La meta è Bratislava , capitale della Rep.Slovacca , nazione formata dal 1993 dopo la scissione con la Rep.ceca che insieme formavano la Cecoslovacchia. Città piccola ma interessante.
Vi considero di prendervi non più di 2 giorni per visitare la città , per poi andare a vedere città nei dintorni. Io ho scelto Brno, in Rep.Ceca.
Si parte ancora da Bologna con la Ryanair che , con 41 euro a/r e bagaglio in stiva, mi porta a Bratislava. Dal 1919 la città ha preso questo nome grazie ad un concorso pubblico, per cambiarle nome da Prešporok.
Il viaggio in aereo è stato tranquillo e abbastanza veloce. Infatti Dopo 1 ora scarsa di volo arrivo nella Capitale slovacca. Recupero il mio bagaglio al nastro e seguo le indicazioni per il bus. Il modo più semplice ed economico per arrivare al centro dall’aeroporto è l’Autobus 61 che vi porterà alla stazione Centrale di Bratislava (Bratislava Hlavna stanica).Il biglietto è possibile comprarlo nella macchinetta presso la fermata ( ogni fermata del bus a Bratislava ne ha una ) e il viaggio singolo costa 0,80 centesimi.
Si può pagare anche con carta di credito.
Sono 14 le fermate prima di arrivare in stazione, io scendo alla penultima (Karpatska) per raggiungere il mio albergo. L'albergo si trova in una traversa del viale principale che porta fino alla stazione. Hotel Turist (hotel) che non consiglio se non per il prezzo. Nell'albergo erano presenti dei lavori non segnalati, il personale non è molto simpatico o propenso a dare informazioni, la pulizia non eccelsa. Scelgo di non pagare l'extra della colazione (5,5 euro) e vado in camera.
Mi faccio una doccia e riparto per la città. La temperatura non è tra le migliori, ma siamo all'inizio di marzo in un paese dell'est, non posso pretendere il caldo estivo. Dall'albergo al centro città sono 4 km a piedi, che io preferisco per conoscere e vedere la città, se no c'è l'opzione bus (il 207 o il 9) che in meno di mezz'ora vi porta a destinazione.
Nel tragitto a piedi passo davanti ad un centro commerciale (Central) e un mercato al coperto , che decido subito di visitare. Ci sono banchi di fiori , che essendo l'8 marzo, sono pieno di uomini in fila per regalare un omaggio alle donne, qualche negozio di abbigliamento , che vende prodotti scontati e tipici, e banchi di frutta e carne. All'interno c'è anche qualche ristorante per prendere una birra e un pranzo veloce.
Seguo il mio itinerario , supero qualche parco e arrivo nella piazza incrocio tra la strada per la stazione e la strada che mi porterà al centro.
Attraverso il ponte che sovrasta la strada ( interessante vederla di sera con le luci) e mi accingo ad arrivare alla Porta di San Michele , uno degli ingressi della vecchia città.
La porte , con la torre, è anche una delle costruzioni più antiche della città, unica ad essere rimasta delle quattro dell'antica Bratislava medievale. Le sue fondamenta gotiche risalgono al Trecento, anche se lo stile che oggi si ammira risulta dalla ricostruzione in stile barocco del 1758.
La leggenda narra che se attraversi parlando muori dopo un anno e un giorno. non credo a questi miti ma in assoluto silenzio la oltrepasso. Ai piedi la strada è decorata da piccole corone d'oro (178 in totale) che segnano la “via reale di Bratislava, anche nota come 'strada della incoronazione, in quanto da qui passavano i re incoronati del Regno d'Ungheria.
Quello che troviamo appena entrati è un insieme di ristoranti turistici e negozi di souvenir.
Entro in qualche negozietto, ce ne sono anche nelle vie laterali, e compro dei ricordi della città.
Attraverso tutta la città fermandomi in qualche negozio particolare, curioso quelle delle pasticcerie una che sembra tornati indietro negli anni (Pasticceria Konditorei) e un altra tutta rosa ( pink).
Percorrendo il centro città vi imbatterete nelle famose statue di bronzo di Bratislava , la più conosciuta è Cumil che si trova all’angolo tra le vie Rybárska brána e Panská. La sua presenza è segnalata da un vero e proprio cartello stradale recante la scritta Man at work. Molti turisti si immortalano con Cumil a volte accucciandosi a fianco.
Appena prima di entrare nella piazza principale Hlavnè Námestie, ci imbattiamo in una altra divertente statua: Schöne Naci, detto anche lo Schernitore o il Bell’Ignazio!
Pare che il personaggio raffigurato sia esistito per davvero, conosciuto da tutti gli abitanti di Bratislava per la sua cordialità e simpatia, e per un’abitudine molto particolare: alla vista di una bella signora, Naci era solito infatti esprimere il proprio apprezzamento inchinandosi, togliendosi il cappello dalla testa e declamando “Schöne Schöne!” (che vuol dire: “bella, bella!”). La sua morte, avvenuta per tubercolosi nel 1967, fu un avvenimento molto triste per la città, al punto che si decise di mantenere vivo il ricordo di questo eccentrico signore in una scultura di bronzo e d’argento.Nella piazza alcuni edifici sono in fase di ristrutturazione, compresa la fontana al centro La fontana Roland ( il mitico cavaliere difensore dei diritti dei cittadini). Un alone di mistero avvolge la statua che decora la fontana. Più precisamente, una leggenda racconta che il cavaliere ogni Capodanno, e precisamente allo scoccare della mezzanotte, si gira e si inchina in direzione del municipio per rendere omaggio ai 12 membri del consiglio comunale che sacrificarono loro stessi per salvare la città; secondo un’altra invece, tutti i Venerdì Santo a mezzogiorno, il cavaliere abbandona la sua “postazione” per raggiungere i quattro lati della piazza dove agita la spada per mostrare alla città che è ancora sotto la sua protezione.
Dopo passeggiare esco dal centro e percorro la piazza esterna Hviezdoslavovo námestie. Dove si possono trovare moltissimi locali e altre statue famose. Alla fine , di fronte ad una gelateria, c'è la statua del famoso favolista Andersen , che sembra abbia visitato la città nel 1840, e abbia esclamato, in riferimento a Bratislava stessa: Se è una fiaba che volete, la vostra città è una fiaba in sè. Si vocifera che qui, nella capitale slovacca, trovò l’ispirazione per scrivere la storia della Piccola Fiammiferaia.
Un altra fiaba è presente in questa piazza , stavolta dedicata ai Fratelli Grimm, Si tratta di una fanciulla che abbraccia dolcemente un cerbiatto. Protagonista delle celebre fiaba popolare intitolata Fratellino e Sorellina. Una storia che parla di affetto, amore e fedeltà
Città fiabesca Bratislava.
Rientro verso la piazza principale e decido di visitare la Cattedrale di San Martino , o Duomo, che per verità non mi entusiasma molto.
La costruzione della cattedrale ha inizio nel 1221. Famosa soprattutto per i vari monarchi ungheresi che nel tempo si sono fatti incoronare al suo interno.
La chiesa ancora conserva l’originario impianto gotico, anche se come riporta la storia , molte decorazioni sono andate perdute.
Esco dalla cattedrale torno nella piazza e mi siedo un po' per godermi il momento. Sta scendendo la sera quindi è ora di tornare in albergo.
Mi fermo in un supermercato per comprare acqua e qualche cosa per la notte.
Nella Via Laurinka m'imbatto nella statua dell'alchimista , appena fuori da un pub, dove il suo effetto è veramente suggestivo.
Mentre torno verso l'albergo decido di mangiare qualcosa al centro commerciale , dove all'ultimo piano ci sono diversi ristoranti o fast food. Mangio una zuppa con un panino.
Torno in albergo soddisfatto.
Secondo giorno
Am Abgrund lebt man intensiver.
Sul bordo del precipizio si vive più intensamente.
Hans-Horst Skupy ( nato a Bratislava nel 1942)
Si parte per il castello. Durante la strada Mi fermo a fare colazione attratto dai dolci stupendi in una specie di bar slovacco. Ne è assolutamente valsa la pena.
Il castello sovrasta tutto il centro cittadino ( vi consiglio di andarci alla sera per godervi l'immenso spettacolo di luci).
Nel 1811 fu colpito da un terribile incendio, causato dall'imprudenza dei soldati napoleonici. Il fuoco distrusse completamente il castello e per 150 anni sulla città dominavano soltanto le sue rovine.
Dopo una ricostruzione assai onerosa, il castello nel 1968 si è nuovamente presentato nella sua bellezza originaria. Oggi le sue sale ospitano alcune collezioni del Museo Nazionale Slovacco.
L’edificio fu sede speciale di rappresentanza e nel 1968 vi si riunirono i leader della Cecoslovacchia per firmare l’atto di nascita della Federazione Ceco-Slovacca. Il 3 settembre 1992 la Sala dei Cavalieri ospitò la firma della nuova Costituzione della Repubblica Slovacca indipendente. Nel 2005 il castello fu sede del summit Bush-Putin.
Per vedere il castello
Nella stagione invernale dal 1 novembre al 31 marzo:
aperto tutti i giorni tranne il lunedì dalle 9.00 alle 17.00, ultimo ingresso alle 16.00.
Nella stagione estiva dal 1 ° aprile al 31 ottobre:
aperto tutti i giorni tranne il lunedì dalle 10.00 alle 18.00 h, ultimo ingresso alle 17.00 h.
Il prezzo d'ingresso 10 euro
Bellissime la visione di tutte le stanze con la scalinata immensa che ti porta in tutti i piani.
L'esposizione interna comprende la storia del castello (tranne ultimo piano dove c'è una mostra temporanea di qualche pittore). Interessante esposizione di oggetti antichi conservati abbastanza bene. Molte stanze, comunque, sembrano spoglie e riempite forzatamente.
Molto bella la cappella che si trova all'interno del castello, suggestiva e molto curata.
All'ultimo piano, nella parte antica del castello, si può salire fino in alto, con delle scale moderne, ma molte irte o con scalini alti, che ti portano in una torre dove puoi goderti la città. Forse non il massimo per una foto , ma la città è da vedere.
Esco dal castello dopo aver visto tutto , persino i tesori, e raggiungo una parte molto affascinante del castello, che si può visitare anche gratis , i giardini.
Curati e molto belli. Le foto con il giardino e lo sfondo il castello è una gift della città che non può mancare.
Scendo verso il centro della città dalla parte opposta da dove sono arrivato.
E' ora di pranzo. Mi alletta uno dei vari ristoranti con piatti locali, che nel cartello espositivo esterno sembrano buoni. Il menù fisso con la scelta di vari piatti.
Mangio una zuppa e un gulash, dove il pane al bordo a fatto sì che la persona addetta al lavaggio dei piatti avesse poco da fare. Tutto accompagnato da una buona birra. Con 16 euro ( circa) ho mangiato bene.
Finita la pratica cibo scelgo di incamminarmi verso il ponte dell'Ufo, o ponte SNP. La torre , dove risiede bar/ristorante , assomiglia all'Enterprise di Star Trek. Per arrivarci basta percorrere tutta Hviezdoslavovo námestie e il ponte si trova subito dopo.
Il ponte è stato inaugurato ufficialmente il 26 agosto 1972, permettendo così di collegare la città vecchia di Bratislava con la parte periferica della città.
Il ponte Presenta due piani di scorrimento: uno superiore, riservato ai veicoli, ed un piano inferiore, dedicato al traffico di pedoni e biciclette. Moltissimi i slovacchi e turisti che attraversano questo ponte. Forse rovinato dall'incuria o dai tanti passaggi non è curato benissimo, non da mancare il panorama del Danubio .
Superato il ponte passeggio un po' dove c'è un bosco con i suoi sentieri. Magico il silenzio che regna da questa parte. Dopo un po' girovagare nel bosco torno verso la città da un ponte parallelo.
Dal centro della città, dopo aver superato il Palazzo Presidenziale o Palazzo Grassalkovich con dei soldati ( guardia nazionale slovacca) a sorvegliarlo.Verso l'ora di pranzo potresti godervi , se riuscite, il cambio della guardia. Da non perdere assolutamente sono i giardini alle spalle del Palazzo. Curatissimo con alberi secolari. C'è anche una statua di Maria Teresa a cavallo e la Fontana della Giovinezza. Chiude alle 18 quindi attenzione al guardiano che urla in slovacco avvicinandosi al cancello.
Dopo aver passeggiato e riposato nel parco è ora di incamminarsi e aprire gli occhi al colore. Vicinissimo infatti si trova la famosissima chiesa blu o la Chiesa di Sant'Elisabetta.
La storia racconta che . La Santa, nata nel 1207 nel Castello di Bratislava era la figlia del re Andrea II. Elisabetta sposò Ludwig, un principe tedesco di Turingia e si trasferì subito in Germania dove si prodigò ad aiutare i poveri.
Rimasta vedova, scelse di non tornare alla casa natale ma di rimanere presso la famiglia del marito. I suoi parenti non apprezzavano la sua vita e le sue azioni caritatevoli, era infatti costretta a nascondere il pane per i contadini sotto il grembiule. Un giorno venne scoperta mentì dicendo che nel grembiule c’erano solamente delle rose e quando le fu intimato di aprire il grembiule e far vedere cosa ci fosse, miracolosamente il pane si tramutò in rose. Elisabetta venne comunque cacciata dal castello e si trasferì a Malburg dove contribuì alla costruzione di ospedali diventando francescana.
Morì all’età di 24 anni ma anche dopo la sua morte avvennero altri miracoli.
Al suo interno vi è un mosaico che raffigura l’apparizione delle rose.
La chiesa sembra una decorazione di una torta , è veramente un bijoux. Purtroppo la chiesa è visibile solo uno scorcio visto che l'interno è chiuso con un cancello a grate.
Ritorno verso il viale principale e
decido di salire verso lo Slavin , monumento che sovrasta la città e ricorda i tantissimi soldati morti nella seconda guerra mondiale acausa della Germania nazista.
Prendo una strada laterale del viale principale e comincio a salire. Se non avete intenzione di camminare , la salita è importante ma il tragitto non è molto, c'è la possibilità di prendere il
Filobus da Hodzovo Namesti n. 208 (fermata Sulekova).
Già a metà strada la visione della città è bellissimo. Bellissimo anche lo scorcio del castello
Il monumento che comprende un obelisco di 39,5 metri e moltissime statue. E' un posto molto particolare. Silenzioso. Le persone rispettano le morti a causa della guerra, e rispettano quelle persone che resero la città libera.
Alla base del monumento si possono leggere i nomi delle città slovacche e le date in cui furono liberate dall’Armata Rossa durante il 1944-45.
Al monumento celebrativo è annesso anche un cimitero militare (6 fosse comuni e 278 tombe individuali) dove riposano 6.845 soldati sovietici che persero la vita nelle battaglie per liberare Bratislava e i territori circostanti.
Ci sono viste della città da ogni lato. Si perdono i vari scatti che si possono fare.
Panchine vi attireranno per riposarvi un po' e godervi il paesaggio senza nessun rumore cittadino.
Dopo aver passeggiato un po' nei dintorni torno verso la città E' ora del ritorno in albergo. Prima di arrivare nel letto Mi fermo al centro commerciale dove mangio un panino.
Terzo giorno
Le radici sono importanti, nella vita di un uomo, ma noi uomini abbiamo le gambe, non le radici, e le gambe sono fatte per andare altrove.
(Pino Cacucci)
(Pino Cacucci)
Oggi decido , visto che ormai Bratislava è ormai stata vista in lungo e largo, di andare a Brno. Pochissimi Km dalla capitale Slovacca.
Cammino fino alla stazione e compro un biglietto andata e ritorno (14,50 euro).
Il treno è una specie di un intercity, devo fare attenzione se il posto dove mi siedo non è stato prenotato.
Il viaggio dura circa 1h e 15 minuti. A metà strada mi compare un messaggio di Benvenuto in repubblica Ceca sul telefonino da parte della compagnia telefonica. Ho sconfinato.
Purtroppo è un giorno nefasto per il tempo. Ha piovuto tutto il giorno senza pausa.
La stazione della città ceca è in ristrutturazione infatti ci sono delle baracche all'esterno usate come sale d'attesa. Brno è una città dove per arrivare al centro si sale. Passo davanti ad un centro commerciale che sarà il mio riparo dalla pioggia al ritorno.
Raggiunta la piazza Zelný trh (il mercato dei crauti) Bellissima la fontana del Parnaso.
Nella piazza oltra a Palazzi storici c'è anche l'antico teatro Reduta, dove nel 1767 si esibì l'undicenne Mozart. Dalla piazza non può sfuggire la Bellissima cattedrale.
La Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo domina la dalla collina di Petrov. Costruita inizialmente come piccola chiesa in stile romanico, fu ricostruita e convertita allo stile gotico nel Trecento. Entro di soppiatto nella cattedrale anche se c'è la funzione. Molto bella da vedere. Riesco ad uscire prima che un gruppo di religiosi con al centro il cardinale non entra nella Cattedrale.
Il campanile purtroppo non era visitabile.
Una curiosità : le campane di Petrov suonano il mezzogiorno alle ore undici, in ossequio all'antica tradizione legata all'assedio svedese.
Il 13 agosto 1645, dopo quattro mesi di assedio, che costò agli assedianti ottomila morti, decisero di togliere l'assedio alla città, fissando la partenza delle truppe svedesi per le ore 12 del giorno successivo.
Carpita la notizia, gli abitanti di Brno, ansiosi di vedere partire gli occupanti, e timorosi di un ripensamento, organizzarono uno stratagemma, con la complicità dei parroci della città.
Da quel giorno il "mezzogiorno di Brno" è fissato alle undici.
MI incammino per una delle parte più storiche e interessanti, anche per L'Italia, di Brno. Il Castello di Spielberg.
Il Castello è raggiungibile dalla città e nel parco che la circonda ci sono varie indicazioni per raggiungerlo. Per visitarlo il biglietto costa 10 euro al cambio del momento).
Gli orari d'ingresso sono Da Aprile a Settembre 10-18. Da Ottobre a Marzo dalle 9 alle 17
Gli orari d'ingresso sono Da Aprile a Settembre 10-18. Da Ottobre a Marzo dalle 9 alle 17
Entro ormai zuppo. Lascio giubbotto e zaino sgocciolante nella cloakroom, dove ci sono armadietti chiusi a chiave. Non è previsto pagamento.
La prima parte è un percorso di pavimenti in vetro dove si possono ammirare le rovine e le fattezze antiche del castello prima della ristrutturazione. Ci sono brochure in italiano dove spiega la storia del castello.
La seconda parte è quella più interessante, e forse più drammatica, le prigioni o le casematte.
Giuseppe II d'Asburgo adibì il castello a prigione per delinquenti comuni e detenuti politici.
Le casematte vennero trasformate nelle famigerate "carceri giuseppine", luogo di detenzione e tortura non solo per delinquenti comuni, ma soprattutto per dissidenti e patrioti provenienti da tutti i paesi dell'Impero. Tra questi c'erano i dissidenti italiani appartenenti alla Giovine Italia, o alla Carboneria.
Ogni stanza è divisa per provenienza di prigionieri. Tra questi, verso la fine, c'è anche quella che riguarda l'Italia. Un monumento di Silvio Pellico la fa da padrone. Le mie prigioni, famoso manoscritto del Pellico, è stato scritto con riferimenti ai suoi anni di prigionia nel Castello.
Non tutti , purtroppo, uscirono vivi da quelle prigioni. Molti lasciarono la loro vita in questo posto.
Salgo le scale e visito gli altri piani. Dove ci sono vetrine con armi , dipinti e tesori storici del castello.
Finito il tour , che è stato molto interessante e conoscitivo, ritorno verso la città.
Passeggio nel viale , che essendo domenica , molti negozi sono chiusi. Mi fermo in Un Mc Donald's nella Piazza della libertà NÁMĚSTÍ SVOBODY e mangio un menù. Strano e misterioso nella piazza l'orologio di forma falliforme.
Non smette di piovere. Entro e visito una chiesa mentre mi accingo a tornare verso la stazione.
Fotografo molto.
Al centro commerciale compro qualche biscotto e acqua per la notte.
Si prende il treno completamente pieno è curioso come avvenuto nell'andata il passaggio dei due controllori , uno slovacco e l'altro ceco. Due culture prima unite e ora separate.
In stazione arrivo fino al centro cittadino per godermi il castello con le luci serali.
Torno in albergo.
Fotografo molto.
Al centro commerciale compro qualche biscotto e acqua per la notte.
Si prende il treno completamente pieno è curioso come avvenuto nell'andata il passaggio dei due controllori , uno slovacco e l'altro ceco. Due culture prima unite e ora separate.
In stazione arrivo fino al centro cittadino per godermi il castello con le luci serali.
Torno in albergo.
Quarto giorno
La partenza. Passeggio intorno all'albergo , dove è in costruzione il nuovo stadio. Poi prendo a malincuore il bus che mi porterà in aeroporto.
Ciao Bratislava