sabato 11 ottobre 2025

VIAGGIO IN LIECHTENSTEIN CON TAPPA A ZURIGO

 Settembre 2025

38° paese visitato


La tappa finale del mio viaggio è il Liechtenstein. Per arrivarci c'è la possibilità di prendere il volo (Easyjet) da Roma per Zurigo per poi raggiungere il Principato. Uno dei paesi più piccoli del mondo (sesto). 

Si parte presto. A Zurigo abbastanza semplice e facile lo sbarco e l'uscita. Da aeroporto si arriva in stazione dove si prende un EC che ti porterà a Buch,  città a confine tra i due paesi, per poi con bus raggiungere Schaan  (45,80 chf il prezzo del biglietto tutto compreso). Il viaggio dura circa 2 h, dove per la maggior parte del tempo il panorama è il Lago. 

Da Schaan salgo sul 13 per raggiungere Vaduz, capitale del Liechtenstein. 3 franchi svizzeri il biglietto. 


Scendo da Vaduz Poste per raggiungere la prima meta del mio viaggio : Cattedrale St Florin. 

Se ne parla per la prima volta nel 1375, forse all'origine era un maniero. Nel 1872 e 1874 fu demolita e costruita l'attuale chiesa neogotica parrocchiale. 

Nel 1997 la chiesa è stata elevata a Cattedrale dal nuovo Arcivescovo di Vaduz.La chiesa in pietra naturale colpisce per l'imponente torre frontale con cuspide appuntita, l'elegante scalinata esterna a due bracci e le sculture in bronzo ornate nelle nicchie a sesto acuto. All'interno, vi attende una chiesa a tre navate con una navata centrale a quattro campate.

Dalla chiesa verso il centro. Ci sono molte statue ed ufficio informazioni, dove fuori sono presenti degli ombrelli appesi. 




Nel viale ti imbatti , tra gli altri, nella statua di Gunther Stilling ( Testa del Re africano),  Max Gruter ( l'astronauta dell'arresto della stanza), Nag Arnoldi ( Il grande cavallo), Fernando Botero ( la donna reclinata). 

Piove , ma la vista della città è interessante. Regna il silenzio, interrotto da qualche comitiva di turisti.

Nella piazza di fronte al municipio compro i vari souvenir. 

Mangio presso il McDonald's del Principato. Dalla strada prima del centro si possono fare delle belle foto del castello che erge dalla collina. La salita per arrivare al castello è ripidissima. Non c'è possibilità di entrare visto che è la casa dei Principi del paese. 

Le origini del castello risalgono probabilmente al XII secolo. Il mastio fu probabilmente uno dei primi edifici ad essere eretto e fu successivamente integrato da una torre residenziale. Questa torre residenziale può essere datata al 1287. Nel 1712 entrò in possesso della Casa del Liechtenstein e, con il nome di Hohenliechtenstein.

In seguito cadde sempre più in rovina e fu completamente ristrutturato e restaurato solo tra il 1905 e il 1912. Il principe Francesco Giuseppe II lo fece ampliare e rendere abitabile. Nel 1939 vi si trasferì con la famiglia e da allora è la residenza permanente della famiglia principesca. La Casa regnante del Liechtenstein vanta una storia di 600 anni e dà anche il nome al Principato del Liechtenstein, che è sovrano da 300 anni. Bellissimo panorama nelle varie tappe per salire e scendere dal castello.

Vado al Landmuseum. Dove si può viaggiare nella storia  e nell'arte degli Stati più piccoli al mondo – dall’archeologia alla storia moderna , dall’arte alla cultura, fino al mondo naturale alpino. Oltre 3.000 oggetti distribuiti in 40 stanze raccontano storie straordinarie del Principato.

Una stanza piena di origami. Sembro tornare in Giappone. 

Biglietto 10 Franchi. 

Dal martedì alla domenica dalle 10:00 alle 17:00

Mercoledì dalle 10:00 alle 20:00

Lunedì chiuso.


Gironzolo nel paese. Vista delle montagne è meraviglioso. 

Raggiungo albergo. Hotel (Hotel). Scopro , dopo il mio check-in, che in caso di pernottamento hai diritto all'Adventure Pass ( Dal Principato direttamente) che ti offre sconti su musei ed eventi, oltre a viaggiare gratis sui mezzi pubblici. 

E' sera così si conclude la prima giornata. 


2° giorno 

Se fossi un medico, prescriverei una vacanza a tutti i pazienti che considerano importante il loro lavoro.

(Bertrand Russell-Filosofo)


Colazione e poi verso Nendeln. La scoperta di ville in epoca romana testimoniano una vita prima della nascita del paese medievale. 

Decido di andarci a piedi. Camminare circondato dal verde non ha prezzo. Incrocio qualche casa durante il tragitto, prima di arrivare al paese. 

A Nendeln ho fotografato molti scorci di panorama e strade. 


Ci sono i ruderi di una villa salendo per una strada. E' all'interno di un parco ove è possibile fare anche il barbecue. 

Visito la Cappella vicino (Kapelle StSebastian). 

M'incammino verso Eschen. Paese vicino , non molto lontano. 

Centro è vicino la chiesa. Carino. Era presente un mercatino locale con cibo e arte. Molto simpatico. Presente anche una banda che suonava musica prettamente locale. 


Da Eschen prendo il bus per raggiungere Balzers. L'attuale città si è storicamente formata da due villaggi diversi, l'attuale Balzers a est e Mäls a ovest.

Decido di vedere il Burg Gutenberg ( il castello). Il Burg è un castello fiabesco del Liechtenstein. Si innalza in mezzo ad un’area pianeggiante, ma circondata da un territorio montuoso. In particolare sorge su di un masso roccioso alto circa 60 metri. 

Questo castello è uno dei cinque castelli appartenuti al principato del Liechtenstein e uno dei due che si sono conservati fino ai giorni nostri.

il castello di Gutenberg risale al XIII secolo, quando apparteneva ai baroni di Frauenberg. A distanza di pochi decenni , il castello di Gutenberg

passò nelle mani degli Asburgo che lo ampliarono trasformandolo in una struttura difensiva e lo mantennero per circa 500 anni, fino a quando non venne acquistato dal comune di Balzers nel 1824. All’epoca il castello risultava essere abbandonato dal 1716 e presto divenne una cava per la popolazione che reimpiegò i materiali nella costruzione delle proprie case.


I passaggi di proprietà non erano però


ancora terminati: in circa 30 anni fu acquistato dal re del Liechtenstein e infine, nel 1905, dall’artista e scultore Egon Rheinberger che mise mano alle rovine, ampliando una parte del castello e ricostruendone buona parte conservando le mura originarie. 

Tornò infine nelle mani dello stato del Liechtenstein dal 1979.

Era presente festa storica , non accettavano pagamenti con Carta. Purtroppo non avevo contanti e non c'erano banche nei dintorni. Ho goduto del castello alla vista esterna. Sotto il masso erano presenti chioschi per mangiare. Dall'alto , comunque, si gode un'ottimo panorama della città. 


Vedo la chiesa Di StNicklaus. Alòla fine riprendo il bus e vado a Vaduz. Tappa del giorno è il vecchio ponte di legno Alte Rheinbrucke. 

Collega la capitale del Liechtenstein Vaduz con il comune svizzero di Sevelen nel cantone di San Gallo. Il ponte è lungo 135 metri e rappresenta l'ultimo ponte di legno sopravvissuto che attraversa il Reno alpino.

All'interno , a metà fiume, c'è il confine tra i due paesi alpini. 


Percorro la Rheinstrasse. Devo dire che questo paese è meraviglioso per il suo silenzio e il tanto verde. 


Rientro e vado in albergo. 

Il tempo di una doccia che è momento di godersi un bellissimo tramonto che vale un viaggio. 




3° giorno

Non si ha mai tanto bisogno di una vacanza quanto nel momento in cui vi si è appena tornati.

(Ann Landers - attrice)

Si torna in Svizzera. Passeggiando per il Liechtenstein prima del Schaan Banhof, mi accorgo che molte case hanno impresso immagini di caccia o animali. 

Salgo sul Bus per Buchs e salgo sul treno che mi riporterà a Zurigo. 

Essendo ora di pranzo, mangio in stazione. Finita la pratica esco e percorro la Banhofstrasse. 

Prima tappa la Lindt. famosa cioccolata svizzera. IL negozio è diviso in due piani. Pieno di gente. 

Continuo sulla strada. Gironzolo per il centro cittadino. Arrivo ad Augustinekirche.  La chiesa degli eremiti agostiniani fu costruita nel 1270 lungo il muro occidentale di Zurigo. Durante la Riforma, fu adibita a laboratorio di numismatica. Solo nel 1841 tornò a fungere da chiesa per mano dei


cattolici zurighesi. Quando il comune rifiutò i dogmi del Concilio Vaticano Primo, fu esclusa dalla chiesa cattolica e iniziò a chiamarsi comunità cristiano-cattolica. La Augustinerkirche continuò ad essere la sua chiesa.

Durante il rinnovo nel 1959, ottenne il suo aspetto odierno. 

Poi arrivo in una piazza dove è presente Peter Kirche (in ristrutturazione). Da Peter Kirche mi incammino su una salita per arrivare al famoso ( e soprattutto alla bella vista) del Lindenhof.  Nel IV secolo, vi si ergeva un castello romano.  Poi, Sino agli inizi dell’epoca moderna, il piazzale veniva utilizzato dagli abitanti di Zurigo per organizzare incontri. Nel 1798, per esempio, sul Lindenhof si tenne il giuramento sulla costituzione elvetica.


Oggi il Lindenhof è un’oasi di pace e relax nel cuore della città, nonché un ritrovo per gli appassionati di scacchi. La vista è stupenda. Sia sulla città che sul fiume Limmat, che lo percorre-

Scendo e attraverso un ponte che mi porta dalla parte del fiume. Non prima di aver effettuato una miriade di foto. La piazza sottostante è bellissima con le giostre e i chioschetti intorno. 

In un negozietto compro dei souvenir. 


Alzo gli occhi e mi ritrovo i famosi campanili gemelli tipici del Grossmunster. Il tempio , oltre alla sua rilevanza architettonica, occupa un posto speciale anche nella storia della città, poiché è propri tra le sue mura che venne proclamata la separazione della chiesa dal papato, un eclatante evento che avrebbe detonato la successiva Riforma Protestante.

Nel 1781 e 1787 sono sorte le caratteristiche torri neogotiche per mano di Johann Caspar Vögeli e


Johannes Haggenmille. 

Di particolare interesse sono le finestre in vetro di Sigmar Polke, la cripta romanica, i capitelli romanici nella chiesa e nel chiostro, la finestra del coro di Augusto Giacometti (1932), le porte in bronzo di Otto Münch (1935 e 1950), e il Museo della Riforma nel chiostro.

Per salire sulla torre bisogna pagare 5 franchi e salire 197 scalini. Ma ne vale la pena. 

Dall'altra parte del fiume c'è Fraumunster. Biglietto 5 franchi. Famosa per le famose vetrate di Marc Chagall.Io devo dire che ho desistito. Ho goduto delle pitture del chiostro, visibili anche all'esterno. 


Io ho percorso il lago prima da una parte e poi l'altra sponda. 

Posto incantevole , favorito soprattutto dalla bellissima giornata. Gente ad inizio settembre che fa il bagno. Prende il sole sia sui stabilimenti balneari galleggianti sul lago che sull'erba attorno. Tutti prettamente in costume. 



Il circondario è tutto ben curato. Possibilità anche di fare una sauna e poi tuffarsi nel lago. 



Moltissime le barche ormeggiate. Dall'altra parte ci sono i cigni che attendono il cibo dai turisti seduti a prendere il sole. 

Presenti nel percorso moltissimi locali dove magiare o bersi qualcosa in relax. 

Ci sono presenti anche dei bagni pubblici. 

Visto che il viaggio era Zurigo , non avevo dedicato troppo tempo alla città Svizzera. Trovata molto carina e accogliente. Da tornarci.

Da vedere , inoltre, la scultura Heureka. La grande scultura cinetica “ realizzata con barre di ferro, ruote di acciaio, dischi e tubi metallici, è stata realizzata da Jean Tinguely nel 1964 per l’EXPO di Losanna. Il titolo “Heureka”, che, in greco antico, esprime gioia per aver trovato soluzione a un problema difficile, ha valenza ironica, dato che la scultura è una macchina senza alcuno scopo. La macchina è tuttora in funzione. Da aprile a metà ottobre, viene azionata tutti i giorni alle 11.00, alle 15.00 e alle 19.00 per 8 minuti ogni volta. 

E' arrivato il momento di tornare indietro e raggiungere aeroporto. Si torna a casa. Un'altro viaggio e , soprattutto, un'altro paese è stato visitato. 



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