Primo viaggio post-covid. Leggo attentamente tutte le precauzioni di viaggiaresicuri.it e decido di partire. Nel momento del viaggio a Lisbona c'era un lockdown che comprendeva paesi al nord , ma non nella capitale, e le restrizioni covid erano le stesse dell'Italia (mascherina obbligatoria posti chiusi, e distanziamento sociale).
Nei voli da e per l'Italia non si poteva mettere il bagaglio nella cappelliera. La compagnia aerea era obbligata a collocarli tutti in stiva , tranne gli zaini e le borse. Easyjet, compagnia con cui effettuo il volo, mi comunica via email i documenti (autocertificazioni) da presentare nei gate o in aeroporto causa l'emergenza sanitaria in corso. A Milano Malpensa presenti termoscanner per misurazione corporea della temperatura. In Italia consegno autocertificazione direttamente al gate. In Portogallo nessuno lo chiede.
Il viaggio dura tre ore. Mi ricordo di spostare un ora indietro l'orologio per il fuso orario.
Applauso all'atterraggio che non sentivo da anni. Contenti di tornare a viaggiare? Si scende dall'aereo fila x fila per evitare assembramenti.
Esco dall'aeroporto , ci sono pochissime persone, e seguo indicazioni per metro.
Prendo il biglietto , e visto che non ho la tessera ricaricabile, pago 2 euro ( 1,50 biglietto+0,50 la tessera).
L'obbligo mascherina sulla metro è rigorosamente seguita da tutti. Scendo ad Alameda dove si trova il mio albergo Hotel As Lisboa (https://hotelaslisboa.wordpress.com/). Un bell'albergo che si affaccia sulla piazza della Fonte Luminosa, una bellissima fontana immersa in un bel parco.
Il personale dell'albergo parla un buon inglese. Prendo possesso della stanza, al 3° piano, e mi faccio una doccia.
Cambiato comincio a passeggiare per la città. Devo premettere che a Lisbona c'ero già stato, quindi cercherò di non vedere di nuovo tutto.
Brutto vedere la città in piena estate con pochi turisti.
Dall'Hotel prendo Avenida Almirante Reis e vado verso la piazza più famosa e centrale di Lisbona ,Praça do Comércio. Conosciuta prima del Terremoto del 1755 come Terreiro do Paço (Piazza del Palazzo), poiché qui si ergeva il Palazzo Reale Ribeira.
La denominazione “Praça do Comércio” viene dalle classi sociali che si voleva privilegiare e valorizzare: commerciale, finanziaria e borghese che tanto contribuirono alla ricostruzione della città.
Piena di acqua e fontane.
Giro per i vicoli dove compro dei souvenir. I Vicoli di Lisbona sono tutti da percorrere e vedere. C'è un mondo storico e multiculturale.
Da Rua Da Prata arrivo fino all'oceano. Prima mi fermo all'Igreja de Sau Nicolao (chiesa). Molto bella raccomando di vederla.
Percorro la piazza con i suoi tram e i tavolini (ahimè quasi tutti vuoti). Dalla finestra dell'oceano , con i due piloni al centro, percorro la strada e arrivo fino alla stazione Cais Sodrè.
In un chiosco compro un gelato , a Lisbona va molto caldo.
Salgo verso la collina presso Rua do Alacrim.
Bellissima la veduta dell'oceano. Soffermatevi a guardare ed ammirare tutto quello che vi circonda. Lasciatevi stupire.
Entro nella Freguesia de Misericordia. Da vedere.
Salgo ancora. Supero Teatro Trinidade, dove alcuni uomini stavano cambiando le locandine. Forse a Lisbona i teatri sono aperti.
Arrivo al capolinea della funivia per chi non vuole camminare.
Più avanti c'è Parco Alegria dove c'è una bellissima vista della città. Bellissima piazza piena di statue ( Lisbona ne è piena) e fontane.
Mi godo il paesaggio.
Torno verso “Praça do Comércio” e mediante strade alternative mi accingo al ritorno in albergo.
2° giorno
Per essere grande, sii intero: non esagerare e non escludere niente di te. Sii tutto in ogni cosa. Metti tanto quanto sei, nel minimo che fai, come la Luna in ogni lago tutta risplende, perché in Alto vive.
Fernando Pessoa
Dopo un abbondante colazione in albergo con le buonissime Pasta de nata, Esco dall'albergo per raggiungere Sintra. Dal 1995 il paese fa parte della lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.
Per la sua bellezza e austerità alcuni scrittori la lodarono : Hans Christian Andersen, la definì “il posto più bello del Portogallo”, mentre Lord Byron la definisce "giardino dell'Eden" ("Cintra's glorious Eden intervenes in variegated maze of mount and glen").
Raggiungo la stazione di Roma-Areeiro, 10 minuti a piedi dall'albergo. Un po' di tempo per capire come funzionava la vendita dei biglietti ( lo sportello con la persona a cui chiedere informazioni era chiuso).
Il biglietto a/r , con la tessera ricaricabile, costa 4,50. Binario 2 e 8,25 si parte per la città. Il treno è quasi vuoto ed ha maggiormente pendolari.
Alle 9.10 si arriva a Sintra e , mentre supero tassisti che vorrebbero averti come passeggero, seguo indicazioni centro storico.
Dalla piazza principale mi sposto verso il Palacio che ha Giardini ingresso libero. Considerando i pochi turisti e pochi introiti è Ben curato e assolutamente da vedere. Il palazzo è a pagamento per ora declino.
Dopo un accurata visita torno verso la piazza , ma prima una vista della città sottostante. Seguo per Palacio e Castello dei Mori (Mouros). Io ho fatto il percorso di Villa Sassetti , meraviglioso, inerpicandosi tra scalini . strade asfaltate e non, ponti. C'è la possibilità di prendere il bus 434 o farsi trasportare mediante le motorette Ape fatte apposta per i turisti.
Dopo una salita faticosa, ma gratificante, arrivo al chiosco dove compro il biglietto abbinato del parco e Palacio de Nacional. Il Palacio da Pena costituisce una delle più grandi espressioni dell'architettura Romantica Europea in Portogallo. Dalle rovine di un antico monastero ha visto la luce un superbo castello colorato.
Il biglietto costa 14 euro. 7,5 solo per il parco.
C'è una navetta che vi porta dall'entrata fino al palazzo che costa 3,5 euro, con varie fermate all'interno del parco.
Io ho seguito la strada e ho fatto a piedi. Non si possono perdere le bellezze che si parano davanti.
Il palazzo colorato è bellissimo. Qualche foto dall'alto.
Metto mascherina sul naso e bocca ed entro nel palazzo. Bellissima la cappella con la sua vetrata colorata, da vedere le stanze da letto di Ferdinando e Amelia, la stanza da pranzo.
Eco dal Palazzo e gironzolo per il parco. Iniziato a costruire nel 1846 e concluso dopo 4 anni.
La prima cosa che si incontra è la cisterna d'acqua (Waterwheel), di estrazione romanica.
Si scende verso la valle dei Laghi. Lasciatevi affascinare dal Giardino delle Camelie. Piante che provengono da tutto il mondo.
Arrivo alla valle. Dove regnano cigni e anatre. Tutto in mezzo al parco, veramente spettacolare.
Un silenzio meraviglioso.
Giro per tutti i laghetti presenti.
Passo dall'altra sponda e risalgo su.
Arrivo alla Western Red Cedar. Alberi presi dai territori dei pellerossa voluti specificamente dal Re Ferdinando.
Verso Greenhouse (serre) e Pena farm (cavalli e capre che si possono ammirare da un recinto).
Ci sono le stalle dove è possibile programmare una passeggiata a cavallo.
Ormai sono le 14 e comincio ad avere una gran fame. Il ristorante del parco è chiuso. Scendo verso il centro storico.
In un ristorante della piazza principale prendo un omelette al rum e una birra. Mi rilasso e rivedo le tantissime foto che hanno immortalato la mattinata.
Sazio vado a comprare qualche souvenir.
Finito torno verso la stazione. Prendo il treno e da Roma Areeiro seguo Avenida Roma. A Praca de Londres entro nella chiesa St Jeus de Dio , molto suggestive le foto dietro l'altare. Da vedere.
Da Avenida Roma salgo verso Mirador Santa Lucia, la più bella vista panoramica di Lisbona ( così è presentata, ma dopo scoprite che non è così). Per salire verso Alafama devo mettere la mascherina anche all'aperto, i marciapiedi sono troppo stretti per non venire a contatto da chi proviene dalla direzione opposta.
Le case che si vedono al Mirador sono tutt'uno con l'oceano , non c'è una linea di demarcazione. Stupenda.
Salgo verso Ingreja do Gracia e verso il Miradouro Sophia de Mello Breyner Andersen.
Bellissima città.
I sapori, i suoi monumenti, le tantissime statue e fontane, i palazzi rossi, e l'oceano. Niente da invidiare a nessuna città.
Torno in albergo felice.
3° giorno
Siediti al sole. Abdica e sii re di te stesso.
Fernando Pessoa
Dalla strada parallela all'albergo arrivo fino all'Alfama.
Il Quartiere più antico di tutta la città. Ad un certo punto arrivo a Miradouro Senora do Monte, dove secondo me c'è la vista più bella della città.
A differenza di Santa Lucia non c'è nessun bar o ristorante per goderti la veduta rilassato con un bicchiere in mano.
Scendo verso Santa Apollonia. Torno verso la piazza principale di Lisbona da Rua Agusta. Strada turistica per eccellenza con i suoi ristoranti con bocalhau e pasteleria con Pasta de Nata.
Un giro verso la piazza e si torna verso aeroporto
Un giro verso la piazza e si torna verso aeroporto