domenica 31 marzo 2019

VIAGGIO DI TRE GIORNI A SIVIGLIA

Febbraio 2019






Si parte per Siviglia , in dolce compagnia. Voliamo con Ryanair il pomeriggio per una delle città più affascinanti dell'Andalusia e dell'intera Spagna. Viste le nuove direttive decise dalla compagnia aerea , decidiamo di pagare una sola priorità per avere un bagaglio per due. Prenotiamo due posti in modo da viaggiare vicini.


Si arriva a Siviglia dopo 2 h e mezza senza scossoni.
Fuori dall'aeroporto c'è la fermata del bus EA che Dalle 5 del mattino fino  all’1 una di notte ti porta al centro della città . Il prezzo del biglietto è di 4 euro ed è possibile farlo a bordo. Il bus è disponibile circa ogni 30 minuti (orari in dettaglio). Noi scendiamo alla fermata prima del capolinea e percorriamo qualche chilometro per raggiungere il nostro albergo. Sevilla Hostel One Centro (https://www.booking.com/hotel/es/hostel-one-sevilla-centro.it.html).
L'albergo/ostello si trova in una piazza al centro della città. Carino e pulito. Personaggi e ospiti simpatici ma alcuni un po' particolari e fantasiosi. Si può prenotare sia un posto nel dormitorio che , come noi, una stanza con bagno privato. Prezzo buono, rispetto ai prezzi della città. I ragazzi che gestiscono l'ostello parlano un buonissimo inglese, niente italiano, e sono molto cordiali e disponibili.


Prendiamo possesso della stanza , molto easy sia il letto che gli arredi. Dopo una rinfrescata decidiamo , visto l'orario e il brontolio dello stomaco , di andare a mangiare.
Nei dintorni dell'albergo ci sono vari locali e ristoranti.


Percorriamo qualche via laterale e troviamo un pub che ci ispira. VIRIATO Guevara & Lynch dove mangiamo delle buonissime tapas e birra. Il locale è molto carino,  ci sono alcuni giovani e turisti che gustano il cibo come noi.
Usciamo dal locale e passeggiamo nei dintorni. Non fa freddo , Siviglia è nota per il suo clima , e quindi la camminata è piacevole. Alla fine cerchiamo un supermercato , c'è sia un alimentare cinese che un Carrefour , dove compriamo qualche biscotto e l'acqua per la notte.
Torniamo in albergo per affrontare la notte.



Secondo Giorno
“A Siviglia non s'invecchia. È una città in cui si sfuma la vita in un sorriso continuo, senz'altro pensiero che di godersi il bel cielo, le belle casine, i giardinetti voluttuosi.”

Edmondo de Amicis
                                 


Si sveglia con calma, che oltre ad essere in ferie ci entra nel sangue l'atmosfera andalusa. La colazione nell'ostello non è prevista, alle 11 sono previste tisane (forse caffè nel bricco) e biscotti. Affrontiamo la città per trovare un bar aperto (è domenica). A Place Calle Campana troviamo uno Starbucks. Entriamo e alla fine ce ne pentiamo. A prescindere dal prezzo, ma sopportabile visto il locale e il luogo, ma sono i cornetti ( brioche) che sono veramente scandalosi. Plastica è un complimento. Delusi lasciamo Starbucks e ci incamminiamo verso la Cattedrale e Plaza de Espana.
Percorriamo Calle Sierpes pieno de negozi , che vista la festività, sono chiusi.
Arriviamo alla piazza del Municipio dove ci scateniamo in foto ricordo. Non siamo soli, altri turisti si gustano la città.
L’imponente edificio dell’Ayuntamiento, ossia il Municipio della città di Siviglia, fu realizzato da Diego de Riano tra il 1527 ed il 1534.Nel XIX secolo poi fu restaurato con la facciata che vediamo oggi.

In una strada laterale c'è un piccolo mercato improvviso, dove delle persone anziane vendono monete di tutte le nazionalità  e vinili spagnoli. E' all'interno di un cortile dove dei giapponesi abbondano con selfie.

Prima di arrivare all'incrocio con la Cattedrale e Alcazar, nel viale principale , c'imbattiamo in Dunkin Donuts. Vista la scarna ,e orribile,  colazione effettuata decidiamo che ci meritiamo qualche ottima ciambella. Ne condividiamo quattro con un buon caffè.

Nella città intanto comincia a pullulare di persone e di maratoneti, infatti a Siviglia c'è la Maratona della città.


Alla fermata del tram c'è un gruppo di musicisti giovani che canta musica rock. L'ora è un po' strana e insolita, dato che siamo al mattino, quindi decidiamo di premiarli, anche perché bravi, con qualche moneta.
Decidiamo di puntare alla Piazza più bella della Spagna , senza dubbio, se non dell'intera Europa. Plaza de Espana. Costeggiamo il fiume e seguiamo  dei turisti, mentre le strade brulicano di maratoneti che corrono e passeggiano. Passano uomini che spingono delle carrozzine con dentro delle persone speciali. Non si può non applaudire e essere orgogliosi di queste persone.
Prima del parco (la piazza  è all'interno di Parco Maria Luisa) c'è una banda che accompagna la maratona ritmando la loro corsa. Veramente particolare e soprattutto molto bravi.
La polizia spagnola controlla che i turisti non commettano errori e soprattutto che la corsa sia regolare.
Eccola là appena superi il cancello. E' uno spettacolo.
Costruita nel 1929 ci sono moltissimi  edifici lungo il perimetro, che presentano un lungo portico al piano terra, mentre al primo piano si affacciano con una serie di balconi su tutta la piazza. alla Base della piazza sono ìelementi e oggetti di ceramica, nel tipico stile azulejos, che fanno diventare la piazza come unica.
Da non perdere il balcone centrale, da cui la visuale sulla piazza è davvero molto suggestiva. La piazza si estende per ben 50.000 metri quadrati e vi sono due torri ad entrambe le estremità.


La sfortuna è che l'acqua nel canale intorno alla piazza non c'è. Non so se è dovuto alla maratona o a qualche lavoro, ma è brutto vedere il vuoto e le barche, che spesso navigano intorno alla piazza,  ferme sul selciato.




Godetevi ogni palazzo , ogni ponte , ogni piccolo scorcio di questa piazza. Ogni azulejo raffigura una provincia spagnola e la loro storia. Tutto in ordine alfabetico. Passeggiamo sapendo di vivere e vedere qualcosa di esclusivo. Per i cinofili questa piazza è stata scenario per Star Wars II.


Bellissima. Attraversiamo con fatica la strada, quando non passano i vari corridori , e ci inoltriamo verso il Parco.
Passiamo e vediamo i vari oggetti in vendita presso i chioschetti del parco. Dopo aver pagato 50 centesimi per espletare problemi fisiologici , dove la persona addetta al controllo ai bagni  voleva conversare con me ma in  spagnolo anche se ripetevo che ero turista in inglese/italiano.



Il parco è uno spettacolo con all'interno lo spettacolo. Fu costruito nel 1849 e ricorda molto un parco inglese. Godetevi quelle giornate di sole con alberi giganteschi, fontane zampillanti e anatre che passeggiano vicino a voi.

Il duca di Montpellier lo fece costruire per sua Moglie Maria Luisa di Borbone, che nel 1893 donò parte dei giardini alla città.

Solo dopo il 1929 per via dell’Esposizione IberoAmericana , con la costruzione della piazza Espana, il parco ebbe il suo maestoso splendore.

Il parco è completamente gratuito.

Dopo aver girovagato per tutto il parco decidiamo di uscire e , vista l'ora, di pranzare.
Passiamo di nuovo davanti alla banda che ancora , ritmicamente , suona per i turisti e i maratoneti.
Alla strada principale ci imbattiamo nel 100montaditos che il Mercoledì e la Domenica si può mangiare ad un euro. Riusciamo per fortuna, vista l'enorme fila, a trovare un posto seduto.
Finito il pasto torniamo verso lo stradone del parco e lo percorriamo tutto fino ad arrivare al Balcone di Rosina, famoso scenario dell'Opera Barbiere di Siviglia.

Da lì è tutto un insieme vorticoso di vicoletti e piazzette , che rendono questa città bellissima e affascinante. Siamo a 24 gradi quindi, turisti come me, in maglietta a manica corta.

Dopo aver girovagato e girato per negozi, tra cui il dolciario dove vendono i croccanti  ( di cui vado ghiotto) arriviamo a Las Setas, i famosi funghi ( traduzione letterale) che copre una parte di una grande piazza nel centro cittadino.
A Plaza de la Encarnación c'è questa imponente struttura in legno, poliuretano e metallo  stata disegnata dallo studio berlinese Jürgen Mayer-Hermann. Lo spazio polifunzionale, inaugurato nel 2011, ha suscitato molte polemiche sia per le dimensioni  ma soprattutto per il design avveniristico “incastonato a forza” nel quartiere Santa Cruz, una delle zone più antiche di Siviglia.

Nella parte inferiore c'è l'antiquarium a pagamento. Nella parte a nord alla base ci sono moltissimi ristoranti e locali.

Noi decidiamo di sederci sulle panchine prima e sulle scale dopo per goderci il sole che ci bacia prima che arrivi il tramonto.
Sceso il sole torniamo in camera , l'albergo è dietro la struttura, per lavarci e riposarci un attimo prima di affrontare l'uscita serale.


Riposati e freschi usciamo e torniamo verso Las setas per cenare.

Girovaghiamo e guardiamo i vari menù per poi decidere in un ristorante di fronte alla piazza , dove mi attrae il  piatto preparato con uova e prosciutto (jamon). certo ottimo per il mio colesterolo, ma c'è una pausa "Siamo in vacanza".

La cena è stata ottima e prima di tornare in albergo ci godiamo ogni piccolo vicolo  e ogni piazza con le luci della sera.


Terzo Giorno

Viajar es vivir. Viaggiare è vivere.

 (Hans Christian Andersen)

Per colazione evitiamo lo Starbucks del giorno prima e la nostra scelta va ad un bar sul viale principale. Cappuccino e brioches (cornetti) giganti ci aiuteranno per affrontare la giornata e la passeggiata. Il tempo non è bello. L'app  sullo smartphone segna pioggia per tutto il giorno.


Ci incamminiamo fino al Real Alcazar. La fila è quella normale dato che non abbiamo prenotato il biglietto on-line.
La fila non era molta , essendo febbraio, ma suggerisco di pagarlo prima.


Apre alle 9.30  e il prezzo a persona è di 11.50 €. Dopo aver comprato il biglietto , c'e  il passaggio obbligato al metal detector.


La descrizione dell'audioguida su ogni monumento e luogo mi è sembrata  logorroica e lunga. A volte ho tagliato per non ascoltare tutto. A volte non indispensabile.


L'Alcazar ti porta dietro di anni. Un mondo fastoso e pieno di legami. La storia racconta che la fortificazione originale venne costruita su un antico insediamento romano e più tardi visigoto. In seguito passò a essere una basilica paleocristiana  dove sarebbe stato sepolto Sant’Isidoro. Il Real Alcázar di Siviglia inizia ad assumere il suo attuale aspetto dopo la conquista della città da parte degli arabi nel 713. Uno dei palazzi che circonda il patio risale alla stessa epoca dell’Alhambra di Granada. Dopo la riconquista della città, nel 1248, il Real Alcázar appartenne ai monarchi successivi.

Bellissimo e assolutamente da vedere, sia la parte monumentale con i palazzi con architettura islamico-cristiana, lo stile detto mudejar,  che i suoi maestosi e immensi giardini


Si trova da vedere la casa del commercio (costruita per organizzare gli scambi mercantili con il nuovo mondo), il Patio de las Muñecas, il Patio de la Monteria, la Puerta del León e il Dormitorio de los Reyes Moros o il Salón de Embajadores (creato da Carlo V). Ognuno di questi luoghi è una tappa imperdibile, ricolma di bellezza esotica e storia. 




Dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO-






Visitate tutto il giardino e guardate ogni piccolo scorcio.


Usciti dall'Alcazar decidiamo di saltare la Cattedrale ( il lunedì l'ingresso è gratis) vista la fila presente.
Ci fermiamo al Burger King,  sul viale, vista la mia fame, e mangiamo un menù.
Giriamo verso il fiume e lo costeggiamo. Arriviamo alla famosa Torre dell'Oro, come molte delle opere di Siviglia, fu costruita dagli arabi durante il loro dominio sulla città.


Vecchia torre controllo militare per perlustrare il fiume e l'arrivo dei nemici. Oggi è lunedì ed è gratis. Quindi consiglio di inserire nella vostra vacanza il primo giorno della settimana.


Esistono dei piani dove si può ammirare un po' di storia, prima di arrivare alla cima per godersi dall'alto la città.


Scendiamo e torniamo verso il centro. Ultimi momenti della nostra vacanza che va a finire. Riprendiamo le valigie lasciate in albergo e andiamo verso la Stazione Autobus dove il bus ci porta in aeroporto.

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