VIAGGI DI UN SEMPLICE VIAGGIATORE

mercoledì 21 novembre 2018

VIAGGIO TRE GIORNI A PORTO E GUIMARAES

Novembre 2018




Eccomi pronto per un nuovo viaggio. Si parte per un nuovo Paese , mai toccato finora. Andiamo in Portogallo, e precisamente ad Oporto (Porto).
Mediante Ryanair volo da Malpensa a 44 euro a/r. Il primo novembre è cambiata la normativa del bagaglio (Ryanair), ma avendo prenotato prima dell'entrata in vigore il mio bagaglio finisce in stiva gratis.
Sono così tranquillo ed entro quasi alla fine. La partenza è avvenuta in ritardo di mezz'ora, ma il viaggio è stato calmo e senza perturbazioni.
Arrivo ad Oporto e sposto le lancette dell'orologio indietro ( fuso orario rispetto all'Italia). Dopo aver ritirato il bagaglio cerco l'indicazione per la Metro. Prenotato Hotel Palanca (Hotel) verso la parte superiore della città. Per arrivare in Hotel devo prendere due linee della metro ( Porto ha un efficiente trasporto di metro con 6 linee , dalla A alla F). Dalla macchinetta per comprare i biglietti si può scegliere la fermata finale del viaggio, così in automatico esce il prezzo da pagare. Ricordatevi di tenervi la carta che vi consegnano al primo acquisto, dato che si può ricaricare ogni volta e non si paga in più.

E' quasi sera.
Arrivato in albergo, che non faccio fatica a trovare, ed effettuo il check in.
La signora che mi accoglie è gentilissima e affabile, in perfetto inglese mi spiega i siti da visitare e le varie escursioni ( con prezzi).

Faccio una doccia e riesco. Visto l'orario percorro le parti vicine all'albergo. Rua da Constituicao e Praca do Marques de Pombal.

Per arrivare nella parte turistica e storica di Porto le strade sono in discesa ( il problema è il ritorno). Percorrendo Rua De Santa Catarina arrivo fino al Mercado do Bolhao, il mercato più storico e suggestivo della città . La vera collocazione del Mercato è in ristrutturazione, quindi ora si trova nel sottostante di un centro commerciale. Vista l'ora il mercato è chiuso.  Quindi effettuo nei due centri commerciali che si trovano lungo la via. Mangio qualcosa ( nel centro commerciale ci sono vari locali e ristoranti, con  cucina portoghese, vegetariana , asiatica e il solito Mc Donald's).
Torno verso l'albergo e pronto per la giornata successiva.

2° giorno

“O Porto não é um lugar, é um sentimento” scritta dalla scrittrice portoghese , ancora vivente,  Agustina Bessa-Luís. "Porto non è un posto, è un sentimento" questa è la traduzione e questo è quello che voglio ricevere dalla città.

Scendo in hall per fare colazione. Diciamo che Porto è famosa per i suoi dolci , ma in albergo c'è poca traccia , purtroppo. Non sono amante del salato nel primo pasto della giornata. Mangio panino con marmellata e burro.

Parto nella scoperta della città. Il tempo resiste per fortuna. Rispetto al giorno percorro  la strada parallela ,  Rua do Bonjardim. Mi gusto il paesaggio e gli alberi colorati . Unica cosa stonata , che riscontrerò anche nella Ribeira, è queste case diroccate e sfitte. Case alcune con vetri delle finestre rotte e con cartelli con scritto vendesi da molto tempo.
Camminando arrivo al Praca da Trindade , dove si trova  il bellissimo Municipio a cui non si può dedicare foto.

Alla fine della piazza ci sono i vari Free tour , vicino al Monumento equestre a Filippo IV. Sulla destra vicino all'ufficio postale c'è la statua con il postino accanto alla cassetta delle poste.

Sulla sinistra , invece, spunta da una strada in salita la famosa Chiesa dei Chierici. Bellissima da vedere. Non posso perdere una foto dal centro della piazza. Mentre fotografo non manca il famoso trame di Porto che scende verso la piazza.

Questa Chiesa con dietro la Torre , con la miglior vista per la città, è stata costruita  nella "Collina dell'impiccato", in passato il luogo di sepoltura dei giustiziati.

Entro in Chiesa dove il luogo di culto è visitabile gratis. Interessante e piacevole da vedersi. Non molto vistosa , a paragone delle altre chiese della città. Per salire nella Torre il prezzo è di 5 euro.

Prima di cominciare a salire si può ammirare sia la Chiesa dall'alto con annesse alcune stanze dove sono state allestite una collezione. Non fatevi sfuggire la vista dall'alto della cappella da dietro il Santo. Dopo aver visto delle vetrine finalmente si salgono i 225 scalini per raggiungere la fine della torre , alta 76 metri.
Lo scorcio che si vede dall'alto è veramente bello.

Bellissima la veduta del fiume che divide la città.
Preparatevi a coprirvi se andate in inverno/autunno. Il freddo è pungente.

Il problema di questa torre è il passaggio stretto che in caso si incrocia persona che salgono con quelle che scendono ( non ci sono strade diverse) potresti rimanere incastrato.

Sceso dalla Torre e dalla chiesa mi fermo ad un Bar vicino. Prendo un espresso ( in Portogallo è quasi uguale all'Italia) che le famose pastel de Nata (Dolce). Buonissime.
Procedo verso il fiume ed arrivo nella Piazza dove si trova Palazzo della Borsa o più precisamente il Palácio da Associação Comercial do Porto, sito patrimonio dell'umanità dell'UNESCO. Per vedere il palazzo e i suoi affreschi il biglietto costa 5,50 €.

Nella parte centrale della piazza si trova una struttura dove all'interno sono presenti dei banchi con articoli artigianali e anche vinili usati. Molto interessante. C'era una persona che vendeva cover per i-Phone in legno.

Superata la piazza , passando per un vicolo, arrivo al Douro. Sono nel caratteristico e famoso quartiere Ribeira.
Anche queste strade e case sono ormai patrimonio dell'Umanità dell'Unesco. Non so a voi, ma a me la sensazione di vedere una foto su un sito o su Instagram , e poi trovarmi all'interno del posto in oggetto, mi carica di energia ed emozione.
Il tempo non è molto bello , ma almeno non piove.
Dalla riva e dalle case colorate della Ribeira raggiungo il famoso Ponte Dom de Luis I.
Il ponte di Dom Luis I è stato progettata dall’allievo di Alexandre Gustave Eiffel, l’ingegner  Seyrig, che aveva vinto un vero e proprio concorso internazionale. Fu inaugurato il 31 ottobre 1886 e dedicato ad un Re Portoghese.

Per arrivare sul Ponte in alto ci sono due modi : o scale o funivia che è fronte ponte.
Io vado per le scale. Il percorso non è dei migliori , case diroccate e monnezza purtroppo ne fanno da paesaggio. Lo spettacolo che si vede dal ponte è veramente suggestivo. Non potete assolutamente non vedere.
Il Douro e la Ribeira in tutta la sua bellezza da 45 metri di altezza. Nel piano superiore passano solo pedoni e tram.

Sono tanti i turisti , anche a novembre, che insieme a me decidono di passare qualche giornata in questa città portoghese.
Le barche e navi che passano sotto il ponte o sono attraccate, contornano un panorama molto gradevole.

Passando dall'altra parte del ponte , salgo sull'Hermitage. Per avare una prospettiva della città , dall'alto, diversa e sempre affascinante.
Nella parte sotto l'Hermitage, c'è una strada non asfaltata , dove è possibile fare delle belle foto.

Alla fine della strada c'è una casa per gatti , non so se abbandonati. Molti cercano un po' di coccole.

Passo dal parco e scendo verso l'altra riva del fiume Douro (Vila Nova de Gaia). Molto più moderna, con più ristoranti, e caves(cantine).

Sopraggiunge la fame. Cerco qualche ristorante cui mangiare la famosa Francesinha (Panino).
Lungo la strada ci sono delle signore che vendono souvenir. Compro due tovagliette per due euro. Regali fanno sempre comodo. La signora anziana non fa altro che ringraziarmi.

Arrivo quasi a fine complesso, vicino alle giostre, trovo il Dom Sanchez, per arriìvare al Ristorante bisogna salire le scale. La veduta del fiume non è stupenda, visto che non ci sono finestre ma pannelli di cellophane per tutto l'intorno. Portano il menù e ordino Francesinha e una Birra  portoghese.
Considerate che ad Oporto che gli stuzzichini sono da pagare, quindi le olive e il formaggio finiranno sul conto.

Il panino è veramente succulento e buono. Pieno di salsa. Una goduria , forse un po' meno per il colesterolo. Alla fine del pasto prendo un caffè e pago.

Dopo aver fotografato il graffito del coniglio  e aver assaggiato un po' di Porto in una cantina. Seguo la riva del fiume. Solo pochi turisti si avventurano insieme a me. Fanno compagnia dei runner e dei pescatori.

Arrivo fino al Ponte Arrabida e con difficoltà arrivo fino al ponte superiore. Un tempo questo ponte aveva 8 ascensori che a metà anni '90 hanno smesso di funzionare.  Il 23 maggio 2013 è stato classificato come monumento nazionale.

Passo dall'altra parte del Douro e scendo verso la strada che affianca il fiume. E' presente una parte di strada pedonale , costruita in ferro aperto, che rasa il fiume.

Supero delle case colorate , la Ribeira meno turistica. Lascio il museo del Vino. Torno verso i vicoli del quartiere , che percorro. Sono veramente affascinanti. Particolari. Incantevoli.


Ritorno nel vicolo dove sono entrato. Mi accorgo di non aver ancora comprato souvenir, quindi mi dedico alla scelta nei vari negozietti che incontro.

I prezzi non sono esorbitanti, anzi, il costo della vita non è alto.
Nella sponda del fiume passa il Tram , che chi ha vissuto a Roma, ricorda quello che passava nei quartieri periferici. Vedo la Chiesa di san Francesco . I Francescani Cominciarono a costruire il convento e una prima piccola chiesa dedicata a San Francesco d'Assisi intorno al 1244.
 Nel 1383 i francescani iniziarono a costruire una chiesa più spaziosa. Questa nuova struttura fu terminata intorno al 1425 e seguì un disegno gotico relativamente semplice, tipico degli ordini mendicanti in Portogallo. Il prezzo per vedere la chiesa è di 4 €.
L'interno presenta tre navate rivestite in oro, si utilizzarono più di 300 chili di polvere d'oro per farle. Tanto è l'oro che copre la chiesa che, anni fa, fu chiusa al culto per essere troppo appariscente rispetto alla povertà che la circondava​.
Nella navata laterale sinistra si trova uno dei maggiori elementi d'attrazione della chiesa, l'Albero di Jesse, una scultura di legno policromo.

Sotto al suolo della Chiesa di San Francesco si nascondono le catacombe, in cui furono sepolti molti sacerdoti dell'ordine francescano e vari esponenti delle famiglie nobili della città.
Oltre alle sepolture, nelle catacombe c'è un ossario, con migliaia di ossa umane, che si possono osservare da un vetro del pavimento. Veramente sconvolgente.
I chiostri della Chiesa che vennero distrutti in un incendio ora sono sede del Palacio de La Bolsa.



Percorro la strade del centro. Tra Pasteleria e artisti di strada arriva quasi sera.
A ritroso passo nelle strade dell'andata. Mi fermo nel centro commerciale per mangiare e fare un giro tra i negozi.

Torno in albergo contento, anche se il secondo giorno è passato.

3° giorno
Ci sono mille modi di morire e uno solo per nascere – Há mil modos de morrer e um só de nascer.
E io nasco in viaggio.

Mentre sono a far colazione, mi sale la Tristezza. Nelle vetrate della sala colazioni si intravede il temporale che sta imperversando nella città. Piove fortissimo.
Aspetto un po' ma sicuramente non mi fermerà la pioggia. Oggi dedico la giornata ai dintorni di Porto, e più in particolare a Guimarães.


Approfitterò del prendere il treno per vedere e ammirare la famosa Stazione di Porto (Estacio de Sao Bento).
La stazione di São Bento fu costruita all'inizio del IX secolo sui resti di un antico convento  ancora conserva la sua atmosfera malinconica e antica che caratterizza la città di Porto.
Al suo  interno la  hall  è decorata con più di 20.000 piastrelle in cui si ritrae la storia del Portogallo. Veramente da perderci tempo. Da ammirare e guardare. non solo per aspettare treni.


Per arrivare a Guimarães ci sono treni che passano ogni ora , due ore se si tratta di domenica. Il prezzo del biglietto per sola andata è 3,70 compresa di tessera ricaricabile (3,20 € se hai già la tessera). Il treno parte regolare e senza ritardi. Visto che ho un ora e 20 minuti di viaggio approfitto per leggere un libro, con qualche occhiata fuori dal finestrino.

A Guimarães ancora piove. Oggi sarà una giornata dove la Pioggia sarà la protagonista principale.

All'uscita della stazione ci sono le varie indicazioni per Centro e Castello. Seguo e sotto l'ombrello cerco di arrivare.
Essendo domenica e piovosa , stranamente  i turisti ci sono anche in questa cittadina.

Guimarães è considerata la culla del Portogallo perché vi nacque Afonso Henriques che sarebbe diventato il primo re del Portogallo.
Legato alla formazione e all’identità del Portogallo, il centro storico di Guimarães, nella zona che era compresa fra le mura, è stato classificato Patrimonio Mondiale dall’Unesco sulla base dei valori di originalità e autenticità con i quali è stato restaurato.


L'identità portoghese è molto forte in questa città. Raggiungo il castello e il Paço dos Duques de Bragança (Palazzo dei duchi di Braganza). I siti si possono vedere con un solo biglietto ( 6 €).


Iniziando dal palazzo che è veramente molto carino e che io raccomando. I chiostri sono interessanti. Bella la cappella al piano superiore.

Il Palazzo è visitabile in tutta la sua interezza e c'è un percorso organizzato. Ogni stanza ha un dépliant in inglese (non c'è in italiano) che spiega tutte le sue caratteristiche e storia.  
Quando ho fatto visita io c'era una collezione dei Soldati Normanni , per vederla si dovevano aggiungere 3 € al biglietto.

Il Portogallo, almeno quello che ho visto finora,  non eccelle per organizzazione e cura del turista , ma la visita è stata gradevole. Il tutto dura 40 minuti - 1 ora

Uscendo dal Palazzo a destra si arriva al Castello. Posso dire che questa è stata una delusione. A prescindere dal brutto tempo, ma la visita consiste nel percorrere perimetralmente le mura. All'interno non c'è niente, o quasi niente ( se si considera qualche stanza al centro). La vista inoltre dal castello non è così interessante, anzi.


Uscito dal castello , c'è una piccola cappella da vedere nel parco subito fuori.


Ritorno verso la città, fermandomi prima in un negozio di souvenir appena dopo il sito turistico per comprare un Bicchierino della città.


Superata abbondantemente l'ora pranzo , lo stomaco comincia a rumoreggiare. Tra i tanti ristorantini , la Cerveceria Guimarães mi ha colpito.

Entro e mi siedo. Il cameriere parla solo portoghese  , quindi non capisce la mia richiesta di menù in inglese. Decido di avventurarmi con la lingua, ma ad un certo punto mi  porta il menù corretto. Scelgo una bistecca portoghese e una birra.

Il tutto è molto buono e il servizio è  veloce. Dopo un caffè esco a vedere il centro cittadino. Devo dire che piove ancora. La città è molto carina e facile da vedere.

Bellissima la chiesa con dei prati colorati. Le chiese . C'è anche un centro commerciale che può essere visto in caso non si ha voglia di prendere troppa acqua.

Ormai è ora di rientrare. Prima della stazione c'è un supermercato , cui vendono dolci al banco. Prendo delle pasta de natal e delle Queijadas per mangiare mentre torno a Porto.

Nel viaggio in treno leggo alcune pagine del libro, fuori dal finestrino è ormai buio.

Dalla stazione raggiungo la Cattedrale. E' in ristrutturazione quindi è da poter vedere solo il chiostro. Declino e decido di fare solo foto esterne.
Dal piazzale fronte cattedrale si può vedere uno scorcio del Douro e delle sue luci notturne. Molto suggestivo.

E' sera ed ormai è ora di tornare in albergo. Sono completamente zuppo. Ma felice


















Ultimo giorno
 







Ciò che succhia l'ape diventa miele e ciò che succhia il ragno, veleno. [Quanto chupa a abelha, mel torna, e quanto a aranha peçonha]


Faccio colazione per ultima volta. Triste per la partenza . Felice per una altro viaggio.
Prima di partire decido di andare a vedere il Mercado do Bolhao. Vedo tutti banchi e i vari negozi. Poi prendo la metro e vado verso l'aereo. Mi aspetta il ritorno a casa
alle novembre 21, 2018 Nessun commento:
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Etichette: PORTOGALLO

giovedì 25 ottobre 2018

VIAGGIO DI TRE GIORNI A DANZICA (GDANSK) E SOPOT

Ottobre 2018


Dopo due mesi e mezzo di stop , si riprende l'aereo. Si riparte per un viaggio. Meta è un paese dell'est europeo : Polonia. Ci sono stato alcune volte , ho già visto Breslavia, Cracovia e Varsavia. L'ho trovata sempre affascinante e sicuramente avanti come paese. Strade pulite, persone affabili, cibo buono, carta di credito accettata dappertutto ( persino all'interno del bus per il biglietto).
La mia città di arrivo è Danzica ( e dintorni)


Arthur Schopenhauer filosofo tedesco, ma nato a Danzica disse " Maggiore è il desiderio di conoscere le cose ignote che di rivedere quelle note"


Si parte da Bergamo con andata Ryanair e ritorno con la compagnia Wizz Air. Il biglietto è stato economicamente molto buono : 32 tra andata e ritorno. Danzica nome italianizzato per una città che si chiama in polacco Gdansk. Questo dovuto forse alla sua travagliata storia. Successe che Nel dopoguerra Danzica entrò a far parte del territorio polacco. La città riprese possesso del suo nome polacco, non più la Danzig, in tedesco, ma nuovamente Gdańsk, in polacco.


Dall'aeroporto si può arrivare in centro mediante bus o treno. Io ho scelto il bus. Fuori dall'aeroporto , nel marciapiede, è impressa una linea colorata da seguire  a seconda della scelta del trasporto scelto ( il bus è blu). Arrivo alla fermata del 210 che mi porterà alla stazione centrale. In web segnalano di stare attenti di prendere il bus della direzione giusta ( l'aeroporto non è capolinea), ma non c'è da preoccuparsi , nelle fermate è scritto in grande la direzione per il centro. Compro il biglietto alla biglietteria automatica 3,20 zloty per un viaggio. Io non ho fatto la scelta di un abbonamento e carnet, visto che Danzica è abbastanza piccolina per vederla a piedi. Il bus ci mette 40 -45 minuti ad arrivare in centro.
Ho prenotato un hotel non lontano dalla stazione e dal centro, ottimo per la sua posizione ed economico. So Stay Hotel (So Stay Hotel). Buon albergo, pulito, ha anche un ristorante alla sera per chi si vuole fermare. Discreta la colazione per gli italiani : buona per la continentale, ma con pochi dolci.

Effettuato il check in e preso possesso della stanza. Fatto la doccia , recupero zaino e vado a conoscere la città. Dall'hotel al centro di Danzica sono 5 minuti a piedi. Entro da una delle porte che mi aprono alla città e percorro  Ulica Długa (Strada Lunga) e Długi Targ (Piazza del Mercato Lungo).
La strada di sera con i ristoranti e negozi di souvenir è particolarmente affascinante.  

Compro già i vari souvenir e regali da portare ai vari amici e familiari. Oltre a qualche gift per me per aumentare le mie collezioni di ricordi. Fotografo molto e vedo ,  come in tutta la Polonia, una città pulita e ordinata. Le temperature non sono freddissime essendo ottobre, ma con felpa e giubbotto si sta bene senza patire il freddo.
Arrivo alla fontana di Nettuno , simbolo della città , che si erge nella piazza. Di notte sembra come se proteggesse il municipio che si trova alle sue spalle.

Vado oltre e tra qualche negozio o banchetto di negozi che vendono l'ambra. Questa pietra chiamata anche " l'oro del Baltico”, è  un tipo di resina fossile, sottoposta per milioni di anni ai processi geologici. Questa pietra è  protagonista di numerose leggende e per secoli il suo valore ha innescato conflitti tra la Polonia e i paesi confinanti.
Infatti  nella II Guerra Mondiale, avvenne il famoso  mistero della Camera d'Ambra (la preziosa decorazione della stanza regalata allo zar Pietro I) scomparsa alla fine del conflitto.

Seguendo la strada centrale sulla destra si arriva alla famosa Amber Street ( la famosa via dell'Ambra) che costeggia un canale interno. Bellissima da vedere.

La città centrale è quasi finita dopo aver superato la gigantesca ruota panoramica torno indietro da una strada parallela. Queste strade strette sono belle da vedere , non fermatevi solo sulla via centrale. Guardate e osservate tutto.

In una strada , affianco a quella centrale, trovo una fontana colorata. Dove bambini, ancora svegli, giocano con i loro colori.

Prima di andare in albergo mi fermo al centro commerciale Forum che si trova sulla strada dell'albergo. Giro negozi in qualcosa di buono, visto i prezzi, e salgo al piano superiore dove c'è il punto ristorazione. Stavolta la scelta ricade su Mc. Mangio e finisco la vista del centro per poi tornare in albergo contento.



2° giorno Domenica


Dopo aver fatto colazione in albergo, con  Cappuccino,  panino con marmellata e qualche dolcino ( niente cornetti/Torte), parto per la mia mattinata dedicata alla Storia.
Arrivo fino al centro commerciale Forum , dove di fronte c'è la fermata dell'autobus. Il mio viaggio è Westerplatte. Si trova a 5 Km dal centro ed è un museo all'aperto, con un monumento ai caduti. Tutto per 
ricordare l’incredibile atto eroico di circa 200 soldati polacchi che nel settembre del 1939 lottarono contro l’esercito tedesco  per difendere la penisola.


Per arrivarci i bus sono il 106, 138, 606. Hanno orari abbastanza particolari quindi prima organizzare rispetto alla tabella che trovi nella fermata. I bus a Danzica sono abbastanza puntuali e regolari. Preso bus per andata e ritorno (6,40 zloty) aspetto l'arrivo. Non fate come me che aspettava l'apertura automatica della porta per entrare. Per poter salire  devi premere il pulsante presente al lato della porta. Per questa figura non fatta , o parziale, ringrazio una signora che ha premuto per me. Grazie.


A Westerplatte il tragitto del bus è di circa 30-40 minuti. Sceso dal bus ci trova la gigantesca effigie di pietra del luogo. Da qui si passeggia ed è possibile vedere i bombardamenti lasciati dai tedeschi .
Ci sono resti di  magazzini e caserme bombardate. Rimasti dei bunker ancora interi. C'è persino una torre di avvistamento.


Il museo è all'aperto quindi non è controllato dai gesti di persone incivili. Trovi , purtroppo, bottiglie vuote e cartacce in giro per la passerella di tutto il museo.


Ci sono spazi dedicati a mostre con foto della storia di Westerplatte.
Tutto si conclude con il museo dei caduti sopra una collinetta. Dove selfie e foto del monumento. Si riposa un po' e si gode un bellissimo panorama.

Ritorno verso la fermata del bus e torno verso Danzica.
E' ora di pranzo quindi percorro Amber Street e mi fermo in un Ristorante (repubblica) dove decide di soddisfare il mio stomaco. Davanti al galeone pirata mi mangio una patata condita ( con wurstel, bacon e funghi) e bevo una birra. Spendo 42 zloty (circa 10 euro). Tutto veramente buono e veloce.

Finita la pratica pranzo mi appropinquo verso la Cattedrale. L'ingresso è gratis. La visita all'interno costa 2,5 zloty mentre il campanile con i suoi 400 scalini 10 zloty.

Decido di farmi , e stavolta li ho sentiti tutti ahimè, i 400 scalini che mi portano sopra al campanile. La vista è bellissima. Si vede Danzica in tutto il suo splendore.


Il fiume, i ponti . Le persone che percorrono la Strada Lunga. Da assolutamente fare. Prendetevi i vostri tempi e godetevelo tutto.




Scendo giù. La cattedrale non soddisfa le mie aspettative.
Giro intorno e percorro alcuni vicoli non visti il giorno precedente. Devo far arrivare sera. Il mercato chiuso è aperto da lunedì a sabato ,  quindi decido di vederlo domani. Supero il ponte con i lucchetti degli innamorati , chissà quante coppie sono ancora insieme , chissà chi si è lasciato, chi ha avuto dei figli.
Comincio ad esser stanco e diventa buio. Mi fermo in un negozio presso la strada principale e compro qualcosa da mangiare per la sera.


Percorro le luci di Danzica e torno in albergo.












3° giorno Lunedì


Danzica ormai vista , decido di visitare città vicine. La scelta, visti anche recensioni e commenti, cade su Sopot. Insieme a Gdansk e Gdynia costituisce la cosiddetta Tripla Città.
Fatta colazione , mi muovo verso la Stazione. Vado verso una biglietteria dove pago per Sopot andata e ritorno 10 zloty. Il viaggio dura meno di 30 minuti. Fate attenzione alle sigle dei treni: in Polonia esiste la PKP intercity, la PolRo quella regionale e la SKM. Se comprate un biglietto Skm potete prendere solo quel tipo di treno. Considerate che per Sopot esiste un treno ogni 10/15 minuti.


 
Dalla stazione di Sopot mi dirigo verso la strada principale per poi arrivare sulla spiaggia e il molo.
Il centro è molto carino, con localini e caffetterie.

Nella piazza è presente un museo e un centro commerciale.


Il pezzo forte di Sopot, secondo me, è il molo con la spiaggia. Il molo lunghissimo sul Baltic Sea (Mare baltico) con gabbiani e cigni come compagni di viaggio.
Il tempo è brutto , infatti ,  comincia a piovere a intermittenza.
In fondo al molo si può avere uno sguardo sul mare. Un gabbiano ( o almeno credo che lo fosse) schedato , con numero identificativo sulla zampa, mi si avvicina come fosse un cane o un gatto. Mi riempie di tenerezza e gli lancio , era quello che si aspettava, un biscotto.

In poco tempo passeri e un altro gabbiano mi si avvicinano per mangiare.
La cosa è molto carina.

Dai parapetti del molo sono presenti dei gabbiani che si riposano prima di riprendere il volo. Il quadro panoramico, anche se piove, è molto bello. Questa città mi piace.
Dal molo si vedono i grandi alberghi che danno sulla spiaggia antistante.




Scendo dal molo e dirigo versi la spiaggia. Ci sono molti gabbiani che riposano ma mi si avvicinano. Mi intenerisco e comincio a dare anche loro dei biscotti. Comincia un vortice di pennuti che cercano cibo e emettono suoni.





Sono lontano anni luce dall'Italia e dalle preoccupazioni del lavoro. Sono a dar da mangiare ai gabbiani.


Piove ancora. Percorro una parte della spiaggia e una parte di passerella esterna. Nella piazza antistante il molo compro dei souvenir di Sopot.


Torno verso la stazione, ripercorrendo il viale e godendomi qualche locale. Mi fermo a Costa Coffee per un cappuccino take Away. Assaporo questo viale e i suoi edifici.


In stazione il treno mi riporta a Danzica. Vicino alla stazione , nella carreggiata opposta , c'è un altro centro commerciale. Visto che anche è abbondantemente ora di pranzo perlustro qualche ristorante/fast food. Trovo una tavola self service che serve pietanze polacche e non. Il prezzo è calcolato al peso del cibo che hai preso. Olympo.
Prendo qualche pierogi (pierogi) e una zuppa polacca molto speziata, buona la seconda un po' meno i primi.
Mi fa compagnia , nei tavolo vicini, qualche anziano , una giovane coppia e qualche impiegato in giacca e cravatta.


Superato la fase fame , decido di vedere il mercato coperto Hala Targowa. Non è un granché. Molti negozi che vendono abiti scontati , qualcuno che vende magliette di calcio e della città. La parte più interessante è il piano interrato con banchi di carne e prodotti tipici della Polonia. Qualcosa si può anche comprare e portare a casa.





Torno verso la strada principale è ora di salutare la città. Danzica una città distrutta dalla guerra e ricostruita come nel periodo anteguerra.  Dopo la pace una corrente di pensiero sposava la soluzione della ricostruzione di Danzica su una città ex-novo, senza tener conto del passato, mentre un secondo gruppo sosteneva la necessità di ricostruirla così com'era prima della guerra. Vinse questa seconda linea di pensiero e così la Danzica che vediamo oggi, soprattutto la vecchia città, è identica a quella dell'anteguerra. La ricostruzione pose sfide non facili, soprattutto per quanto riguardava il recupero di materiali e documentazione. Il primo problema fu quello di fare un accurato inventario di ciò che restava. Pezzi di muro, pietre e mattoni si ammucchiavano alla rinfusa per ogni dove. Gli archivi del catasto erano andati distrutti e quindi era un problema sapere cosa c'era stato in un determinato posto. Si lavorò soprattutto in base a vecchie fotografie.
Ma il lavoro posso dire che è riuscito. Prendo il bus per l'aeroporto per prendere Danzica, grazie di questa vacanza. Grazie per questo viaggio.




alle ottobre 25, 2018 Nessun commento:
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lunedì 1 ottobre 2018

EASYJET , LANCIA LA NOVITà LOOK&BOOK: CONDIVIDI UN IMMAGINE DI UN POSTO E L'APPLICAZIONE PRENOTA PER TE

EasyJet ha deciso di introdurre una bellissima novità per i fruitori della sua applicazione mobile:  “Look&Book”, si può oggi prenotare  un volo  utilizzando semplicemente una fotografia.





È la prima volta in assoluto che viene impiegata una tecnologia avanzata  per effettuare la prenotazione di un volo aereo. Grazie ad uno screenshot si possono catturare le immagini più belle e suggestive, da caricare e condividere poi sull’app di EasyJet.




Look&Book” utilizzerà  avanzate tecniche di riconoscimento delle immagini,  in modo di identificare la posizione e di abbinarla ad una tantissime destinazioni che raggiungono gli aerei della compagnia. Riesce anche a suggerire  l’aeroporto in cui atterrare, e compila in automatico il modulo di prenotazione.



La  celebre compagnia aerea permette così di prenotare  un viaggio Instagram-inspired. «”Look&Book” aiuterà le persone ad esplorare l’Europa con facilità, e a scoprire nuove destinazioni e luoghi di vacanza.   È fantastico il modo in cui la tecnologia ci permette di migliorare e snellire  la ricerca e l’esperienza di prenotazione dei clienti», ha dichiarato Daniel Young, Head of Digital Experience di EasyJet.

Mentre David Masterman, Creative Director di VCCP (l’agenzia creativa che ha sviluppato la nuova funzione dell’applicazione, in collaborazione con Travelport Digital), ha aggiunto: «A tutti è capitato di vedere la foto di un luogo su Instagram e desiderare di essere lì. Il bello di “Look&Book” è fare in modo che i sogni diventino realtà in pochi click».




Non  dovremo più scervellarci sull’indovinare quale sia la località della fotografia: sarà la tecnologia a farlo al nostro posto, e a prenotarci direttamente il volo per raggiungerla.
alle ottobre 01, 2018 Nessun commento:
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Etichette: COMPAGNIE AEREE

mercoledì 26 settembre 2018

APRONO AL PUBBLICO LE LOCATION DEL TRONO DI SPADE IN IRLANDA DEL NORD



La HBO, il canale che distribuisce la serie Il Trono di spade , ha deciso di aprire al pubblico , in Irlanda del Nord  , alcune delle location usate in alcuni episodi 

 “Game of Thrones Legacy” è il nome del progetto grazie al quale Winterfell, la città fortificata di Grande Inverno,  Castle Black, il quartier generale dei Guardiani della Notte, e Kings Landing, l’Approdo del Re, la capitale dei Sette Regni, potranno diventare visitabili. Tutti questi si trovano a  County Down, Magheramorne Quarry e County Antrim.


 Il tour guidato comprenderà anche la visita dei Linen Mill Studios, dove vengono girate quasi  tutte le scene interne. Si potranno vedere Costumi di scena, armi, modellini e tutto quello che ha fatto diventare leggenda questa Serie Tv 


L’iniziativa è partita grazie ad alcune esperienze , sullo stesso tema :  “Touring Exhibition” e “Game of Thrones Live Concert Experience”. Per gli appassionati, che sono tantissimi , sarà un’occasione per vedere da vicino come viene girata la loro serie preferita. 


Verranno  ricreati, per l’occasione,  alcuni set per un’esperienza ancora più indimenticabile. Si vedranno anche alcuni trucchi usati per gli effetti speciali. 


“Non vediamo l’ora di aprire i cancelli e condividere l’emozione di entrare in questi fantastici set con i fan di “Game of Thrones” di tutto il mondo”, ha dichiarato Jeff Peters, vice presidente di HBO. “L’opportunità di celebrare il ruolo cruciale dell’Irlanda del Nord nella vita e nell’eredità di questa serie e condividerne la cultura, la bellezza e il calore è una grande fonte di ispirazione per questo tipo di progetti”.

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Etichette: LOCATION SERIE TV

mercoledì 19 settembre 2018

7 HOTEL PER GLI AMANTI DELLA BIRRA

Ci sono posti nel mondo in cui esistono particolari tradizioni. Ma ci sono queste particolarità anche negli hotel.
Amate la birra? Volete vivere un grande Oktoberfest non scegliendo sempre Monaco e il mese di Ottobre?
Ci sono hotel dove tutto questa è realtà





Nell'Ohio Il DogHouse , situato a Columbus ,  è il primo hotel al mondo dove ci si può svegliare in un birrificio . In camera presenti rubinetti da cui esce birra BrewDog, mini-frigo in ogni stanza, doccia e massaggi al malto d’orzo per una "birrosa" esperienza.  Appena arrivati , presso la reception , un barista offre da bere birra. Si possono portare amici a quattro zampe con voi.







Presso l'Hotel Suite Home di Praga potrete vivere l’esperienza della Spa , dove potrete godere dei trattamenti termali a base di materie prime naturali della birra. Oltre al consumo illimitato di birra chiara e scura, l’hotel offre il bagno alla birra, il riposo su un letto di paglia di grano e pane di birra fatto in casa.



















Se hai la fantasia di un bagno in una botte colma di birra puoi andare in  Svizzera, presso l’Hotel Hof & Post di Innertkirchen, dove tutto diventa realtà. . Il bagno dura circa 20 minuti, poi ci si avvolge in asciugamani di lino e ci si riposa per circa mezz’ora su un letto di paglia.     






















Se ti è piaciuto il bagno nella botte in Svizzera  , oppure ti trovi in Austria, potresti farlo anche presso il  Landhotel Moorhof a Franking . Il procedimento è simile a quello degli altri hotel: prima ci si immerge in una botte piena di birra, approfittando dei tanti benefici della preziosa bevanda sulla pelle, e poi ci si stende su un letto di paglia.










All’Hotel Weierich a Bamberg, in Bavaria, prima la casa di un birraio, ora si possono assaggiare 9 birre diverse Sono presenti  corsi con i più grandi sommelier  . Alcuni pacchetti includono anche un tour alla scoperta delle migliori birrerie della città.




The Old Cannon a Suffolk, nel Regno Unito, offre soggiorno per coppia con 7 camere, Presente un birrificio, naturalmente, e un ristorante. Qui gli ospiti hanno la possibilità di vedere come viene fatta la birra che gli viene servita a pranzo.




 Inoltre, sono previste escursioni e visite guidate al Greene King Brewery, uno dei più grandi birrifici della Gran Bretagna, risalente al 1799.









Nel resto del mondo  a Shangai, in Cina, c’è il Kerry Hotel, un lussuoso hotel che dedica molto spazio agli amanti della birra. Degustazioni di birra artigianale, visita al microbirrificio interno e cene a tema. A settembre, l’hotel ospita un festival della birra artigianale, con oltre 50 varietà di birra
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Etichette: HOTEL

martedì 11 settembre 2018

IL VIAGGIO NELLA SELVAGGIA MINORCA

Luglio 2018


Finalmente le sospirate vacanze estive! Si parte da Milano per Minorca, certamente più Selvaggia della mondana Maiorca. Appartenente allo stesso gruppo di Isole (Baleari).
Si parte da Malpensa la mattina presto , quindi decido , visto che non ho voglia di trovare un albergo nelle vicinanze per una notte, di dormire in aeroporto. Non sono l'unico , come credevo, anzi. Ci sono gruppi di famiglie in procinto di partire per le isole Greche o Minorca (Come Me).
Di notte c'è una lotta per accaparrarsi le poche prese al muro per caricare il telefono. Io sono tra i vincitori e ne usufruisco fino alle 2. Sono presenti  rumori e persone che camminano ,  ma riesco a dormire , per così dire, anche io. Alle 6.30 aprono i varchi sicurezza.
Si parte con Easy Jet.
Il viaggio è stato tranquillo senza scossoni.
Per andare e tornare dall'aeroporto ho prenotato un posto sul pullman mediante Holiday Taxis ,  con 22 € me la sono cavata. Holiday Taxis mi aveva comunicato via email come trovare il luogo della partenza e con quale compagnia avrei effettuato il viaggio.  Il mio albergo si trova a Ciutadella , Hotel Alfons III, che dall'aeroporto sono circa 1 h - 1h e 1/2.


Troviamo sulla strada dei lavori per rifacimento asfalto. I tempi di arrivo aumentano. Mi lasciano presso la Fermata Bus Perimetral. Mediante Google Maps arrivo in albergo. La struttura è accogliente e carina , bagno in camera, e soprattutto aria condizionata.
Dopo una doccia di ristoro parto per visitare la cittadina. Ho programmato il viaggio in due tronchi : prima parte  visita dell'isola e la seconda parte solo mare.

Ciutadella : Oltre ad essere stata la base per il viaggio è stato anche il posto dove finivo ogni giornata nell'isola. Dopo il mare o dopo la visita di altre città, tornavo a Ciutadella. Mi perdevo tra locali, negozi di souvenir, tramonti dal porticciolo, e vicoli con negozi particolari. Questa cittadina , piena di storia , è stata l'antica capitale dell'isola.
Bellissima è la piazza principale, Plaça d’es Born,  che si arriva dalla via principale. Da qui si può ammirare il porticciolo dall'alto e gustarsi il tramonto. Lo spettacolo è ancora più bello  se salite al belvedere dietro il Palazzo del Municipio.
Il porticciolo non è assolutamente da perdere con i vari locali , ristoranti (anche a prezzo fisso) e gelaterie. Verso sera la scalinata che dalla piazza arriva al porticciolo si riempie di bancarelle che vendono monili e prodotti locali.
Nella via principale è presente L’edificio religioso più importante di Ciutadella ,  la Cattedrale. Ad essere sinceri io non sono entrato ( l'ingresso è a pagamento). Al di fuori , come in tutta la Spagna araba, si nota l’antico minareto, visto che la Cattedrale  sorge su una vecchia moschea.

Quando passeggiate nel porticciolo non fermatevi al cancello, oltrepassatelo e camminate su una passerella di legno. Arriverete su una passeggiata che dà su una parete rocciosa dove le onde si infrangono. Tra un elica gigantesca e un ancora fermatevi. Rimanete in silenzio e chiudete gli occhi. Assaporate l'odore del mare  , il vento che ti soffia in faccia, il rumore delle onde.
Niente rumori di città.

Mahon (Maò) :  Mahon , o Maò come la chiamano i minorchini , è la capitale dell'Isola. Si può raggiungere tranquillamente in autobus ( come ho fatto io) o in macchina . Da Ciutadella si può prendere l'autobus numero 1 che in un ora e un quarto ( in alcuni momenti della giornata è presente il diretto che compie il tragitto in 45 minuti circa) ti porta a Mahon.
Posto ideale per lunghe passeggiate. Il lungomare è veramente interessante.
Per mangiare non mancate al mercato del pesce vicino alla cattedrale. Si possono mangiare tapas o paella con buona cerveza (o vino). Posto suggestivo e carino con prezzi modici. Non può mancare Placa de S’Esplanada, che svetta sul porticciolo della città.
Il centro di Mahon è collegato al porto grazie ad una lunga scalinata. Lungo la passeggiata di Baixamar si incontrano caffè, negozi, ristoranti e qualche laboratorio di ceramica. Qui arrivano i traghetti, le grandi navi da crociera ma anche i piccoli pescherecci e le imbarcazioni turistiche. Andate verso est dove si estende la parte più bella, dove si possono vedere ancora le vecchie case dei pescatori con le grandi porte arrotondate .

A Mahon è presente la Fortezza di Isabel II. Grandissima da visitare e vedere. Io sono andato a piedi verso la fortezza, considerate però che dalla città sono circa 3-4 Km.
La storia racconta che Fu costruita tra il 1848 ed il 1875 per far fronte alla continua minaccia da parte degli inglesi di tornare a Minorca per farne una base di difesa contro l’esercito francese che minacciava il controllo navale del mar Mediterraneo.
Il prezzo d'ingresso è 8 euro. Una cartina ti indica la strada da percorrere. Palazzi fatiscenti o ben saldi , tunnel e piccola chiesa ne fanno come luogo da visitare. Alla fine del percorso sono presenti dei cannoni rivolti verso il mare.
Per chi non si accontenta ( ma attenzione che è chiusa alle visite, ma...) è presente un faro lungo la parete che arriva al mare. Le scale per arrivarci sono ancora funzionanti e sane.

La foto al Faro de la Mola non può mancare.














Es Mercadal e Santuario del Toro: Mercadal è una cittadina al centro dell'isola. Ci si arriva mediante il bus che da Ciutadella ti porta a Mahon. E' facilmente visitabile, non è grande. Il suo centro cittadino è molto carino. Fermatevi a mangiare presso la   pasticceria Ca’s Sucrer i famosi biscotti alle mandorle o semplicemente prendete un aperitivo  in qualche locale che trovate.
Si trova ai piedi del monte Toro. Per arrivare al Santuario del Monte, alto 358 metri e il più alto dell'isola, si può andare a piedi ( o macchina).
Devo essere sincero il Santuario, visto con un tempo brutto, non mi ha entusiasmato ( ad esclusione della grande statua di Cristo).

Sui resti di quella che era un’antica chiesa gotica, venne costruito (nel 1670) l’attuale santuario, in cui è custodita l’immagine della “Virge del Toro” incisa su legno.

Leggenda:

Si narra di come, una notte, un anziano monaco avesse visto alzarsi dal Monte Toro verso il cielo una colonna di luce splendente, un fenomeno che si ripeté nelle notti successive. Credendo che si trattasse di qualcosa di soprannaturale decise di raccontare ciò che aveva visto al Priore del convento. La notte successiva tutti i monaci della comunità salirono al Monte, in una specie di processione: il cammino era difficoltoso, in salita, al buio, e per di più nessuno dei monaci era mai salito prima, quindi non conoscevano bene la strada da seguire. All’improvviso un toro infuriato uscì dalla boscaglia, fermando il cammino dei monaci, i quali si ritrassero per lo spavento. Il toro, però vedendo la “Croce Guida” della processione e i crocefissi che i monaci indossavano, si ammansì di
colpo, si pose alla testa della processione e guidò i sacerdoti fino alla sommità del Monte, attraverso la fitta boscaglia. Quando il cammino si fece impossibile, perché il sentiero era ostruito da enormi macigni, il toro venne di nuovo in aiuto ai monaci, liberando il passo con la sua forza poderosa (e da allora la via che porta al Monte si chiama “passo del toro”). Arrivati alla cima il toro si distese davanti all’entrata di una caverna, da cui saliva la luce vista dai sacerdoti: all’interno della caverna i monaci trovarono l’immagine della Vergine, che teneva in braccio Gesù bambino. I monaci, felici per la scoperta miracolosa, portarono l’immagine al convento.  Il giorno successivo l’immagine era sparita, e di nuovo i monaci la trovarono nella caverna sul Monte. I monaci allora compresero che il volere della Vergine era quello di abitare in quel luogo, e per questo vi costruirono il santuario, trasferendovi l’ordine della “Merced”.

Molto bello è particolare è la vista di Minorca da quest'altezza. Se bel tempo è visibile l'isola fino al mare. Vicino alla chiesa è presente un negozio di souvenir e un bar.

Fornells: Non potete non far tappa su questo villaggio dei pescatori. Una cittadina che sorprende, tra gli altri, per la sua  tranquillità e autenticità.


Bellissimo il passaggio lungomare, dove si possono ammirare persone che effettuano windsurf.
Il mare è splendido, azzurro come il cielo.
Se hai fame non puoi non sederti e prenderti una zuppa di aragosta , famosissima nei vari ristoranti.







Mare : Io sono stato sulle spiagge di Cala Santandria, Cala Blanca e Ca Saletta. Sono spiagge completamente libere. Il mare è stupendo e trasparente. Portate maschera e respiratore per vedere i pesci. Non sono presenti ombrelloni o sdraio, visto che è libera, quindi in quel caso venite forniti.

Per arrivare a queste spiagge basta incamminarsi per 30 minuti , 45 minuti per Cala Blanca.
Per i più pigri , però, è presente un bus che vi porta tranquillamente.

 

Cala Santandria è attrezzata con bagni e docce.
In tutte le spiagge ( o calette) sono presenti bar e ristoranti.




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