Novembre 2025
Si parte per Paphos , Cipro. Si dovrebbe partire alle 20.45, invece 1 ora di ritardo. Aereo completamente pieno.
A Paphos (Pafo) , solare città sulla costa cipriota, arriviamo all'1.30 di notte. Bisogna spostare in avanti le lancette di un'ora per il fuso orario.
Ingresso nel paese con macchinette che leggono i documenti e scattano foto , per quelli della Comunità europea. Per gli altri controllo passaporti. Visto l'orario di arrivo avevo già prenotato un taxi con Booking, collegato al volo, in modo che in caso di ritardo il servizio è sempre disponibile. Guida inglese ( quindi guida e corsie opposte alla nostra).
Arrivato in albergo c'era l'uomo in reception che mi attendeva ( avevo già segnalato che il mio volo sarebbe atterrato tardi). Era un Aparthotel (quindi in stanza avevo tutto il minimo necessario per un appartamento). Tasmaria Aparthotel. Vicino al mare e alle attrazioni.
Alla mattina ho effettuato colazione in stanza. Si parte e si va verso il mare. La città è in costruzione, si vedono case con ponteggi e gru sparse in quasi tutta la città. Nella parte del mare è ancora un posto, abbastanza, selvaggio. Capre che pascolano. Nessuno stabilimento. E' ancora vivibile.E' novembre , ma la temperatura raggiunge i 25-29 gradi. Maglietta a manica corta si sta benissimo. Camminando in linea al mare , c'è una stradina pedonale asfaltata, si raggiunge il nostro primo obiettivo.
Complesso archeologico. Biglietto d'ingresso di 4,5 euro. Gratis per gli anziani.Prima di entrare compro un cappello a visiera in uno dei tanti negozi di souvenir fuori dal complesso. Il sole picchia.
Il complesso è diviso in più parti: la Casa di Aion, Villa di Teseo, Casa Hellenistic, Casa di Orfeo, Casa quattro stagioni , Fortezza a quattro colonne, Agora, Casa di Dionisio Quest'ultimo il più bello.
Non tutto è ancora scavato, work in progress. Il mosaico di Cassiopea nella Casa di Aion è assolutamente da vedere, databile al 318 d.C. grazie al ritrovamento negli scavi di una moneta romana appena coniata.Da vedere anche la Casa di Dioniso.La casa sembra essere stata costruita alla fine del II secolo d.C. e fu distrutta e abbandonata dopo i terremoti del IV secolo d.C. La Casa di Dioniso si estende su una superficie di 2.000 mq, di cui 556 coperti da pavimenti a mosaico decorati con
scene mitologiche, d'epoca e di caccia.
Dal mito di Narciso alle Quattro Stagioni, raffigurate con teste tutte diverse. A parte alcuni mosaici unicamente geometrici, il viaggio nella mitologia prosegue nella tragica storia d’amore fra Fedra, moglie di Teseo e il figliastro Ippolito. Il Trionfo di Dioniso conta una serie di raffigurazioni,Bellissimo il Ratto di Ganimede.
Infine la tragedia narrata da Ovidio nelle Metamorfosi di Piramo e Tisbe, seguita da Icaro e Dioniso e Apollo e Dafne. Le caratteristiche principali di questa villa romana restaurata è patrimonio mondiale dell'UNESCO.
Prima dell'Agora , antico mercato, è presente un faro. Fa parte della storia della città ed è all'interno del parco archeologico ( anche se non è gestito da loro). Si entra solo sulla base. Presenti scale che portano ad una porta, che è chiusa.
All'interno ci sono quadri e raffigurazioni che spiegano la storia della città.
Ormai è ora di pranzo, quindi scelgo uno dei ristoranti che si trovano sul piazzale davanti ingresso parco. Non molto economico.
Cammino sulla strada del lungomare con i suoi vari negozietti. I souvenir sono quasi tutti visti.
Presenti anche negozi di artigianato e ristoranti.
Si comincia a sudare anche con maglietta.
Mi addentro verso la città e visito la chiesa di Panagia Chrysopolitissa. La Basilica di è un sito del patrimonio mondiale. Fu costruita nella seconda metà del IV secolo dC ed era una delle chiese più grandi dell'isola.
Fu distrutta dagli invasori. Sopra gli scavi della basilica originale sono state costruite passerelle sopraelevate, che consentono di guardare i pavimenti a mosaico che sono sopravvissuti.
Passeggio e catturo ogni particolare. Il mio obiettivo finale è la Old Town.
Nel mio cammino trovo prima la chiesa di Agia Kiryaki. La chiesa di Ayia Kyriaki Chrysopolitissa fu costruita intorno al 1540 d.C. come
chiesa latina sul sito di una piccola chiesa distrutta nel 365 d.C. da un terremoto. La Storia e la Bibbia narrano "San Paolo e San Barnaba visitarono Cipro nel 45 d.C. e convertirono il proconsole romano Sergio Paolo. Questi divenne il primo sovrano cristiano e Cipro il primo paese cristiano. La tradizione vuole che San Paolo sia stato flagellato a Pafo presso la colonna vicino a questa chiesa. Questa chiesa è, quindi, spesso conosciuta come "La Chiesa presso la Colonna di San Paolo".
Sulla strada trovo le Catacombe di St Salomon, il sito è gratis. Quando si scendono le scale si trova, una cappella prima stanza di un complesso sotterraneo . Nel Medioevo, il sito era una popolare meta di pellegrinaggio ed era anche chiamato "Cappella dei Sette Dormienti" o "dei Sette Maccabei".
Agia Solomoni fu una delle prime ad abbandonare l'idolatria e ad abbracciare il cristianesimo sull'isola. Secondo la tradizione, Solomoni si rifugiò nella grotta per sfuggire alle persecuzioni dei Romani, ma questi ne murarono l'ingresso, condannandola a una morte lenta e crudele. Tuttavia, quando la grotta fu aperta 200 anni dopo, la santa ne uscì viva.
La camera occidentale presenta un'abside incastonata nella parete occidentale e resti di affreschi cristiani del XII secolo. I nomi dei crociati del XIII secolo sono tra i graffiti incisi nell'intonaco. All'ingresso delle catacombe si erge un albero sacro, i cui rami sono adornati da stracci colorati e pezzi di vestiario lasciati dai fedeli come offerte al santo. Si ritiene che l'albero abbia poteri curativi.
Camminando arrivo alle grotte ( vecchie catacombe) di Fabrika Hill. Questo complesso, noto anche come Grotte di Pafos e Catacombe di Pafos, comprende una rete artificiale risalenti al periodo ellenistico, successivamente utilizzate dai primi cristiani. Sopra le grotte c'è un vecchio anfiteatro romano ( non in buone condizioni). Quando io l'ho visitato c'era un evento di opere d'arte all'interno delle grotte. Tutto è gratis.
Arrivo finalmente nella Old Town. Non c'è molto da vedere.
Gironzolo intorno alla piazza e vie secondarie. Ormai si sta facendo sera. Torno verso l'albergo.
Prima ,però dal promontorio della vecchia città , mi godo il tramonto.
Si chiude la giornata.
2° giorno
"La persona che non ha visto montagne e castelli ha visto il forno e si è spaventata"
Proverbio cipriota
Questo si dice in riferimento a qualcuno che è intimidito dalle difficoltà apparentemente banali della vita.
Si parte presto dall'albergo per raggiungere la stazione dei Bus di Paphos. Dalla città marina si arriverà a Nicosia, la capitale dell'isola. Ultima capitale ancora divisa in due ( Repubblica di Cipro da una parte e Repubblica di Cipro del Nord dall'altra, quest'ultima riconosciuta solo dalla Turchia).Pasha. L'assedio di Nicosia iniziò il 22 luglio 1570 e, nonostante le formidabili difese, la città cadde in mano agli Ottomani il 9 settembre 1570, dopo una battaglia feroce e sanguinosa.
Vado verso l'interno e arrivo alla Cattedrale di S.Giovanni. E' situata al centro della città vecchia di Nicosia, capitale di Cipro. Fu costruita per volere dell’arcivescovo Niceforo tra il 1662 e il 1673 sulle rovine dell’abbazia benedettina omonima..
1989. Due anni dopo, nel 1991, il Museo Leventis fu onorato con il premio European Museum of the Year. Oggi, interamente ristrutturato e con la nuova ala, il Museo si propone di continuare nella sua missione di contribuire alla protezione della storia di Nicosia.
Secondo la tradizione, i turchi tentarono di convertire la chiesa in una moschea. Tuttavia, abbandonarono il progetto poiché gli imam lì nominati morirono poco dopo aver assunto l'incarico. Vale la pena ricordare che un altro tentativo di conversione da parte del comandante ottomano di Cipro ,nel 1821, fu sventato dall'intervento miracoloso della Madonna.
1911 dall'Arcivescovo di Cipro, Kyrillos II.
Veneziani. Al centro del cortile aperto c'è una moschea con una fontana per le abluzioni prima della preghiera. È diventata la prima prigione cittadina sotto l'amministrazione britannica. Dopo essere stata restaurata per la maggior parte degli anni '90, e' diventato un centro artistico composto da diverse gallerie e laboratori. Ci sono anche diversi caffè all'aperto e negozi di souvenir. E' diviso in due piani.
aggiunsero due minareti alla struttura e fu rinominata Moschea Selimiye in onore del sultano Selim Vengo colpito dalla sua imponente facciata, che presenta intricati dettagli gotici e alti minareti. L'ingresso è adornato con bellissimi archi e sculture in pietra. Entrando, mi accoglie un vasto e sereno interno, caratterizzato da alti soffitti a volta e colonne eleganti.

























