giovedì 4 maggio 2017

VIAGGIO NEI DINTORNI DI MONACO

Si riparte. A Malpensa prestissimo per prendere un volo Easyjet che mi porterà in Germania. Si torna a Monaco ( già stato 2 anni fa) , ma stavolta voglio vedere i dintorni, i castelli, i laghi.
Il volo è buono, nessuna perturbazione. Come al solito ho dormito in tutto il viaggio.
Alle 9.30 sono  a Monaco. Il tempo non è ottimo, il cielo è grigio.  In aeroporto Seguo le indicazioni Bahn  (Treni e metro) e prendo due treni (S1 e U3) che mi portano a Machtlfinger Strasse. Decido di lasciare la valigia in albergo (Grand Hotel Palladium) per vedere un po' la città senza portarmi appresso il peso.
L'albergo è facile da raggiungere. La receptionist, che parla un ottimo inglese, mi consegna già le chiavi della camera. Molto carina e gentile. La stanza è graziosa e spaziosa per una singola ,  con letto matrimoniale. Faccio la doccia e invio qualche Whatsapp.
Si parte e si punta verso il centro. Oggi lo dedico a riassaporare e ripassare la città. Alla stazione della metro prendo il ticket per quattro giorni (27,90 €),  così fino alla partenza sono a posto.
Prendo la metro e già assaporo la città:  i nomi tedeschi della metro, le strade, le persone, il loro modo di vivere. Scendo a Marienplatz , il fulcro di Monaco.
Due anni fa c'era un cantiere enorme , ora è rimasto solo ad un angolo della piazza.
Eccolo là il municipio : Neue Rathaus (Nuovo Municipio),   edificio neogotico sede degli uffici del sindaco . Costruito tra il 1867 e il 1908 , all'interno presenta una complessa e articolata struttura caratterizzata da sei cortili.
La torre ospita il celebre Glockenspiel (letteralmente "gioco di campane"), il più grande carillon della Germania che si aziona tre volte al giorno: alle 11, alle 12 e, da marzo , anche alle 17. Il meccanismo cattura tutta la mia attenzione e quella dei turisti presenti. Ci godiamo tutto lo spettacolo.  Marienplatz.



Il campanile  Si compone di due piani: nel piano superiore sono rappresentati i festeggiamenti per il matrimonio del duca Guglielmo V con la principessa Renate von Lothringen (1568) mentre in quello inferiore viene rievocata l'antica danza dei bottai che simboleggia il ritorno di Monaco alla consueta normalità e alle feste dopo la fine della peste che la coinvolse dal 1515 al 1517.
Comincio ad avere fame e mi incammino nel mercato dietro la piazza. Subito stinco, carne di maiale con crosta croccante, polpette di alcuni chioschi mi riempiono gli occhi , prima dello stomaco. Una giapponese prima di me compra quasi tutto il chiosco , con la venditrice preoccupata che gli ripete più di una volta il costo del cibo. Tocca a me. Decido per un panino con  la carne di maiale e una crosta meravigliosa , una coca e una polpetta di maiale. Non potevo iniziare nel miglior modo.
Il mercato è pieno di negozietti che vendono carne, i salumi tipici tedeschi. Gli occhi hanno il loro piacere, il colesterolo un po' meno.
Mangiato e assecondato lo stomaco , mi incammino per le strade principali che sono piene di negozi globalizzati. Mi faccio seguire dai profumi, dal fatto che sono in ferie, dai tantissimi turisti presenti. In alcuni negozi entro anche, ma non compro. Più per niente che mi affascina che per un motivo diverso.
Arrivo alla fine della strada e vado verso il centro commerciale. Mi affascinano i vestiti tipici bavaresi in vetrina. Scatto foto. Comincio ad aver fame e quindi torno indietro verso Marienplatz.
Vado verso   il Rathausen, che decido di vedere in un altro giorno.
Decido di sbirciare nella Theatinerkirche (Chiesa di San Gaetano), e ne rimango catturato.  Una delle più belle chiese barocche della Baviera. Si trova alla fine della zona pedonale nella piazza Odeonsplatz, di fronte alla "Feldherrnhalle" (Loggia dei Marescialli). La chiesa fu inaugurata nel 1675, ma i lavori per ampliare e abbellire la chiesa andarono avanti per quasi 100 anni, fino al 1768.
Gli architetti e costruttori di questa chiesa barocca, quasi tutti italiani, si sono visibilmente ispirati alla chiesa di Sant'Andrea della Valle a Roma e alla Basilica di Santa Maria della Salute a Venezia.
 Nella cripta ci sono le tombe di duchi e re , tra cui quella del re Massimiliano I.
La chiesa è difficile da scorgere perché dopo due anni è ancora un cantiere , ma non ve la fate sfuggire. Theatinekirche.


Da qui  giro verso il Englischer Garten (Parco o Giardino inglese).Englischer Garten. Il parco  è veramente bello. I ponti, il fiumiciattolo che passa all'interno del parco, le piccole cascate, gli animali tipici urbani di questi parchi. Relax pieno relax. Appena entri nel parco c'è un gazebo , dove spesso musicisti si fermano a suonare , l'acustica è stupenda e l'atmosfera anche. I fiori dei giardini che dal gazebo arrivano alle fontane danno quel tocco in più di bello al parco.
A Englischer Garten,  vicino ad un ponte,  dove l'acqua che fuoriesce è forte,  ci sono persone che cavalcano onde con il surf. Gente che si ferma a guardare,  spesso turisti,  che filmano e applaudono. A volte schizzati dall'acqua dalle peripezie acrobatiche dai surfisti.
Esco dal parco e vado verso il fiume Isar, il fiume della città
Camminando arrivo a vedere  l'Angelo della Pace, che serve a ricordare la fine della guuerra franco - prussiana.  Angelo della pace . Sotto l'obelisco dell'angelo c'è una fontana e una specie di grotta , suggestivo.
 Il lungoIsar è molto bello ci sono statue , ponti da attraversare, Englischer Garten che è veramente lunghissima.
Monaco è una città molto pulita e verde.
Ormai è quasi sera torno verso Marienplatz. Il tempo non è stupendo , e devo coprirmi con il piumino. Fa freddino anche essendo fine aprile.
Mi fermo al mercato dietro la piazza e ci sono tavoli pieni di persone con la birra in mano. Faccio una fila per la birra 3,80 € per mezzo litro. Dopo averla bevuta mi viene fame. Vicino al chiosco delle birre vendono famosi cibi di strada tedeschi ( maiale , patate, crauti). Prendo un piatto di carne con le patate e un altra birra. Sono in ferie a Monaco che altro fare?
Si tira sera.
E' ora di rientrare in albergo




2° giorno


Molto tempo fa leggendo un post sui viaggi si parlava di un famoso castello della Disney. Un castello fantastico , conosciuto in tutto il mondo. Le foto presenti nel post , che raffiguravano il castello, erano da sogno. Innevato , al tramonto. Da lì partì un mio "Devo andarci"
Il viaggio a Monaco è stato studiato e progettato per quello che avverrà in questa giornata. Vedere il castello di Neuschwanstein.
Non prendendo la colazione in hotel, 15 euro per me che faccio una colazione italiana mi sembra esagerato, mi avvio in cerca di un bar o una bakery. Prendo la metro e vado verso la stazione di Monaco, dove prenderò il treno che mi porterà a Fussen ( il primo paese che si incontra prima del castello).
Nella stazione mi fermo nei tanti chioschi: prendo un cappuccino e un cornetto (brioche) (4.00€). Vado alle macchinette per fare il biglietto per Fussen, con i vari sconti ( Treno regionale e per comprare un Andata e ritorno) pago 20.00 €. Il viaggio dura circa 2 ore (forse , ma questo lo capirete leggendo il seguito).
Mi porto un libro da leggere. Il panorama esterno al finestrino non è aiutato dal bel tempo, infatti secondo giorno con un cielo grigio. Almeno non piove.
A metà viaggio , circa, il treno si ferma un tempo molto lungo  in una stazione. Ad un certo punto nell'altoparlante del treno si sente qualcuno che comunica  in tedesco.  Alcuni scendono, tedeschi, altri come me rimangono al loro posto, turisti. Comincio a capire che qualcosa non va e ne ho certezza quando un signore tedesco dice "Let's go ! Bus!". Il treno si era rotto. Il controllore non parla una "ceppa" di inglese , unica cosa che ripete è Bus.
Ci ritroviamo a Marktoberdorf , un paese in mezzo al nulla. I bus fuori dalla stazione sono chiusi e non si vedono autisti in giro. Bene. Un viaggio tanto aspirato che finisce in fumo?
Si aspetta. Intanto il treno ritorna da dove è arrivato.
Dopo un ora e mezza il controllore dice che sta arrivando il treno per Fussen , quello successivo a quello preso. Bene ! Dentro di me  pensavo che potevo dormire un ora in più. Arriva il treno e ci carica, mentre i passeggeri  sul treno si saranno chiesti  se Marktoberdorf avesse  così tanti abitanti.



Si parte e comincia a piovere. Ma il panorama che si scorge è bellissimo , è caduta la neve da pochi giorni. Montagne innevate, i pochi raggi di sole sulla neve, le rotaie costruite intorno a boschi.
Arrivo a Fussen finalmente. In stazione c'è un bus che porta al Castello , non ci si può sbagliare è scritto ben grande. Pago all'autista  € 4,40 per andata e ritorno. Il bus è completamente pieno , il castello attrae molti turisti.
Scendo, sono contento ormai manca poco.
Il castello è già visibile.
Mi incammino per la strada che mi porta al castello.
Arrivo in biglietteria. Ho già prenotato il biglietto via web, quindi prendo la fila riservata ( e meno lunga!).
Comincio la salita verso il castello. La neve rimasta sui prati e quella sulle vette delle  montagne mi fanno da compagno di viaggio , non potevo desiderare un paesaggio migliore.
Ormai sono sul castello. Nel biglietto comprato  è presente il numero che devo aspettare per entrare, come alla fila del pane. Giro per i chioschi : Tra un gelato, un souvenir da appendere sul muro, e una calamita  è arrivato il mio momento.
Entro dopo i giapponesi, o cinesi, che entrano come se avessero aperto il Buffet. Prendo la mia audioguida in italiano e mi godo il giro. Castello di Neuschwanstein. La visita è ben organizzata, ma la guida controlla ogni possibilità di foto che è bandita.
Attraversando la sala da pranzo, sala del trono, una grotta (!), si è passata una mezz'ora immersa nella storia , e perché no, alle fiabe. Le tende, le tappezzerie e le coperte in blu bavarese (che sono il colore preferito del re) sono ornate da ricami rappresentanti lo stemma della Baviera, il cigno ed il leone dei Wittelsbach. Il cigno per eccellenza era l'animale simbolo di Ludwig II. Il tour ci è piaciuto moltissimo, forse il prezzo ( per il tempo della visita) mi è sembrato eccessivo, ma alla fantasia non si può chiedere di non essere pagata.
Mentre ero dentro al castello ho notato un ponte , sospeso nel vuoto, dove si poteva fotografare il castello da lontano. Il ponte Marienbrucke , dedicato alla regina Maria, madre di Ludovico II, si deve ad un intuizione del re Massimiliano II, padre di Ludwig, che era rimasto affascinato da questo angolo di paradiso immerso nelle rocce e sospeso sulla gola del Pollat con la cascata a completare il quadro. Quando, poi, a fine’800 Ludovico fece costruire il castello di Neuschwanstein, il ponte di Maria divenne un luogo imperdibile per godere di una vista mozzafiato sulla vallata e sul castello.
 
 
Al ponte si arriva nella strada laterale al castello, è chiuso in caso di maltempo o situazioni atmosferiche particolari. Ma niente è chiuso se vuoi farlo, nei limiti della sicurezza. Ed eccomi lì sul ponte , io che soffro di vertigini, su delle asse di legno che fa pavimento del ponte , che dà su un precipizio. Inoltre il vento è veramente gelido.
Ma selfie e foto fatte.
Torno giù verso la fermata del bus. Mi fermo a prendere dei dolci fritti in un chiosco durante la discesa.
In attesa del bus faccio il giro dei negozi e , visto che è ora di pranzo, mi compro una birra e della patate fritte.
Arrivo a Fussen. Faccio un giro per la città. Molto carina. In un emporio compro due tazze.
Bellissima la chiesa e il castello. Cammino nel Parco intorno al castello.
Oramai è ora di tornare. Il treno non ha problemi , stavolta, e vado dritto a Monaco senza problemi.
E' sera.
Mi faccio un giro per Monaco, tutto quello che non avevo visto il giorno prima.
Mangio un hot dog e una birra.
Si torna in albergo con la consapevolezza che è stata aggiunta un altra spunta nella lista delle cose da fare  nella vita.




3°giorno


Raggiungo la stazione e faccio colazione. Sazio e soddisfatto vado per le macchinette che erogano biglietti. Devo andare a visitare l'altro castello famoso di Monaco, Herrenchiemsee. (Herrenchiemsee). Un castello che si trova  su un isola del lago Chiemsee. Compro il biglietto per il tragitto fino a Prien am Chiemsee ( 25 euro a/r). Il viaggio finalmente è stato accompagnato da un pallido sole e il panorama ne ha agevolato. Inoltre nessun problema relativo a rotture di qualche treno.
Arrivao a Prien am Chiemsee mi dirigo verso il lago ( nella strada sono presenti le informazioni) , basta seguire (See). Mentre io passeggio per la città , è domenica, la gente dorme. I negozi sono chiusi. Solo qualche locale simil bar sta cominciando a svegliarsi e inviare i primi sbadigli.
Arrivo al lago dove è presente una stazione dei treni, non capisco se ancora utilizzata durante primavera/estate o se abbandonata.
Per raggiungere il castello bisogna prendere il battello. Compro il biglietto in biglietteria , la signora capisce che sono italiano e mi indica nella mia lingua il battello da prendere. Pago 8 euro andata e ritorno.
Non c'è molto da aspettare si parte abbastanza subito. Insieme a me altri turisti per il Castello ( Schloss). In men che non si dica ( 15/20 minuti) siamo all'isola, l'Herreninsel. Scendo e compro il biglietto per il castello in biglietteria. Mediante  la guida in italiano il costo è di 8 euro ( tassa fissa?).
Dalla biglietteria al castello bisogna attraversare 15 minuti a piedi il bosco. Si può fare tranquillamente. Zaino in spalla e si parte.
Appena esco dal bosco la visione del castello è da lasciare a bocca aperta. La facciata è una copia esatta di quella di Versailles ( Il castello infatti è soprannominato Versailles della Baviera). Herrenchiemsee si presenta come un inno alla potenza ed alla gloria del Re Sole, Luigi XIV di Francia, e Ludwig, da sempre profondo ammiratore di questa mitica figura storica, decise di erigere un castello che fosse l'esatta copia dell'originale francese Il grande interesse che nutre Ludwig verso il Re sole va oltre ad una semplice rimembranza storica o ad una passione-venerazione: Luigi XVI di Francia fu il padrino di battesimo di suo nonno, Re Ludwig I di Baviera.
Dopo aver espletato il mio ego con varie foto e selfie , entro nel castello. Per una fermata al bagno mi stavo perdendo l'ingresso del mio gruppo, le occhiate o occhiatacce delle guide la dicono tutto.
La guida è molto simpatica e parla un fluente italiano. Spiega la storia del castello e di Ludwig II.
Il giro durato mezz'ora è stato veloce e molto interessante.
Rimango stupito dalla stanza degli specchi con i suoi 98 metri di lunghezza (quella di Versailles si ferma a 73 metri), 52 candelabri e 33 lampadari.
Purtroppo dentro al castello nessuna foto.
Devo dire però l'esterno merita ogni foto che farete. Con le due fontane che schizzano acqua, i giardini, il lago come sfondo, i fiori curati.
Dopo aver visto e assaporato il castello mi incammino verso il molo. Prima di arrivare durante la  strada visto l'ex complesso abbaziale dei Canonici Agostiniani, acquistato da Ludwig insieme all'isola nel 1873. All'interno si può  visitare il piccolo appartamento privato del re e la sala dove si riunì nel 1948 la commissione incaricata della stesura della Costituzione della Repubblica Federale Tedesca. L'ingresso è compreso nel prezzo del castello. Fuori dal complesso c'è una piccola chiesa , molto carina.
Raggiungo il molo e aspetto il battello che arriva in poco tempo.
Rientro a Prien am Chiemsee. Faccio un giro della città purtroppo è quasi tutto chiuso. Riprendo il treno e intanto decido quale sia la mia nuova meta.
 Decido di andare a vedere il lago di Starnberg. Il lago è all'interno della rete dei mezzi pubblici di Monaco. Prendo la S6 e scendo alla fermata omonima.
Un sole fa capolino durante il mio tour turistico.
L'ambiente è molto curato . Dal kebbabbaro , vicino l'ingresso della città al lago,  compro delle patate fritte, le voglie devono essere esaudite. Mi siedo fronte lago e mi godo il momento.
Un cane randagio condivide con me metà porzione.
Cammino per tutto il lungolago , vedo negozi, entro tentenno, ammiro la varia fauna , ascolto il cantante di strada che canta una canzone, compro il mio bicchierino souvenir.
La storia racconta che il 12 giugno 1886 re Ludwig II, ormai deposto dal trono e dichiarato pazzo da una commissione medica venne trasferito da Neuschwanstein al castello di Berg, sullo sponde del lago di Starnberg . Il giorno seguente, 13 giugno, il medico curante del sovrano accompagna Ludwig a fare una passeggiata in direzione del lago... ormai sera e i due non fanno ritorno, iniziano le ricerche e poche ore dopo re Ludwig II viene trovato morto in acqua. Al suo fianco il corpo senza vita del dottore.
E' sera anche per me si torna verso Monaco. Mi fermo nella stazione e nel reparto gastronomia compro un paio di hot dog e una birra.


4°giorno

Oggi decido di far scegliere al caso. Vorrei vedere due posti , ma il tempo, visto che la sera parto, non me lo permette. Parto dall'albergo per chiudere la pratica soggiorno e pagare. La receptionist parla benissimo l'italiano e mi dice di essere sarda, visto il cognome mi chiede se vengo dalla bellissima terra. Faccio presente che sono di origine sarda di padre. Parliamo un po' e parto verso la stazione.
Dopo aver fatto colazione mi inoltro verso la fermata, la metro che passa per prima per uno dei due posti scelti la prenderò.
Arriva la S8 per Herrsching e quindi si parte per il santuario/abbazia  di Andechs.
Il viaggio in metro dura circa 45 minuti. Passano i controllori dell'azienda dei trasporti per verifica biglietto. All'inizio sbaglia a leggere il mio biglietto, poi si accorge che è per 4 giorni. Tutto a posto. Si torna a leggere.
Da Herrsching c'è il lago Ammersee, non sapevo che  Monaco sia abbracciata da tanti specchi d'acqua. Naturalmente lo spettacolo è affascinante.
Per arrivare nel monte Andechs ci sono 6 km. C'è un bus che ti porta direttamente, o c'è la possibilità di farla a piedi passeggiando nei percorsi naturali.
Opzione due naturalmente.
Lascio a voi immaginare la sensazione del passaggio nel bosco , la natura, il verde. Chi ama viaggiare , come me , è anche questo. Lasciare tutto all'avventura.
Dopo un ora abbondante arrivo al paese e poi via verso l'abbazia. Si sale una grande scalinata.
La chiesa è meravigliosa non ci sono parole. Deve essere vista.
Dagli altoparlanti esce un omelia in italiano per i vari turisti italiani arrivati a visitare l'abbazia.
Giro e ammiro. Come il mio solito. Mi piace. Quando il traguardo di una lunga camminata di un viaggio sono questi posti, vale farlo anche 100 volte.
Secondo la leggenda nel lontano X secolo san Rasso qui mise al sicuro delle reliquie, raccolte in Terra Santa, e nel XII secolo il conte Bertoldo radunò le “cose sacre”, cioè le tre sacre ostie. Nel 1388 ci fu un evento: il ritrovamento delle ostie sacre. A partire da questa data cominciò a fiorire il pellegrinaggio al “Sacro Monte”.
L'abbazia è anche famosa per la birra . Questa bevanda viene prodotta secondo un'antica ricetta dei Benedettini che vivono sul monte dal 1451.
Dopo aver comprato il bicchierino di souvenir, mi fermo  a mangiare e naturalmente a bere. Una trattoria self service con la divisione parte birra e parte cibo fa per me. Un boccale di Andechs e un bel piatto di carne con patate ( 8.90 € tutto!).
Dopo aver goduto il tutto è ora di tornare. Rifaccio lo stesso percorso per tornare alla metro.
Il lago a valle si è ormai popolato e vivo i vari indigeni della città.
Prendo la metro e raggiungo la stazione. Recupero il bagaglio e si va all'aeroporto. Con dispiacere lascio di nuovo Monaco , con il fatto di non averla ancora vista tutta.








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