lunedì 13 novembre 2017

VIAGGIO AD EDIMBURGO

Novembre 2017


Si Riparte.
Quello che andrò ad affrontare è uno dei miei viaggi chiusi nel cassetto da tanti anni, e tirato fuori bello lucido e nuovo per essere vissuto.
La mia nuova destinazione è Edimburgo , capitale della Scozia , anche soprannominata l'Atene del Nord per il  suo fermento artistico, architettonico e culturale.
L'aereo è nel primo pomeriggio da Bergamo, con Ryanair. Nessuna cancellazione e nessun ritardo. Si parte e si arriva in orario, devo solo ricordarmi di cambiare l'ora in avanti per il fuso orario.
Superata la fase controllo documenti esco dall'aeroporto. Uscito mi avvio verso la stazione di Airlink 100 , che mi porterà in centro. Il prezzo del biglietto è 4,50 per un singolo viaggio, e 7,50 per andata/ritorno con quest'ultimo a  data aperta.
Pago e salgo nell'autobus. Naturalmente,  come la maggior parte dei turisti , scelgo un posto al piano superiore ( 😉 ). E' bello tornare ad essere bambini e meravigliarsi , o divertirsi, per così poco. ( Naturalmente già stato a Londra e quindi già provato).


In centro ad Edimburgo prendo il bus 33 che mi porterà all'albergo (Rosehall Hotel). http://www.rosehallhotel.co.uk/
Usando Maps.me e Maps di Google trovo facilmente albergo. La proprietaria dell'albergo è veramente gentile e squisita. Mi parla in inglese e mi spiega tutto , sia per quanto riguarda l'albergo che per attrazioni ( sconti o bus). Devo dire che sentir parlare inglese da un indigeno è qualcosa di completamente diverso di sentirlo in bocca ad un qualsiasi altro.  Arrivo in stanza : abbastanza grande e riscaldata.
Tiro fuori dalla valigia il riduttore per caricare il telefono e faccio una doccia ( alla mattina svegliato presto per lavoro). Ormai è sera. Decido che per la prima giornata di guardare cosa si trova nei dintorni. Il posto è molto tranquillo , giro per viuzze e strade principali. Dopo un po' di girovagare mi fermo in un supermercato (Tesco), compro per la cena e torno in albergo.


2° giorno


La mattina , dopo aver fatto colazione, mi vesto coperto ed esco dall'albergo. La notte aveva piovuto, l'aria non è freddissima. Cappello e piumino bastano per andare in giro. (Devo dire che oltre la notte appena passata non ha più piovuto durante il mio soggiorno, sarò stato fortunato!).
Vado verso il simbolo  di Edimburgo : Il castello.
Edimburgo è tranquillamente percorribile a piedi, non è grande. La prima tappa per l'obiettivo oggi è il parco The Meadows.

Una  stupenda area verde, con viali alberati e prati immensi ideale per scampagnate e giochi all'aperto.
Negli anni 1870 i Meadows diventarono un luogo importante nel primo sviluppo del calcio a Edimburgo. Tra le  squadre che usavano i Meadows furono Heart of Midlothian FC e Hibernian FC. C'è una targa moderna vicino a Whalebone Arch per commemorare l'evento del primo  derby , avvenuto il 25 dicembre 1875.

Passo tra alberi con  persone che fanno jogging e bambini che giocano. Una bellissima atmosfera.
Mi dirigo verso il centro , passo da un vecchio accesso di due colonne dove alla sommità ci sono unicorni.
Per arrivare al castello passo davanti al Greyfiars Kirk, famoso per Bobby , il  cane di razza terrier  , che nel 1800  passò  quattordici anni della sua vita davanti alla tomba del padrone, fino alla propria morte. Nella  chiesa di Greyfriars  , come in quasi  tutte quelle di Edimburgo, c'è un cimitero. Il luogo è da vedere e aperto al pubblico. Di fronte all'ingresso del sito del Greyfriars, sul marciapiede, c'è la statua dedicata a Bobby.

Percorro il George IV Bridge fino all'incrocio con il The Royal Mile che mi porterà al Castello. La strada è piena di negozi , con uomini nel tipico kilt , che vendono souvenir e  abbigliamento in cashmere. All'incrocio un tipico scozzese in kilt suona la cornamusa per i vari turisti che riempiono il centro della città scozzese.

Nei vari negozi compro souvenir e qualche regalo da riportare in Italia.
Arrivo nel piazzale antistante al castello. Mi godo quel sole mattutino che rende il panorama veramente unico.
Dall'alto , inoltre, la città ha un fascino particolare.


Entro nel castello e faccio un salto indietro nell’avvincente storia scozzese.
Il castello è costruito nell'altura della città. Questa posizione strategica è stata fondamentale per tutti gli avvenimenti storici che si sono susseguiti nei secoli nella città .
Questa sua ubicazione ha reso il castello inespugnabile (mai esso è stato espugnato dal nemico assediante), ma ha creato anche notevoli difficoltà logistiche, quali ad esempio il rifornimento idrico per i suoi abitanti, visto che il materiale su cui è costruito non assorbiva l'acqua piovana e quindi rendeva impossibile l'accumulo di riserve per gli abitanti del castello. Nel corso di assedi molto prolungati, molti suoi abitanti morirono per la mancanza di acqua.
Il castello iniziò a trasformarsi in una fortezza reale durante il regno di David I (che regnò dal 1124 al 1153) ed è propro a questo periodo che risale l’edificio più antico di tutto il castello e anche di tutta la città, la St Margaret’s Chapel. Successivamente, durante le Guerre di Indipendenza Scozzesi, il castello passò più volte in mano agli inglesi, ma venne poi prontamente riconquistato dagli scozzesi.
In cassa , una fila un po' lunga ( esiste anche la possibilità di comprare online ) , pago 17.50 £ .
Prima dell'ingresso vero e proprio c'è un negozio di souvenir, mentre subito dopo c'è  il chiosco delle audioguide. Il costo è di 3 £.
La visita è durata quasi 4 ore , quindi preparatevi a gustarvela tutta. A me è piaciuta tantissimo.



Ogni parte del castello ha una storia che è interessante ascoltare con audioguida.
Da vedere assolutamente St Margaret's Chapel, Le prigioni e i gioielli della corona. Nella piazza superiore fa da padrone il  grande cannone Mons Meg . Il cannone, pesante sei tonnellate, è puntato verso il nord della città di Edimburgo.
Alle 13 esatte non dimenticate di tornare nel viale principale per assistere allo sparo del cannone , il One o'clock Gun. Quest’usanza nacque nel 1861 quando le navi nel porto di Edimburgo, a Leith, avevano bisogno di un chiaro segnale per regolare gli orologi di bordo. Molto folkloristico.
Prima di finire il giro mangio qualcosa al bar del museo. Una zuppa vegetale, un trancio di  pizza e una birra mi fanno da pasto.
Finisco il giro vedendo tra l'altro il Cimitero dei cani, il National War Museum, lo Scottish National War Memorial e i Regimental Museums.
Finito il giro , e assolutamente soddisfatto, esco dal castello.
Torno sul The Royal Mile , e  appena vicino al castello si trova sia Camera Obscura che il museo del Whisky.
Mi  fermo a guardare dei busker che si esibiscono nella strada. La cattedrale là vicino è pregna di persone a causa di un matrimonio che si sta ufficiando all'interno. Niente oggi non si potrà visitare.
Bellissimi e pittoreschi sono i vicoli dove si vedono varie vedute della città.
Supero la cattedrale e mi fermo al Royal Mile Market , un palazzo antico dove all'interno ci sono piccoli chioschetti che vendono prodotti locali o particolari.
Prendo il North Bridge , che sovrasta la stazione e vado verso la zona dei vari negozi.


Ormai è quasi buio, sta diventando sera. Vado verso la torre del Monumento Scott. Il Monumento Scott è un monumento  per l'autore scozzese Sir Walter Scott . E' alta 61 metri. Il monumento è visitabile durante il giorno.
Superato il centro commerciale giro e visito i vari negozi che si trovano nella parte opposta del monumento.
Ormai è tardi compro qualcosa in un centro commerciale e mi dirigo verso l'albergo.


The Meadows splende di bellezza anche con la luce lunare.














3° giorno


Dopo aver fatto colazione esco dall'albergo. Mi dirigo verso Calton Hill. Oggi al parco Meadows si svolge una gara podistica. Osservo la gara mentre passeggio tra i viali alberati.


La cattedrale con le funzioni mattutine, è Domenica ,  è chiusa alla visita turistica. Supero The North Bridge e mentre sono in strada mi fermo in un vecchio cimitero (Old Calton Burial Ground). In questo cimitero sono sepolti molti personaggi famosi scozzesi del passato , oltre ad essere casa Monumento dei Martiri politici , un obelisco eretto alla memoria  di alcuni riformatori politici e dell'American Memorial War of Scotland.

Attraverso la strada e salgo per la collina di Calton Hill. Il panorama dall'alto è veramente incredibile, si può godere sia la vecchia che la parte nuova (Old Town e New Town). Ogni monumento

presente ha la sua descrizione in inglese. Quindi mentre passeggi per il parco puoi gustarti anche la storia. Alla fine della collina sorge il Il National Monument : un goffo tentativo di imitare e riprodurre il Partenone, rimasto incompiuto per mancanza di fondi. Ma poi , secondo me , ha conquistato il suo fascino unico.


Molti turisti girano e passeggiano. C'è un chiosco dove decido di comprare un caffè espresso, tento la fortuna. Posso dirvi che non era male, ho bevuto di peggio in posti dove era scritto "il vero Espresso".


Dal monumento più alto del parco  si nota la collina di Holyrood Park, in lontananza. Non posso tirarmi indietro deve essere salita e calpestata anche da me. Sono attratto come un ape di fronte al miele, quindi prendo e parto.


Per arrivare passo davanti al Nuovo  Parlamento Scozzese e un altro vecchio cimitero.
Arrivo ad Holyrood Palace. Il Palazzo è la residenza ufficiale in Scozia di Sua Maestà la Regina Elisabetta II che qui trascorre alcune settimane all'inizio dell'estate. Holyrood è una anglicizzazione dello scozzese Haly Ruid (Santa Croce).

Decido di dedicarmi dopo alla sua visita , prima c'è la conquista della collina. Vado dritto verso la collina più bassa e comincio a salire.
Fiatone e un forte vento mi fanno compagnia nella scalata. Il panorama che si intravede mentre salgo , comunque, vale assolutamente la pena di essere visto. La città al di sotto è stupenda.



Mi godo il panorama . Scendo verso la valle perché ora mi aspetta Arthur's Seat, il punto più alto di Edimburgo, con i suoi 251 metri d'altezza.


Per salire  , almeno all'inizio,  ci sono scalini  più o meno in buone condizioni. La salita è veramente irta. Ma niente può sconfiggerti se è un tuo obiettivo.
Arrivo dopo un po' di fatica in cima.
Niente più bella può apparire la città. Dopo varie foto mi siedo e mi godo il tutto. Mi sento una persona più ricca , sicuramente interiormente.

Prima di scendere lancio un ultimo sguardo alla città. Dall'altro lato della collina si possono ammirare dei laghi.

Finita la discesa mi avvio per la strada che gira attorno al parco. Mi fermo e osservo lo splendore dei due laghi che incontro nella mia strada. Cigni e anatre sono abitanti meravigliosi di queste oasi.


Arrivo al punto di partenza e mi accorgo che siamo in pieno pomeriggio e non ho ancora mangiato.
Torno al Palazzo e mi dirigo verso la caffetteria. Bevo un cappuccino e mangio dei dolci,  presenti in bella vista sul banco.


Prendo  The Royal Mile per tornare in centro ad Edimburgo. Nella strada è presente il Museo storico della città. Decido un  full immersion nel  museo , una parte   tranquilla dopo soprattutto la scarpinata della collina. IL museo è completamente gratuito.


Vado  verso il centro ed è ormai sera. Decido di percorrere le strade dei negozi non ancora viste. Ci sono pub caratteristici e abbellimenti di Natale. E' presente un Mc Donald's dove decido di cenare.


E' ora di tornare in albergo. Un altro giorno da ricordare è passato.


4° giorno


La signora dell'albergo mi ferma e mi chiede come sta andando la visita della città. Mi chiede cosa ho visto e mi corregge le pronunce dei siti turistici.


Compio lo stesso tragitto dei giorni passati e finalmente posso vedere la Cattedrale di Sant Giles ( o Sant'Egidio).
E’ il cuore e uno dei simboli della capitale di Scozia, reso immortale dall’omonimo romanzo di Sir Walter Scott. Proprio qui, vicino al Royal Mile, sorgeva un antico tolbooth, una prigione cittadina ora distrutta.
Dovrei sputarci per aver fortuna, come vorrebbe una vecchia tradizione, ma per rispetto non lo faccio. Costruita sui resti di una struttura del IX secolo, l’edificio ha subito diverse modifiche e cambi di stile. Per fotografare all'interno della cattedrale servono 2 sterline, consegnate al banco all'ingresso.
Una parte molto bella di questa chiesa, e cosa che caratterizza quasi tutte le chiese del periodo gotico, sono le bellissime vetrate decorate. Queste sono ricche di decorazioni e risalgono al XIX e il XX secolo. Queste raffigurano la vita di sant’Andrea in alcune situazioni particolari della sua vita religiosa.
Esco dalla chiesa soddisfatto e vado verso il Dean Village. Naturalmente vado a piedi.


Dean Village ("dene" in scozzese significa "valle profonda") fu un luogo prospero per più di 800 anni. Verso il 1960, divenne un luogo povero e decadente, causa la crisi.  Dieci anni dopo, ci si rese conto che si trattava di un luogo gradevole, vicino alla città, ed iniziò la riabilitazione della zona, per trasformarla in un’area residenziale molto ambita .
Una visita al Dean Village la raccomando, è un posto fuori dal comune e fuori dal tempo. Si torna indietro con la storia e si vivono momenti passati. Raccomando di fare una passeggiata  tranquilla. Non perdetevi la camminata sul fiume Leith.

Esco dal villaggio e mi dirigo verso il porto. Per arrivarci basta percorrere strade alberate.
Nella mia strada trovo la cattedrale di St Mary. Molto bella da vedere.

Per raggiungere Il porto passo davanti all'Orto botanico e il bellissimo parco di Inverleith .


Laghetto artificiale con cigni e anatre splendono in questo parco.

Posto da vedere e da soffermarsi per riposare e godersi la natura.

Arrivo al porto. E' pranzo ed ho fame. Entro al centro commerciale e mi faccio affascinare da un handmade Burger. Mangio un bel panino con patate e birra.

Soddisfatta la parte culinaria giro per il porto, sia la parte vecchia che la parte nuova. Interessante .
La Royal Yacht  Britannia è visibile dalle vetrate del centro commerciale. Costruita nel 1953 con l’idea che fosse usata come nave ospedale per i periodi di guerra e come eventuale rifugio della regina in caso di una guerra nucleare, è ora una delle attrazioni turistiche più visitate di tutta Edimburgo.
Nella parte vecchia del porto  ci sono Barche trasformate in ristorante  ferme sulla banchina. Il panorama è molto bello.
C'è anche una panchina con personaggio illustre da sfondo.
Per rendere omaggio al passato peschiero di Leith come porto di Edimburgo, si trova  un arpione per balene. La caccia alle balene è stata per decenni la principale fonte di guadagni per Leith. Le imbarcazioni che si dirigevano verso l’Antartide, passando per le isole Falkland/Malvine, si dedicavano a questo tipo di caccia ed appartenevano alla compagnia di Christian Salvesen che aveva varie basi nell’Atlantico del Sud.
Dopo aver finito la passeggiata torno verso la città.
Mi fermo in un supermercato e compro la cena. Torno in albergo dato che il giorno seguente mi dovrò svegliare presto per andare in aeroporto.

5° giorno

Raggiungo il centro dove da Waverley Bridge parte il bus che mi porta in aeroporto.
Un altro viaggio pregno di emozioni e nitide sensazioni è finito, ma verrà ricordato per molto molto tempo.



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