Lo scorcio che si vede dall'alto è veramente bello.
Bellissima la veduta del fiume che divide la città.
Preparatevi a coprirvi se andate in inverno/autunno. Il freddo è pungente.
Il problema di questa torre è il passaggio stretto che in caso si incrocia persona che salgono con quelle che scendono ( non ci sono strade diverse) potresti rimanere incastrato.
Sceso dalla Torre e dalla chiesa mi fermo ad un Bar vicino. Prendo un espresso ( in Portogallo è quasi uguale all'Italia) che le famose pastel de Nata (Dolce). Buonissime.
Procedo verso il fiume ed arrivo nella Piazza dove si trova Palazzo della Borsa o più precisamente il Palácio da Associação Comercial do Porto, sito patrimonio dell'umanità dell'UNESCO. Per vedere il palazzo e i suoi affreschi il biglietto costa 5,50 €.
Nella parte centrale della piazza si trova una struttura dove all'interno sono presenti dei banchi con articoli artigianali e anche vinili usati. Molto interessante. C'era una persona che vendeva cover per i-Phone in legno.
Superata la piazza , passando per un vicolo, arrivo al Douro. Sono nel caratteristico e famoso quartiere Ribeira.
Anche queste strade e case sono ormai patrimonio dell'Umanità dell'Unesco. Non so a voi, ma a me la sensazione di vedere una foto su un sito o su Instagram , e poi trovarmi all'interno del posto in oggetto, mi carica di energia ed emozione.
Il tempo non è molto bello , ma almeno non piove.
Dalla riva e dalle case colorate della Ribeira raggiungo il famoso Ponte Dom de Luis I.
Il ponte di Dom Luis I è stato progettata dall’allievo di Alexandre Gustave Eiffel, l’ingegner Seyrig, che aveva vinto un vero e proprio concorso internazionale. Fu inaugurato il 31 ottobre 1886 e dedicato ad un Re Portoghese.
Per arrivare sul Ponte in alto ci sono due modi : o scale o funivia che è fronte ponte.
Io vado per le scale. Il percorso non è dei migliori , case diroccate e monnezza purtroppo ne fanno da paesaggio. Lo spettacolo che si vede dal ponte è veramente suggestivo. Non potete assolutamente non vedere.
Il Douro e la Ribeira in tutta la sua bellezza da 45 metri di altezza. Nel piano superiore passano solo pedoni e tram.
Sono tanti i turisti , anche a novembre, che insieme a me decidono di passare qualche giornata in questa città portoghese.
Le barche e navi che passano sotto il ponte o sono attraccate, contornano un panorama molto gradevole.
Passando dall'altra parte del ponte , salgo sull'Hermitage. Per avare una prospettiva della città , dall'alto, diversa e sempre affascinante.
Nella parte sotto l'Hermitage, c'è una strada non asfaltata , dove è possibile fare delle belle foto.
Alla fine della strada c'è una casa per gatti , non so se abbandonati. Molti cercano un po' di coccole.
Passo dal parco e scendo verso l'altra riva del fiume Douro (Vila Nova de Gaia). Molto più moderna, con più ristoranti, e caves(cantine).
Sopraggiunge la fame. Cerco qualche ristorante cui mangiare la famosa Francesinha (
Panino).
Lungo la strada ci sono delle signore che vendono souvenir. Compro due tovagliette per due euro. Regali fanno sempre comodo. La signora anziana non fa altro che ringraziarmi.
Arrivo quasi a fine complesso, vicino alle giostre, trovo il Dom Sanchez, per arriìvare al Ristorante bisogna salire le scale. La veduta del fiume non è stupenda, visto che non ci sono finestre ma pannelli di cellophane per tutto l'intorno. Portano il menù e ordino Francesinha e una Birra portoghese.
Considerate che ad Oporto che gli stuzzichini sono da pagare, quindi le olive e il formaggio finiranno sul conto.
Il panino è veramente succulento e buono. Pieno di salsa. Una goduria , forse un po' meno per il colesterolo. Alla fine del pasto prendo un caffè e pago.
Dopo aver fotografato il graffito del coniglio e aver assaggiato un po' di Porto in una cantina. Seguo la riva del fiume. Solo pochi turisti si avventurano insieme a me. Fanno compagnia dei runner e dei pescatori.
Arrivo fino al Ponte Arrabida e con difficoltà arrivo fino al ponte superiore. Un tempo questo ponte aveva 8 ascensori che a metà anni '90 hanno smesso di funzionare. Il 23 maggio 2013 è stato classificato come monumento nazionale.
Passo dall'altra parte del Douro e scendo verso la strada che affianca il fiume. E' presente una parte di strada pedonale , costruita in ferro aperto, che rasa il fiume.
Supero delle case colorate , la Ribeira meno turistica. Lascio il museo del Vino. Torno verso i vicoli del quartiere , che percorro. Sono veramente affascinanti. Particolari. Incantevoli.
Ritorno nel vicolo dove sono entrato. Mi accorgo di non aver ancora comprato souvenir, quindi mi dedico alla scelta nei vari negozietti che incontro.
I prezzi non sono esorbitanti, anzi, il costo della vita non è alto.
Nella sponda del fiume passa il Tram , che chi ha vissuto a Roma, ricorda quello che passava nei quartieri periferici. Vedo la Chiesa di san Francesco . I Francescani Cominciarono a costruire il convento e una prima piccola chiesa dedicata a San Francesco d'Assisi intorno al 1244.
Nel 1383 i francescani iniziarono a costruire una chiesa più spaziosa. Questa nuova struttura fu terminata intorno al 1425 e seguì un disegno gotico relativamente semplice, tipico degli ordini mendicanti in Portogallo. Il prezzo per vedere la chiesa è di 4 €.
L'interno presenta tre navate rivestite in oro, si utilizzarono più di 300 chili di polvere d'oro per farle. Tanto è l'oro che copre la chiesa che, anni fa, fu chiusa al culto per essere troppo appariscente rispetto alla povertà che la circondava.
Nella navata laterale sinistra si trova uno dei maggiori elementi d'attrazione della chiesa, l'Albero di Jesse, una scultura di legno policromo.
Sotto al suolo della Chiesa di San Francesco si nascondono le catacombe, in cui furono sepolti molti sacerdoti dell'ordine francescano e vari
esponenti delle famiglie nobili della città.
Oltre alle sepolture, nelle catacombe c'è un ossario, con migliaia di ossa umane, che si possono osservare da un vetro del pavimento. Veramente sconvolgente.
I chiostri della Chiesa che vennero distrutti in un incendio ora sono sede del Palacio de La Bolsa.
Percorro la strade del centro. Tra Pasteleria e artisti di strada arriva quasi sera.
A ritroso passo nelle strade dell'andata. Mi fermo nel centro commerciale per mangiare e fare un giro tra i negozi.
Torno in albergo contento, anche se il secondo giorno è passato.
3° giorno
Ci sono mille modi di morire e uno solo per nascere – Há mil modos de morrer e um só de nascer.
E io nasco in viaggio.
Mentre sono a far colazione, mi sale la Tristezza. Nelle vetrate della sala colazioni si intravede il temporale che sta imperversando nella città. Piove fortissimo.
Aspetto un po' ma sicuramente non mi fermerà la pioggia. Oggi dedico la giornata ai dintorni di Porto, e più in particolare a Guimarães.
Approfitterò del prendere il treno per vedere e ammirare la famosa Stazione di Porto (Estacio de Sao Bento).
La stazione di São Bento fu costruita all'inizio del IX secolo sui resti di un antico convento ancora conserva la sua atmosfera malinconica e antica che caratterizza la città di Porto.
Al suo interno la hall è decorata con più di 20.000 piastrelle in cui si ritrae la storia del Portogallo. Veramente da perderci tempo. Da ammirare e guardare. non solo per aspettare treni.
Per arrivare a Guimarães ci sono treni che passano ogni ora , due ore se si tratta di domenica. Il prezzo del biglietto per sola andata è 3,70 compresa di tessera ricaricabile (3,20 € se hai già la tessera). Il treno parte regolare e senza ritardi. Visto che ho un ora e 20 minuti di viaggio approfitto per leggere un libro, con qualche occhiata fuori dal finestrino.
A Guimarães ancora piove. Oggi sarà una giornata dove la Pioggia sarà la protagonista principale.
All'uscita della stazione ci sono le varie indicazioni per Centro e Castello. Seguo e sotto l'ombrello cerco di arrivare.
Essendo domenica e piovosa , stranamente i turisti ci sono anche in questa cittadina.
Guimarães è considerata la culla del Portogallo perché vi nacque Afonso Henriques che sarebbe diventato il primo re del Portogallo.
Legato alla formazione e all’identità del Portogallo, il centro storico di Guimarães, nella zona che era compresa fra le mura, è stato classificato Patrimonio Mondiale dall’Unesco sulla base dei valori di originalità e autenticità con i quali è stato restaurato.
L'identità portoghese è molto forte in questa città. Raggiungo il castello e il Paço dos Duques de Bragança (Palazzo dei duchi di Braganza). I siti si possono vedere con un solo biglietto ( 6 €).
Iniziando dal palazzo che è veramente molto carino e che io raccomando. I chiostri sono interessanti. Bella la cappella al piano superiore.
Il Palazzo è visitabile in tutta la sua interezza e c'è un percorso organizzato. Ogni stanza ha un dépliant in inglese (non c'è in italiano) che spiega tutte le sue caratteristiche e storia.
Quando ho fatto visita io c'era una collezione dei Soldati Normanni , per vederla si dovevano aggiungere 3 € al biglietto.
Il Portogallo, almeno quello che ho visto finora, non eccelle per organizzazione e cura del turista , ma la visita è stata gradevole. Il tutto dura 40 minuti - 1 ora
Uscendo dal Palazzo a destra si arriva al Castello. Posso dire che questa è stata una delusione. A prescindere dal brutto tempo, ma la visita consiste nel percorrere perimetralmente le mura. All'interno non c'è niente, o quasi niente ( se si considera qualche stanza al centro). La vista inoltre dal castello non è così interessante, anzi.
Uscito dal castello , c'è una piccola cappella da vedere nel parco subito fuori.
Ritorno verso la città, fermandomi prima in un negozio di souvenir appena dopo il sito turistico per comprare un Bicchierino della città.
Superata abbondantemente l'ora pranzo , lo stomaco comincia a rumoreggiare. Tra i tanti ristorantini , la Cerveceria Guimarães mi ha colpito.
Entro e mi siedo. Il cameriere parla solo portoghese , quindi non capisce la mia richiesta di menù in inglese. Decido di avventurarmi con la lingua, ma ad un certo punto mi porta il menù corretto. Scelgo una bistecca portoghese e una birra.
Il tutto è molto buono e il servizio è veloce. Dopo un caffè esco a vedere il centro cittadino. Devo dire che piove ancora. La città è molto carina e facile da vedere.
Bellissima la chiesa con dei prati colorati. Le chiese . C'è anche un centro commerciale che può essere visto in caso non si ha voglia di prendere troppa acqua.
Ormai è ora di rientrare. Prima della stazione c'è un supermercato , cui vendono dolci al banco. Prendo delle pasta de natal e delle Queijadas per mangiare mentre torno a Porto.
Nel viaggio in treno leggo alcune pagine del libro, fuori dal finestrino è ormai buio.
Dalla stazione raggiungo la Cattedrale. E' in ristrutturazione quindi è da poter vedere solo il chiostro. Declino e decido di fare solo foto esterne.
Dal piazzale fronte cattedrale si può vedere uno scorcio del Douro e delle sue luci notturne. Molto suggestivo.
E' sera ed ormai è ora di tornare in albergo. Sono completamente zuppo. Ma felice
Ultimo giorno
Faccio colazione per ultima volta. Triste per la partenza . Felice per una altro viaggio.
Prima di partire decido di andare a vedere il Mercado do Bolhao. Vedo tutti banchi e i vari negozi. Poi prendo la metro e vado verso l'aereo. Mi aspetta il ritorno a casa