Marzo 2024
Partenza con Easyjet per ora di pranzo. Problema con qualche straniero che voleva portare zaini grandi in cabina o due senza priorità , ma si parte in orario.
Dopo 3h e mezza di volo si arriva nella città scozzese. Controllo passaporti e via. L'origine del nome di Glasgow è incerta: venne collegato col primitivo carattere fisico del luogo: dear green spot ("caro luogo verde"), e con le sue prime associazioni religiose, cioè Kirkfield.
La differenza di clima si sente. Escursione minima di 8 gradi. Almeno c'è il sole.
Raggiungo il punto di sosta dell'Airlink 500 che mi porterà al centro città. Biglietto 10 sterline solo andata.
Scendo a Dundas Street e vado verso la cattedrale. Il viaggio a piedi è stato un bellissimo incontro con graffiti , meravigliosi, a dimensione extra sui palazzi. Spettacolari. (Glasgow ha graffiti bellissimi, nascosti in parti della città).
Aperture CattedraleDal 29 Mar to 30 Sept:
Lunedì a Sabato, 9.30am alle 5pm; Domenica, dalle 1pm alle 5pm (ultimo ingresso 4.15pm).
1 Oct to 28 Mar:
Linedì al Sabato , 10am alle 4pm; Domenica, 1pm alle 4pm (Ultimo ingresso 3.30pm).
Per 5 minuti ho perso ultimo ingresso. Niente da fare. Spostare visita
a domani.
Rappresenta il memoriale dei mercanti scozzesi della città e contiene l'eminenza Glasgowiana di quei tempi.
I Monumenti sono progettati e costruiti da architetti glasgowiani. I loro progetti, eseguiti da esperti scultori, hanno contribuito ad ornare e creare sculture di prima qualità.
La colonna di D&J Hamilton rappresenta perfettamente la separazione tra tempo ed eternità.
All'interno , verso la strada con fronte cattedrale, c'è una statua a memoria di William Wallace, il famoso cavaliere Braveheart, dove i turisti lasciano qualche cent o pence.
Per arrivare alla Necropoli devi attraversare il Bridge of Sighs (Ponte dei sospiri), ponte varcato dai parenti che andavano a piangere i loro cari.
Torno giù verso Cathedral Street e vado verso il quartiere di Merchant City. Si oltrepassa la storia e si torna nell'età vittoriana. Palazzi stupendi, da fotografare. Puoi sorseggiare una bevanda o mangiare qualcosa in qualche bar e bistrot, mentre osservi l'esterno.
Da Ingram Street arrivo alla famosa via dello shopping di Buchanan Street, non dimenticando di fotografare i vari graffiti che incontro.
Alcuni negozi di orologeria di lusso.
Trovo la statua del duca di Wellington con il famoso cono stradale, oramai una tradizione scozzese. Qualche anno fa fu approntato un piano per impedire ai coni segnaletici di finire in testa ai propri personaggi storici. Si è scatenato un putiferio: migliaia di persone si sono date la briga di andare a firmare una petizione online, per sostenere che, sì, quello sul capo del Duca di Wellington è ormai entrato a far parte a pieno diritto del panorama urbano di Glasgow
(forse a imperitura memoria delle sue bevute notturne). Niente da fare.
Dopo aver passeggiato per Buchanan Street vado verso Queen Street Station dove un treno mi porterà a Croy ( 10 minuti di treno) dove si trova il mio albergo.
2° giorno
“La cosa bella di Glasgow è che, se ci fosse un attacco nucleare, dopo sembrerebbe esattamente la stessa.” – Billy Connolly
Da Croy a Glasgow 5.60 € a/r. Appena fuori dalla stazione di Queen street, mi fermo da un Caffè Nero, uno Starbuck's del nord, per gustarmi un Cappuccino e muffin. 6,15 €.
Dal sito , anche se ingresso è gratis, sarebbe preferibile prenotare i biglietti. Si entra massimo in 200. A Marzo il problema non sussisteva, ma meglio saperlo.San Mungo era un missionario , conosciuto anche come Saint Kentigern. Questo santo convertì parte della Scozia al Cristianesimo nel VI secolo ed è il patrono di Glasgow. Per questo motivo nello stemma della città vengono raffigurati i suoi simboli: un uccello, un albero, una campana e un pesce con un anello. Il pesce con l'anello rappresenta una leggenda secondo cui il santo trovò l'anello della regina nel ventre di un pesce, proteggendola così dall'ira del marito sospettoso.
La costruzione della cattedrale di Glasgow iniziò nel 1136 e ci vollero circa 350 anni per terminarla.
Nonostante le grandi finestre, gli interni della Cattedrale di Glasgow sono piuttosto bui e conferiscono alla chiesa una romantica aura di mistero. Un'altra caratteristica di rilievo è l'imponente coro in pietra, che rappresenta i 7 peccati capitali. Altrettanto degne di nota sono le vetrate colorate, tutte costruite dopo il 1947.
Nella cripta c'è la tomba di San Mungo, attrazione di tantissimi pellegrini. Viene raggiunta da un percorso a tappe.
Il vescovo fu catturato a Cupar e imprigionato in Inghilterra. Salvato dalla morte per il suo rango. Rimpatriato nel 1314 prima della battaglia di Bannockburn, morì nel 1316. I suoi resti sono all'interno della tomba di St Mungo.
Per i cinefili, o serialisti, nella Cattedrale sono state girate alcune scene di Outlander.
Da cathedral Street passo St Vincent Street e fotografo qualche palazzo vittoriano. Intanto da un Ristorante Vietnamese c'è una fila immensa. Palazzi adiacenti a complessi nuovi.
Da La belle Place prendo il parco per Kelvingrove museum. Parco è molto bello, con una fontana da vedere. Ci sono molti scoiattoli che scorrazzano.Arrivo al museo all'ora di pranzo, quindi prima passo nel ristorante interno. Mangio un risotto al salmone mantecato al whisky e una Scottish beer. Buono.
Entro al museo. Ingresso gratis.
Ricordatevi che alle 13 suonano l'organo ( la Domenica alle 15)
Orari di apertura
Dal lunedì al giovedì e sabato: dalle 10:00 alle 17:00 Venerdì e domenica: dalle 11:00 alle 17:00
Inaugurato nel 1901, è uno dei musei più famosi gratis. della Scozia. Le collezioni di Kelvingrove sono estese, di ampio respiro e significative a livello internazionale. Includono storia naturale, armi e armature, arte di molti movimenti artistici e periodi storici.
All'interno si trova il capolavoro di Salvador Dalì "Cristo di San Giovanni della Croce". C'è persino un aereo Spitfire appeso al soffitto della corte ovest.
Lascio il museo e passo sotto la ferrovia. Costeggiando il muro trovo dei graffiti stupendi. Muro pieno. Da vedere.
Attraverso il ponte e oltrepasso il Clayside Distillery. Gionziolo tra Ovo Hydro e il Sec, Exhibition Centre. Vado verso Clydeport, dove non stona il vecchio con il nuovo. Torno verso il centro per il Riverside.
"Meglio morire in piedi che vivere per sempre in ginocchio" Dolores Ibarruri.
Giro x Buchanan Street che di sera è un bello spettacolo. Compro per la sera. Torno in albergo.
3° giorno
“Londra può avere più denaro e Vienna più cultura; Roma può avere più storia e Parigi più stile. Ma Glasgow ha il cuore più grande.” – Fuad Alakbarov
Parto da Croy. Essendo sabato, i treno sono quasi vuoti. La meta è Buchanan station , dietro Queen station, per prendere bus per Stirling. Mi fermo ad un supermercato che è nel tragitto.
Io a piedi.
Biglietto d'ingresso 17.50 € online o 19.50 € interno al castello.
Fu costruito , sembra , nel 1110. Dopo guerre e passaggi di mano, fu restaurato dai reggenti di Scozia come lo vediamo oggi dagli Stewart (dal 1490 al 1600).
Bella la King's Inner Hall (Stirling Heads), la stanza dove il re conferiva con ambasciatori e nobili. Le Stirling Heads, furono commissionate da re Giacomo V intorno al 1540, per decorare il soffitto , tuttavia, è probabile che il re, non abbia mai visto il soffitto completato prima di morire a Falkland Palace nel 1542.
Spostando un carrello, con specchio. si possono vedere i vari medaglioni. Riproduzioni sono presenti anche nel museo.
Da vedere La Great hall.
Questa magnifica sala per banchetti, è la più grande del suo genere mai costruita in Scozia nel tardo Medioevo. E’ molto più grande della sala del Castello di Edimburgo e rappresenta il primo esempio di influenze rinascimentali nell'architettura reale del paese.
Nella cappella reale fu incoronata regina Maria di Scozia.
Interessante il Museo del Reggimento. Museo Argyll.
Il museo del reggimento degli Argyll and Sutherland Highlanders è dedicato al celebre reggimento omonimo scozzese. L’edificio è tuttora il quartier generale del reggimento, nonostante non sia più attivo da molto tempo.
Fondato alla fine del XVIII secolo, come una delle sei unità di fanteria di linea scozzesi, il reggimento degli Argyll si addestrò nel castello di Stirling, prima di passare alla storia per l’eroismo dimostrato nella guerra di Crimea, che valse loro il soprannome “Fighting Highlanders”.
Incrocio moltissimi runner.