giovedì 25 ottobre 2018

VIAGGIO DI TRE GIORNI A DANZICA (GDANSK) E SOPOT

Ottobre 2018


Dopo due mesi e mezzo di stop , si riprende l'aereo. Si riparte per un viaggio. Meta è un paese dell'est europeo : Polonia. Ci sono stato alcune volte , ho già visto Breslavia, Cracovia e Varsavia. L'ho trovata sempre affascinante e sicuramente avanti come paese. Strade pulite, persone affabili, cibo buono, carta di credito accettata dappertutto ( persino all'interno del bus per il biglietto).
La mia città di arrivo è Danzica ( e dintorni)


Arthur Schopenhauer filosofo tedesco, ma nato a Danzica disse " Maggiore è il desiderio di conoscere le cose ignote che di rivedere quelle note"


Si parte da Bergamo con andata Ryanair e ritorno con la compagnia Wizz Air. Il biglietto è stato economicamente molto buono : 32 tra andata e ritorno. Danzica nome italianizzato per una città che si chiama in polacco Gdansk. Questo dovuto forse alla sua travagliata storia. Successe che Nel dopoguerra Danzica entrò a far parte del territorio polacco. La città riprese possesso del suo nome polacco, non più la Danzig, in tedesco, ma nuovamente Gdańsk, in polacco.


Dall'aeroporto si può arrivare in centro mediante bus o treno. Io ho scelto il bus. Fuori dall'aeroporto , nel marciapiede, è impressa una linea colorata da seguire  a seconda della scelta del trasporto scelto ( il bus è blu). Arrivo alla fermata del 210 che mi porterà alla stazione centrale. In web segnalano di stare attenti di prendere il bus della direzione giusta ( l'aeroporto non è capolinea), ma non c'è da preoccuparsi , nelle fermate è scritto in grande la direzione per il centro. Compro il biglietto alla biglietteria automatica 3,20 zloty per un viaggio. Io non ho fatto la scelta di un abbonamento e carnet, visto che Danzica è abbastanza piccolina per vederla a piedi. Il bus ci mette 40 -45 minuti ad arrivare in centro.
Ho prenotato un hotel non lontano dalla stazione e dal centro, ottimo per la sua posizione ed economico. So Stay Hotel (So Stay Hotel). Buon albergo, pulito, ha anche un ristorante alla sera per chi si vuole fermare. Discreta la colazione per gli italiani : buona per la continentale, ma con pochi dolci.

Effettuato il check in e preso possesso della stanza. Fatto la doccia , recupero zaino e vado a conoscere la città. Dall'hotel al centro di Danzica sono 5 minuti a piedi. Entro da una delle porte che mi aprono alla città e percorro  Ulica Długa (Strada Lunga) e Długi Targ (Piazza del Mercato Lungo).
La strada di sera con i ristoranti e negozi di souvenir è particolarmente affascinante.  

Compro già i vari souvenir e regali da portare ai vari amici e familiari. Oltre a qualche gift per me per aumentare le mie collezioni di ricordi. Fotografo molto e vedo ,  come in tutta la Polonia, una città pulita e ordinata. Le temperature non sono freddissime essendo ottobre, ma con felpa e giubbotto si sta bene senza patire il freddo.
Arrivo alla fontana di Nettuno , simbolo della città , che si erge nella piazza. Di notte sembra come se proteggesse il municipio che si trova alle sue spalle.

Vado oltre e tra qualche negozio o banchetto di negozi che vendono l'ambra. Questa pietra chiamata anche " l'oro del Baltico”, è  un tipo di resina fossile, sottoposta per milioni di anni ai processi geologici. Questa pietra è  protagonista di numerose leggende e per secoli il suo valore ha innescato conflitti tra la Polonia e i paesi confinanti.
Infatti  nella II Guerra Mondiale, avvenne il famoso  mistero della Camera d'Ambra (la preziosa decorazione della stanza regalata allo zar Pietro I) scomparsa alla fine del conflitto.

Seguendo la strada centrale sulla destra si arriva alla famosa Amber Street ( la famosa via dell'Ambra) che costeggia un canale interno. Bellissima da vedere.

La città centrale è quasi finita dopo aver superato la gigantesca ruota panoramica torno indietro da una strada parallela. Queste strade strette sono belle da vedere , non fermatevi solo sulla via centrale. Guardate e osservate tutto.

In una strada , affianco a quella centrale, trovo una fontana colorata. Dove bambini, ancora svegli, giocano con i loro colori.

Prima di andare in albergo mi fermo al centro commerciale Forum che si trova sulla strada dell'albergo. Giro negozi in qualcosa di buono, visto i prezzi, e salgo al piano superiore dove c'è il punto ristorazione. Stavolta la scelta ricade su Mc. Mangio e finisco la vista del centro per poi tornare in albergo contento.



2° giorno Domenica


Dopo aver fatto colazione in albergo, con  Cappuccino,  panino con marmellata e qualche dolcino ( niente cornetti/Torte), parto per la mia mattinata dedicata alla Storia.
Arrivo fino al centro commerciale Forum , dove di fronte c'è la fermata dell'autobus. Il mio viaggio è Westerplatte. Si trova a 5 Km dal centro ed è un museo all'aperto, con un monumento ai caduti. Tutto per 
ricordare l’incredibile atto eroico di circa 200 soldati polacchi che nel settembre del 1939 lottarono contro l’esercito tedesco  per difendere la penisola.


Per arrivarci i bus sono il 106, 138, 606. Hanno orari abbastanza particolari quindi prima organizzare rispetto alla tabella che trovi nella fermata. I bus a Danzica sono abbastanza puntuali e regolari. Preso bus per andata e ritorno (6,40 zloty) aspetto l'arrivo. Non fate come me che aspettava l'apertura automatica della porta per entrare. Per poter salire  devi premere il pulsante presente al lato della porta. Per questa figura non fatta , o parziale, ringrazio una signora che ha premuto per me. Grazie.


A Westerplatte il tragitto del bus è di circa 30-40 minuti. Sceso dal bus ci trova la gigantesca effigie di pietra del luogo. Da qui si passeggia ed è possibile vedere i bombardamenti lasciati dai tedeschi .
Ci sono resti di  magazzini e caserme bombardate. Rimasti dei bunker ancora interi. C'è persino una torre di avvistamento.


Il museo è all'aperto quindi non è controllato dai gesti di persone incivili. Trovi , purtroppo, bottiglie vuote e cartacce in giro per la passerella di tutto il museo.


Ci sono spazi dedicati a mostre con foto della storia di Westerplatte.
Tutto si conclude con il museo dei caduti sopra una collinetta. Dove selfie e foto del monumento. Si riposa un po' e si gode un bellissimo panorama.

Ritorno verso la fermata del bus e torno verso Danzica.
E' ora di pranzo quindi percorro Amber Street e mi fermo in un Ristorante (repubblica) dove decide di soddisfare il mio stomaco. Davanti al galeone pirata mi mangio una patata condita ( con wurstel, bacon e funghi) e bevo una birra. Spendo 42 zloty (circa 10 euro). Tutto veramente buono e veloce.

Finita la pratica pranzo mi appropinquo verso la Cattedrale. L'ingresso è gratis. La visita all'interno costa 2,5 zloty mentre il campanile con i suoi 400 scalini 10 zloty.

Decido di farmi , e stavolta li ho sentiti tutti ahimè, i 400 scalini che mi portano sopra al campanile. La vista è bellissima. Si vede Danzica in tutto il suo splendore.


Il fiume, i ponti . Le persone che percorrono la Strada Lunga. Da assolutamente fare. Prendetevi i vostri tempi e godetevelo tutto.




Scendo giù. La cattedrale non soddisfa le mie aspettative.
Giro intorno e percorro alcuni vicoli non visti il giorno precedente. Devo far arrivare sera. Il mercato chiuso è aperto da lunedì a sabato ,  quindi decido di vederlo domani. Supero il ponte con i lucchetti degli innamorati , chissà quante coppie sono ancora insieme , chissà chi si è lasciato, chi ha avuto dei figli.
Comincio ad esser stanco e diventa buio. Mi fermo in un negozio presso la strada principale e compro qualcosa da mangiare per la sera.


Percorro le luci di Danzica e torno in albergo.












3° giorno Lunedì


Danzica ormai vista , decido di visitare città vicine. La scelta, visti anche recensioni e commenti, cade su Sopot. Insieme a Gdansk e Gdynia costituisce la cosiddetta Tripla Città.
Fatta colazione , mi muovo verso la Stazione. Vado verso una biglietteria dove pago per Sopot andata e ritorno 10 zloty. Il viaggio dura meno di 30 minuti. Fate attenzione alle sigle dei treni: in Polonia esiste la PKP intercity, la PolRo quella regionale e la SKM. Se comprate un biglietto Skm potete prendere solo quel tipo di treno. Considerate che per Sopot esiste un treno ogni 10/15 minuti.


 
Dalla stazione di Sopot mi dirigo verso la strada principale per poi arrivare sulla spiaggia e il molo.
Il centro è molto carino, con localini e caffetterie.

Nella piazza è presente un museo e un centro commerciale.


Il pezzo forte di Sopot, secondo me, è il molo con la spiaggia. Il molo lunghissimo sul Baltic Sea (Mare baltico) con gabbiani e cigni come compagni di viaggio.
Il tempo è brutto , infatti ,  comincia a piovere a intermittenza.
In fondo al molo si può avere uno sguardo sul mare. Un gabbiano ( o almeno credo che lo fosse) schedato , con numero identificativo sulla zampa, mi si avvicina come fosse un cane o un gatto. Mi riempie di tenerezza e gli lancio , era quello che si aspettava, un biscotto.

In poco tempo passeri e un altro gabbiano mi si avvicinano per mangiare.
La cosa è molto carina.

Dai parapetti del molo sono presenti dei gabbiani che si riposano prima di riprendere il volo. Il quadro panoramico, anche se piove, è molto bello. Questa città mi piace.
Dal molo si vedono i grandi alberghi che danno sulla spiaggia antistante.




Scendo dal molo e dirigo versi la spiaggia. Ci sono molti gabbiani che riposano ma mi si avvicinano. Mi intenerisco e comincio a dare anche loro dei biscotti. Comincia un vortice di pennuti che cercano cibo e emettono suoni.





Sono lontano anni luce dall'Italia e dalle preoccupazioni del lavoro. Sono a dar da mangiare ai gabbiani.


Piove ancora. Percorro una parte della spiaggia e una parte di passerella esterna. Nella piazza antistante il molo compro dei souvenir di Sopot.


Torno verso la stazione, ripercorrendo il viale e godendomi qualche locale. Mi fermo a Costa Coffee per un cappuccino take Away. Assaporo questo viale e i suoi edifici.


In stazione il treno mi riporta a Danzica. Vicino alla stazione , nella carreggiata opposta , c'è un altro centro commerciale. Visto che anche è abbondantemente ora di pranzo perlustro qualche ristorante/fast food. Trovo una tavola self service che serve pietanze polacche e non. Il prezzo è calcolato al peso del cibo che hai preso. Olympo.
Prendo qualche pierogi (pierogi) e una zuppa polacca molto speziata, buona la seconda un po' meno i primi.
Mi fa compagnia , nei tavolo vicini, qualche anziano , una giovane coppia e qualche impiegato in giacca e cravatta.


Superato la fase fame , decido di vedere il mercato coperto Hala Targowa. Non è un granché. Molti negozi che vendono abiti scontati , qualcuno che vende magliette di calcio e della città. La parte più interessante è il piano interrato con banchi di carne e prodotti tipici della Polonia. Qualcosa si può anche comprare e portare a casa.





Torno verso la strada principale è ora di salutare la città. Danzica una città distrutta dalla guerra e ricostruita come nel periodo anteguerra.  Dopo la pace una corrente di pensiero sposava la soluzione della ricostruzione di Danzica su una città ex-novo, senza tener conto del passato, mentre un secondo gruppo sosteneva la necessità di ricostruirla così com'era prima della guerra. Vinse questa seconda linea di pensiero e così la Danzica che vediamo oggi, soprattutto la vecchia città, è identica a quella dell'anteguerra. La ricostruzione pose sfide non facili, soprattutto per quanto riguardava il recupero di materiali e documentazione. Il primo problema fu quello di fare un accurato inventario di ciò che restava. Pezzi di muro, pietre e mattoni si ammucchiavano alla rinfusa per ogni dove. Gli archivi del catasto erano andati distrutti e quindi era un problema sapere cosa c'era stato in un determinato posto. Si lavorò soprattutto in base a vecchie fotografie.
Ma il lavoro posso dire che è riuscito. Prendo il bus per l'aeroporto per prendere Danzica, grazie di questa vacanza. Grazie per questo viaggio.




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