Dicembre 2017
Ultimo dei miei 12 viaggi effettuati in quest'anno. E' stato un anno proficuo e interessante per la parte viaggi, tranne per il mio conto in banca, ma la vita come diceva un famoso attore romano "...
è un mozzico".
Il mio ultimo viaggio mi porta a Stoccolma. Parto da Malpensa con Easy jet verso ora di pranzo e arrivo dopo 3 ore ad Arlanda, il primo aeroporto della città. Volo tranquillo. Superate le varie formalità esco dall'aeroporto.
Stoccolma è una città moderna dove la carte di credito è accettata dappertutto, quindi non c'è necessità di prelevare i soldi o cambiare l'euro in corone.
Per arrivare in città ci sono tre possibilità : il treno Arlanda Express tra il terminal 1 e 2 (280 Sek), Il treno normale che si può prendere al terminal 4 , dove esiste una piccola stazione ( variabile tra 150 e 200 sek) oppure il Bus Flygbussarna (119 sek). Il cambio era oscillante e sfavorevole durante il mio viaggio , ma per far veloce , nella conversione in euro, dividete sempre per 10.
Il bus ferma in ogni terminal. Ad ogni uscita è presente il ticket-machine dove si può effettuare il biglietto. E' presente anche la lingua italiana. Pagate le 119 sek ( in quel periodo 12,2 euro) mi accingo al gate per prendere il bus. Il gate è segnalato nelle varie mappe dell'aeroporto.
Il viaggio dura 40-45 minuti. Scendo al capolinea City Terminalen , che è la stazione dei bus dietro la stazione centrale ( che è in pieno centro). Prendo la metro ( La linea 10 o 13 ; il prezzo del singolo viaggio è 40 sek
) per raggiungere l'albergo
STF Gärdet. . Sono una persona che si arrangia sempre e difficilmente invio giudizi negativi , nei miei viaggi ho pernottato in Ostelli o Pensioni lontane dal centro ma con l' unico vincolo del bagno in camera. In questo hotel, per tutto il pernottamento, non è stata pulita la camera e non sono stati cambiati gli asciugamani , neanche dopo averlo segnalato e ricevuto scuse da parte del personale.
Prendo possesso della stanza , veramente minuscola, e mi faccio una doccia. Mi copro a cipolla : tuta sotto il jeans , cappello e guanti e vado verso il centro della città. Considerate che a dicembre a Stoccolma alle 15 è già buio. Per arrivare in centro ho due opzioni o ripercorrere il tragitto al contrario , quindi prendere la metro, o andare a piedi. Scelgo naturalmente seconda opzione.
Per Gamla Stan sono circa 40-45 minuti a piedi.
Dopo aver attraversato vie e vicoli pieni di luci, arrivo in una piazza prima di entrare nella
Old Town, con renne gigantesche e illuminate.
Mi ricordo che è il 13 dicembre e S. Lucia , una festa molto sentita nel Nord Europa. Nella mia camminata ho trovato babbi natale che correvano , o in motocicletta , con presepi attaccati al manubrio od altre stramberie divertenti e simpatiche.
Percorro la piazza e arrivo nella parte con ponti e il mare, infatti la capitale della Svezia sorge su 14 isole che dal lago Mälaren si protendono fiere a oriente, sul Mar Baltico.
Le luci sono veramente splendide da qualsiasi prospettiva le vedi e il panorama della città illuminata dà quel tocco magico alla città.
Attraverso i ponti , fotografando in maniera continua, e arrivo a Gamla Stan , la parte vecchia e famosa di Stoccolma.
Mi addentro tra persone che entrano in chiesa e turisti indaffarati a fotografare. Mi lascio trasportare. Il chiosco del mercatino in pieno centro è chiuso, dovrò tornarci in un altro giorno.
Finito il giro, solo caffè e ristoranti erano aperti, ritorno verso hotel , prima mi fermo in un fast food per mangiare.
Il primo giorno è passato.
2° giorno
Prima delle 9 non è giorno quindi mi alzo e sveglio con comodo. In un supermercato vicino all'hotel prendo un caffè e brioche, considerate che la Svezia è una città cara per qualsiasi compera dovete fare.
Il tempo stamattina non aiuta la mia passeggiata , pioggerellina e molto freddo mi fanno una brutta compagnia. Superati i vari ponti e porticciolo arriva nella parte della città dove sono c'è una concentrazione maggiore di musei e attrazioni : isola di Djurgården.
Supero il Nordic museum e sopraggiungo nella mia meta mattutina , anche per ripararmi dal tempaccio , il Vasa Museum.
Un museo imperniato tutto su un vascello , completamente ristrutturata con pezzi originali , affondata nel 1628 nel porto di Stoccolma dopo esser salpata per il suo viaggio inaugurale.
Il museo è veramente costruito e strutturato in maniera perfetta. Il museo è diviso in piani dove il vascello la fa da padrone assoluto , ben presente e in bella mostra con tutta la sua avvenenza storica.
La storia narra che il vascello affondò perché Il Re voleva un numero di cannoni a bordo più grandi del normale, ma la costruzione del vascello non era idonea a portare un peso così grande. I costruttori vennero a trovarsi di fronte a una sfida al disopra delle loro capacità. Il vascello fu costruito con un'alta sovrastruttura e con due ponti recintati per i cannoni. Il fondo della nave era riempito con grosse pietre, che dovevano fungere da zavorra e mantenere la stabilità nell'acqua. Tuttavia, il baricentro del Vasa era troppo alto, e le 120 tonnellate di zavorra usate non erano sufficienti.
In una parte del museo , oltre alla storia in generale, è particolareggiata la storia della donna nella società del XVII° secolo. La loro importante figura anche se , in una società maschilista, non riconosciuta.
Nel museo ho perso la cognizione del tempo. Assolutamente da non perdere.
Il prezzo d'ingresso è di 119 sek. Come in tutti i musei è presente una parte souvenir dove naturalmente ho comprato un ricordo.
Fuori piove ancora anche se meno incessantemente del mio ingresso nel museo. Vado e m'incammino verso Gamla Stan.
Arrivo al mercatino nella piazzetta principale e compro un Hot Dog con chorizo e una birra. La pioggia non smette di accompagnarmi in questa giornata.
Mentre mangio ammiro le famose case colorate caratteristiche che rappresentano Stoccolma nelle cartoline.
Veramente suggestive. Il bello è essere all'interno di quella cartolina che spesso vedi su internet o su qualche rivista.
Al centro del mercato c'è Stadsuhet , il palazzo del Premio Nobel. Dove ogni anno vengono cerimoniati i premi Nobel. Purtroppo il palazzo era chiuso.
Giro di nuovo Gamla Stan ma stavolta in pieno giorno. Meglio assolutamente di sera con le luci, ma almeno i negozi sono tutti aperti. Percorro la strada piena di negozi di souvenir e naturalmente compro un po' di qua e un po' di là.
Noto da lontano un ristorante panoramico dove vicino c'è una terrazza aperta a tutti. Una veduta dalla città dall'alto non può mancare. Mi arrampico su delle scale scivolose e irte . Arrivo in questo ponte sospeso con Stoccolma sotto.
Il tempo non aiuta ma dall'alto ogni città ha un suo perché.
Arriva il buio. Ripercorrendo la strada a ritroso arrivo al Palazzo Reale. Perdo per un attimo l'inizio del cambio della guardia , ma guardo questi soldati che sono fotografati e ripresi da vari turisti.
Percorro i dintorni.
Questi ponti e queste viste sul mare sono stupende. Veramente affascinanti. Questa città piena di isole è veramente una bella scoperta. Sembra che Il nome Stoccolma deriva dall'unione di due parole svedesi: stokker (o nel moderno stock) che significa "tronco/ceppo" e holme che significa "isola", quindi "isola dei tronchi d'albero". L'origine di tale nome più accreditata è quella che descrive il modo con cui la città si difendeva dalle navi nemiche: con dei tronchi lungo tutti i punti d'accesso all'isola.
Ormai zuppo e stanco torno verso hotel. MI fermo in un supermercato dove compro per la cena e per la colazione di domani.
3° giorno
Svegliato abbastanza comodo . Oggi vado al Famoso Parco di Skansen. Prima di arrivare passo , come ormai da prassi, in vari ponti e piccole isole. Per fortuna oggi il tempo è clemente, con piccolissimi sprazzi di sole.
Skansen è il museo all’aperto piú vecchio del mondo. Nell'isola di Djurgården si trova questo parco/museo dove sono state trasportate le case svedesi dei secoli scorsi oltre un piccolo quartiere della città di Stoccolma.
Il prezzo per entrare è 119 sek. All'ingresso ti consegnano una guida per percorrere il parco.
L'idea è molto carina è uno zoo e un museo antico insieme. Da una parte ci sono animali sia domestici che esotici , in un altro entri in un mondo antico fatte di case senza elettricità e acqua corrente.
Molte case sono aperte dove entrando trovi delle persone vestite d'epoca che ti raccontano la vita o il lavoro a quel tempo ( tutto in perfetto inglese).
E' molto suggestivo sembra di tornare dietro nel tempo.
Inoltre ti raccontano la vita della donna o il cenone di Natale , come si mangiava e cosa. Il racconto non è ad un unica via, si può interfacciarsi e fare delle domande. Molto particolare.
Non può mancare il mercatino ( che ahimè la maggior parte era chiuso) o il negozio di souvenir con il personale in vestiti d'epoca.
Vicino al ristorante ho potuto fare delle belle foto di Stoccolma.
Nella parte zoo ci sono gabbie (ahimè) con linci , lupi e foche. Non può mancare il recinto delle Renne. Ad intervalli e con un programma ci sono spettacoli con animali.
Il parco è visitato anche da famiglie perché c'è la parte rettilario e animali domestici.
La funicolare che gira in tutto il parco era chiusa. Questa è stata l'unica nota stonata del parco , ma che porta il mio giudizio ad una mancata sufficienza. Essendo Natale o nelle vicinanze pensavo che fosse in tutto il suo splendore e attività, invece molti edifici e il mercato era chiuso.
Il Tempo , comunque, all'interno è volato ed ormai è già buio ( alle 15 scende la sera a Stoccolma).
Gironzolo vicino al parco. Di fronte si trova il museo degli Abba. I prezzi siano per entrare che per il negozio di souvenir sono alti, oltre alla media , che è già alta, di Stoccolma. Desisto. Fuori dal museo c'è un cartonato del gruppo con la possibilità di farsi la foto del viso. Turistico.
Passeggio lungo il corso d'acqua, girando dietro il parco giochi. Arrivo a Beckholmen un isolotto che ha il suo itinerario turistico. Lo seguo. Stoccolma è particolarmente bella e interessante da vedere in ogni parte.
Giro un po' ancora poi visto il fitto buio torno indietro. Mi fermo in un Street food e ceno.
Torno in hotel soddisfatto.
4° giorno
Oggi mi dedico alla parte del lungo mare ancora non esplorata. Dintorni ci sono molti parchi quindi vado verso quella destinazione.
Camminando dopo Nordic Museum e Vasa Museum ci sono altri musei che si possono visitare : quello Storico di Stoccolma, dove all'esterno ci sono cannoni di ogni epoca; Polizia; Parco tecnologico.
Io continuo il mio percorso , e mentre incrocio persone che fanno jogging ( coraggiosi visto il freddo) , mi faccio affascinare dal panorama.
Veramente bello . Amo la natura e tutti i suoi ritratti.
Ad un certo punto torno indietro e passo dall'altra parte della sponda. La vista di Stoccolma che si affaccia sull'acqua è da immortalare.
Camminando supero statue, panchine particolari, animali ed uccelli. Turisti che immortalano con selfie il loro viaggio.
Mi cattura una statua con descrizione Peace( Pace) che sembra che abbracci la città.
Particolare e suggestiva.
Seguo i vari itinerari presenti nella strada , ogni volta che arrivo in un sobborgo nuovo.
Mi faccio catturare, come al solito, e non mi accorgo della strada percorsa.
Ormai è pranzo inoltrato. Vado verso le vie dello shopping di Stoccolma. Dalla stazione centrale si aprono delle strade piena di centri commerciali , negozi e ristoranti. Da non perdere Drottninggatan.
Tra le varie strade c'è anche un mercato dei fiori , dove i vari commercianti cercano di venderti la loro merce.
Devo dire che le luci di Stoccolma sono veramente belle, rendono un pizzico in più a questa città.
Interessante sono questi negozi tipo Ikea , con grandi cesti pieni di prodotti per la casa o addobbi natalizi, ne trovi tantissimi con pezzi veramente bassi.
Finito il giro ritorno al porticciolo ormai stanco ma contento. E' sera e ultima giornata in questa bellissima città.
Immortalo con ultime foto e poi torno in albergo.
4° giorno
Torno a CityTerminalen e dopo aver comprato il biglietto per il bus mi accingo a raggiungere aeroporto e tornare a casa