domenica 22 dicembre 2019

VIAGGIO A KATOWICE CON TAPPA A GLIWICE E SANTUARIO DI JASNA GORA

Dicembre 2019


Si parte per la Polonia. Un paese bellissimo e ospitale. Un paese che rispetto a noi è avanti anche se mantiene le sue tradizioni e storia.
Da Bologna si va a Katowice. Katowice piccola cittadina della regione della Slesia.
Il volo è breve, con un ora e un quarto si arriva. Bagaglio nella cappelliera , quindi si scende e si parte per raggiungere la città.
Fuori dall'aeroporto si può prendere l'Ap2 o Ap3 che ti porta verso la  stazione , che si trova nella zona centrale della città.
C'è la biglietteria automatica per comprare il biglietto ( lingue presenti inglese, polacco e tedesco). Costo 14 zloty ( circa 4 euro del cambio odierno).
Il viaggio dura meno di 45 minuti.
Dalla stazione cerco di giungere all'Hotel che è a 10 minuti a piedi. Devo dire che c''ho messo qualche minuto in più a causa del mio orientamento. Finalmente entro nella hall
(Hotel Katowice). In reception fraintendo Seven con second floor , inutilmente cercavo  di aprire la porta della stanza. ( devo dire che anche nella tessera magnetica il 7 di 705 sembrava 2 di 205). Tornato in reception e risolto l'enigma , prendo possesso della camera.


Dopo una veloce doccia parto per la visita della città. Il freddo si fa sentire. Recentemente ha anche fioccato , visto che sono presenti delle montagnine di neve.
La città è molto natalizia. Tutto già addobbato a festa ( sono stato agli inizi di dicembre).
Decido che devo assolutamente comprare dei guanti. Nel centro commerciale vicino alla stazione , da C&A, compro dei guanti e un cappello.
il centro è molto piccolo , non è come le altre città polacche con le tipiche case. Comunque è presente un mercatino di Natale molto carino. Luci  con musica natalizia sparata a mille. Ci sono pupazzi animati per la gioia dei bambini. Babbo Natale e gli elfi. Un presepe fatto di paglia. Le bancarelle colme di persone del luogo e turisti che comprono cibo ( formaggio fritto con marmellata e pierogi) , da bere ( birra e vin brûlé) , e qualche dolce tipico.
Nel mercatino c'è anche un palco. Alla sera alcuni cantanti vestiti a festa intonano Jingle Bells e Last Christmas, per la felicità di bambini e chi lo è ancora rimasto.
Anche dopo  qualche bicchiere  di alcool il freddo si fa sentire lo stesso.


Si torna in albergo a riscaldarsi un po'-




2° giorno
Porządek potrzebny jest po to aby się nie pogubić, bałagan aby się odnaleźć...
L'ordine è necessario per non perdersi, il disordine per ritrovarsi...



Colazione senza dolci in albergo. Mangio un po' di frutta, non fa mai male.
Esco dall'hotel e passeggio nei dintorni. Da una parte si vede lo Spodek , famoso impianto sportivo a forma di Ufo.
Sopra un rialzo è presente il monumento agli insorti della Slesia (in polacco : Pomnik Powstańców Śląskich ). E' per coloro che hanno preso parte alle tre rivolte della Slesia del 1919, 1920 e 1921, che miravano a rendere la regione dell'Alta Slesia parte dello stato polacco che aveva appena ricevuto l'indipendenza. Le ali simboleggiano le tre rivolte e i nomi dei luoghi in cui si combattevano le battaglie sono incisi sui pendii verticali.

Gironzolo per il parso, poi prendo il sottopassaggio e vado verso il centro. Attraverso le bancarelle e vado nella parte opposta della stazione. A metà strada c'è una statua appesa ad un filo. Ha in mano la chitarra.

Fa molto freddo. Punto verso la cattedrale. Noto che la città ha poco di storico, tutto moderno.
Arrivati a destinazione per mio dispiacere è presente un funerale. Quindi percorro strade e vicoli nei dintorni aspettando che finisca la funzione. Ci sono moltissimi monumenti e statue. Compresa l'Università. Tutto da fotografare.

Dopo il fluire delle persone entro nella cattedrale. Si presenta moderna. Poco di storico. Bellissima la statua volante di Giovanni Paolo II con le braccia aperte. Nel 1983 Il Papa  venne a pregare al suo altare. Il carattere della facciata è determinato dal colonnato monumentale sormontato da una scritta dorata: Soli Deo honor et gloria (Solo Dio merita onore e gloria).
Bellissima anche la statua della Madonna.


Da non mancare.
Torno verso il centro. La città non essendo grande si può girare tranquillamente a piedi.
Fra freddo e quindi mi rifugio nel centro commerciale. Ora capisco perché in tutta la Polonia sono tantissimi, la gente si ripara da giornate invernali. Essendo superata la canonica ora di pranzo vado verso i ristoranti. Ne trovo uno che fa parte di una catena  (Marchè) dove si mangiano specialità polacche pagando il conto a peso. Io ho riempito il vassoio ( tra pierogi, carne e pesce) pagando 44,90 zloty ( circa 12 euro).

Finita la pratica pranzo vado al famoso Silesia Park. A piedi sono circa 45 minuti.
Arrivo in uno degli ingressi dove è presente il parco divertimenti. Per 10 zloty potete rifugiarvi nella cabinovia che vi trasporta al di sopra del parco.

All'interno c'è un bosco , con cui potete intrigarvi a camminare, un parco acquatico , credo aperto in estate, e un giardino zoologico.

Dopo una lunga e bellissima camminata esco da parte di Chorzowa e vado verso  l'albergo.

Mi riposo qualche ora. Esco per mangiare e vado verso le bancarelle. Mangio qualcosa , guardo qualche spettacolo e poi si va a dormire.

3° giorno
Kochać życie to znaczy zamknąć oczy i otworzyć serce...
Amare la vita significa chiudere gli occhi e aprire il cuore...



Dopo aver fatto colazione. Vado verso x Gliwice. Trenta minuti di treno da Katowice. Il prezzo a corsa è di 6 zloty.
Dalla stazione al centro sono 10 minuti a piedi.
La cittadina si presenta molto carina. Ci sono le bancarelle di Natale in una piazza del Mercato (Rynek) vista anche in altre città polacche.


Mentre il mercato cerca di svegliarsi, io lo aggiro e vado verso la Cattedrale di St Pietro e Paolo. E' presente la funzione , nel calendario è Immacolata Concezione. Dura moltissimo.
Dopo averla vista , gironzolo nel centro. Torno al mercato. Osservo qualche bancarella e lo attraverso per andare verso il museo Willa Caro.
Una casa storica del paese dove ci sono delle mostre. La casa è bella da vedere.

Cammino e vado verso Park Chopin. Il parco è silenzioso. L'unico erompere il "meraviglioso" silenzio è un picchio che batte su un ramo.
E' presente un Giardino botanico di Palme  ( con all'interno anche qualche acquario). Palmiarnia Mejska. Palmenhaus Perché no?
Il biglietto ingresso costa 10 zloty.
Ci sono moltissime persone che sono in coda per visitarlo. Interessante. Le stanze sono 4 dove al suo interno, oltre le palme, ci sono anche gabbie con uccelli, rettili , e scoiattoli. Le prime serre nel parco cittadino furono costruite intorno al 1880. Una casa di palme fu costruita tra il 1924 e il 1930. Nella casa di palme c'era anche uno zoo con alligatori, serpenti, tartarughe e scimmie. Nel 1945 la casa delle palme fu danneggiata e riaperta al pubblico tre anni dopo.  L'attuale edificio risale a un periodo più recente.
Ci sono 4 acquari. Pesci provenienti da parte diverse del mondo.
Esco dal palmareto e raggiungo la torre radio.











Il 31 agosto 1939, una messinscena orchestrata dai nazisti alla stazione radio della città ("Incidente di Gleiwitz")( il Führer riuscì a creare anche il casus belli per iniziare la guerra, ossia il cosiddetto "incidente di Gleiwitz", che venne reso noto al mondo alle ore 20 del 31 agosto. Alla fine di luglio Hitler aveva chiesto all'Abwehr, il servizio d'intelligence militare tedesco,  a preparare un'operazione speciale: dovevano essere reperite 150 uniformi polacche, armi e libretti paga dell'esercito polacco , e messi a disposizione a 364 ,alcuni dei quali avrebbero dovuto conoscere la lingua polacca. Gli uomini  così camuffati, avrebbero avuto l'incarico di compiere azioni di attacco o di sabotaggio alle installazioni tedesche che si trovavano sul confine con la Polonia ed in particolare fu scelta la stazione radio sita a Gleiwitz,
Questa prevedeva l'esplosione di colpi di arma da fuoco a vuoto contro altri elementi dell'SD, con indosso uniformi delle guardie di confine tedesche, l'occupazione della stazione radio e l'interruzione dei programmi allo scopo di trasmettere un messaggio antitedesco; per rendere maggiormente credibile l'accaduto furono prelevati prigionieri dai tratti slavi dai campi di concentramento, i quali, dopo essere stati vestiti con le uniformi polacche, sarebbero stati uccisi, lasciati sul posto come prova dell'aggressione polacca a beneficio dei fotografi e dei cronisti stranieri.
La torre è una piccola Eiffel ( con molta fantasia). Nel parco sottostante mi riposo un po' e recupero energie.

E' presente un museo all'aperto. Inoltre, mediante una telecamera nella vetta della torre , puoi vedere la città.
Torno verso la stazione e prendo il treno x Katowice. La signora all'aeroporto segnandomi l'orologio mi comunica di sbrigarmi. Arrivo a Katowice nel tardo pomeriggio. Il sole che mi ha accompagnato la mattina ora è insieme ad un freddo gelido.
Al centro della stazione c'è un negozio di dolci dove con imbarazzo per la svariata scelta , compro una tortina al caramello. Ottimo alla vista e ottimo per il gusto.
Giro le strade dietro l'albergo. Passo attraverso il Slesia Museo. Dove si vedono attrezzatture per scavare miniere. E' presente una parte vecchia e una parte nuova. Catturo il sole che tramonta.
Torno in albergo ed esco la sera.
Lo spettacolo del mercatino di Natale è lo scultore del ghiaccio.
Molto bravo. Mangio un panino e rientro.


4° giorno
Gdyby język służył tylko do całowania na świecie zapanowałby raj…
Se la lingua servisse solo per baciare, il mondo diventerebbe un paradiso…



Lascio bagaglio in reception. Torno verso la stazione dove compro dei biglietti per Czestochowa, dove è presente il santuario della Madonna nera. Un posto di pellegrinaggio famoso non solo in Polonia.

Il treno andata e ritorno costa 35,15 zloty ( 8 euro e mezzo). Il treno però è lento, si ferma in tutte le città polacche, anche le più minuscole. Dopo 1 h e mezza abbondante arrivo in città.

Dopo aver ammirato il graffito nel palazzo appena fuori la stazione, girate a dx. Dopo il Mc Donald's a sx. Circa 20 minuti a piedi  ve la trovate davanti.

Il dipinto della Madonna sembra sia stata dipinta da San Luca, che cresciuto nei suoi stessi anni , avrebbe dipinto il suo vero volto.

Nella basilica, dove la visita è gratis, sono presenti tantissime le persone che pregano e chiedono aiuto. Il dipinto è stato posto in una cornice dorata e sorge su un altare di ebano e argento dove si svolge una funzione ogni poco tempo.
Le pareti della cappella sono presenti degli omaggi di  quelli che hanno ricevuto la grazia.
La basilica sopra e sotto è fastosa pieno di spirito e di preghiera.
Lo si sente e lo si vede.
Dopo aver girovagato esco e salgo delle scale. La vista dall'alto non è qualcosa da ricordare.
Entro e vedo le stanze del santuario. C'è la possibilità di una visita guidata.
Bellissimo.
Fuori c'è un piccolo negozio di souvenir.
Tornando verso la stazione prendetevi del tempo per godervi la città, merita.

Torno a Katowice, Recupero il bagaglio e prendo il bus per l'aeroporto.
Grazie ancora Polonia.

mercoledì 4 dicembre 2019

VIAGGIO A MARSIGLIA

Novembre 2019



Si parte per la Francia. Da Bologna a Marsiglia. Viaggio di appena 1h e 15 minuti.
Viaggio tranquillo e comodo , nei sedili accanto non c'era nessuno.
Ho immortalato , per la gioia dei miei occhi avidi di sorpresa, le foto piene di luci della città . Meraviglioso.
 Sceso dall'aereo e recuperata la valigia mi muovo verso i pullman che mi porteranno alla stazione di St Charles. L'aeroporto di Marsiglia è fuori città , con 45 minuti - 1 ora di strada. Spesso è trafficata.
Il pullman è appena fuori dall'aeroporto. Passano ogni 10 minuti circa. Il primo parte alle 4.50 e l'ultimo parte 0.10.
Il biglietto costa 10 euro solo andata , 16 euro andata e ritorno. Dopo un viaggio nel traffico con i marsigliesi che rientrano a casa , arrivo alla stazione di St Charles. In 5 minuti arrivo al mio albergo Toyoko-inn (Hotel). Una catena di alberghi giapponese.
Una doccia e decido di gironzolare un po' nei dintorni della stazione e dell'albergo.
Marsiglia non è una città pericolosa, questo posso dirlo anche per quello che ho vissuto durante il soggiorno.
Bisogna avere un po' gli occhi aperti, ma questo è una cosa per tutte le città.
Arrivo fino all'Arc de Triomphe o Porte d'Aix,  dove le luci della sera lo rendono particolare.  La Porte d'Aix fu inizialmente concepita nel 1784 per onorare Luigi XIV e per commemorare la Pace di Parigi (1783) che pose fine alla guerra d'indipendenza americana . Il progetto fu ripreso nel 1823,  per commemorare le vittorie francesi nella spedizione spagnola  31 agosto 1823. Alla fine fu completato nel 1839, con un tema più generale della vittoria.

Vado verso la stazione, essendo sera è quasi tutto chiuso. Dei poliziotti stanno facendo un controllo anti droga. Unico aperto è Mc Donald's. Mangio. Devo dire che non mi sono mai sentito in pericolo, anche di sera, nella stazione. Torno in albergo.

Marsiglia
"Parigi è un’attrazione, Marsiglia è un passaporto”.
Jean Claude Izzo artista marsigliese

Buona la colazione in albergo. Croissant in abbondanza, purtroppo non freschi di giornata. Esco dall'albergo e mi incammino verso il vecchio porto. A piedi sono 12 minuti.
Il vecchio porto , Vieux Port nella madrelingua,
 è il più grande della Francia e  vanta più di 2.000 anni di storia. E' stato approdo di fenici, greci e romani.

La città e il porto ha subito una totale riqualificazione nel 2013 per quando è stata Capitale della cultura del 2013.

All'orizzonte, inconfondibile e maestosa, compare la ruota panoramica. Scopri , camminando, che trovi una Marsiglia differente in giro : Più frizzante, più attiva.

Al vecchio porto , come di consuetudine , si sono pescatori che vendono il pesce appena pescato.
Sfato la leggenda che urlano per attirare clienti, non succede. Almeno nei giorni che ho visitato il porto non è mai successo.
Ci sono vicino, chiuse in recinti  di ferro, anche le bancarelle di Natale , ma essendo mattina non sono aperte.
Nelle vicinanze , di fronte al porto, la Chiesa di St Ferreol. Una chiesa carina. Agostiniana (Sant'Agostino). La prima idea sulla costruzione dell’edificio risale al  1369, in forme gotiche, ma è stata completata alla fine del ‘500, mentre la facciata, in stile neo-barocco, è del 1874.
Una signora in costume ci riceve all'ingresso e saluta.
Molto Bello il battistero con un angelo in rilievo.
Esco e passeggio recuperando la strada del porto.

Molto bello e suggestivo. Da non farvi mancare.
Arrivo fino alla fine per poi salire delle scale verso una chiesa romanica: St Laurent. Fuori sul piazzale ci sono uno e qualche Vespista, che ha parcheggiato la moto appena prima del portone d'ingresso.


È stata nel suo passato un luogo di pellegrinaggio frequentato dai Cavalieri crociati poiché situato a due passi dal Fort St. Jean (Forte di San Giovanni) in cui, dal XII al XVII secolo, aveva sede la Commanderia dei Cavalieri . Probabilmente era anche tappa verso Santiago de Compostela, come testimonierebbe una grossa conchiglia scolpita su un arco dell’interno. Nel 1668 Durante lo scavo di un fossato che separasse il Forte  dal resto della città la collina venne tagliata e in tal modo la chiesa venne privata di una delle sue sei campate. La facciata della chiesa venne amputata e privata del suo ingresso originario; la porta principale, che si trovava originariamente ad ovest  , venne trasportata a sud. Entrando oggi, quindi, il visitatore non si trova di fronte l’abside ma la navata (l’abside con l’altare li si vede a destra, sul lato est).
Il panorama che si vede all'esterno è fantastico. Il Notre Dame giganteggia sul vecchio Porto. Non ve lasciate sfuggire.

Il forte verrà visitato il giorno dopo. Quindi seguo la strada per arrivare alla famosa Cathedral Major (o Cattedrale di Marsiglia). La parte frontale è in fase di restauro, quindi purtroppo è offuscata dalle impalcature.



La cattedrale apre alle 10 in punto. Aperta fino alle 17.30 da ottobre a marzo, alle 18.30 nei restanti mesi.
Bellissima da vedere. Maestosa.

Le sue dimensioni spettacolari sono simili a quelle della Basilica di San Pietro a Roma, che consente di ricevere fino a 3.000 persone! Questa cattedrale voleva ostentare ( ancora oggi)  tutto il potere della città , visibile dal mare.
Fu costruita per oltre 40 anni, tra il 1852 e il 1893, quando Marsiglia fu il primo porto in Francia e fu il punto di sosta per le navi di tutto il mondo.
La Cattedrale di La Major è in realtà composta da due chiese che sono state in qualche modo sovrapposte: la vecchia e la nuova Major.
La vecchia  è la chiesa più antica di Marsiglia. Fu costruita nel IV secolo prima di essere ricostruito nell'XI e XII secolo dopo gli attacchi dei Saraceni.  È una cattedrale di architettura romanica costruita con pietre rosa provenienti dalle cave di La Couronne. Il campanile fu successivamente aggiunto nel XIV secolo.
La costruzione della nuova Cattedrale  iniziò il 26 settembre 1852. La
prima pietra fu posta dallo stesso Napoleone III. La costruzione impiegò più di 40 anni per essere completata nel 1893.


Una parte della cattedrale è dedicata a Eugene de Mazenod , vescovo di Marsiglia che decise di riedificare la Cattedrale della città. Eugene fu proclamato santo da Papa Giovanni Paolo II nel 1995.
Un altra parte della cattedrale è dedicata a St Lazare (San Lazzaro). Vista la rinascita della Cattedrale, il nome del santo non fu scelta più azzeccata.
E' presente l'altare di Saint Lazare con una statua del santo ritratto su una sedia pontificia.
Finito il giro turistico ed interessante della cattedrale.
Mi soffermo sulla vista panoramica del porto dal piazzale della cattedrale.Niente da eccepire. Non si sogna , si vive

Vado oltre e visito i due centri commerciali (uno fronte all'altro) presenti sul cammino.

Mangio un panino in uno dei locali presenti e vado verso il famoso Quartiere La Panier. Una volta era il posto più malfamato della città.

Il quartiere è un insieme di vicoli pieni di piante tutte ordinate con vasi. Panni stesi. Nelle mura delle case sono presenti graffiti bellissimi. Tutti da vedere e ammirare.
Nel quartiere ci sono per lo più botteghe artigianali, ceramisti e “atelier des Santons” (Presepisti).
Ho comprato un po' di souvenir in una delle botteghe. Sono molte caratteristiche e carine. 
Girando e fotografando tra i vari vicoli arrivo a la Vieille Charité. opera sublime di Pierre Puget (artista nato proprio qui, nel Panier, nel 1620). Fu costruita in seguito ad un Editto (1640) del Comune di Marsiglia per dare un tetto ai poveri originari della città.  Dopo secoli di sorti varie, la Vieille Charité era stata abbandonata a se stessa, ma fu LeCorbusier negli anni ’40 che ne riprese l'uso. Adesso è un Centro Culturale.
Per entrare bisogna superare un posto di sicurezza.

Si passa da un cortile che in maniera rettangolare prende tutto l'edificio. Se si vuole entrare nelle varie mostre permanenti e temporanee si deve pagare un biglietto all'ingresso.


Da Vielle scendo verso Rue de Petit Puits , dove , a fine strada , si trova la Fisherman Street. Ci sono dipinti appesi sul muro delle case. Tutto per finire in un negozio d'arte.
Giro ancora per vicoli , dove per terra regna la pulizia. Un luogo che mi affascina e mi lascia sempre più sorpreso e incantato.


Esco e punto dall'altra parte del vecchio porto. Passo attraverso le bancarelle di Natale. Anche qui c'è da superare un cordone di sicurezza, con controlli degli zaini e metal detector.

Carine le bancarelle. Stupendi  i rifacimenti di quartieri o piccoli borghi venduti per  essere inseriti nel presepe. Non trovo palle di Natele. Ci sono bancarelle anche per il cibo e bere.

Esco e vado verso la padrona che sorveglia su Marsiglia dalla collina : Notre Dame du Garde (Nostra Signora della Guardia).
Per arrivare al Santuario secondo Google maps ci vogliono 35minuti , ma tagliando per i parchi si guadagna un quarto d'ora. Se non avete voglia di camminare c'è la possibilità di prendere l'autobus 60 dal porto vecchio.
Per arrivare fino al santuario bisogna salire una lunga scalinata.

"La Bonne Mère", protegge i marinai e tutti i marsigliesi.
La  collina della Garde ha conservato dall'antico una tripla vocazione: posto di vedetta, fortificazione militare, e luogo di culto e pellegrinaggio.
A metà de XIX° secolo, il santuario si rivela troppo piccolo per i numerosi pellegrini che lo visitano e Monsignor Mazenod ( il vescovo) decide di costruire una grande basilica Notre-Dame de la Garde. La prima pietra viene posata l’11 settembre 1853 e  la consacrazione ha luogo il 5 giugno 1864.
L’edificio si compone di due parti: una chiesa bassa, a cripta, con volta, e una chiesa alta, il santuario, consacrato alla Vergine. Molte sono le insigne esposte sui muri.

Il santuario è veramente stupendo dove è presente in maniera massiccia lo sfondo d'oro sui mosaici.
Dall'esterno si ammira l’imponente statua della Vergine col Bambino, opera del francese Eugène-Louis Lequesne.
La visita è completamente gratuita.

Il paesaggio che si gode dall'alto  è mozzafiato, si vede tutta la città e le isole Friuol.



Scendo verso la città. Per fortuna si scende , le mie gambe saltellano dalla felicità.  Mi fermo presso l'Abbaye Saint-Victor.
L'abbazia risiede su una tomba del Santo Victor. Una abbazia colma di atmosfera misteriosa. Questa  è una gigantesca cripta costituita da 5 ambienti di epoche diverse, il cui nucleo originario furono delle catacombe cristiane risalenti all’epoca romana.

All'interno elle varie parti c'è un reliquiario  (Ossa sanctorum) con le ossa dei vari Santi.  
Famosa è la Vergine nera che ogni 2 febbraio , vestita di verde , viene portata al vecchio porto.

Narra una leggenda
".... che una ragazza orfana e povera, di nome Martha, offriva alla Madonna Nera della Cripta tutti i fiori che raccoglieva sulle colline, insieme ad erbe aromatiche come timo, salvia, lavanda,

rosmarino, aveva dunque una particolare venerazione per quel simulacro e andava ad ascoltare la Messa ogni mattina. Una notte (era la vigilia della Candelora) venne svegliata da una voce misteriosa che la invitava ad andare nel chiostro dell’abbazia per seguire la Messa; Martha credette di essere in ritardo per l’ufficio liturgico, e di aver dormito più del solito. Scese in fretta dal letto, dimenticò anche di coprirsi e non badò a che ora fosse; raggiunta rapidamente la soglia del monastero, la porta di aprì e trovò un chierico. Lo pregò di dire una Messa a suo nome ma la ragazza non aveva soldi, quindi diede in offerta nel candeliere l’unica ricchezza che possedeva, un anello d’oro. Appena la Messa cominciò, Martha vide che la cera delle candele da bianca diventava verde, verde-celeste, di un verde sconosciuto, diafano e luminoso da competere con i più bei smeraldi o la malachite! Lo stupore era immenso: la ragazza era in estasi e solo quando la funzione terminò scoprì che il campanile di St. Victor suonavala prima ora del giorno, perciò non era in ritardo affatto! Tornò a casa domandandosi che strano fenomeno le fosse accaduto e quando, di mattina, tornò all’abbazia, vi trovò una moltitudine di persone alle quali Martha chiese della Messa di quella notte ma le fu detto che nessuna funzione era stata eseguita dal giorno precedente! Ansiosa, in stato confusionale, la ragazza raccontò in dettaglio ciò che le era successo e del miracolo dei ceri diventati verdi e, per dimostrarlo, si diresse nella cripta della Vergine Nera, seguita dal popolo. Qui trovarono l’anello che Martha aveva offerto e videro le candele brillare di un incomparabile bagliore verde"





Dopo l'abbazia è presente Fort Nicholas, che però è chiusa al pubblico. Attraverso la strada e salgo per arrivare al Palais du Pharo. Il panorama è stupendo. Mi accorgo che in qualsiasi punto vedo la città , questa mi rimarrà impressa meravigliosamente nella mente.

Di ritorno verso l'ingresso, sull'albero presente ci sono dei bellissimi pappagallini verdi che fanno un gran rumore. Anche questa fa di Marsiglia una città unica.

Vado verso il porto. Mi fermo su un limbo di spiaggia dove ci sono delle panchine improvvisate. Lì insieme ad altre persone/turisti mi lascio travolgere dal tramonto marsigliese. Non fatevelo sfuggire. Vi incanterà e vi abbraccerà con i suoi colori e il suo calore.

Spettacolo meraviglioso.

Nel buio , ma contento torno verso albergo





3° giorno
"Di fronte al mare la felicità è un'idea semplice"
 Jean-Claude Izzo. Il cuore di Marsiglia

Dopo aver fatto colazione vado a scoprire quel che resta della città.

Dopo l'arco di Trionfo prendo la strada che porta al Vecchio Porto. C'è molto dell'Africa. Ad un certo punto m'imbatto in Rue des Arts dove c'è il Memoriale della Marsigliese. Nelle tre stanze c'è la storia della Francia e il ruolo dei Marsigliesi.
Da vedere.
  
Scendo verso il vecchio porto , purtroppo il Castello If è chiuso il lunedì. Quindi opto Per Parc Borely e Seaside Park Prado. Nella banchina della stazione della metro c'è un acquario con dentro pesci veri. Sicuramente per l'assonanza con il porto. Viaggio in metro costa 1,80 € a corsa. Le spiegazioni alla macchinetta dei biglietti è anche in italiano.

Scendo ad Avenue do Prado. Passo all'interno di un mercato.
Moltissime aziende famose hanno scelto di insediarsi da queste parti. Molti palazzi con le  effigi  più famose si illuminano. Giro dentro Parc Borely, un parco gratuito pieno di runner o ciclisti.

Il parco è grandissimo dove ci sono fontane , un palazzo usato come museo , e moltissime statue. Da passeggiata.




Vado verso la spiaggia. Il mare è sempre qualcosa di fantastico. Mare d'inverno come cantava la Bertè.

Me lo giro tutto. Cammino sulla sabbia. Una troupe cinematografica sta girando una scena d'amore. La vita lavorativa è lontanissima.

Immortalo ogni momento. Un cane si tuffa in mare e la padrona cerca di richiamarlo. Una
coppia di anziani passeggia abbracciata. Il vento che fa rumore e copre i pensieri.  Bel posto.


Mi incammino verso La Corniche. La Porta d’Oriente. Si tratta del Monumento ai Caduti dell’Arma in Oriente. Simboleggia anche  il legame di 3 secoli di colonizzazione con l’Indocina da cui nel 1956 I francesi ritirarono definitivamente le truppe.


Panchine colorate prima del monumento ai caduti della guardia Coloniale. Particolare passeggiata con il rumore del mare in sottofondo, e anche di un trombettista che sotto il ponte intona qualche nota.


Nella strada ci sono io, qualche turista e qualche runner. Da sottofondo l'oceano da una parte e Marsiglia dall'altra.




Gironzolo tra vicoli e stradine.
Quando ero presente a Marsiglia ,la Corniche era chiusa per restauro.
Arrivo al vecchio porto a pranzo inoltrato. La fame si fa sentire. Sazio lo stomaco.

Mi fermo in un negozio di souvenir per portarmi qualche ricordo in Italia. Vado verso Museo del Mediterraneo (Mucem).
Dalla basilica si entra nel Museo mediante un ponte  , bisogna superare una massima sicurezza. La parte comune , come il bellissimo Fort Jean , è gratis. Si pagano i vari padiglioni all'interno dell'edificio nuovo.
Dal museo a Fort Jean c'è un altro ponte.

Faccio un giro intorno alla base di Fort Jean che è sul mare. Il Forte  è un’imponente fortezza costruita nel diciassettesimo secolo da re Luigi XIV all’ingresso del vecchio porto della città. Ristrutturata su progetto dell’architetto Roland Carta.

Il prezzo per il museo è di 9,50 €. Diventano 13 € con audioguida. 14 € con visita guidata.
Fotografo la statua di Bruno catalano : L'uomo con la valigia. Torno al vecchio porto e mi godo un altro bellissimo tramonto










4° giorno

Si parte per tornare a casa







VIAGGIO DI DUE GIORNI A TIRANA

OTTOBRE 2024 Si Parte per Tirana. WizzAir ci parte nella Capitale albanese. La derivazione del nome ha diverse versioni.  Una afferma che il...