)
(Anonimo)
Dopo aver fatto colazione in albergo si parte per andare a vedere Potsdam. La città vicino Berlino è conosciuta soprattutto perché la residenza estiva dei re di Prussia. I suoi palazzi sono patrimonio dell'Umanità dell'Unesco.
MI accingo nella fermata del tram. Compro il biglietto giornaliero per le zone A,B,C di 7,70 €. Timbro una sola volta e si viaggia. Prendo l'S41 da
Hermannstraße per Westkreuz. Da lì prendo l'S7 che mi porterà a Potsdam. Ci sono dei lavori quindi sia per e da Potsdam sono sullo stesso binario.
Causa questo disguido ho aspettato quasi 30 minuti per prendere quello corretto.
Dalla fermata punto al famoso Palazzo e parco Sanssouci, il più bello e importante della cittadina.
L'entrata che è segnato da un cancello appare subito maestoso e bellissimo. Pieno di fontane e statue. Il parco è immenso con spazi erbosi, aiuole di fiori, siepi e alberi. Il viale principale e centrale è di circa 2,5 Km.
Io ho puntato subito al Neuen Palais per poi a ritroso a vedere tutti gli altri palazzi del Parco.
I biglietti per vedere il palazzo sono vicino al Neues Palais. La costruzione fu iniziata nel 1763 Federico II e terminata già nel 1769 . Federico non l'aveva progettato come residenza reale, ma come castello per gli ospiti della sua corte. Solo il Kaiser Guglielmo II per primo usò il Neues Palais come residenza estiva dal 1888 al 1918.
Il sito è pieno di turisti anche se la giornata sembra di autunno invece che estiva.
Visto e fotografato tutto, vado a sinistra per visitare gli altri edifici.
Piacevole camminare in questo parco. Arrivo al giardino botanico che è chiuso. Giro intorno e guardo tra i vetri. Gli alberi e le piante esterne sono contrassegnate e da vedere.
Più avanti un altro edificio esteticamente bellissimo. Orangerieschloss. Il maestoso castello , con i suoi terrazzamenti ornati di piante mediterranee, è espressione della passione per l'Italia che animava Re Federico Guglielmo IV di Prussia.
E' possibile vedere tutto il parco dall'alto, meraviglioso, presso la terrazza panoramica.
Percorrendo la strada si arriva all'Historische Mule ( Il vecchio mulino). Questo particolare mulino venne commissionato nel 1737, 8 anni prima del Palazzo. Dichiarato monumento nel 1861. Il mulino divenne famoso per una disputa tra Gravenitz, il mugnaio, e Federico II. Il destino fu distrutto durante la Seconda guerra Mondiale e ricostruito tra il 1983 al 1993. Costa 4 euro per salire.
Vicino al Mulino c'è un bar/souvenir. Compro un bicchierino e un gelato.
Si arriva al vero e originale Palazzo Sanssouci. Il nome del palazzo tradotto dal francese “sans souci” significa “senza preoccupazioni”, uno stato d’animo ben rappresentato dal contesto in cui il Palazzo di Sanssouci è stato ideato, circondato da una serie di piacevoli giardini che ispirano un connubio e un’armonia fra uomo e natura.
L'ingresso del palazzo è di 12 euro, con un aggiunta di 3 euro in più per fare le foto.
Esco dal parco , che è stato un incanto per gli occhi, e vado verso la porta di Brandeburgo della città.
Percorro Brandeburgo Straße, Dopo un negozio di Tea, dove l'insegna ci dice che è il migliore del mondo, entro in una specie di galleria con negozi souvenir, tè e negozi di abbigliamento.
Finita la strada ed entro nel Neuer Garten , sull'Heilinger See, ma solo per qualche foto. Decido che il parco lo attraverso al ritorno quando torno verso la stazione.
Prendo la strada parallela al lago e seguo le indicazioni per il famoso "Glienicker Brucke. Mentre sono sul lungolago incorocio un uomo che porta a spasso due capre con il collare.
Arrivo finalmente sul famoso ponte delle Spie. L'est ed Ovest , al tempo della Germania divisa, scambiavano agenti scoperti su questo ponte. Avvenne nel 1962, nel 1985 e 1986.
Era chiamato Bridge of Unity dalla Germania dell'Est ed è diventato il simbolo della guerra fredda.
Torno indietro entrando nel Neuer Garten. Un bellissimo parco che circonda il lago. Verde , ponti e acqua.
Seguo per il Palazzo Cecilienhof, che da aprile ad ottobre chiude alle 17.30. Il palazzo fino a quando non arrivo di fronte non si vede a causa , o per fortuna, degli alberi che la circondano.
Giardini stupendi. Il palazzo venne costruito tra il 1914 ed il 1917 su ordine di Guglielmo II di Germania per l'erede al trono Guglielmo e la sua sposa Cecilia di Meclemburgo-Schwerin, da cui prende il nome. Attualmente il palazzo ospita un museo, un hotel e un ristorante per eventi speciali.
Seguo per Marmorpalais , bellissimo palazzo sull'acqua. Suggestivo il panorama. Ottimo per riposarsi un attimo e fare foto stupende.
Torno indietro verso la fermata del tram. Torno in albergo. LA città è veramente un bijoux , ed è assolutamente da vedere.
3° giorno
Tu sei pazzo figlio mio, tu devi andare a Berlino! Dove stanno i pazzi, quello è il tuo posto! (Detto popolare tedesco)
In questo periodo morirono circa 12.000
detenuti per varie cause come malnutrizione, malattie, esaurimento fisico e psichico. Come campo di detenzione perse importanza sin dal 1948 e venne definitivamente chiuso nel 1950. Da quel momento, sino al 1955, divenne una caserma.
Nel 1961 divenne un luogo della memoria, il National Memorial e Memorial Sachsenhausen,.
L'audioguida in italiano costa 3 euro. E vale la
pena. Ogni posto del campo viene raccontato con minuziosa particolarità. Brutto i posti dove c'erano le fosse comuni dopo fucilazioni, le baracche. Va visto e vissuto.
Finita la visita torno in albergo. Prima prendo un crispy chicken in un ristorante asiatico per cena.
È la più lunga galleria d’arte all’aperto al mondo e ospita oltre cento dipinti murali originali. Opere famose dipinte dopo la caduta del muro di Berlino. Un bellissimo muro da vedere. I messaggi che inviano alcuni dipinti , soprattutto considerando la storicità , sono importanti.
Percorro tutto il viale, purtroppo alcuni sono in restauro.
Torno per ultima volta ad Alexanderplatz, prima mi fermo al centro commerciale Alexa dove mangio vietnamita.
Berlino non mi è piaciuta, non mi ha affascinato. Una città da vedere , ma da non rivedere. Una città con la sua storia, importante per tutta l'Europa, e con la sua vita. L'ho trovata sporca e trasandata in molti punti della città. Potsdam invece è stato un arcobaleno di bellezza.
Dopo la pratica colazione prendo la via della fermata del tram. Come giorno precedente prendo S41 e scendo a Westkreuz. Da lì prendo S3 per Spandau. Ebbene sì decido di andare a visitare un altra cittadina nei dintorni di Berlino.
Percorro la strada principale. Oggi fa abbastanza freddo entro da C&A e compro una camicia in saldo ( ero in maniche corte).
Davanti alla chiesa gotica, chiusa, scatto delle foto. Mi incammino verso Kolk. Questa parte è la più antica della città. In teoria il nome era di una strada interna ma per tutti l'area era popolarmente chiamata Kolk.
Ci sono ancora case e pub di una certa età del 1750 e molte belle.
Gironzolo un po' per il parco a fianco del lago per poi tornare indietro e puntare alla Zittadelle.
LA Zittadelle è un importante fortezza costruita nel XVI secolo. Nella seconda guerra mondiale era usata come laboratorio di armi chimiche. Dopo la guerra è stata adibita a vari usi.
Una falsità storica è che Rudolf Hess , uomo influente del Terzo Reich di Hitler, sia stato imprigionato in questa fortezza.
Il posto è un po' trascurato, infatti l'ingresso è 4,5 euro a persona. Famoso più per l'uso dei concerti estivi. Bello il piccolo percorso nel parco a fianco del lago.
La città non è grande e affascinante come credevo.
Vado verso la chiesa di St Nikolai e la visito. Fu costruito nel 14 ° secolo sul sito di un 1240 come "ecclesia forensis" (Marktkirche), menzionato per la prima volta in una chiesa precedente. Insieme al Nikolaikirche a Berlino-Mitte , è una delle poche chiese medievali sopravvissute dalle origini della città di Berlino.
La chiesa gotica è molto bella da vedere.
Dopo un giro al centro commerciale Karstadt, famoso brand tedesco, torno alla fermata del tram. Prendo l'S9 per FredrichStraße e poi S1 per Oranienbourg, come ultima fermata. In pieno pomeriggio vado a visitare il campo di concentramento di Sachsenhausen. Sono 25 minuti a piedi oppure l'autobus 804.
Questo campo è stato uno dei più grandi in Germania, in esercizio dal 1936 al 1945.Deportate 200000 persone di cui 100000 non tornarono più a casa. Posso farvi immaginare che emozione e sentimenti possano arrivare visitando il sito. Rabbia, dolore, un miscuglio totale di sensazioni forti.
Venivano uccisi nei modi più cruenti e orribili. Mediante impiccagione. In fondo al campo c'è la base Z dove venivano portati quellli uccisi con un colpo di sparo alla nuca. Dal 1943 divennero operativi le camere a gas. Venivano fucilati, con condanne sommarie, solo se sospettati di sabotaggi al lavoro. Molti morirono di fame, di dissenteria e di polmonite.
In fondo al campo di concentramento c'è una mostra dell'occupazione russa del campo. Infatti
ìSachsenhausen divenne, per le forze di occupazione sovietiche, il campo speciale n. 7, controllato direttamente dalla sua amministrazione e destinato ad accogliere circa 60.000 prigionieri di guerra tedeschi.In questo periodo morirono circa 12.000
detenuti per varie cause come malnutrizione, malattie, esaurimento fisico e psichico. Come campo di detenzione perse importanza sin dal 1948 e venne definitivamente chiuso nel 1950. Da quel momento, sino al 1955, divenne una caserma.
Nel 1961 divenne un luogo della memoria, il National Memorial e Memorial Sachsenhausen,.
L'audioguida in italiano costa 3 euro. E vale la
pena. Ogni posto del campo viene raccontato con minuziosa particolarità. Brutto i posti dove c'erano le fosse comuni dopo fucilazioni, le baracche. Va visto e vissuto.
Finita la visita torno in albergo. Prima prendo un crispy chicken in un ristorante asiatico per cena.
4° giorno
Buongiorno Berlino, tu sai essere così brutta, così sporca e grigia!
Peter Fox, cantante tedesco
Ultimo giorno. Lascio valigia in albergo come deposito, visto che ho viaggio nel pomeriggio.
Visito ancora qualcosa della città.
Prendo S41 e poi S1 e arrivo a Wansee.Il posto estivo dei berlinesi. Dove si divertono durante il weekend.
Ma oggi, forse il tempo, è molto morta.
Difficile il giro del lago ci sono case che occupano i passaggi. Decido di andare a vedere Villa Liebermann, usata per la propaganda nazista. 30 minuti a piedi , oppure autobus 114.
Il martedì è chiusa.
Normale casa , con molti cimeli. Giro ancora ma il posto non mi entusiasma. Torno a Berlino con S7 scendo a Ostbanhof. E vado verso East Side
Gallery.È la più lunga galleria d’arte all’aperto al mondo e ospita oltre cento dipinti murali originali. Opere famose dipinte dopo la caduta del muro di Berlino. Un bellissimo muro da vedere. I messaggi che inviano alcuni dipinti , soprattutto considerando la storicità , sono importanti.
Percorro tutto il viale, purtroppo alcuni sono in restauro.
Torno per ultima volta ad Alexanderplatz, prima mi fermo al centro commerciale Alexa dove mangio vietnamita.
Berlino non mi è piaciuta, non mi ha affascinato. Una città da vedere , ma da non rivedere. Una città con la sua storia, importante per tutta l'Europa, e con la sua vita. L'ho trovata sporca e trasandata in molti punti della città. Potsdam invece è stato un arcobaleno di bellezza.