Non trovando il bus che mi aveva segnalato Maps prendo l'unico bus che si trova all'esterno del terminal "501" e che porta a Saragozza città. Non lo so se faccio bene ma a volte nella vita si deve rischiare.
Il ticket si può fare all'interno del bus , pago 1,85€ . Chi ha viaggiato sa che è un prezzo irrisorio rispetto a viaggi da aeroporto a città.
Il bus passa ogni mezz'ora , quindi il tempo di caricare i viaggiatori/turisti e si parte.
All'inizio tutti ci guardiamo un po' increduli , il bus fa un giro , con fermate , in una zona industriale piena di capannoni. Poi fa un giro su un centro commerciale. Mah...
Ad un certo punto si legge Saragozza e qualche dubbio scompare. Alla fine si vede la città.
Io da buon turista chiedo all'autista per il mio albergo , lui mi guarda un po' stupito ( oddio è vicino alla piazza principale di Saragozza). Alla fine mi guardo e mi riprende "Non si dice Plaza" (come è scritto) ma "Plata" ( sarebbe come pronunciarlo).
Alla fine scendo al capolinea Paseo Maria Augustin (
Bus Saragozza)
Sotto un caldo da 40 gradi , ma per fortuna ventilato , con il mio trolley mi propinquo verso Plata Pilar. In Calle Contamina , una traversa Calle Alfonso I ( la via principale che porta alla Plata Pilar), trovo il mio albergo: Hotel Rio Arga. Un bell'albergo con personale gentilissimo e disponibile, soprattutto , per chi viaggia in low cost, economicissimo vista anche la posizione.
Stanza ok, wi-fi funzionante ( ogni mio viaggio prenoto hotel con il wi-fi gratis in camera), acceso il condizionatore, mi faccio una doccia. Rinfrescato parto per la scoperta della città.
Il mio primo passo è verso Plata Pilar . Prima mi fermo in un supermercato vicino Mercado Central a comprare dell'acqua ( Fronte Mercado Central ce ne sono due uno a fianco all'altro).
Da Mercado Central verso Pilar mi imbatto nella statua di Giulio Cesare e nelle rovine romane. Non sono aperte , ma un selfie con Cesare perché no?
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Fuente de Hispanidad |
La Plaza Pilar è immensa . All'Inizio c'è la "fontana" Fuente de Hispanidad . Il gioco d'acqua è molto suggestivo e la foto non può mancare. Nella fontana di fronte trovi di tutto : Bambini che si fanno il bagno in costume, turisti con i piedi a mollo per refrigerarsi.
Si va verso Nuestra Signora del Pilar , la basilica che comanda tutta la piazza.
Prima però un altro selfie con la palla della Terra al centro della piazza
Arriviamo alla Basilica (
Nostra Signora del Pilar). E' veramente bella . Attenti alle varie messe che potete trovare. Attenti anche a farvi scoprire mentre fotografate. Non si potrebbe fare, e ripeto non si potrebbe.
Arrivo a fine piazza con la statua del Goya . Altri selfie e foto e si va. Mi viene un languorino e mentre decido dove andare a mangiare vedo i negozi di souvenir. Sono un collezionista, si lo devo ammettere , di tazze , bicchierini, oggetti da appendere. E naturalmente c'è da portare qualche regalo a chi te lo chiede. Mi fermo in un souvenir appena vicino alla statua del Goya. Ci sono tre ragazzine all'interno , tutte carine, ma non parlano una parola d'inglese o italiano. Per le calamite nessun problem le scelgo io e quindi solo pagare. Per la tazza lo stesso. Per il bicchierino un po' di problemi perché non sono a prelievo del turista , quindi devo indicarlo. Little glass non viene capito, il segno con le dita o le mani neanche, alla fine una delle tre esclama "Chapito" e mi indicano i bicchierini. Preso. Pagato e via. Souvenir a buon punto e già al primo giorno.
Torniamo a bomba sul languorino. Cerco qualcosa di veloce e di economico da mangiare. Il Taco Bell, su Calle Alfonso I, con menù interessanti e Cerveza da bere fa al caso mio. Mangiato e inviato qualche whatsapp con il wi-fi del Taco si riparte.
Decido di andare verso il ponte dei Leoni (
Puente de Piedra) e lo spettacolo che si apre ai miei occhi è meraviglioso. La Nostra Signora del Pilar riflessa nell'Ebro è spettacolare, vale la pena di arrivare a sera per ammirarla. Le luci rendono tutto così bello e suggestivo che rimani lì un po'. Molti sono i turisti a fare le foto.
Supero il ponte e faccio un giro dall'altra parte. Poco di interessante e dopo un po' decido di tornare in albergo. Domani è un altro giorno.
- Secondo giorno
Mi sveglio abbastanza di buon ora . Ore 8.30 con una fame da lupi. Non ho preso la colazione nell'albergo, preferisco guardarmi intorno o trovare bar/caffetterie con dolci particolari. Esco dall'albergo dopo aver salutato la receptionist ( la ragazza al banco) e mi immergo in Saragozza. All'incrocio con Calle Alfonso I trovo una caffetteria dove molte persone stanno prendendo un caffè e mangiano. Mi butto anche io , anche perché la fame comincia ad invadermi. Prendo un caffè con leche ( latte macchiato o cappuccino) e un croissant gigante. Tutto veramente buono ( il croissant era ripieno di glassa) , ma nel tavolo non sono previsti tovaglioli .Quindi dopo aver pagato cerco una fontanella nel pulirmi le mani.
La giornata è organizzata come prima cosa nell'andare a vedere Palazzo Alafjeria (
Palazzo Aljaferia). Dopo il brutto ricordo dell'Alhambra di Granada che ad un certo orario non facevano più entrare, anche se non era orario di chiusura, per troppe visite. Orari di apertura e chiusura un po' spagnoli (10-14 16.30-18). Il biglietto è modico : 5 euro Il posto è molto bello , le guide sono solo in spagnolo e inglese, quindi mi addentro. Ogni punto di vista all'interno , comunque, hanno il dépliant in varie lingue, compreso italiano, che spiega il tutto. Si può perdere , come me, anche 2 ore e 1/2 mezza nella visita.
Finita la visita è ora di mangiare.
Mi muovo a piedi e decido di vedere intorno cosa trovo. Dopo un po' di camminata e attraversato dei parchi, o giardini, arrivo alla Stazione Delicias. Mangio un panino al volo. Faccio un giro dentro Alè Hop , negozio tipo Tiger, e compro due tazze che mi conquistano. Sono di amore facile.
Ripendo il cammino e girovago nei ponti e mi indirizzo di nuovo verso Pilar. Mi fermo anche a vedere la Plaza de Toros , naturalmente è chiusa quindi si può vedere solo l'esterno. Tra selfie e foto arrivo di nuovo nella basilica , dove vado a vedere Ascensor del Pilar, che si trova nella parte della basilica verso il fiume. E' la torre che è possibile visitare , c'è un ascensore trasparente che ti porta in alto, mentre ultimo piano si fa a piedi mediante scale.
La vista della città è molto bella e vale la pena salire (il prezzo è di 2,50 €).
Ormai sta arrivando sera e quindi mi godo una buona Cerveza nella piazza. A cena vado da un ristorante a buffet vicino dove si può mangiare tutto ad un prezzo modico . Non si mangia male e si spendo poco, considerando che sei in pieno centro della città.
Girovago ancora tra i vicoli e i portici di Calle Coso tra negozi di abbigliamento e Corte Ingles.
Ormai esausto ad un certo punto chiudo la serata
- Terzo giorno
Vista ormai tutta Saragozza. E non avendo voglia di buttarmi in qualche museo decido di andare verso Delicias e trovare qualche treno in una città vicina.
Prima mi fermo nella solita caffetteria all'angolo , ma questa volta caffè con leche e churros, con salviette umidificate integrate per non avere problemi di pulizia.
Mi incammino e arrivati in stazione decido , visto che il viaggio più economico e il primo che partiva, di andare a Lerida , o Lleida, (25 € circa a/r). Il viaggio dura 2 h circa e il treno , anche se è regionale ( ha tre vagoni) , non è male. E' pulito e aria condizionata funzionante. Tra una pagina del libro letta e un sonnellino arrivo a Lerida.
Il problema è che essendo domenica è tutto chiuso.
Mi incammino verso l'unico monumento aperto, il Turo seu Vella. I viali principali per arrivarci hanno solo ristoranti aperti , tutto il resto è chiuso. Mi trovo a camminare con qualche turista e qualche extracomunitario per la città.
Per andare al Castello di Turo bisogna salire una scalinata. Gli orari di apertura sono molto spagnoli , 10-15 essendo domenica. Vista l'ora mi dovrò anche sbrigare!
Decido di comprare il biglietto , 7 euro per vedere la vecchia cattedrale e il castello. La hostess mi consegna il biglietto e la guida in italiano. Iniziamo bene. (
Toru seu vella). La vecchia cattedrale è bellissima , ha qualcosa di film . Me la godo tutto , sono pochi i turisti come me che hanno deciso di fare il tour. All'esterno della vecchia cattedrale, ma all'interno del sito, c'è il Campanile, sono più di 250 scalini a chiocciola, ma la vista dall'alto merita il fiatone a fine corsa.
Inutile e delusione completa è la visita al castello, che ho saputo ormai quasi tutto distrutto quando avevo già comprato il biglietto. Non vale la pena non andate . Oppure fate la foto all'esterno.
Girovago un po' tra il parco, il sito, e deciso di tornare verso la città.
Nella città è completamente tutto chiuso, non c'è speranza di vedere niente neanche la cattedrale. Mi fermo in un bar dove vendono panini, manditos, e pizza.
Torno alla stazione dove prendo il treno e torno a Saragozza.
Mi fermo al centro di Saragozza a bere una buona Cerveza d dopo un po' di girovagare torno in albergo. Il giorno dopo si riparte per Bergamo. Ciao Saragozza