venerdì 5 dicembre 2025

VIAGGIO A CIPRO : PAPHOS E NICOSIA

 Novembre 2025


Si parte per Paphos , Cipro. Si dovrebbe partire alle 20.45, invece 1 ora di ritardo. Aereo completamente pieno. 

A Paphos (Pafo) , solare città sulla costa cipriota, arriviamo all'1.30 di notte. Bisogna spostare in avanti le lancette di un'ora  per il fuso orario. 

Ingresso nel paese con macchinette che leggono i documenti e scattano foto , per quelli della Comunità europea. Per gli altri controllo passaporti. Visto l'orario di arrivo avevo già prenotato un taxi con Booking,  collegato al volo, in modo che in caso di ritardo il servizio è sempre disponibile. Guida inglese ( quindi guida e corsie opposte alla nostra).

Arrivato in albergo c'era l'uomo in reception che mi attendeva ( avevo già segnalato che il mio volo sarebbe atterrato tardi). Era un Aparthotel (quindi in stanza avevo tutto il minimo necessario per un appartamento). Tasmaria Aparthotel. Vicino al mare e alle attrazioni. 

Alla mattina ho effettuato colazione in stanza. Si parte e si va verso il mare. La città è in costruzione, si vedono case con ponteggi e gru sparse in quasi tutta la città. Nella parte del mare è ancora un posto, abbastanza, selvaggio. Capre che pascolano. Nessuno stabilimento. E' ancora vivibile. 

E' novembre , ma la temperatura raggiunge i 25-29 gradi. Maglietta a manica corta si sta benissimo. Camminando in linea al mare , c'è una stradina pedonale asfaltata, si raggiunge il nostro primo obiettivo. 

Complesso archeologico. Biglietto d'ingresso di 4,5 euro. Gratis per gli anziani. 

Prima di entrare compro un cappello a visiera in uno dei tanti negozi di souvenir fuori dal complesso. Il sole picchia. 

Il complesso è diviso in più parti:  la Casa di Aion, Villa di Teseo, Casa Hellenistic, Casa di Orfeo, Casa quattro stagioni , Fortezza a quattro colonne, Agora, Casa di Dionisio  Quest'ultimo il più bello.

Non tutto è ancora scavato, work in progress. Il mosaico di Cassiopea nella Casa di Aion è assolutamente da vedere,  databile al 318 d.C. grazie al ritrovamento negli scavi di una moneta romana appena coniata. 

Da vedere anche la Casa di Dioniso.La casa sembra essere stata costruita alla fine del II secolo d.C. e fu distrutta e abbandonata dopo i terremoti del IV secolo d.C. La Casa di Dioniso si estende su una superficie di 2.000 mq, di cui 556 coperti da pavimenti a mosaico decorati con


scene mitologiche, d'epoca e di caccia.

Dal  mito di Narciso alle Quattro Stagioni, raffigurate con teste tutte diverse. A parte alcuni mosaici unicamente geometrici, il viaggio nella mitologia prosegue nella tragica storia d’amore fra Fedra, moglie di Teseo e il figliastro Ippolito. Il Trionfo di Dioniso conta una serie di raffigurazioni,Bellissimo il Ratto di Ganimede. 



Infine la tragedia narrata da Ovidio nelle Metamorfosi di Piramo e Tisbe, seguita da Icaro e Dioniso e Apollo e Dafne. Le
 caratteristiche principali di questa villa romana restaurata è patrimonio mondiale dell'UNESCO.

Prima dell'Agora , antico mercato, è presente un faro. Fa parte della storia della città ed è all'interno del parco archeologico ( anche se non è gestito da loro). Si entra solo sulla base. Presenti scale che portano ad una porta, che è chiusa. 

All'interno ci sono quadri e raffigurazioni che spiegano la storia della città. 

Ormai è ora di pranzo, quindi scelgo uno dei ristoranti che si trovano sul piazzale davanti ingresso parco. Non molto economico. 


Cammino sulla strada del lungomare con i suoi vari negozietti. I souvenir sono quasi tutti visti. 

Presenti anche negozi di artigianato e ristoranti. 

Si comincia a sudare anche con maglietta. 

Mi addentro verso la città e visito la chiesa di Panagia Chrysopolitissa. La Basilica di è un sito del patrimonio mondiale. Fu costruita nella seconda metà del IV secolo dC ed era una delle chiese più grandi dell'isola.





Fu distrutta dagli invasori. Sopra gli scavi della basilica originale sono state costruite passerelle sopraelevate, che consentono di guardare i pavimenti a mosaico che sono sopravvissuti. 

Passeggio e catturo ogni particolare. Il mio obiettivo finale è la Old Town. 

Nel mio cammino trovo prima la chiesa di Agia Kiryaki. La chiesa di Ayia Kyriaki Chrysopolitissa fu costruita intorno al 1540 d.C. come


chiesa latina sul sito di una piccola chiesa distrutta nel 365 d.C. da un terremoto. La Storia e la Bibbia narrano "San Paolo e San Barnaba visitarono Cipro nel 45 d.C. e convertirono il proconsole romano Sergio Paolo. Questi divenne il primo sovrano cristiano e Cipro il primo paese cristiano. La tradizione vuole che San Paolo sia stato flagellato a Pafo presso la colonna vicino a questa chiesa. Questa chiesa è, quindi, spesso conosciuta come "La Chiesa presso la Colonna di San Paolo".

Sulla strada trovo le Catacombe di St Salomon, il sito è gratis. Quando si scendono le scale si trova,  una cappella prima stanza di un complesso sotterraneo . Nel Medioevo, il sito era una popolare meta di pellegrinaggio ed era anche chiamato "Cappella dei Sette Dormienti" o "dei Sette Maccabei".



Agia Solomoni fu una delle prime ad abbandonare l'idolatria e ad abbracciare il cristianesimo sull'isola. Secondo la tradizione, Solomoni si rifugiò nella grotta per sfuggire alle persecuzioni dei Romani, ma questi ne murarono l'ingresso, condannandola a una morte lenta e crudele. Tuttavia, quando la grotta fu aperta 200 anni dopo, la santa ne uscì viva.

La camera occidentale presenta un'abside incastonata nella parete occidentale e resti di affreschi cristiani del XII secolo. I nomi dei crociati del XIII secolo sono tra i graffiti incisi nell'intonaco. All'ingresso delle catacombe si erge un albero sacro, i cui rami sono adornati da stracci colorati e pezzi di vestiario lasciati dai fedeli come offerte al santo. Si ritiene che l'albero abbia poteri curativi.


Camminando arrivo alle grotte ( vecchie catacombe) di Fabrika Hill. Questo complesso, noto anche come Grotte di Pafos e Catacombe di Pafos, comprende una rete artificiale risalenti al periodo ellenistico, successivamente utilizzate dai primi cristiani. Sopra le grotte c'è un vecchio anfiteatro romano ( non in buone condizioni). Quando io l'ho visitato c'era un evento di opere d'arte all'interno delle grotte. Tutto è gratis. 



Arrivo finalmente nella Old Town. Non c'è molto da vedere. 

Gironzolo intorno alla piazza e vie secondarie. Ormai si sta facendo sera. Torno verso l'albergo.

Prima ,però dal promontorio della vecchia città , mi godo il tramonto.

Si chiude la giornata. 





2° giorno 

"La persona che non ha visto montagne e castelli ha visto il forno e si è spaventata"

Proverbio cipriota

 Questo si dice in riferimento a qualcuno che è intimidito dalle difficoltà apparentemente banali della vita.

Si parte presto dall'albergo per raggiungere la stazione dei Bus di Paphos. Dalla città marina si arriverà a Nicosia, la capitale dell'isola. Ultima capitale ancora divisa in due ( Repubblica di Cipro da una parte e  Repubblica di Cipro del Nord dall'altra, quest'ultima riconosciuta solo dalla Turchia).
Il bus parte alle 8.00 ( verificare orari sul sito della compagnia Intercity Buses , dato che sabato e domenica ci sono orari ridotti). Non ci sono treni. Prezzo biglietto è di 8 euro, da pagare in contanti all'autista. 

E' stato Complicato districarsi perché la stazione era chiusa, non ci sono riferimenti sul display o stalli per capire dove prendere il bus. Il cirillico , inoltre , non aiuta. 

Dopo 2 ore arrivo a Nicosia. Dormito durante il viaggio. 
Prima tappa sono le mure veneziane. Queste impressionanti fortificazioni, costruite negli ultimi anni del dominio veneziano, racchiudono l'ingegnosità strategica e la maestria architettonica dell'epoca rinascimentale. Estendendosi per oltre cinque chilometri e punteggiate da undici robusti bastioni, le mura circondano la città vecchia, 

Alla fine del XVI secolo, le ambizioni espansionistiche dell'Impero Ottomano si facevano sempre più pressanti nel Mediterraneo, spingendo i Veneziani a rafforzare le loro difese. La decisione di fortificare Nicosia fu presa nel 1567, come risposta alla crescente presenza militare ottomana lungo la costa anatolica. I Veneziani incaricarono i rinomati ingegneri militari di progettare e supervisionare la costruzione delle mura, sostituendo le più antiche e meno formidabili fortificazioni medievali che esistevano sin dall'inizio del XIII secolo.

Tre grandi porte perforano le mura, ciascuna intitolata a città vicine: la Porta di Paphos, la Porta di Famagosta e la Porta di Kyrenia. Queste porte servivano come punti cruciali di ingresso e uscita, e la loro collocazione strategica facilitava il movimento di truppe e rifornimenti. La Porta di Famagosta, conosciuta anche come Porta Giuliana, è particolarmente nota per la sua eleganza architettonica. Entro il 1570, le mura erano in gran parte completate, giusto in tempo per l'invasione ottomana guidata da Piali

Pasha. L'assedio di Nicosia iniziò il 22 luglio 1570 e, nonostante le formidabili difese, la città cadde in mano agli Ottomani il 9 settembre 1570, dopo una battaglia feroce e sanguinosa. 
Supero la Famagosta Gate. E' novembre m ma il caldo è asfissiante. Sudo anche con la maglietta a maniche corte. 
Arrivo al Famoso Monumento alla libertà, progettato da Ioannis Notaras. Il Freedom Monument è stato eretto nel 1973 per onorare i combattenti EOKA anti-britannici dell'emergenza 1955-1959 a Cipro. In cima al monumento si trova la Statua della Libertà, che osserva due eroici combattenti dell'EOKA che tirano le catene per aprire i cancelli della prigione, consentendo ai prigionieri, ai contadini e al clero greco-ciprioti di sfuggire al dominio britannico.


Vado verso l'interno e arrivo alla Cattedrale di S.Giovanni. E' situata al centro della città vecchia di Nicosia, capitale di Cipro. Fu costruita per volere dell’arcivescovo Niceforo tra il 1662 e il 1673 sulle rovine dell’abbazia benedettina omonima..
Vicino c'è il Palazzo dell'arcivescovo. Purtroppo era chiusa ed ho dovuto rinunciare alla visita. 

Passo all'interno e raggiungo la famosissima via Lidra, strada turistica. Pieno di ristoranti e negozi. 

Superato abbondantemente mezzogiorno decido di mangiare prima di avventurarmi in altre visite. 

Torre Schacolas è la vedetta della città. All'11° piano , con 2,5 € è possibile avere la visione di tutta Nicosia. Sotto Ogni vetrata è presente una spiegazione di  cosa stai vedendo e la sua storia. 
Si può vedere anche la parte turca.

Scendo e , prima di oltrepassare il confine , vado a far visita al museo Levantis. Il museo svela la storia della città di Nicosia, dall'antichità fino all'era attuale.

L'idea di creare un museo dedicato alla storia di Nicosia fu del precedente sindaco della città, Lellos Demetriades. Il Museo fu fondato nel 1984 dalla Fondazione Anastasios G. Leventis e inaugurato nel

1989. Due anni dopo, nel 1991, il Museo Leventis fu onorato con il premio European Museum of the Year. Oggi, interamente ristrutturato e con la nuova ala, il Museo si propone di continuare nella sua missione di contribuire alla protezione della storia di Nicosia.

Molto interessante e struggente il secondo piano, dove spiega con video, foto e gigantografie la storia dell'indipendenza e la guerra tra Greci-Ciprioti e Turchi Ciprioti. Storia che ha poi portato alla divisione della capitale. 

Il museo è gratis sempre.

Esco e prima del checkpoint mi fermo a visitare la Chiesa di Phaneromeni. E' una delle chiese più grandi della capitale e fu costruita nel 1872. Il mausoleo di marmo a est della chiesa contiene le reliquie dei vescovi e dei sacerdoti giustiziati dagli Ottomani il 9 luglio 1821.

La chiesa , molto bella, veniva allestita per un matrimonio. 

In epoca bizantina, sul sito della chiesa sorgeva un convento e le suore erano note per essere tessitrici di seta. Sembra che il convento sia stato sciolto dopo la conquista ottomana di Nicosia nel 1571 e che la chiesa sia diventata un luogo di culto cristiano parrocchiale.


Secondo la tradizione, i turchi tentarono di convertire la chiesa in una moschea. Tuttavia, abbandonarono il progetto poiché gli imam lì nominati morirono poco dopo aver assunto l'incarico. Vale la pena ricordare che un altro tentativo di conversione da parte del comandante ottomano di Cipro ,nel 1821, fu sventato dall'intervento miracoloso della Madonna.

Fu costruita nella sua forma attuale nel 1872-73 e inaugurata il 5 giugno

1911 dall'Arcivescovo di Cipro, Kyrillos II.
Per entrare in parte Turca bisogna superare 2 controlli, uno da parte Cipriota e d uno da parte Turca-cipriota. Basta un documento ( passaporto o documento d'identità se sei della Comunità europea). 

Prima tappa è il Buyuk Han , famoso edificio che fungeva da luogo di sosta per le carovane desertiche. Fu costruito dagli Ottomani nel 1572, un anno dopo aver conquistato Cipro dai

Veneziani. Al centro del cortile aperto c'è una moschea con una fontana per le abluzioni prima della preghiera. È diventata la prima prigione cittadina sotto l'amministrazione britannica. Dopo essere stata restaurata per la maggior parte degli anni '90, e' diventato un centro artistico composto da diverse gallerie e laboratori. Ci sono anche diversi caffè all'aperto e negozi di souvenir. E' diviso in due piani. 


La passeggiata nella parte turca è una carrellata di una buona parte di negozi in cui il loro marchio di fabbrica non è l'originalità ( famosi brand venduti a poco prezzo).

Si arriva alla vecchia Cattedrale di Santa Sofia. Questa magnifica struttura, che ha iniziato la sua vita come cattedrale cattolica, ha resistito alla prova del tempo e ora serve come moschea, riflettendo la ricca e diversificata storia della regione. La cattedrale è una testimonianza del passato tumultuoso dell'isola.
La prima pietra fu posata nel 1209 e la costruzione fu guidata dalla dinastia Lusignano, che governava Cipro all'epoca. La cattedrale fu edificata sul sito di una precedente chiesa bizantina, e il suo nome, Santa Sofia, che significa Santa Saggezza, fu mantenuto dalla struttura originale.

a storia della cattedrale subì una svolta drammatica nel 1570, quando l'Impero Ottomano assediò Nicosia. Dopo un assedio brutale e prolungato, la città cadde e la cattedrale fu convertita in moschea. Gli Ottomani

aggiunsero due minareti alla struttura e fu rinominata Moschea Selimiye in onore del sultano Selim Vengo colpito dalla sua imponente facciata, che presenta intricati dettagli gotici e alti minareti. L'ingresso è adornato con bellissimi archi e sculture in pietra. Entrando, mi accoglie un vasto e sereno interno, caratterizzato da alti soffitti a volta e colonne eleganti.

Continuo la mia visita. Arrivo alla vecchia Chiesa di S. Nicola, dove ora è un palazzo con eventi culturali e religiosi. Di fronte c'è il grandissimo mercato municipale. 

La visita è finita. Si torna verso la parte europea. E' sera. A piedi raggiungo il mio Hotel

La mattina dopo si parte presto. Raggiungo la stazione dei bus Shuttle per Aeroporto Paphos, orari ridotti perché domenica. Si torna a Roma

VIAGGIO A CIPRO : PAPHOS E NICOSIA

  Novembre 2025 Si parte per Paphos , Cipro. Si dovrebbe partire alle 20.45, invece 1 ora di ritardo. Aereo completamente pieno.  A Paphos (...