giovedì 21 novembre 2024

VIAGGIO DI DUE GIORNI A TIRANA

OTTOBRE 2024

Si Parte per Tirana. WizzAir ci parte nella Capitale albanese. La derivazione del nome ha diverse versioni. 

Una afferma che il nome deriva dalla parola ‘Theranda’ delle fonti greche e latine, che gli abitanti del posto chiamavano Të Ranat ovvero ‘materiale caduto’ in relazione alla composizione difficile del terreno.

Un’altra teoria, invece, afferma che deriva dalla parola ‘Tirkan’, nome utilizzato dallo storico del sesto secolo Prokop per riferirsi ad un castello che era stato costruito sul monte Dajt.

Altri ancora affermano che derivi da ‘Tyros’ , la vecchia parola greca per indicare i caseifici, poiché secondo i sostenitori di questa tesi nella zona di Tirana si riunivano gli allevatori dell’area per commerciare i prodotti del latte.

Da Aeroporto prendiamo il Bus Luna , cui costo del biglietto è 4 euro a persona ( cambio attuale), che si può pagare anche con carta all'interno, ci porta al centro della Capitale. 

Arriviamo alla piazza centrale e principale a Skanderbeg Square , famosa per la statua del nobiluomo che ha dato nome alla piazza. E' stato considerato per più di mezzo secolo come il vero fulcro di Tirana. Commemora l' eroe della nazione per aver resistito agli Ottomani.



Nella piazza ci sono molto siti culturali e non. Alcuni saranno visitati nel nostro viaggio. Prima però una pausa relax in un bar della piazza (Piazza) con cappuccino e toast.

Ci incamminiamo e arriviamo alla nostra prima visita, a fianco della statua e ruota panoramica, c'è la moschea di Et'hem Bej. Non si paga nessun biglietto , ma è obbligatoria una mancia. 

La moschea è stata fondata alla fine del XVIII secolo da Mullah Bey, mentre il reliquiario è stato terminato da suo figlio Haxhi Et’hem Bey, nel primo quarto del secolo successivo.

La moschea è stata una delle poche ad essere risparmiata dalla devastazione durante la quale chiese, moschee e altre istituzioni religiose vennero  smantellate o convertite verso la  fine del 1967. Il 18 gennaio del 1991, malgrado l’opposizione delle autorità comuniste, 10,000 persone entrarono sventolando la bandiera dell’Albania.


Quest’evento segnò il principio della caduta del comunismo. Rappresenta inoltre la rinascita della libertà di culto nel paese. I visitatori potranno ammirare la magnifica architettura della moschea, le sue pareti finemente decorate e i soffitti affrescati secondo la tradizione orientale. Questi ultimi raffigurano alberi, cascate e ponti. Nell’arte islamica è molto raro trovare dipinti di natura morta.


Situato maestosamente nel cuore della capitale albanese, il Castello di Tirana, conosciuto anche come Fortezza di Giustiniano, fu eretto nell'era bizantina ( circa 1300). 
Sebbene il castello sia stato soggetto a cambiamenti e trasformazioni nel corso dei secoli, oggi ciò che resta della Fortezza di Giustiniano è un’imponente muraglia ottomana, alta 6 metri e avvolta da vite rampicanti. All’interno delle mura fortificate, è possibile immergersi in un vivace bazar, ricco di negozi che vendono prodotti artigianali locali, ristoranti che deliziano i visitatori con piatti tradizionali albanesi e gallerie d’arte che espongono opere di artisti locali.
Comincia a diluviare decidiamo di pranzare in un ristorante all'interno (Gzona).

E' ora di prendere possesso dell'appartamento che si trova in una strada laterale della piazza , con affaccio sulla statua e ruota. Dormiamo un po'.

Ripartenza. Obiettivo la cattedrale. 
Prima ci fermiamo in una pasticceria nella piazza principale, dove mangiamo dei dolci buonissimi.

La costruzione dell’edificio, a sud ovest della piazza centrale di Tirana, è stata completata nel 2012 ed ufficialmente aperta il 24 giugno

dello stesso anno. Il complesso include la cattedrale stessa, la cappella della Natività, il campanile, la residenza del Santo Sinodo, un centro culturale, una biblioteca, due altre cappelle ed un piccolo museo.

La cupola della cattedrale raggiunge i 32,2 metri da terra, mentre il campanile arriva a 46 metri. 

Cattedrale di San Paolo.

La casa delle foglie o museo della sorveglianza segreta di fronte alla cattedrale "dedicato alle persone innocenti che sono state spiate, arrestate, processate, condannate e giustiziate durante il regime comunista", non accettava carta ed euro ( molti locali e museo sono accetti), quindi non avendo lek ( moneta albanese) abbiamo declinato.

Siamo tornati indietro e siamo stati a visitare il Bunker , una visita interessante.


Noi abbiamo visto il Bunk'Art 1. Prezzo biglietto 900 lek (circa 9,20€ al cambio attuale). Il primo museo Bunk’Art fu aperto nel 2014 e nasce da un’idea di un giornalista Italiano, Carlo Bollini che ne è anche il curatore. 


La sua particolarità è l’essere collocato all’interno di un bunker atomico realizzato al tempo del dittatore Enver Hoxha, situato nel pieno centro di Tirana.

All’interno si può visionare , attraverso una mostra video/museo, la storia dell’esercito comunista Albanese e quella che era la vita del popolo in quel triste periodo.

Il controllo da parte della polizia. Tecniche di spionaggio. In esso sono rilevati i segreti di Sigurimi, la polizia del regime, brutale e dura erano il braccio del dittatore che lo aiutavano a mantenere ordine nel regime con persecuzioni contro chi osava ribellarsi.

Usciti dal bunker ci siamo recati alla Piramide. Quest'ultima oggi è l’attrazione più speciale di Tirana, che ora può essere definita il simbolo della controversa storia dell’Albania. La piramide fu eretta come mausoleo dell’ex dittatore Enver Hoxha con sua figlia Pranvera e suo marito Klement Kolaneci come architetti. 


Più volte nel parlamento albanese ci sono stati forti dibattiti sull’opportunità di distruggerlo o meno, in quanto una parte dei perseguitati dal regime di Enver Hoxha lo ha definito un simbolo del comunismo che dovrebbe essere completamente distrutto. Ma la sua distruzione è stata fermata anche dalle numerose proteste dei cittadini

che non vogliono che venga distrutta alcuna storia della città. Lasciata in uno stato di rovina, la Piramide fu affidata per la restaurazione. Dopo essere saliti in cima alla piramide, una speciale piattaforma permette di godere di un panorama completo della città.


Vista la città dall'alto dopo aver faticato a salire i scalini. Torniamo verso il castello. Entriamo al centro commerciale di fronte "Toptani".

Ormai sera mangiamo in un ristorante tipico nelle vicinanze. 


Rincasiamo con luci della notte.







2° giorno

Mos i hap dritaret e zemres pa e pare motin.
Non aprire le finestre del cuore prima di vedere che tempo fa.
Proverbio albanese

Dopo aver effettuato colazione in albergo lasciamo la casa e andiamo verso il Ponte dei Conciatori. Il ponte è un ponte pedonale in pietra che si trova a Tirana nei pressi della Moschea dei Conciatori.

Risale al periodo della dominazione ottomana del XVIII secolo e si trova sulla strada che collegava Tirana con

Debar e gli altopiani orientali, che era la via utilizzata dagli agricoltori per portare i prodotti e il bestiame in città.
Fino agli anni 30 il ponte attraversava il torrente Lana nei pressi della zona in cui si trovavano le macellerie e i conciatori ma, dopo che il corso del fiume venne deviato, il ponte cadde in rovina. Negli anni 90 il ponte è stato restaurato e sono state riportate alla luce le fondamenta  Inoltre le pietre originali dell’antico ponte sono state ripulite e riutilizzate. 
Passati davanti alla Grande Moschea , ora in restauro, ci rechiamo verso il mercato.


Il mercato Pazari i Ri , che significa Nuovo mercato. Un piccolo mercato per alcuni canoni , ma ottima misura per la città. 
Verdure fresche, prodotto tipici, e souvenir ci accompagnano nel percorso esterno ed interno del mercato. 

Carini anche i negozietti dell'antiquariato. Ai lati e strade limitrofe ci sono ristorantini tipici.




La pasticceria all'interno c'ha un po' deluso, sia per i dolci che per poca predisposizione alla vendita della commessa. Dispiace. 

Finisce il nostro viaggio a Tirana in un bar per un espresso e succo di frutta. 

Si prende di nuovo il Bus e torniamo in Aeroporto per tornare a casa. 



mercoledì 9 ottobre 2024

VIAGGIO A LIONE (CON TAPPA AD AVIGNONE)

 Settembre 2024.


Si parte per la Francia verso Lione , capoluogo della Regione dell'Alvernia-Rodano-Alpi. Storica città francese che secondo la leggenda fu fondata dal re Atepomaro e dal druido Momoro.

Easyjet parte con 15 minuti di ritardo, niente di particolarmente fastidioso. In aeroporto a Lione tutto abbastanza liscio. Vicino aeroporto c'è la stazione dei treni che mi porterà verso il centro città.

Salgo sul Rhonexpress, il treno veloce che collega Centro con Aeroporto. Andata e ritorno online 26,70 €, si risparmiano circa 3 € rispetto alla biglietteria della stazione.

Il treno effettua 3 fermate. Io scendo alla seconda Vaulx-en-velin La soie , dove si può scegliere di prendere la metro A. Biglietto unitario 2.20 €, si deve ricordare di tenere il biglietto per ricaricarlo ogni volta per salire in metro. Le biglietterie contengono informazioni anche in italiano. La città non è grande quindi non opto per la city card.


Arrivo al mio Hotel (Hotel Taggat). Sbrigata la prassi Check-in , vado nella mia  Stanza che è molto piccola, ma essere vicinissimo al centro acquista punti. Doccio e parto verso la conoscenza di questa città francese. la città è attraversata da due fiumi La Saona e il Rodano, quindi spesso si devono percorrere dei ponti.




Passeggio su Passerelle du college. Sono accompagnato da ciclisti e runner, che come me ammirano le varie barche collegate alla terraferma da un pontile. Ci sono molti ristoranti e pub. 

Attraverso il ponte Morand per andare verso l'interno. Obiettivo Place des Terreaux.


Attraverso Place des Cordelieres. Bellissima la chiesa di Saint Bonaventure. Questa chiesa rimane l'unico edificio medievale che rimane dopo i lavori di svolta su Imperial Street, oggi Rue de la République. Il santo , gloria dell'ordine francescano, morì durante il secondo concilio di Lione

del 1274. La semplicissima chiesa testimonia il rispetto dei francescani per tutte le forme di povertà. All'interno, troverete comunque uno dei più begli organi di Lione e quattro arazzi di Aubusson del XVIII sec. sulla vita del santo. La Chiesa è stata eretta Basilica Minore 


da Papa Francesco nel settembre del 2019. Prendo Rue de Republique. Presente il Palazzo della Borsa. Arrivo a Place de la Comédie, presente L'Opera e il Municipio. E' pedonale. Adiacente c'è Place Louis Pradel, prende il nome dell'ex sindaco di Lione. In carica dal 1957 al 1976.


La piazza sorge ai piedi della Collina e il quartiere Croix-Rousse.

Nel 1982, Ipoustéguy creò quattro sculture in collaborazione con l'architetto Charles Delfante. Di fronte all'opera si trova "The Sun", altrimenti nota come la fontana degli innamorati. È un grande disco di


bronzo su cui sono incisi i versi di una poesia della poetessa rinascimentale Louise Labé: Permets m'amour penser quelques folies… Sul lato opposto, in place Tolozan, L'homme de la Liberté, la figura di César sui pattini a rotelle è un promemoria del fatto che la piazza funge anche da skate park improvvisato. Da Rue St Catherine arrivo al mio obiettivo. 

Palace des Terreaux è stupenda. Pieni di spazio. Grandissima. Ristoranti e Bar ne fanno da padroni se non fosse per quella sbalorditiva statua. La Fontana Bertholdi , monumentale con i suoi cavalli che trainano "Le Char trionfale de la Garonne". Perfetto sfondo fotografico per noi "poveri" turisti. 


Place des Terreaux è stata ristrutturata dagli architetti Christian Drevet e Daniel Buren nel 1992. Spostata dal suo punto originale e sono state aggiunte 69 fontane, ciascuna costituita da una vasca di granito nero. 



Salgo da una strada laterale. Comincio ad assaporare il quartiere. Piccoli negozietti francesi, tipici e non,  mi fanno da sfondo vacanziero. Bellissimi e particolari. 

Intravedo una chiesa da uno scorcio di un vicoletto. San Policarpo.

Originalità sono le  due gambe che entrano nell'edificio davanti alla chiesa. Giro intorno. Compro qualcosa per la sera.

Torno su Ponte Morand dove assisto ad un bellissimo tramonto. Spettacolare. 

Alcuni, turisti e non, mi accompagnano in questa visione. 






Continuo a Percorrere i vicoli. Per poi, giunto buio, ritorno in albergo. 






2° giorno

“Tutti i grandi sono stati bambini una volta. Ma pochi di essi se ne ricordano.”

 Antoine de Saint-Exupery, scrittore ed aviatore Francese. Nato a Lione



Esco dall'albergo. Arrivo a Place Lyautey, vicino all'albergo, dove c'è un bellissimo giardino e una fontana.

Si supera il ponte e da Hotel De Ville si sale ancora. Nel giardino vicino Residence Villemanzy c'è una bellissima vista dall'alto.

Da Montee de Grande Coté altre bellissime foto. Attraverso Place de Tapis e percorro Boulevard des Canuts. Finalmente arrivo alla piazzetta dove è presente il famoso Murales. Mur des Canuts. 

Creato per la prima volta dalla Cité de la Création nel 1987, questo murales si estende su una parete di 1200 m² ed è il


più grande in Europa. Esso descrive la vita nel quartiere della Croix- Rousse, il distretto di “Canuts”, il quale fu originariamente creato per i lavoratori della seta nel 19esimo secolo. Vi sono infatti raffigurati gli edifici tipici del quartiere con le loro particolari finestre e i soffitti altissimi. Vi sono anche alcuni dettagli caratteristici della cultura Lionese,

come il piccolo teatro Guignol. Un fatto interessante è che il muro, rinnovato per la prima volta nel 1997, cambia parallelamente al quartiere in cui si trova. Anche gli abitanti che vi sono rappresentati invecchiano con il passare del tempo. Così un ragazzo con la sua bicicletta nella prima versione del muro diventa un giovane padre nel 1997, e infine un nonno

con la sua nipotina nell'ultima versione. In un anfratto interno ci sono le foto e la storia negli anni del murales. Stupendo. 

Attraverso un giardino interno. Arrivo a Place De croix rousse per raggiungere Place Bellacour. Io vado a piedi ma dalla piazza c'è una fermata metro.


Giro in un piccolo mercato all'aperto nei dintorni. Scendendo Montee Neyret c'è una vecchia chiesa , ora parcheggio, ma la facciata esterna è molto bella. Da vedere. Chiesa del Buon Pastore.
Sotto c'è un anfiteatro. 
Dal Rodano si vede la Basilica Fourviere, sopra la collina, che sovrasta la città. Da visitare nel pomeriggio.
Da Rue de Brest arrivo a Place des Jacobins, per poi continuare a Place Bellacour.
Nel mezzo della piazza c’è una statua equestre di Luigi XIV. Durante la rivoluzione le statue dei reali furono abbattute e sostituite da ghigliottine. 
Nella piazza c'è un movimento per preparare il festival che si terrà il giorno dopo. Arriva la pioggia: 20 minuti incessanti. Si rompe anche l'ombrello.
Finita la pioggia ricomincio a camminare percorrendo Rue Victor Hugo dove trovo negozi di souvenir.

Mangio un panino. Attraverso stazione e supero il ponte Passerelle Couturier. Salgo sulla funivia per Fourviere, il biglietto vale come per la metro. Nota come Ficelle 1 è possibile raggiungere questa splendida collina, situata a ovest della città. È stata inaugurata nel 1900, e delle 5 storiche linee è quella ancora in funzione, insieme alla alla Funicolare di Saint-Just. 


Il suo percorso è principalmente sotterraneo, e si sviluppa per una lunghezza complessiva di 427 metri, senza nessuna fermata intermedia. Il tragitto dura poco più di 2 minuti.
Salgo dalle scale e me la trovo davanti : La Basilica. Stupenda.

Entrata libera. Nel corso della storia di Lione, Fourvière - soprannominata la collina che prega - è stata un simbolo culturale e spirituale per la città.

Nel 1643 quando la morte nera eliminò molti cittadini europei, si pensò che la Vergine Maria, a cui è dedicata la Basilica, potesse salvare il popolo di Lione, e per questo gesto miracoloso gli abitanti promisero di accendere delle candele su tutta la città. Questo splendido gesto è divenuto oramai una tradizione che viene celebrata ogni dicembre con: Le luci di Lumière. La Basilica che noi vediamo, venne costruita nel 1872 quando ancora una volta, la Vergine Maria salvò la città dall'invasione prussiana nel 1870.
E' Patrimonio mondiale dell'Unesco.

Il panorama che si può vedere all'esterno della basilica, nella parte posteriore, è insuperabile. Tutta Lione ai tuoi piedi.

Scendo a piedi. Passo attraverso il Giardino del Rosario. Passeggio per Le Vieux de Lyon. Raggiungo la Cattedrale di Saint Jean. 

La costruzione iniziò nel 1175 e fu completata solo tre secoli dopo, nel 1481, il che significa che l'edificio mescola vari stili architettonici delle diverse epoche, cominciando con l'ispirazione del romanico e per finire il gotico.

La cattedrale dispone anche di vetrate colorate che mostrano varie scene bibliche, nonché uno degli orologi astronomici più antichi della Francia risalenti al XIV secolo.Costruito nel 1400, garantisce la data esatta fino al 2019.



La stanza del Tesoro era chiuso per manutenzione. Attraverso il ponte del Palazzo di Giustizia per arrivare al Mercato Les Halles de Lyon.

Lo chef stellato Michelin Paul Bocuse, famoso in tutto il mondo, ha dato il suo sigillo di approvazione ed è ora noto come Les Halles de Lyon - Paul Bocuse. Circa 50 bancarelle, oltre a numerosi bar e ristoranti, vendono i migliori formaggi di qualità, pane, vino, dolci, pesce, salumi e altro ancora.

Ormai sera torno in albergo.






3° giorno Da Lione ad Avignone
“La vita ci ha insegnato che amare non consiste nel guardarsi l'un l'altro, ma nel guardare insieme nella stessa direzione.”

ANTOINE DE SAINT-EXUPERY

Dopo colazione. Salgo sulla metro per Perrache. Dove nella stazione dei bus mi aspetta un Flixbus per Avignone (33,97€ a/r il costo biglietto).
Tutto in giornata. Partenza 8.30 con arrivo nella città dei Papi alle 11.15. 
A piedi raggiungo le mura. Entro e da Rue de Carnot mi accompagnerà  un mercato Locale.  Da vicoli interni , con le indicazioni, arrivo al Famoso Palazzo dei Papi.

Avignone è conosciuta come antica città papale, a seguito della scelta di papa Giovanni XXII nel 1316 di farne la propria sede. In totale sette papi e due antipapi dello Scisma d'Occidente governarono sul seggio cittadino, risiedendo nel castello detto "Palazzo dei Papi" che fu progressivamente ampliato dai vari pontefici.

Prima vedere la Cattedrale, che è a fianco del Palazzo. Costruita nel XII secolo, quindi rimaneggiata nel XV e nel XVII sec., la basilica metropolitana domina, al fianco del Palazzo dei Papi, la valle del Rodano dal Rocher des Doms. Il suo campanile è sormontato da un Vergine in piombo dorato.

La prima menzione di Notre-Dame des Doms è del 1037. La cappella con la tomba di papa Giovanni XXII custodisce il tesoro diocesano composto da numerosi ornamenti liturgici e vasi sacri.

Esco. Fotografo la piazza antistante. Entro nel palazzo, non riesco a comprare il biglietto online, quindi raggiungo la biglietteria e acquisto la combo Palazzo + giardini (14,50 €). 

All'ingresso ti consegnano un tablet (histopad) per leggere ogni informazione. Stanze spoglie, con tele moderne, con Histopad ti trasferisce nel 1352. Al tempo dei papi.

IL concetto è molto suggestivo ed interessante. C'è anche la lingua italiana. 
Residenza dei pontefici del XIV secolo e Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, è il più grande palazzo gotico del mondo (15.000 metri quadri). Vi si trovano più di dieci sale, tra cui gli appartamenti privati del Papa e le favolose decorazioni murali dell’artista italiano Matteo Giovannetti.

Poco attraenti secondo me sono i giardini. Qualche pianta con indicazione del nome. 

La visita è stato nel suo totale interessante. 
Vado verso Place Horloge dove pranzo in uno dei ristoranti sulla piazza (Opera Cafè). 

Salgo verso il giardino sopra la Cattedrale. Bellissima vista della città. C'è anche un laghetto con cigni e anatre, oltre a statue sparse. Prendo Rue de Balance e scendo verso la parte bassa della città.Si trovano negozietti carini.


Risalgo nella piazza centrale e percorro Place du Change e Rue Rouge. Sono presenti negozi di cibo artigianale e tipico. Gironzolo per vicoli. Tutti da gustare. 
A Place Carnot assisto a degli artisti di strada. Simpatici.


Ormai è ora di ritornare a Lione. Vado verso la fermata Flixbus. 

Alle 22 ero in stanza. 

Un'altra giornata da assaporare. 












4° giorno

“Colui che vuole viaggiare felice deve viaggiare leggero.”
ANTOINE DE SAINT-EXUPERY

Si parte tardi verso le 11.


Punto a Parc de Tete d'Or, il bellissimo parco creato nel 1850 ed è stato in gran parte progettato dal paesaggista svizzero Denis Bühler. Il parco si ispira al Bois de Boulogne e ai giardini inglesi.

Prima di arrivare m'imbatto in Parc Lyautey in un mercato di prodotti

artigianali. 
Giungo al parco. C'è una gara podistica. In un ingresso, dei 7 presenti,  c'è una statua dedicata ai Difensori della patria (Enfants du Rhone). 

Questo pittoresco parco urbano si estende su 105 ettari ricchi di

rigogliosi prati verdi, roseti e un vasto lago; ma ciò che rende il Parc de la Tête d'Or così unico è che è anche sede di un giardino botanico e di un parco zoologico.
Tutto gratis
Si può anche noleggiare la barca a pagamento




Le straordinarie serre di vetro ospitano una collezione di circa 16.000 specie di piante e fiori più impressionanti d'Europa, oltre a una biblioteca e un negozio di semi.

Nello zoo sono presenti zebre, antilopi, fenicotteri, pellicani, varie tipo di scimmie, linci, lontre e leopardi. 

Un trenino attraverso una parte del parco, per la gioia dei bambini. Alla fine del parco c'è un velodromo. 

A metà lago c'è un sottopassaggio che ti porta ad un isolotto. Oltre a goderti il sole e rilassarti, puoi visitare il memoriale ai morti caduti in guerra. 

Nel parco c'è perfino una targa con le firme dei presidenti delle nazioni del 1996 compreso quello del Sindaco di Lione. 

Bellissimo parco. Vale assolutamente di viverlo una mezza giornata. 
Prendo la metro e il treno che mi portano all'aeroporto. Una nuovo viaggio effettuato. Altri bellissimi ricordi da custodire. 




VIAGGIO DI DUE GIORNI A TIRANA

OTTOBRE 2024 Si Parte per Tirana. WizzAir ci parte nella Capitale albanese. La derivazione del nome ha diverse versioni.  Una afferma che il...