Si parte. Dopo una mezza mattinata di lavoro si arriva a Bergamo per imbarcarsi verso il Lussemburgo. 26 euro per andata e ritorno con Ryanair. Pomeriggio si parte e in 55 minuti circa siamo in terra lussemburghese. Il meteo dava pioggia in tutto il weekend e invece si scende con il sole. In aeroporto seguo le indicazioni bus. Alla macchinetta per i biglietti c'è una fila immensa, mi accodo. Pago i due euro per il biglietto a "short term" ( a corto termine) che ha un tempo di due ore. Premessa : su Google maps aveva scaricato itinerario per arrivare in albergo, che consigliava di prendere il bus 29 fino in centro e il 28 dopo per arrivare fino a destinazione. Mi incammino verso il 29 e scontato che per me l'aeroporto è l'ultima fermata di un bus, non mi salta assolutamente in testa che potrebbe essere una fermata di intermezzo, parto. Ad un certo punto mi accorgo di essere in mezzo ad un viale alberato, ma boschivo, e unico passeggero. Mi sorge il dubbio. Rivolgendomi all'autista mi avverte che sto andando dalla parte opposta. Bene. Chiedo se devo scendere , ma mi consiglia di rimanere sul bus arrivare al capolinea e ripartire. L'autista è molto simpatico e cominciamo a conversare in inglese. Ad un certo punto mi chiedo da dove arrivo , e rispondo Italia. E scopro, che oltre a parlare un po' d' italiano, è portoghese trasferitosi in Lussemburgo con moglie calabrese. Simpaticissimo. Parliamo ancora un po' tra italiano e inglese. Mi dice che mi avverte lui quando è giunta la mia fermata.
Dopo essere ripassato dall'aeroporto arrivo in centro e scendo. Prendo il 28. A differenza del bus di prima qui ci sono segnalazioni sia vocali che visive ( mediante un display) delle fermate. Scendo a Strassen Geesseneck ed arrivo in hotel (Mandarina Hotel ) ormai a serata inoltrata. Faccio il check-in. Arrivo in camera e subito doccia. L'albergo è carino e anche l'ubicazione non è male. E' sera e ho fame. Un Mc Donald's in lontananza mi aiuta a scegliere la mia cena. Dopo cena passo da un negozio in una stazione di servizio e prendo l'acqua per la notte. E' nuvoloso e tardi per affrontare la città. Torno in hotel e dormo.
2°giorno
Mi sveglio e vado a far colazione ( apre alle 7.30). Con mio stupore e felicità vedo Brioche calde , cappuccino e nutella. Ottimo breakfast. Torno in camera e organizzo il mio itinerario. Decido, per chi mi legge sa già che amo camminare, di fare una lunga passeggiata verso il centro. Il percorso è di 1h e 15' minuti a piedi ( per chi non piace camminare ci sono parecchi bus che transitano a Strassen). Camminando passo davanti alo Stadio della città intitolato a Josy Barthel , mediante Google scopro che è stato (finora) l'unico medagliato olimpionico del paese ( oro nella corsa 1500 metri nelle olimpiadi del 1952). Prima di raggiungere Grand Rue , il vialone centrale e principale, prendo la decisione di passare per il parco presente nei due lati della strada.
Ecco la mia dimensione : Natura e i suoi rumori. Il parco è ben curato e ci sono diversi colori che lo rendono bello da vedere. Compare Una grande scritta Luxembourg: diventa oggetto dei miei selfie e foto. Finisco il tour e mi incammino verso Grand Rue.
Percorsa tutta procedo verso il Palazzo Granducale.
La piazza dove si trova il Palazzo pullula di gente e c'è il mercato. I colori dei fiori nei vasi sparsi per la piazza , oggetti di vendita dei banchi presenti, rendono più folcloristica ( e più bella) la foto.
Il Palazzo Granducale è ora la residenza ufficiale dei Granduchi , ed è il luogo dove vengono svolti i compiti di capo dello stato del granducato. Palazzo Granducale.
Passo il Palazzo e sono costretto , visto che la strada si stringe e diventa passaggio per una persona alla volta , per causa lavori, a seguire ed ascoltare un gruppo di turisti di una certa età che si dirigono, come me, verso Casematte del Bock.
Le Casamatte è una fortezza sotterranea costruita nel lontano 963 , e poi fortificata e ampliata negli anni. Fu rasa nel suolo nel 1875 e solo 17 Km sono sopravvissute a noi. Nel 1994 sono state inserite come patrimonio mondiale dell'Unesco. Il prezzo del biglietto costa 6 euro ed è un viaggio in grotte sotterranee, con scale a chiocciola che ti portano nei vari livelli. Cannoni e porte verso la valle, e sul ponte rosso, rendono questo posto suggestivo. Ancora lontano nel tempo. Mi è piaciuto visitarlo. Il percorso dura circa 1 ora e mezza. FortezzadiLussemburgo.
Uscito mi trovo a vedere la bassa valle della città. Uno spettacolo. Il corso d'acqua , la piazza con disegnato un aereo , il resto della fortezza. Un piccolo mondo costruito su una piccola città. Scendo a valle dalla strada che affianca le Casematte. Arrivo giù e percorro tutto il lungo corso d'acqua (Alzette), amo la natura. Vi consiglio di farlo.
Ad un certo punto nella città bassa comincio ad avere fame. Una musica e dell'odore di cibo mi attira. Mi fermo in un locale (Oscar's). Il tempo è nuvoloso , ma con sprazzi di sole , quindi opto per un tavolino in terrazza. Mangio un panino enorme al pollo ( c'è anche vegano) con insalata e patate fritte. Non poteva mancare una birra chiara. Sono sazio e salgo con l'ascensore che mi porta nella parte "giuridica " della città ( Con tribunale etc etc). Mi soffermo e guardare il panorama dove prima passeggiavo.
Esco da questa parte e mi incammino verso la Cattedrale di Notre Dame. Purtroppo c'è un evento con persone disabili quindi non si può entrare per un po' di tempo. Ne approfitto per guardarmi intorno. Giro per negozi di abbigliamento e souvenir. Guardo , ma ahimè non entro, nei negozi di dolci. Torno verso la Cattedrale. L'evento è ormai finito. Entro. Devo dire che l'interno non mi affascina assolutamente. Mi sembra spoglia , nuda . Non mi cattura, anzi mi lascia perplesso. CattedralediNotre-Dame(Lussemburgo).
Lascio la Cattedrale e vado verso Place d'Armes , piazza principale della città. La piazza è animata da tanti banchi e musica, c'è un evento della Comunità Europea. Ogni paese, almeno una buona parte, propone viaggi e bellezze della loro nazione. L'Italia non ha grande attrattiva e la ragazza che è all'interno non mi sembra molto convinta. Giro per tutti i banchi, ci sono anche quello per la Corte di Giustizia. La città pullula di gente e i locali che si affacciano sulla piazza sono pieni. Placed'Armes (Luxembourg). La piazza è carina. Mi sposto sul piccolo piazzale vicino in cui mi diletto a fotografare. Continuo a girare.
Da Gran Rue arrivo alla piazza del Teatro dei Cappuccini. Molto carina. Mi siedo su una panchina e mi riposo un po'. Si alza un forte vento a volte freddo. Guarda i bambini che giocano vicino alla statua della piazza.
Dalla piazza vado verso il parco che circonda Lussemburgo e continuo la mia passeggiata. Ormai è sera. Sono quasi stanco e il buio arriva veloce. Prendo qualcosa da mangiare in un supermercato e vado verso l'albergo. Secondo giorno è finito.3°giorno
Dopo aver fatto colazione in albergo, in camera decido la strategia della giornata. Cosa vedere? Dove Andare? Consultandomi con Google e qualche sito di viaggi parto alla visita del Castello di Vianden. Un castello che si trova vicino alla capitale " Lussemburgo ", e come il più famoso castello tedesco, su un cucuzzolo della montagna.
Vado in stazione e prendo il treno per Ettelbruck, per poi prendere il bus (570) verso la città del castello. Nell'ufficio informazioni c'è anche la biglietteria. Il viaggio costa 4 euro ( per tutto il giorno per tutti i mezzi di trasporto all'interno della nazione). Il tempo è veramente brutto e nuvole nere minacciano una pioggia che in poco tempo arriva. Rapito dalla pioggia che scende copiosa aspetto la mia fermata, con la speranza che smetta ( per favore). Mi accorgo di aver commesso un grave errore , non ho scaricato le fermate del treno prima di Vianden. Non so quando è il mio momento di scendere, mi piazzo davanti alla porta del treno e ad ogni fermata guardo il nome della città o paese.
Per mia fortuna comincia a scemare durante il viaggio in treno ( dura 40 minuti circa) ed a Ettelbruck ha smesso. Non capisco dove prendere l'autobus. Una signora di una certa , che parla poco inglese, mi indica con la mano il centro della città. Chissà cosa avrà capito e non mi fido. Chiedo alla signorina , che si trova all'interno della finestrella della biglietteria all'interno della stazione, che mi indica tutto all'opposto della signora di prima. L'autobus, essendo domenica, ha le corse diradate e passa ogni ora. Ne approfitto per fare un giro nella città vecchia. Tutto chiuso naturalmente. Torno verso la fermata. Arriva il 570 e si parte. 25 minuti e arrivo a Vianden. CastellodiVianden
Scendo e comincio a salire verso il castello. Dalla fermata già si vede. E' lì in alto che troneggia sul paese.
Per salire attraverso un ponte sul fiume Our.
La salita come si poteva immaginare è irta. Ma finalmente arrivo. Il biglietto , con audioguida , per il castello costa 8 euro.
La visita è stata carina, il castello non è meraviglioso ma vale la pena di andare a vedere.
Mi fermo al bar del castello per mangiare. Hot dog farcito e una birra fruttata sono il mio pranzo. Un cono gelato da dolce.
Torno verso la città. Arrivati al lungo fiume lo percorro un po'. Prendo dei souvenir in un negozio aperto. Un signore con maglia fluorescente e con occhio alla Tv , che dava il Gran Premio formula 1, li impacchetta. Aspetto il bus e torno verso Ettelbruck, che letteralmente vuol dire "il ponte di Attila". L'origine del nome viene fatta risalire all'invasione unna : l'armata di Attila costruì infatti un ponte per attraversare il fiume Alzette.
Mentre arrivo in stazione il bus passa davanti ad un monumento circondato dal verde vicino ad un ponte. Scendo dal bus e incuriosito vado a vederlo. Il monumento è in ricordo del generale Patton , infatti la storia narra che il generale liberò la città dai nazisti.
Dietro il mausoleo c'è una salita che ti porta verso il bosco, lo percorro un po' poi torno indietro. Prendo il treno e torno verso la capitale. In città vado a vedere posti non ancora visti. Arrivo verso la Fondazione Pescatore , un bellissimo palazzo ora sede di un centro anziani. Affiancando il palazzo arrivo ad un ponte moncato, dove in fondo c'è il pavimento di vetro e un ascensore panoramico. Sfido le mie vertigini. Salgo sul pavimento e faccio foto della valle in basso. Vado verso Place Guillaume II. E' un cantiere ma ci sono molti truck food. Un forte vento , di pioggia, arriva verso la piazza. Da un truck prendo un fritto , sembrano verdure, e una birra. Intanto arriva un nubifragio. Turisti che cercano riparo sotto le tende dei banchi della piazza. In mezz'ora ha buttato giù veramente moltissima acqua. Smette e le piazze si ripopolano. E' sera torno verso albergo
4°giorno
Come giorno prima , dopo aver fatto colazione , studio cosa
vedere nella giornata. La meta cade su Echternach.
Dopo aver preparato il
bagaglio e lasciato la camera , raggiungo la stazione. Il deposito bagagli è
ancora "umano". Lascio il mio bagaglio, dopo aver riso con l'uomo
delle "valigie" perché non capivo che dovevo consegnare il documento.
Nella fermata di fronte alla stazione prendo il 111 e arrivo nel paesino.
Oggi
è una giornata meravigliosamente bella. Sole e solo "sole". Passo per
la piazza dove fanno capolino dei ciclisti ed anziani in gita. Raggiungo
l'abbazia. Molto carina. AbbaziadiEchternach
C'è un locale dove ti poi sedere
e vederti la loro "Processione danzante" in video. Mi giro nei
dintorni mi intrufolo nell'Orangerie. Scatto foto e ammiro la struttura. Dall'abbazia
passo verso il lungofiume. Prima però giro per qualche locale per vedere cosa
mangiare visto che ora di pranzo. Tra pizze margherite a 11 euro , buffet tutto
compreso , e un locale italiano dove si mangia la Piadina , scelgo
quest'ultima. La Piada.
Il ristoratore è italiano , di Foggia, e mentre mi gusto la piadina
facciamo due chiacchiere. Entrano molti giovani , io ho finito di mangiare quindi lo lascio
lavorare mi defilo. Come avevo programmato costeggio il
lungofiume. In lontananza si vede un parcheggio per camper. La passeggiata è
molto bella. Ci sono molti giovani con zaini che siedono nella panchine, forse
hanno marinato la scuola? O sono già usciti? Le oasi verde sono tenute molto
bene e curate , quindi ne vale assolutamente la pena. Arrivo in stazione,
l'autobus per la capitale parte tra mezz'ora. Il tempo di prendere un gelato a
due gusti, il commesso era italiano!.Torno in città. Ultimo sguardo alle piazze
principali e allo spettacolo del panorama. Tono verso la stazione recupero il
bagaglio e vado verso l'aeroporto.
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