giovedì 18 marzo 2021

NASCE ILPASS COVID PER CHI AMA VIAGGIARE

Tra poco arriverà il  pass Covid , che studiato dalla Commissione europea , si  speri salvi  aiuti l'economia e ,soprattutto, il turismo a  a riprendersi dopo la pandemia. Consenso unanime degli Stati membri permettendo. Il certificato proposto  è gratuito per i cittadini e consiste in un QR code da tenere nello smartphone o da stampare su carta, come quelli utilizzati per i biglietti aerei, con tre alternative per dimostrare di poter viaggiare: essersi sottoposti alla vaccinazione, essere risultati negativi a un tampone, oppure essere guariti dal Covid-19 ed avere sviluppato gli anticorpi. C'è, insomma, la possibilità di scegliere che strada percorrere per varcare le frontiere nazionali.

Prima cosa da dire che è  un certificato e non sarà riservato ai soli cittadini europei vaccinati ma lo potranno avere tutti coloro che vorranno viaggiare e si saranno sottoposti a test anti-Covid (con esito negativo) o avranno sviluppato gli anticorpi dopo la guarigione.

Il certificato viene rilasciato dalle autorità dei vari Stati, ad esempio ospedali, centri di test o da autorita sanitarie. La versione digitale può essere salvata sul cellulare o  averlo anche stampato. Entrambe le versioni disporranno di un Qr Code con le informazioni essenziali e di una firma digitale a garanzia contro la contraffazione 

Il certificato verde digitale sara accettato in tutti gli Stati membri dell’Unione ma anche in Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera.  Durante i viaggi, tutti i cittadini dell’Ue  in possesso del certificato, dovranno essere esentati dalle restrizioni alla libera circolazione allo stesso modo dei cittadini dello Stato membro visitato. Quindi niente quarantena e sarà scritto oltre che nella lingua del Paese di rilascio anche in inglese.

Il certificato verde digitale non sarà prerequisito per la libera circolazione, anzi è stato pensato proprio per agevolarla. Il certificato, in caso di assenza di vaccinazione, potrà fornire i dati su test o guarigione dal Covid. 

I certificati di vaccinazione saranno rilasciati per ogni vaccino contro il Covid-19. Tuttavia per le deroghe alle restrizioni saranno considerati solo i vaccini autorizzati nell’Ue. Resta prerogativa degli Stati membri aprire anche ad altri sieri 


Il certificato conterrà le informazioni fondamentali necessarie quali nome, data di nascita, data di rilascio, informazioni pertinenti su vaccino/test/guarigione e identificativo unico.  I dati non potranno essere conservati dai Paesi visitati. A fini di verifica, vengono controllate solo la validità e l’autenticità del certificato, verificando da chi e stato rilasciato e firmato. Tutti i dati sanitari sono conservati nello Stato membro che ha rilasciato il certificato (e quindi dove è eseguita la somministrazione del vaccino).

Il certificato contiene un Qr Code con una firma digitale. Al momento del controllo del certificato, si procede alla scansione del Qr Code e alla verifica della firma. Ogni organismo di rilascio (che sia un ospedale, un centro di test o un’autorità sanitaria) ha la propria chiave di firma digitale. Tutte le chiavi sono conservate in un database protetto in ciascun Paese. La Commissione europea creerà un gateway, mediante il quale tutte le firme dei certificati potranno essere verificate in tutta l’Ue. I dati personali del titolare del certificato non passeranno attraverso il gateway dato che non sono elementi necessari per verificare la firma digitale.


Il periodo di validità dei certificati dipende dalle prove scientifiche e sarà determinato dai ricercatori secondo le rispettive norme nazionali. Con l’emergere di nuove prove scientifiche, i periodi di validità dei certificati ai fini della non applicazione delle restrizioni potrebbero essere modificati. In ogni caso, i certificati saranno rilasciati da altri Stati
membri siano accettati secondo le stesse regole applicate a quelli rilasciati a livello nazionale. Inoltre, i certificati di guarigione non potranno superare un periodo massimo di validità di 6 mesi.

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